17/09/2019 - 20:29

“Apprendo che alcuni servizi televisivi hanno inserito il mio nome tra coloro che stanno lasciando il Partito Democratico. Comunico che non è assolutamente mia intenzione lasciare il partito. Non ci penso proprio”.

Lo dichiara in una nota Carla Cantone, deputata del Partito democratico.

17/09/2019 - 17:40

“Sono stato molto confortato dal fatto che nessuno dei presenti dell’incontro con gli scritti e i simpatizzanti del Pd a cui ho partecipato ieri sera a Verbania, sia intervenuto a sostegno delle ragioni della scissione promossa da Matteo Renzi, ma al contrario sono emerse da un lato preoccupazioni e sbigottimento per una scelta che appare incomprensibile e dall’altro determinazione a procedere nella piena consapevolezza della complessità del momento”. Lo scrive su Facebook Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.

“Un partito – continua – è una esperienza collettiva per concretizzare nella storia valori, principi e pensiero in una logica di organizzazione degli interessi in funzione del bene comune. In questa ottica, ritengo che le motivazioni che ci portarono a fondare il Partito Democratico siano ancora tutte valide, e confesso di non comprendere le motivazioni politiche e strategiche di un strappo come quello imposto. Ho condiviso la stagione di Matteo Renzi alla guida del partito e del governo. Non ho né abiure né rinnegamenti in tal senso. Ma proprio per questo fatico a rivedere le ragioni del riformismo, della modernizzazione del Paese e del cambiamento del sistema in un partito frutto non di una operazione sociale e culturale ma di un puro posizionamento parlamentare. Mi spiace che esperienze e potenzialità di grande valore decidano di restringersi in qualcos’altro che ricorda il PRI di La Malfa e che temo possa avere anche qualche sembianza dell’Udeur. Le ragioni del riformismo - resto di questa opinione - si applicano e si praticano all’interno di un partito a vocazione maggioritaria socialmente e politicamente, senza imboccare la pericolosa spirale del partito personalistico, senza perdere la visione di insieme e il senso della prospettiva.  Per questo, sia pure nella complessità della vicenda, il Pd resta la mia casa ed in essa cercherò di proseguire il mio impegno politico di rappresentanza. Lavoriamo perché il Pd sia plurale, nonostante ciò che accade in queste ore. Sarà il modo reale per superare i traumi, e riconfermare la nostra ragione storica”.

“A Matteo e alle amiche e amici che stanno scegliendo un’altra strada, auguro buona vita. Per quel che mi riguarda, i rapporti personali di stima e amicizia resteranno immutati”, conclude.

17/09/2019 - 14:26

"Non ho trovato fin qui ragioni fondate e serie che giustifichino la scelta di Renzi e di alcuni parlamentari di abbandonare il PD". Lo ha dichiarato l'on. Piero Fassino, della Direzione del PD.

"Se la motivazione - sottolinea Fassino - è  allargare il consenso al campo democratico, ricordo che questa è  stata ed è  la ragione fondativa del PD che, unendo culture e esperienze diverse, si è data un identità riformista larga, a vocazione maggioritaria. Peraltro a giustificazione dell'abbandono viene addotta una presunta "radicalizzazione" del PD che nessun atto compiuto in questi mesi dimostra".

"L'unico esito - conclude Fassino -  dell'abbandono rischia di essere l'indebolimento del PD e la frammentazione della maggioranza di governo proprio quando la sua massima coesione è  condizione per il  successo della impresa politica avviata in questi giorni".

17/09/2019 - 13:08

"Il PD è la nostra casa ed è il progetto più solido in campo per servire il paese. Le divisioni non hanno mai portato al rafforzamento del centrosinistra. Considero un errore la scelta di Renzi. Per noi è una grave perdita ma anche per lui, che di questa comunità è stato segretario e leader di governo. Il Pd è la casa dei riformismi e dei democratici, il soggetto politico sulle cui spalle, in questa fase, poggia tanto dello sforzo di cambiamento del paese e sarebbe stato necessario, all’inverso, un di più di unità e di coesione".

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.

16/09/2019 - 19:15

"La vera cosa "deplorevole" è che il governo ungherese rifiuti qualsiasi redistribuzione di migranti, come se i flussi migratori riguardassero solo l'Italia e non l'Europa intera". Così il vicepresidente della Commissione Esteri della Camera, Piero Fassino, ha replicato al ministro degli Esteri ungherese che ha definito "deplorevole" che l'Italia abbia accolto i migranti raccolti in mare.

13/09/2019 - 18:57

"Il presidente Conte si è preso questo impegno di fronte al Parlamento: la parità salariale deve essere una priorità di questo governo. Chiederò che venga calendarizzata il prima possibile in commissione Lavoro". Lo dichiara Chiara Gribaudo, vice capogruppo del Pd alla Camera, nel corso delle iniziative alla Festa di Leftwing a Roma.

"La proposta che ho depositato, condivisa dalle donne di numerose forze politiche, punta a combattere un'ingiustizia che in Italia può portare una donna a prendere un quinto in meno dello stipendio di un uomo, a parità di mansione. Per questo serve introdurre una forte trasparenza e sanzionare con certezza chi non la applica”, conclude.

