“L’istituzione del Tavolo per il Giubileo 2025 sarà il luogo istituzionale dove, con uno sforzo comune, fare in modo che il Giubileo rappresenti al meglio un grande evento della Cristianità e una preziosa occasione per Roma e per l’Italia per mostrare al mondo la faccia migliore sotto il profilo dell’accoglienza, dell’organizzazione e della modernità.
Ringrazio il presidente della Camera Roberto Fico per essere stata chiamata a farne parte e ringrazio il gruppo democratico della Camera, in particolare la presidente Debora Serracchiani, per aver sostenuto questa scelta, e il collega Claudio Mancini, che ha lavorato perché si arrivasse all’istituzione del Tavolo. Il Giubileo 2025 costituisce un passaggio decisivo per il futuro della città, un obiettivo su quale le istituzioni dovranno lavorare con tutte le energie possibili e in modo unitario”.
Lo dichiara la deputata democratica Marianna Madia
“L’annuncio della bozza del dl Lavoro in cui è previsto il rifinanziamento della Nuova Sabatini è una buona notizia e va nella giusta direzione.
Si dà così seguito alle numerose richieste provenienti dal mondo imprenditoriale e dalle piccole e medie imprese.
Siamo molto soddisfatti che il governo abbia raccolto le istanze del Partito Democratico, sia con il rifinanziamento quanto con un ulteriore snellimento della norma. Una misura, infatti, che dopo la modifiche introdotte in legge di bilancio 2021 ha fatto registrare un notevole successo soprattutto fra le piccole e le micro imprese”. Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio, Gianluca Benamati.
Il Giubileo del 2025 rappresenta una grande opportunità per Roma, un’occasione per assicurare alla città sviluppo, lavoro, infrastrutture efficienti. Grazie a Roberto Gualtieri e Claudio Mancini che si sono prodigati affinché quest’obiettivo fosse colto dimostrando quanto il bene della comunità cittadina rappresenti una priorità per il Partito democratico. Un augurio di buon lavoro a Marianna Madia, nominata dalla Camera componente del tavolo istituzionale per il Giubileo.
Così Debora Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera
"Purtroppo si vogliono ancora riproporre, proprio nei giorni dall'anniversario, tesi sulla strage di Ustica che non aiutano certo a raggiungere finalmente quelle verità che potrebbero garantire ai familiari delle vittime il diritto alla giustizia. La nostra comunità nazionale e le nostre istituzioni dovrebbero fare esattamente il contrario. Dovrebbero cioè mettere in campo il massimo impegno per ottenere da paesi amici ed alleati tutte le notizie necessarie per fare piena luce su quello che il giudice Priore definì ‘un atto di guerra’, come hanno chiesto domenica a Bologna l'Associazione dei familiari delle vittime e tutti i rappresentanti delle istituzioni locali. Quei familiari e quelle istituzioni che meriterebbero riconoscenza e rispetto per il loro impegno per la verità che ha riscattato anche una storia di depistaggi che ha visto coinvolti settori dello Stato. Chi ha a cuore la nostra sovranità nazionale non dovrebbe avere dubbi nel sostenere la battaglia per la verità dei familiari delle vittime".
Così Andrea De Maria, deputato Pd e segretario di Presidenza della Camera.
Post su Fb di Barbara Pollastrini, deputata Pd
“Questa volta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere prima, vent’anni fa, nella scuola Diaz di Bolzaneto durante le manifestazioni dei G8 dove morì Carlo Giuliani e poi nel 2009 il massacro di Stefano Cucchi in una caserma sulla Casilina: la parte oscura e la ferocia si sono scatenate e hanno colpito corpi e principi. ”Così, la deputata Pd Barbara Pollastrini, in un post su Fb che prosegue: “il carcere è l’immagine del livello delle civiltà, anche del nostro. Come Pd abbiamo chiesto che la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, riferisca al Parlamento. Però resta a ogni coscienza chiedersi come allargare la cultura del rispetto e allontanare l’assurdo bisogno di prevaricazione e di violenza di chi si sente il più forte, magari perché nascosto da un casco o protetto da una divisa. Che la si prenda da Santa Maria Capua Vetere, da Guantanamo o dai campi libici cresce una personale indignazione. Ma il punto - conclude la parlamentare dem- è farne missione politica collettiva per la difesa dei diritti umani in ogni situazione e contesto. Sinistra e Democratici esistono per questo, tanto più innanzi a destre così ottuse e divisive. Le risorse civili ci sono perché in diverse nostre carceri si lavora sulla funzione rieducativa della pena. Lo fanno professionisti, operatori, volontari e associazioni impegnati da anni su quella frontiera."
