“Il segretario Enrico Letta ha fatto il possibile per un'alleanza ampia, alternativa ai populisti. Calenda ha scelto una strada diversa, incoerente con l'accordo sottoscritto solo poche ore fa, facendo un regalo alla destra. Il Partito Democratico continuerà a lavorare per bene del Paese”. Così Piero De Luca, vice capogruppo Pd alla Camera su Twitter
“Non è la prima volta in cui Carlo Calenda sceglie di rompere l'alleanza con il Pd e le forze politiche e sociali del centrosinistra per scendere in campo da solo e favorire la vittoria delle destre alleate di Putin e Orban. Anche stavolta glielo impediremo #vinconoleidee”. Lo scrive su twitter il deputato del Pd, Andrea Casu.
“Calenda ha cambiato idea. Noi consideriamo il suo ripensamento incomprensibile e sconsiderato. Eviti però di motivarlo assegnando patenti di serietà, coerenza, rispetto dei patti, chiarezza verso gli elettori e di dare giudizi sulla storia della sinistra e lezioni al suo popolo e ricordi di avere firmato un documento dove era scritto chiaro che ci sarebbero state alleanze con altre liste. Noi volevamo un accordo nel nome dell’Italia e dell’Europa. Per un obiettivo tanto importante abbiamo messo in secondo piano con generosità anche la convenienza di partito. Noi da lì non ci siamo mossi. Calenda ha preso un’altra strada che darà una gran mano a quella destra di cui a parole si dice avversario. Noi andiamo avanti per la nostra strada, che è sempre la stessa, puntare ad un’Italia più giusta, più verde, più europea, più inclusiva, più decisa nella lotta alle disuguaglianze”. Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
Ora a maggior ragione dobbiamo essere in campo con passione e determinazione. Ha ragione Enrico Letta. Avanti con il Partito Democratico. Per il Paese. Per i valori della Costituzione.
Lo ha scritto su Twitter Andrea De Maria, deputato Pd e Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati
“Elena Bonetti accusa il PD di ipocrisia in merito all’avvenuto taglio dei fondi 2O22 sull’assegno unico per i figli. Così ci tocca essere più chiari. L’avanzo dei fondi era noto e prevedibile. Poiché è lei il titolare politico del Fondo assegno unico e universale, avrebbe dovuto portare nel pre Consiglio dei Ministri un articolo del decreto legge con cui indicare come impegnare (es. adeguando gli assegni all’inflazione) il prevedibile non speso dell’anno. Tanto più nel decreto aiuti bis, che stanzia molte risorse per aiutare i cittadini. A quel punto sarebbe stato difficile obiettare, visto che le coperture c’erano. C’era pure il parere in tal senso della Commissione parlamentare, votato a dicembre, che l’avrebbe sostenuta. In CdM non si fanno discorsi su cui chiedere ai colleghi il consenso. Si presentano proposte di parti di leggi o decreti. Cosa che in questo caso non è avvenuto. Dunque, ipocrisia o inerzia?”. Lo dichiara il deputato del Pd Stefano Lepri, relatore del disegno di legge sull’assegno unico per i figli.
“All’Italia servono serietà, verità, concretezza. Per questo lavoro, ambiente, diritti sono il fondamento della nostra proposta al Paese. Giovani, donne, famiglie, lavoratori, pensionati, imprenditori, liberi professionisti meritano un’Italia più giusta, verde, moderna, aperta, che conserva la sua autorevolezza internazionale consolidata dal governo Draghi che il trio di irresponsabili composto da Conte, Salvini e Berlusconi ha affossato e persevera nella ripresa difendendo i più deboli dall’inflazione e dagli aumenti dei beni primari. Di questo il Pd parlerà agli elettori mentre la destra offre rispolverate televendite, fallite escursioni propagandistiche a Lampedusa, folli progetti di allontanarci dall’Europa”. Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“Ieri votano contro il PNRR, oggi rilanciano il blocco navale, domani riprenderanno la polemica contro Bruxelles: al di là delle chiacchiere, FdI rimane un partito contro l’Europa (e contro gli interessi nazionali italiani, che si difendono solo in Europa e con l’Europa)”. Lo scrive su twitter Andrea Romano, deputato Pd.
"Grazie al lavoro svolto da Elena Carnevali, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali di Montecitorio, e da Sandra Zampa, responsabile Salute nella segreteria nazionale del PD, si potrá finalmente attuare il decreto istitutivo dell'ordine dei fisioterapisti". Ad affermarlo è Beatrice Lorenzin, deputato del Pd.
"Ringrazio anche il ministro Speranza che sul tema ha dimostrato grande attenzione e sensibilità. Quella dei fisioterapisti è una categoria che conta oltre settantamila iscritti e grazie alla legge 3/18 degli ordini delle professioni sanitarie, frutto del mio mandato da ministro della Salute, oggi è possibile costituirne un albo ad hoc".
"Sulla sanità si conferma la grande attenzione del Partito Democratico. Vogliamo garantire al Ssn il massimo sostegno dopo gli anni difficili per la gestione della pandemia durante i quali tutto il comparto ha risposto con grande abnegazione e spirito di sacrificio verso il Paese", conclude la Lorenzin.
“E’ molto importante che l’ultimo significativo decreto del governo abbia provveduto a prorogare anche il per il terzo trimestre il credito d’imposta per il caro gasolio e implementare con 200 mln il fondo di solidarietà nazionale anche per far fronte alle prime necessità per le conseguenze della grave siccità”. Lo dichiara Susanna Cenni vice presidente della commissione Agricoltura e responsabile Agricoltura per la segreteria Pd.
“L’agricoltura e la pesca italiana stanno ancora vivendo un momento molto difficile per le conseguenze dei prezzi delle materie prime, per il conflitto Russo Ucraino, per la crisi climatica e la più grave siccità degli ultimi 70 anni in Europa. I provvedimenti previsti ed approvati dal Governo danno una prima risposta, come richiesto anche dal mondo agricolo e della pesca, che si aggiunge agli interventi già assunti nei mesi scorsi”,
prosegue Cenni.
“La caduta del governo rende impossibile al parlamento lavorare per migliorare il testo e produrre interventi più forti e strutturali. I prossimi anni ci chiederanno di lavorare per rafforzare il sistema agricolo e alimentare del nostro Paese e renderlo più indipendente da fonti fossili e costi energetici e più capace di resistere alle conseguenze della crisi climatica. Questa sarà la vera sfida da vincere”
“Sulle tasse, come sempre, la destra fa solo propaganda altrimenti non avrebbe affossato la delega sulla riforma fiscale che prevede il taglio dell’Irpef e l’abolizione dell’Irap. È sempre la solita storia: tante promesse e zero fatti. Nelle stesse ore in cui impedivano l’approvazione di una riforma importante per sostenere famiglie e imprese, Berlusconi si abbandonava a dichiarazioni surreali sul governo Draghi che, gli ricordiamo, ha fatto cadere nonostante l’importante lavoro, certificato dai dati, che stava portando avanti per l’Italia. Questa destra non ha nessuna credibilità”. Lo dichiara in una nota la deputata dem Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente della Camera.
"Le parole del Cardinale Zuppi, Presidente della Cei, sul fine vita sono di grande valore. Nel rispetto della dottrina della Chiesa sono parole di umanità, che colgono anche la drammaticità e complessità del tema. Lo ha ricordato anche il Sindaco di Bologna Lepore. La prossima legislatura deve essere quella in cui sia approvata una legge che finalmente fissi un riferimento certo, moderno e attento ai diritti civili, come ci chiedono tanti cittadini, per loro e per i loro cari".
Così Andrea De Maria, deputato Pd e Segretario di Presidenza della Camera.
“Il Paese non può aspettare la propaganda sulle tasse della destra. Per il Partito Democratico la riduzione dell’Irpef per i cittadini, la cancellazione dell’Irap per le imprese e l’abbattimento dei costi sull’occupazione delle donne, ancor più necessario dopo i fatti di Soverato, non può più aspettare. La destra, con il rinvio dell’approvazione in Senato della delega fiscale, dimostra di non conoscere le difficoltà dei cittadini e delle imprese. Dopo il decreto Aiuti bis, che rappresenta solo una parte delle risposte necessarie, occorre ora e subito una riduzione strutturale delle tasse, diversamente da quello che pensano le destre che hanno di fatto rinviato tutto a gennaio. Con l’inflazione all’8% che sgonfia gli stipendi e il caro energia che uccide le imprese, la destra sceglie per opportunismo elettorale una mera propaganda finalizzata solo a qualche voto in più alle elezioni. Il Pd ha invece chiare quali siano le emergenze del Paese e propone soluzioni serie, concrete e percorribili. Basta con gli slogan scellerati che strangolano l’Italia”.
Così la presidente dei deputati del Pd, Debora Serracchiani, e il capogruppo dem in commissione Finanze, Gian Mario Fragomeli.
“Alle intransigenze degli alleati: con una modifica dei principi della Costituzione non avremo né transizione ecologica, né giustizia sociale né una chiara collocazione internazionale del Paese nel campo euro atlantico”.
Così su Twitter il vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut.
“Desidero esprimere sincero apprezzamento per il gesto e le parole del parlamentare e collega di Partito, Gianluca Benamati, quando annuncia la sua intenzione a non ricandidarsi". Lo dichiara in una nota il deputato dem Serse Soverini.
“Uomo politico competente - prosegue l’esponente Pd - anche nelle materie tecniche e del lavoro. In tutti questi anni ha sempre goduto di grande stima da parte dei membri della commissione Attività Produttive della Camera come capogruppo dem, commissione di cui anche io faccio parte. Ha contribuito a creare misure importanti a sostegno delle aziende e ha svolto un grande lavoro per l'Automotive.”
Tuttavia - conclude Soverini - la sua scelta sarà anche ammirevole e sicuramente rivela lo spessore dell'uomo, ma a me non fa alcun piacere che abbia fatto un passo indietro. E' un bravissimo professionista, stimato da tutti, ottimo capogruppo e sarebbe stata una gran bella figura di governo. La sua decisione rappresenta una perdita di competenza per il Partito Democratico, difficile da colmare. Perciò, anche se apprezzo lo stile e l'etica del gesto, sono dispiaciuto e mi auguro che rimanga una risorsa attiva per il PD. Caro Gianluca, un abbraccio".
"Chi ha mandato a casa il governo Draghi si è assunto la grave responsabilità di indebolire l'azione di tutela della ripresa economica e soprattutto di difesa dei lavoratori dei pensionati degli imprenditori delle famiglie dall'inflazione e dall'aumento della bolletta energetica. M5s, Lega e F. Italia hanno preferito puntare alla propria convenienza piuttosto che preoccuparsi del Paese, soprattutto dei più deboli e indifesi. Il Pd e all'Alleanza dei Democratici e Progressisti ha come pilastro della sua proposta l'insieme di misure necessarie per contrastare inflazione e aumenti, rilanciare un'occupazione sicura e giustamente retribuita, combattere le disuguaglianze, promuovere una cultura della sostenibilità ambientale che significa anche nuova occupazione e di qualità. Siamo sicuri che gli italiani sapranno giudicare quelli che hanno brigato per rendere i prossimi mesi più difficili".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera