“Un’ottima notizia l'approvazione in Consiglio dei Ministri dei nuovi criteri di riparto dei fondi Feasr destinati alle Regioni del Mezzogiorno per il periodo transitorio 2021/2022”. Così in una nota congiunta Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, e Carmelo Miceli, deputato Pd e componente delle commissioni Giustizia e Antimafia.
“Nelle scorse settimane avevamo depositato un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro Patuanelli, affinché facesse quanto necessario per evitare ingiuste disparità nella ripartizione dei Fondi tra le Regioni nel 2021 e 2022. La proposta approvata – prosegue la nota - va esattamente nella direzione sperata. Nel 2021 sarà applicato per il 90% il criterio storico e per il 10% i nuovi criteri. Per il 2022, avremo un’applicazione del 70% del criterio storico e del 30% di nuovi criteri. Abbiamo così scongiurato il rischio di un danno enorme per il Mezzogiorno".
“Vengono aggiunti circa 92 milioni di euro, quale quota di cofinanziamento nazionale, alle risorse Feasr già stabilite per le Regioni e le Province Autonome. Questo fondo ad hoc andrà a compensare la perdita di risorse delle Regioni del Sud e garantirà dunque un’equilibrata ripartizione dei finanziamenti in tutto il Paese nella fase transitoria di attuazione della modifica dei criteri di riparto dei fondi Feasr, a tutela di tutto il comparto agricolo meridionale. Per questo – concludono De Luca e Miceli - siamo molto soddisfatti”.
"La clausola di condizionalità contro le disuguaglianze generazionali e di genere è un pilastro del Pnrr. I fondi europei sono a disposizione dell'Italia per disegnare un Paese migliore, in cui giovani e donne abbiano il loro spazio e ricevano le giuste opportunità." Lo dichiara la deputata dem Chiara Gribaudo, responsabile Missione Giovani del Partito Democratico.
"La disoccupazione giovanile ha superato il 30%, le donne hanno perso il doppio dei posti di lavoro degli uomini. Le norme si possono sempre migliorare, ma nessuno può chiedere appalti o finanziamenti senza essere disponibile a rispettare i principi trasversali del Piano. Dispiace che Confindustria la pensi diversamente".
"Ha ragione il Sindaco Merola, che ha ripreso le considerazioni del Questore di Bologna. L'uso strumentale dei temi della sicurezza per la propaganda di parte non aiuta a risolvere i problemi ma rischia persino di aggravarli, creando tensioni e contrapposizioni. Serve una politica integrata fra presidio delle Forze dell'Ordine, repressione dei reati, promozione della qualità urbana e della coesione sociale. Serve concretezza e non servono parole al vento. Come con il bando periferie o con il rafforzamento degli organici delle Forze dell'Ordine a Bologna, a cui ho lavorato anche direttamente. E serve unità ed impegno comune di tutte le istituzioni e di tutte le forze politiche".
Così Andrea De Maria, deputato PD e Segretario di Presidenza della Camera.
"Grazie al ministro Orlando è stato ottenuto un risultato importante. Ora è il momento che tutto il governo concerti azioni congiunte per tutelare i lavoratori di Air Italy". Così i deputati dem Gavino Manca e Andrea Frailis commentano l'ottenimento di un'ulteriore settimana di trattative con la proprietà della compagnia aerea per prorogare la cassa integrazione al 31 dicembre. Un provvedimento, quest'ultimo, auspicato anche da un emendamento presentato dai due parlamentari Pd.
"Siamo a un passaggio cruciale di una vicenda che da mesi tiene sulle spine quasi 1.500 famiglie - proseguono i due esponenti dem - ed è per questo che il risultato messo a segno da Orlando deve essere seguito da un pressing che coinvolga anche i ministri dei Trasporti e dello Sviluppo economico, Giovannini e Giorgetti. Con il gioco di squadra, coordinato dal presidente Draghi, sarebbe possibile non solo ottenere certezze sulla cassa integrazione ma soprattutto avviare ragionamenti per recuperare eventuali altri investitori con l’obiettivo di rilanciare la compagnia e avere il tempo e il modo di ricollocare il suo personale. Tutto questo pensando a forme di collaborazione con la costituenda compagnia Italia Trasporto Aereo (Ita)”.