“Le indagini e le immagini delle violenze dal carcere di Santa Maria Capua Vetere ci restituiscono una realtà agghiacciante: 52 agenti della penitenziaria soggetti a misure cautelari dopo aver torturato, picchiato a sangue i detenuti del carcere durante diverse spedizioni punitive. Fatti terrificanti che gettano ombre sullo Stato e sulla polizia penitenziaria, che ora hanno il dovere di chiarire con piena trasparenza. Ma oltre la necessità di chiarezza e giustizia, e l’urgenza da parte della Ministra Cartabia di una spiegazione approfondita di ciò che è successo, è necessario intervenire per prevenire il ripetersi di questi fenomeni che, attraverso azioni individuali, infangano l’intero corpo.
Non possono essere più tollerate lesioni come questa allo stato di diritto. La nostra Costituzione dice chiaramente che il carcere deve tendere alla rieducazione del condannato e non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità. Occorre subito affrontare la questione del sovraffolamento e quella del numero identificativo sulle divise. Un provvedimento semplice, sul quale insisto da sempre, che tutelerebbe sia i cittadini che gli agenti stessi.
Mi pare evidente ormai, dato il susseguirsi di episodi inquietanti (da Genova 2001 ai casi Cucchi e Aldrovandi, solo per citarne due) che non si possa più liquidare la questione degli abusi delle forze dell’ordine come marginale eppure il leader della Lega ancora una volta perde l'occasione per dimostrarsi serio e rispettoso, affrontando problemi complessi con battute e prese di posizione assolute e semplicistiche che hanno solo l'obiettivo di aumentare i conflitti nel paese e di seminare odio nella società provando a mettere i cittadini gli uni contro gli altri. Nessuno è contro le forze dell’ordine, al contrario: gli interventi che chiediamo sono necessari per tutelare per prima cosa la loro professionalità e il valore fondamentale del loro lavoro”.
Così in una nota il deputato del Partito Democratico Paolo Lattanzio.
Siamo profondamente indignati per le notizie che stanno emergendo sulle violenze degli agenti della polizia penitenziaria perpetrate nei confronti dei detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Sono inaccettabili e vergognose in un Paese civile. Come appena rilevato in Aula dal collega Fiano, il Gruppo PD chiede che la ministra Cartabia riferisca in Parlamento su quanto accaduto. Queste azioni non hanno niente a che vedere con l’organizzazione e la gestione seria e dignitosa di una comunità carceraria. Vanno dunque condannate e stigmatizzate con forza, senza intaccare in alcun modo il grande rispetto che tutti abbiamo per la divisa e le forze dell'ordine in generale. È proprio a tutela degli agenti che ogni giorno onorano con serietà e responsabilità il proprio impegno, che questi comportamenti individuali vergognosi vanno fortemente e nettamente sanzionati perché indegni di un Paese come l'Italia.
Lo afferma Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo di deputati del PD.
Dichiarazione di Emanuele Fiano, dell'ufficio di presidenza gruppo Pd
“Sono violenze che ci fanno inorridire, violenze non lecite in un paese democratico come il nostro, con detenuti picchiati e umiliati senza motivo. Le violenze su alcuni detenuti del carcere di Santa Maria Capua a Vetere indignano profondamente la nostra coscienza civile e pretendiamo giustizia”.
Così Emanuele Fiano, in aula questa mattina dopo la diffusione del video su quanto accaduto nell’aprile scorso nel carcere campano. Fiano ha chiesto che “la ministra della Giustizia Cartabia venga in aula a riferire su quanto è accaduto, con una precisazione: vorremmo sapere se nessuno dei livelli superiori di quegli agenti avesse saputo o sapeva”. E a Matteo Salvini che “in questi minuti ha detto che le divise vanno sempre difese, rispondo: non dovete insegnarlo a noi.” Fiano ha poi aggiunto: “quando si vedono quelle scene, quando c’è qualcuno con la divisa che compie atti inaccettabili, la giustizia deve fare il suo corso”. “Ricordo – ha concluso Fiano- che quei fatti si sono svolti in piena pandemia, con le paure e i problemi che c’erano nelle nostre carceri per la possibilità e per la realtà della diffusione del virus in quegli ambienti così ristretti e di continuo contatto tra detenuti e tra detenuti con la polizia penitenziaria. Ecco, noi pensiamo che si debba conoscere tutta la catena di comando che ha potuto permettere quelle violenze , quelle vigliaccate e quelle umiliazioni. Sappiamo che tutti siamo d’accordo che ciò non deve più accadere e perché questo non accada mai più serve una giustizia totale e serve che la ministra della Giustizia venga subito a riferire in quest’aula”.
“Neppure i video che documentano le sevizie e i soprusi all'interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere fermano Salvini. Chi ha a cuore le istituzioni democratiche non può giustificare che nelle carceri si pratichino abusi e vessazioni ai danni di chi è privato della libertà”.
E' quanto ha scritto su Twitter Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente alla Camera dei Deputati.
“Sono stati approvati in commissione Affari sociali alla Camera gli emendamenti del Partito democratico che permettono di condividere equamente le responsabilità educative e di cura dei figli, che mirano ad aumentare i giorni di congedo obbligatori di paternità, con l’obbiettivo di arrivare a 90 giorni lavorativi, e che prevedono il riconoscimento dei congedi parentali fino al quattordicesimo anno del minore e, progressivamente, la copertura a carico dello Stato dell’interno congedo di maternità. Un pacchetto importante, dunque, che ci avvicina all’Europa e che ha visto una condivisione quasi unanime di tutte le forze politiche che hanno affiancato o sostenuto i nostri emendamenti. Questa approvazione ci dimostra quanto sia matura in Parlamento l’idea che le politiche di genere vadano di pari passo a quelle di sostegno alle famiglie e ai figli”.
Così Elena Carnevali, capogruppo Pd in commissione Affari sociali alla Camera, e Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd e componente della Conferenza delle donne dem.
“In particolare - spiegano le deputate - con l’articolo 4 del Family Act si dà una risposta positiva, forte e duratura alle aspettative di tante donne che attendono di essere alleggerite dai carichi di cura che limitano l’accesso al lavoro o alla volontà di tante giovani coppie che desiderano investire il loro futuro nell’impegno di genitori e della crescita armoniosa dei figli. In questa fase emendativa, grazie al lavoro del relatore Vito De Filippo e alla condivisione con la ministra Elena Bonetti - concludono Carnevali e Pezzopane - possiamo dare piena attuazione al Family Act sia in sede delle future Leggi di bilancio, oltre che nel Pnrr”.
"E' necessario trovare un giusto equilibrio tra lo sviluppo delle energie rinnovabili e la salvaguardia dell'ambiente. È però evidente che i parchi solari come quello fotovoltaico di circa 110 ettari, che potrebbe essere realizzato a Manciano in provincia di Grosseto, non rappresentano un compromesso accettabile".
Lo dichiara Luca Sani, deputato Pd, in merito alla risposta alla sua interrogazione al Ministero della Transizione ecologica che si è svolta a Montecitorio.
"Condivido comunque pienamente quanto dichiarato dal Ministero sulla necessità di utilizzare le risorse del Pnrr per far crescere la quota energetica verde tutelando il patrimonio culturale ma anche il paesaggio, i campi, le foreste e i corpi idrici, disincentivando al tempo stesso gli impianti con moduli collocati a terra rispetto a quelli sui tetti di edifici e capannoni. È stato inoltre annunciato che una commissione interministeriale individuerà le aree idonee: chiediamo da subito- conclude Sani - che su quella di Manciano venga fatta un'analisi attenta e approfondita".
A settembre incontro con tutti i paesi UE del Mediterraneo.