13/09/2019 - 17:24

“Il grido d’allarme lanciato oggi a Novara dalle autorità locali e regionali circa l’esigenza di passare alla fase finale delle procedure ministeriali per l’attuazione della Città della Scienza e della Salute di Novara è fondato. Nei mesi scorsi, l’ostracismo ideologico della ex ministra Giulia Grillo aveva impedito di finalizzare il percorso autorizzativo per la nuova struttura sanitaria novarese, portato avanti in maniera del tutto analoga per il nuovo Parco della Salute di Torino per il quale invece dal ministero era avviato il via libera. La dichiarazione resa oggi dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, circa la disponibilità regionale a varare una legge a garanzia del partenariato pubblico-privato per la realizzazione del nuovo ospedale di Novara -condizione posta, forse impropriamente, dal ministero per procedere oltre- sgombra il campo da ogni dubbio. Mi attendo a questo punto che il nuovo ministro della Salute, Roberto Speranza, finalizzi in maniera concreta e definitiva un percorso per il quale vi è già stato l’accordo di programma tra Stato e Regione, nonché l’assenso della Conferenza delle Regioni con il relativo inserimento nel Piano Sanitario Nazionale, e avrò modo di sollecitarlo direttamente e personalmente in questa direzione.

Peraltro, visto che la Regione Piemonte si appresta a legiferare in materia di garanzie per la nuova struttura pubblica di Novara, potrebbe tranquillamente fare altrettanto anche per il Verbano Cusio Ossola mettendo finalmente la parola fine a questo traccheggiamento in materia di edilizia sanitaria che rischia di far perdere le risorse pubbliche già stanziate per il nuovo nosocomio del VCO“.

Lo dichiara il deputato Enrico Borghi, segretario d’aula e membro dell’ufficio di presidenza del Partito Democratico alla Camera, che oggi ha partecipato a Novara alla riunione pubblica indetta dalla giunta regionale presso l’Azienda Ospedaliera.

13/09/2019 - 16:47

“Se confermato dagli esiti giudiziari della vicenda, il quadro emerso sul sistema dei monitoraggi dei viadotti è grave e inquietante”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito delle misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta sui report “ammorbiditi” relativi alle condizioni dei viadotti della rete autostradale.

“Quando in ballo – spiega – c’è la sicurezza delle persone, non possono essere ammesse ombre sul rigore con cui vengono svolti controlli sulle infrastrutture. Il monitoraggio e le conseguenti attività di manutenzione delle strutture sono questioni delicatissime e come tali devono essere svolte nel modo più approfondito possibile. Auspichiamo per questo che la magistratura accerti in tempi rapidi ogni responsabilità e individui, se ci sono, quali sono le possibili falle o escamotage che possono indebolire nel sistema di monitoraggio dei viadotti”.

“Da parte nostra lavoreremo come priorità sul piano legislativo per arrivare a ulteriori meccanismi di rafforzamento dei controlli nel quadro della revisione delle concessioni, anche a partire dal lavoro della commissione ”, conclude.

13/09/2019 - 13:41

La capogruppo del Partito Democratico alla Camera in commissione Agricoltura, Maria Chiara Gadda interviene sul tragico incidente sul lavoro che ieri è costato la vita a quattro persone in provincia di Pavia. “Quella delle morti sul luogo di lavoro è una guerra silenziosa che miete davvero troppe vittime. L’agricoltura è un settore dove purtroppo i dati sono allarmanti. L’ultimo episodio ieri ad Arena Po, nel pavese, dove una storia positiva di imprenditoria ed emancipazione sociale è diventata tragedia. Qualità e sicurezza non possono essere solo un adempimento documentale. Serve formazione sul campo, efficienza e razionalizzazione dei controlli”.

“È stato un errore nella scorsa legge di bilancio tagliare gli incentivi per le aziende che investono in sicurezza”, aggiunge la deputata Dem. Bisogna invertire la rotta ma soprattutto voltare pagina rispetto ad adempimenti e controlli ridondanti e spesso nemmeno coordinati tra loro, formazione insufficiente e disomogenea sul territorio nazionale, bassa informatizzazione e scarsa interoperabilità delle banche dati della pubblica amministrazione. Adesso serve maggiore efficienza, rigore e unità d’intenti, altrimenti ci ritroveremo ogni giorno a piangere vittime che si sarebbero potute evitare.

“Che la lotta alle morti bianche sia una priorità si dice da anni, oggi è venuto il tempo della concretezza. Per questo c’è bisogno di una visione d’insieme, che veda dalla stessa parte imprese, organizzazioni sindacali, istituzioni e pubblica amministrazione. La sicurezza sul posto di lavoro deve essere percepita come un investimento e non solo come un costo, e credo che la pubblica amministrazione per prima debba fare un passo in avanti per essere al fianco delle imprese e dei lavoratori in questo percorso. Questo è un tema su cui il nuovo governo appena insediato - e da oggi pienamente operativo - dovrà lavorare con urgenza. Il Parlamento sono certa farà la sua parte”. Conclude la capogruppo dem.

12/09/2019 - 19:56

"La priorità dei prossimi mesi è evitare che la Lega di Salvini vinca le prossime elezioni regionali nelle regioni attualmente governate dal centro sinistra". Lo dichiara Claudio Mancini, deputato del Partito Democratico e segretario della Commissione Finanze alla Camera.

“C’è un modello di buon governo locale da salvaguardare – continua - anche valutando tutte le convergenze e le alleanze elettorali possibili. Mi sembra naturale che le forze alleate nel governo nazionale discutano seriamente di come andare alle elezioni regionali per scongiurare un risultato favorevole alle opposizioni di destra”.

“Il sistema maggioritario a turno unico nelle regioni spinge alle alleanze più larghe, tanto più visto che il Governo nazionale e la maggioranza che lo sostiene possono prendere slancio e fiducia da un voto positivo nelle regioni”, conclude.

 

12/09/2019 - 18:50

“L’incredibile accostamento con cui Fasano associa le immani tragedie del ‘900 alla legittima attività di critica di Michele Anzaldi, non è solo offensivo per le vittime ma anche goffo: rivela infatti il disperato tentativo di Fasano di difendere l’occupazione salviniana di Tg1 e Tg2”. Lo dichiara Andrea Romano, deputato del Partito democratico, a proposito delle parole di Vincenzo Fasano.

“Se - continua – per le puntuali denunce di Anzaldi contro la discutibile gestione dei palinsesti, contro le assunzioni esterne decise più in base all’osservanza politica che al merito, contro le quotidiane violazioni del pluralismo (con tanto di richiami Agcom), si scomoda addirittura il nazismo, significa che si sono finiti gli argomenti: rimane solo il tentativo di tenersi buono un potenziale alleato difendendo le posizioni conquistate da Salvini all’interno del servizio pubblico”.

“A Fasano consigliamo di rileggersi qualche testo storico. Si renderà conto che, oltre all’evidenza dei fatti, è andato contro ogni senso del ridicolo”, conclude.

12/09/2019 - 18:20

“Ipocrita come pochi… ci avevate messo 90 giorni per fare il governo e 10 per nominare i sottosegretari. E' chiaro perché hai sfiduciato il tuo governo: ad amministrare solo con bugie e slogan non riuscivi proprio più”.  Lo ha scritto Ettore Rosato, vice-presidente della Camera, in risposta alle parole con cui Matteo Salvini ha criticato i ritardi sulla nomina dei sottosegretari.

12/09/2019 - 13:45

“La notizia della multa ai volontari che a Foggia aiutavano persone bisognose e senza tetto è sconcertante. Se fosse confermata saremmo di fronte al paradosso di uno Stato che anziché affiancare chi svolge attività di volontariato e sostegno sociale, al contrario arriva al punto di colpirli. Spero si sia trattato solo di uno spiacevole equivoco, che andrebbe comunque chiarito immediatamente. È necessario multare chi delinque nelle stazioni e sui binari, garantendo maggiore vigilanza e sicurezza per i cittadini, non cadere in queste assurdità.”.

Lo dichiara il vice presidente del Gruppo Pd della Camera Michele Bordo.

12/09/2019 - 12:16

"Deve esserci sicuramente un errore: una multa a chi fa volontariato è una follia. C'è gente che vive dell'aiuto di altri e chi ha fatto della solidarietà un modo attivo di partecipare alla vita sociale. Lo fa mettendo a disposizione tempo, passione e coraggio. Lo zelante funzionario di polizia, ove mai l'accaduto venisse confermato, dovrebbe imparare a valutare diversamente chi lavora per lo Stato, gratuitamente e distinguerlo da chi infrange le regole".

Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera, Ettore Rosato.

12/09/2019 - 11:36

“Il veto del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, alla partecipazione di Saviano e Zerocalcare al Festival degli Incontri va respinto nel metodo e nel merito. Nel metodo, perché Biondi non ha alcun titolo per sindacare una scelta che spetta in piena autonomia alla direttrice artistica della manifestazione, Silvia Barbagallo. Ma anche nel merito, poiché il programma dell’evento ha avuto il via libera dei cinque saggi nominati d’intesa tra il ministero della Cultura e lo stesso comune. La censura di Biondi, che lunedì con scarso senso delle istituzioni manifestava davanti a Montecitorio con Meloni e Salvini contro la sovranità del Parlamento nel giorno della fiducia al nuovo governo Conte, va respinta con nettezza. E insieme ad essa la retorica del ‘No alla passerella con i nostri soldi’. I fondi sono stati infatti stanziati interamente dal Mibac. Biondi, anziché assumere la postura del ‘gerarca minore’ del MinCulPop mettendo le mani sulla cultura, si prenda cura di una città che sembra abbandonata a sé stessa, con gli studenti aquilani che vanno ancora a scuola nei Musp, i Moduli a uso scolastico provvisorio”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

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