“Questa fase storica - concludo Manca e Frailis - è caratterizzata dalla capacità di superare le barriere ideologiche per concentrarsi su obiettivi comuni. La vertenza Air Italy può essere l'occasione per dimostrare che anche su problemi complessi e apparentemente irrisolvibili è possibile portare a casa risultati insperati".
“Abbiamo presentato un’interrogazione per chiedere al ministro dell’Istruzione se è a conoscenza, come riportato da organi di stampa, che circa il 40% dei soldi stanziati per istituire un organico anti covid, ossia un organico di emergenza per sopperire alle necessità delle scuole nel periodo di pandemia, non è stato speso. E qualora ci fosse conferma di questo avanzo, in che modo il ministro Bianchi e il governo intendono riallocare le risorse”.
Così in una nota congiunta Marianna Madia, deputata Pd e componente della commissione Bilancio, Chiara Gribaudo, responsabile Missione Giovani della segreteria nazionale Pd, e Lia Quartapelle capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera.
“Le motivazioni di tali mancate spese, secondo quanto riferito dagli uffici scolastici regionali e dai sindacati, sarebbero da attribuire sia all'impossibilità di molti dirigenti scolastici a sdoppiare le classi in assenza di spazi alternativi, che all'andamento della pandemia a causa della quale si è dovuti ricorrere nuovamente alla didattica a distanza. Per questo – conclude la nota - chiediamo al governo anche quali azioni intenda attuare al fine di dare piena attuazione agli impegni assunti, dai sistemi di ventilazione per il ricambio d'aria all'utilizzo di test salivari alla sanificazione degli ambienti scolastici, per garantire l'avvio in sicurezza del prossimo anno scolastico e la frequenza in presenza per tutti gli alunni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado”.
"Il decreto del Ministro Giovannini che prevede lo sblocco di 44 opere sta arrivando alle commissioni parlamentari competenti. Qui in Parlamento lo esamineremo puntualmente in modo da favorire lo sblocco di importanti opere da troppo tempo ferme. Verificheremo anche ulteriori necessità dei territori che nel percorso parlamentare del primo decreto commissari avevamo già proposto: tra queste la cosiddetta “Tirrenica” in Toscana, L’Aquila-Amatrice ed altre opere per le quali permangono ancora impedimenti tecnici come per la Tirrenica o il mancato inserimento tra le opere strategiche da parte della regione Abruzzo come per L’Aquila - Amatrice. Abbiamo apprezzato l’inserimento tra le opere commissariate della Tav tratto italiano, della Ferrovia Ionica e di altre iniziative proposte dal Partito Democratico. Sulle altre nostre proposte non ancora inserite continueremo ad insistere rimuovendo le cause che lo impediscono. In particolare per quanto riguarda la Regione Abruzzo è previsto il commissariamento e lo sblocco di due importanti cantieri già finanziati: il completamento della variante alla strada statale 80 del "Gran Sasso d'Italia" dalla A14 (Mosciano Sant'Angelo) alla strada statale 16 Adriatica (Giulianova) (finanziata già per € 183.397,27 dei €200.000,00 costo stimato (commissario Ing Eutizio Musilli Dirigente Anas) e la realizzazione del centro di formazione nazionale per gli allievi Vigili del Fuoco nella città de L'Aquila con €15.000.000,00 (commissario Ing Vittorio Rapisarda Provveditore OO.PP. Lazio Abruzzo e Sardegna) derivanti dalla legge di bilancio. Sono due opere importanti già finanziate che così vedranno una significativa accelerazione. Visto il commissariamento della realizzazione del Centro di formazione nazionale dell’Aquila, chiederò alla Ministra Lamorgese di considerare con la massima urgenza la questione della Caserma dei VVFF che attende da 12 anni di essere ricostruita, con somme disponibili da tempo,ma con confuse, contraddittorie e sbagliate decisioni sulla localizzazione più volte denunciate dalle organizzazioni sindacali”.
Lo dichiara Stefania Pezzopane dell’Ufficio di Presidenza del Pd.
"Ricordiamo a Salvini che, se Alemanno e la Raggi avessero avuto anche solo "n'anticchia" di cura per la città di Roma che hanno avuto le giunte di centrosinistra, a cominciare da Rutelli e Veltroni, questa città oggi avrebbe un aspetto molto più dignitoso, anziché essere ridotta alla cenerentola delle capitali europee, sia del punto di vista della crescita e del decoro urbano che della risonanza internazionale.
Capisco che la scelta dei candidati del centrodestra sia a perdere e che stiano tentando di tutto per sopperire al vuoto cosmico del loro candidato sindaco, però quando Salvini parla della gloriosa storia del centrosinistra a Roma si sciacqui la bocca prima di parlare e studi la storia del centrosinistra a Roma, perché quando lui era in Padania con Bossi e Borghezio a gridare “Roma ladrona”, noi “compagni” eravamo tutti intenti a difenderla dalle aggressioni della Lega e a renderla degna del suo ruolo di capitale”.
Lo dichiara Patrizia Prestipino, deputata Pd del collegio di Roma, oltre che amministratrice di lungo corso come assessore e presidente di municipio della città.
“Dico a Salvini che Roma è arretrata per colpa della destra e della Raggi. 13 anni di delirio morale e di inefficienza che sono sotto gli occhi di tutti visto che qui non si riescono più a seppellire nemmeno i morti. La sinistra ha governato la Capitale fino al 2008 e Roma era rispettata. In quegli anni, mai un problema giudiziario e un grande e continuo flusso di investimenti sulla città. Salvini ha la memoria corta o la coscienza sporca. Perché dove ha messo le mani da amministratore, da ministro o da segretario di partito se le è sempre insozzate. I romani non hanno le scatole piene delle chiacchiere. E vogliono competenza, onestà, umiltà e lavoro: Gualtieri gliele darà”. Così in una nota il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut.
“ La situazione dei lavoratori della ex-Merloni di Umbria e Marche, da anni pesantissima, conosce un ulteriore aggravamento, con la conferma del licenziamento del personale della Indelfab di Fabriano e della JP Industries di Gaifana di Nocera Umbra. È chiaro che 527 lavoratori e le loro famiglie e quelle realtá territoriali non possono, non debbono pagare un drammatico prezzo sociale". Lo affermano i deputati PD dell’Umbria e Marche Walter Verini e Alessia Morani.
"Siamo vicini a loro, alle organizzazioni sindacali e chiediamo che le iniziative e le mobilitazioni vedano insieme e unite tutte le forze che hanno a cuore il lavoro, la difesa dell’occupazione, le tutele degli ammortizzatori sociali.
A questo proposito è necessario innanzitutto utilizzare tutti gli spazi consentiti dalle misure introdotte nel provvedimento Sostegni-bis, che prevedono tra l’altro la proroga di sei mesi per la cassa in cessazione. In questo caso sarebbero ulteriori sei mesi da novembre. Anche noi abbiamo interloquito per questo con il Ministero del Lavoro. Accanto a ciò è necessario continuare con grande impegno e tenacia a ricercare possibilità di reindustrializzazione per quelle realtà, di possibili nuovi piani industriali o imprenditoriali. Ognuno deve fare la sua parte, a partire dal MISE ( la Viceministra Todde sarà in questi giorni in questi territori, anche per affrontare l’altra grande vertenza della Elica di Fabriano) e da tutti i soggetti coinvolti.
Ed è necessario e urgente che anche le due Regioni svolgano un ruolo attivo, insieme alle forze sociali, per cercare di definire risposte il più possibile credibili e praticabili, in zone nelle quali non è possibile rassegnarsi alla desertificazione industriale e produttiva e che debbono e possono rappresentare invece volani di ripresa e nuovo sviluppo”.
Post su Fb di Barbara Pollastrini, deputata Pd
Oggi è la Giornata mondiale per combattere la desertificazione e la siccità.
Fino a pochi anni lo avremmo ritenuto un tema lontano, non "nostro". Parole come desertificazione, cambiamento climatico, sembravano essere patrimonio e interesse di pochi in un mondo che correva veloce e irresponsabile, in nome di uno sviluppo dissennato, ma poi, improvvisa e accelerata, la consapevolezza, collettiva, di qualcosa che non è più come prima.” E’ quanto scrive la deputata del Pd, Barbara Pollastrini, in un post sulla sua pagina Fb. “La desertificazione – continua Pollastrini- è uno dei grandi flagelli di questo millennio, strettamente legata alle migrazioni epocali che provengono dall'Africa sub sahariana. Terre già povere che divengono deserto. Luoghi che divengono impossibili per la vita, devastati anche da dittature e guerre che costringono migliaia, poi probabilmente milioni di donne, bambini spesso soli, ad attraversare il deserto e il Mediterraneo, il "più grande cimitero del nostro tempo" come lo ha definito Papa Francesco in questi giorni. La battaglia contro il deserto dei luoghi – conclude Pollastrini- deve accompagnarsi alla battaglia contro l'aridità delle coscienze dei Paesi più ricchi sul grande tema globale dei diritti umani”.