“È necessario un salto di qualità dell’Unione europea sui dossier strategici, serve una politica migratoria che superi Dublino e coinvolga la responsabilità di tutti i Paesi dell’Unione”. Lo dichiara il presidente della Commissione Affari esteri della Camera dei deputati, Piero Fassino, durante il secondo incontro bilaterale della 'cooperazione strutturata' tra le Commissioni esteri della Camera dei deputati e del Parlamento ellenico.
Una nuova politica europea sull'immigrazione; allargamento dell’Unione europea ai Balcani occidentali; stabilizzazione di Libia e Siria; processo di pace in Medio Oriente; stabilità del Mediterraneo orientale: questi i temi al centro dell’incontro tra le Commissioni parlamentari.
“A 18 anni dal Consiglio Europeo di Salonicco – continua - è necessaria un’accelerazione dei negoziati per l’allargamento dell’UE ai Balcani occidentali. E’ importante – sottolinea - dare seguito all’azione europea per la stabilità del Mediterraneo orientale, rispettando la sovranità di ogni Paese e sollecitando la Turchia ad un atteggiamento cooperativo per una politica di buon vicinato e nel rispetto delle regole internazionali. Altrettanto importante è una forte iniziativa europea per sostenere la ripresa del processo di pace in Medio Oriente, il rispetto dei tempi e degli obiettivi concordati a Berlino per transizione in Libia e una soluzione di pace per la Siria da più di 11 anni devastata dalla guerra civile”.
Su questi dossier, hanno convenuto i Presidenti, è importante che la cooperazione tra Parlamenti accompagni e rafforzi le iniziative governative. Al termine dell’incontro si è programmato a settembre il terzo bilaterale e si è proposto un incontro con i Presidenti delle Commissioni esteri dei sette Paesi mediterranei dell’Unione europea.
“In queste ore siamo impegnati alla Camera sulla conversione del Decreto Sostegni bis e sta prendendo corpo una proposta, che abbiamo avanzato, di introdurre un provvedimento straordinario di ristoro per le attività produttive del Mottarone, come noto pesantemente colpite a seguito delle conseguenze del drammatico incidente che ha determinato il blocco totale dell’impianto e il conseguente rilevante calo delle presenze turistiche e dei ricavi degli operatori. La nostra idea è quella di trasferire proporzionalmente una risorsa importante in termini finanziari ai comuni di Stresa e di Omegna, competenti per territorio, affidando ad essi il compito di suddividerlo tra le attività commerciali e turistico-ricettive operanti nella zona del Mottarone secondo criteri di equità”.
Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati Federico Fornaro (capogruppo di Leu alla Camera) ed Enrico Borghi (componente della segreteria nazionale del Partito Democratico).
Dichiarazione on. Antonio Viscomi, capogruppo Pd in Commissione Lavoro
La decisione del governo di bloccare i licenziamenti per il settore tessile è una decisione giusta e piena di buon senso . Lo avevamo chiesto noi del Pd attraverso un emendamento al decreto Sostegni bis, ed era motivata dalla necessità concreta e reale di aiutare i lavoratori dei settori in difficoltà. Per questo abbiamo insistito sulla richiesta di una uscita graduale e selettiva del blocco dei licenziamenti. La decisione di oggi del governo va proprio in questa direzione e la accogliamo molto favorevolmente .
“L’accordo che proroga lo stop ai licenziamenti per il settore del tessile ci vede particolarmente soddisfatti perché va esattamente nella direzione che avevamo indicato. Avevamo presentato un emendamento al decreto Sostegni che chiedeva proprio questo, che il governo prorogasse il blocco dei licenziamenti per uno dei settori che maggiormente aveva subito gli effetti della pandemia. Il raggiunto accordo dimostra che l'azione parlamentare del Partito democratico, grazie all’interlocuzione e al pragmatismo del governo Draghi, e in particolare con il ministro Orlando, sta dando i suoi frutti per la tutela dei lavoratori e il rilancio del Paese. Il nostro impegno va anche verso quelle imprese che, in altri settori, stanno soffrendo la crisi, in modo da evitare troppo duri contraccolpi ai posti di lavoro".
Lo dichiara Romina Mura, deputata dem e presidente della commissione Lavoro della Camera.