Dichiarazione on. Leyla Ciagà, deputata Pd
“Superare le palesi e inique disparità di trattamento che penalizzano i ricercatori universitari a tempo indeterminato (Ru)”. E’ la richiesta della neo deputata del Pd, Leyla Ciagà, che ha presentato e fatto approvare dall’assemblea un ordine del giorno con il quale si impegna il governo “a reperire le risorse economiche adeguate all’attivazione di procedure per l’inquadramento nel ruolo di professore associato di tutti i Ru in possesso dell’abilitazione scientifica nazionale”.
“E’ ormai del tutto evidente – ha sottolineato Ciagà – che l’applicazione della legge 240/2010 ha evidenziato limiti , particolarmente gravi per il reclutamento e per l’avanzamento di carriera dei Ru. Faccio inoltre presente che in Italia ci sono quasi 10.000 Ru, di cui circa 3.500 in possesso dell’Abilitazione scientifica e rappresentano un quinto dell’organico degli Atenei del nostro Paese”. Per la deputata del Pd, “il piano straordinario previsto dalla legge 240/2010 è stato realizzato solo in minima parte per cui ad oggi un cospicuo numero di ricercatori universitari abilitati,a differenza di altre figure di ricercatore, non ha ancora avuto l’opportunità di transitare nel ruolo di professore e le risorse stanziate con le recenti misure risultano tuttora insufficienti. Mi attendo pertanto – ha concluso Ciagà- che dopo l’approvazione del nostro ordine del giorno, il governo si attivi e garantisca l’inquadramento per i nostri ricercatori abilitati”.
“La casa di reclusione di Sulmona è da anni interessata da una grave carenza di organico; si parla di un buco di circa quaranta agenti di polizia penitenziaria; i funzionari giuridici-pedagogici, che attualmente sono solo in tre, a fronte dei sei previsti, devono seguire il trattamento di 400 detenuti;
questa grave carenza mette a rischio le condizioni organizzative e di lavoro del personale; inoltre il personale di Polizia Penitenziaria e Funzioni Centrali versa in una seria condizione di disagio, si rischiano ricadute in termini di sicurezza ed efficienza del carcere e della collettività; con la legge di Bilancio per il 2021 sono state approvate 1935 nuove assunzioni di agenti di polizia penitenziaria, nell’ambito del piano quinquennale volto anche alla efficienza e sicurezza degli istituti penitenziari. Chiediamo pertanto di intervenire per colmare le gravi carenze di organico e di personale nel carcere di Sulmona anche in considerazione delle particolari esigenze legate alla tipologia di popolazione in questa detenuta”. Lo dichiara la deputata Pd, Stefania Pezzopane, che ha presentato una interrogazione alla Ministra della Giustizia.
“ Nel carcere di Sulmone - prosegue Pezzopane - attualmente sono presenti circa 400 detenuti, di cui più di 50 detenuti di alta sicurezza che provengono dal 41bis e circa 280 di alta sicurezza la maggior parte condannati per 416 bis e altri art.74; per il resto sono detenuti di media sicurezza e collaboratori di giustizia; circa 160 detenuti scontano un ergastolo. Si apprende inoltre che a breve il carcere di Sulmona, attualmente classificato di 1° livello, dotato di un’unica dirigenza, potrebbe diventare di 1° livello a doppia dirigenza, a seguito dell'apertura di un nuovo padiglione che ospiterà altri 160 detenuti, arrivando a superare la soglia dei 500 detenuti, unico caso in Italia in un territorio che vede la soppressione del Tribunale ancora in prorogatio a causa del sisma del 2009; per questo bisogna intervenire subito”, conclude Pezzopane.
“Calenda non ha altro obbiettivo, in questa campagna elettorale, che un partito: il Pd. Anzi, una persona: Goffredo Bettini. La sua campagna non ha nulla di politico ma è un’aggressione personale continua. Una sorta di complesso di inferiorità”. Così in una nota il vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut.