24/07/2019 - 14:52

“Prima i russi! L'ambasciatore russo scrive al ministro Salvini ("Caro Matteo") disturbato del fatto che alcuni operai (italiani!) della raffineria di proprietà russa (toh, guarda un po’, ancora petrolio russo...) ISAB Lukoil di Priolo, vicino a Siracusa, stanno scioperando per difendere i loro diritti. E nel pieno dello stile russo che stiamo importando, il Prefetto di Siracusa emana una circolare con la quale stabilisce il divieto di assembramenti davanti ai cancelli della fabbrica. Altro che gli Italiani, altro che i Siciliani. Prima i Russi. E il loro petrolio. "Caro" Matteo...”. Così il deputato democratico Enrico Borghi, della presidenza del Gruppo.

24/07/2019 - 14:41

“Dei problemi veri non ne risolve neanche uno. Dei problemi russi invece sembra che se ne occupino i suoi amici. Dovrebbe venire in Parlamento semplicemente a spiegare questo”. Così il deputato democratico Andrea De Maria, della presidenza del Gruppo, in risposta a Matteo Salvini che ha affermato di occuparsi d problemi veri.

24/07/2019 - 13:43

“L’ennesimo rinvio del dossier Asti-Cuneo al Cipe di oggi è davvero un brutto segnale: non è ancora stato pubblicato il parere dell’Autorità di regolazione dei trasporti decisivo per l’approvazione del Piano economico finanziario, ma è chiaro che se fosse stato positivo oggi forse Toninelli avrebbe potuto festeggiare. Chiediamo che il parere venga immediatamente reso pubblico, perché l’A33 rischia di incappare nell’ennesimo incidente di percorso: aver trovato un ministro che a tutti i costi ha voluto stravolgere un piano pronto per aprire i cantieri e adesso non sa più dove mettere le mani”.

 

Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo, a margine del Cipe di oggi.

 

“Il ministro - aggiunge la deputata Dem - ripeteva giorni fa che per l’Asti-Cuneo erano in arrivo buone notizie, invece siamo ancora di fronte a un nulla di fatto. Sarebbe grave se fossero confermate le indiscrezioni della stampa, che a giugno denunciavano come le tariffe autostradali del piano Toninelli fossero un regalo al concessionario e un danno per i cittadini. Il concessionario dovrebbe rivedere per l’ennesima volta le cifre, con il rischio che preferisca tenersi l’A4 Torino-Milano fino a scadenza senza spendere un euro altrove. Questa commedia - conclude Chiara Gribaudo - va avanti da un anno ed è una presa in giro che le aziende, i cittadini e tutti i visitatori del basso Piemonte non si meritano”.

24/07/2019 - 13:37

“Dei problemi veri non ne risolve neanche uno. Dei problemi russi invece sembra che se ne occupino i suoi amici. Dovrebbe venire in Parlamento semplicemente a spiegare questo”. Così il deputato democratico Andrea De Maria, della presidenza del Gruppo, in risposta a Matteo Salvini che ha affermato di occuparsi d problemi veri.

24/07/2019 - 13:36

"A Carlo Federico Grosso, a cui mi legava una profonda e lunga amicizia, rivolgo un commosso pensiero di gratitudine. Da insigne penalista, da vicepresidente del CSM, da Vicesindaco di Torino e Vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte, in ogni incarico ha speso l'intera sua vita al servizio della giustizia e delle istituzioni. Alla straordinaria e riconosciuta competenza giuridica univa il garbo, la gentilezza e la serenità d'animo dei grandi uomini. Per chi, come me, ha avuto il privilegio della sua amicizia è un giorno molto triste"

Con queste parole il deputato del Pd Piero Fassino ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del Prof. Avv. Carlo Federico Grosso.

24/07/2019 - 12:55

“Conte è stato sfiduciato dal M5s” così il capogruppo democratico alla Camera, Graziano Delrio commenta le reazioni dei grillini alla decisione del presidente del consiglio Conte sulla Torino-Lione. “Dopo aver fatto perdere più di un anno al paese – prosegue Delrio - Conte si è finalmente svegliato: per dodici mesi, come la bella addormentata, non ha voluto riconoscere l’esistenza dei trattati internazionali firmati dall’Italia, ha creduto a un’analisi costi benefici non attendibile ed è arrivato persino a dire che l’opera non esisteva e che non era stato scavato nemmeno un centimetro. Oggi il presidente Conte dice che l’opera si farà peccato però – conclude Delrio – che con la sfiducia del M5s il governo non abbia più la maggioranza”.

24/07/2019 - 12:47

“E’ inammissibile che il Comune di Torino tartassi e scoraggi i commercianti regolari ma permetta agli ambulanti irregolari di vendere nell’illegalità e nel degrado. La vicenda del mancato spostamento del Suk, che dura ormai da 6 mesi nonostante una apposita delibera comunale e sulla quale ho presentato da tempo una interrogazione al ministro dell’Interno ancora senza risposta, è la prova inconfutabile che il sindaco Appendino e Salvini intervengono soltanto quando c’è da fare una passerella per i media (come per lo sgombero flop delle Palazzine Ex Moi), ma non si degnano di far rispettare la legge quando non sono presenti le telecamere”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, deputata Pd.

24/07/2019 - 12:28

"La presunta trattativa tra la Lega di Salvini e la Russia non è, per quanto aberrante, solo un fatto di cronaca politica e giudiziaria. È invece la dimostrazione di cosa accade quando qualcuno svende gli interessi del proprio paese a una potenza straniera, come successo in Sicilia." Così il deputato del Partito Democratico, Fausto Raciti, in una nota su Facebook.
"A Priolo, in provincia di Siracusa c’è una raffineria, la ISAB Lukoil. È un impianto russo. Davanti a questi impianto - spiega il deputato dem - ci sono spesso stati scioperi dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, per via del mancato rinnovo di un appalto che ha causato gravi perdite di posti di lavoro. Quello che insomma, ahimé, accade in tante fabbriche nel nostro territorio. Qui però, con una circolare del prefetto, si è stabilito il divieto di assembramenti davanti ai cancelli della fabbrica, motivandolo con ragione di ordine pubblico.

Già così suona male. Ma oggi apprendiamo che suona pure peggio. Le cose sono andate in questo modo: l’ambasciatore russo in Italia scrive una bella letterina al ministro Salvini: “Caro Matteo”. La lettera sollecita un intervento, non tanto perché ci sono ragioni di ordine pubblico, ma perché questi scioperi così fastidiosi stanno facendo perdere un sacco di soldi alla raffineria. Poi lo sai, “Caro Matteo”, noi siamo sempre gentili con voi, “cerchiamo sempre di creare le condizioni al massimo confortevoli per le aziende italiane che lavorano in Russia”. E così Salvini, il salvatore della patria, quello di "prima gli italiani", senza nemmeno interrogarsi sulle ragioni che portano i lavoratori italiani a manifestare, scrive al prefetto e diciamolo in parole povere: si vende i lavoratori della ISAB, negando loro il diritto a tutelarsi.

Tutti questi incartamenti - conclude Raciti - sono ovviamente agli atti ed oggi stesso presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro degli Interni. Perché la difesa della patria, “Caro Matteo”, non si fa militarizzando i confini e proteggendo il paese dai reati di umanità, ma difendendo i cittadini e i lavoratori dai reati di corruzione e dalle pressioni di potenze straniere e dei tuoi protettori."

24/07/2019 - 11:57

Servono parole di chiarezza sull'alta velocità Brescia Padova, non si possono prendere in giro gli italiani. Toninelli viene smentito ogni giorno, se non è in grado di gestire il suo ministero si dimetta”.
Lo dichiarano le parlamentari del Pd Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, e Raffaella Paita, capogruppo in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati
“A prendere le decisioni al Mit è il professor Conti o il titolare del dicastero? Solo 15 giorni fa - sottolineano le deputate Dem - Toninelli affermava che è un’opera che “costa troppo fermare ma che si può decisamente migliorare in termini di sostenibilità ed efficienza”. Oggi, però, viene smentito dal suo tecnico che nega categoricamente la conclusione della tratta”.
“Le vendette e i veti incrociati interni alla maggioranza stanno diventando insopportabili e hanno conseguenze sulla vita degli italiani. L’alta velocità Brescia Padova è irrimandabile- concludono Paita e Rotta -, non possiamo buttare un altro anno, come accaduto con la Torino Lione, solo per dare seguito alla campagna elettorale perenne dei pentastellati che, alla fine, devono venire a più miti consigli”.

24/07/2019 - 11:32

“Le minacce dei No Tav sono inaccettabili, eversive e non vanno sottovalutate. Le azioni dei teppisti hanno già creato feriti, danni e disordini ai cantieri della Torino-Lione. C’è ora il pericolo che, con il via libera definitivo all’opera, si possano verificare altri atti di violenza. Matteo Salvini, se ne è capace, inizi a fare seriamente il ministro dell’Interno e prenda le necessarie precauzioni per garantire la legalità, l’ordine pubblico e la sicurezza degli italiani”.

 

Così la deputata Dem, Silvia Fregolent.

24/07/2019 - 11:02

“Si è finalmente firmata la preintesa sul contratto dei dirigenti medici, veterinari e sanitari: a questo risultato si è giunti con la definizione della direttiva all’Aran per questo rinnovo fatta dai precedenti governi guidati da Renzi e Gentiloni. Sono stati raggiunti gran parte degli obiettivi che ci eravamo posti, a iniziare dalla costruzione di un percorso reale e pregnante di carriera professionale con pari dignità con quella gestionale. Si è dato vita a fondi contrattuali unici tra le varie dirigenze, premessa e fondamento per un vero contratto unitario e non sommatoria delle varie differenze. Sono state giustamente valorizzate economicamente le condizioni di lavoro e le giovani generazioni che, si spera, entrino più numerose nel servizio sanitario nazionale visti i pensionamenti di massa già realizzati e previsti. Si è dato vita a una nuova fase di relazioni sindacali e di partecipazione dei dirigenti e dei loro sindacati, purtroppo non con la stessa intensità prevista dalla direttiva. Certo è che il mondo della sanità pretende attenzioni costanti non solo sul tema dei contratti, ma anche sulla dotazione del fondo sanità e sugli investimenti complessivi nell’intero comparto. Vedremo nella prossima Legge di Bilancio se questa direzione di marcia verrà confermata, poiché una rondine, per quanto di buon auspicio, da sola non fa mai primavera”.

24/07/2019 - 11:01

“Toninelli si scusi con gli italiani per i ritardi con cui verrà realizzata la Tav che Telt, la società italofrancese incaricata della realizzazione dell’opera, ha quantificato in 75 milioni di euro mensili a causa del blocco dei lavori e delle gare di appalto. Si tratta di somme ingenti sperperate a spese dei contribuenti. Il Ministro reintegri inoltre immediatamente Pierluigi Coppola, membro della Struttura tecnica del dicastero, licenziato per non aver firmato la confusa e faziosa indagine costi – benefici. Coppola si è infatti rivelato, come ha sottolineato anche il premier Conte rimarcando come fare l’opera sia meno oneroso che non farla, l’unico esperto indipendente, corretto e responsabile del team di Ponti”: è quanto dichiara Davide Gariglio, deputato Pd in Commissione Trasporti della Camera.

23/07/2019 - 19:59

“L'Italia ha perso un anno sulla Tav. Un anno inutilmente speso dietro alle ‘toninellate’ condite di speciose analisi costi/benefici per arrivare a ciò che era già scritto: la Tav si deve fare”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito delle parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla Tav.

“L’avvocato del popolo Conte – continua – ha lasciato passare un anno pur essendo ben consapevole che la sua era una causa persa. Ora, almeno si proceda a reintegrate l'ing. Coppola. L'inutile non ministro delle infrastrutture Toninelli, invece, dovrebbe dimettersi”.

“Dopo Ilva, Tap, e Atlantia, la Tav forma il vergognoso poker dell'incoerenza targata M5S”, conclude.

23/07/2019 - 19:58

“Dopo la fantastica scoperta dell’acqua calda da parte di Giuseppe Conte, a quanto pare la linea ferroviaria alta velocità Torino-Lione non si potrà fermare. Abbiamo solo perso un anno. A questo punto, via con i cantieri (e Toninelli potrebbe anche dimettersi dopo questa figuraccia)”. Lo scrive su Twitter Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito delle parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla Tav.

23/07/2019 - 19:13

“Il Partito Democratico è contrario alla proposta della Meloni che vuole riportare a soggetti pubblici le quote di proprietà della Banca d'Italia. Si tratta di fatto di una iniziativa populista, inutile e pericolosa. È inutile perché la Banca d'Italia è un istituto di diritto pubblico, si tratta della nostra banca centrale, che opera già nella Repubblica italiana per gli italiani ed è per statuto autonoma, come prevedono sia le norme nazionali che europee. Con questa legge si attuerebbe così la nazionalizzazione delle quote detenute dai 123 azionisti da parte del MEF al valore nominale, cioè di emissione del 1936. Ovviamente a distanza di 83 anni abbiamo assistito a una naturale divergenza tra valore nominale e valore reale o comunque di mercato: il valore nominale di 300 milioni di lire dell’epoca, oggi 156 mila euro, è iscritto nei bilanci degli azionisti per un totale di 7.5 miliardi di euro. Di più alcuni di questi azionisti si sono visti rivalutati le proprie quote, altri le hanno invece acquistate al valore di mercato, 25.000 euro per quota a seguito della rivalutazione e della riforma del 2013, quando sono state negoziate quote di partecipazione in misura pari al 33% del capitale ovvero 2.5 miliardi di euro. Questo significa che se l’acquisto da parte del MEF avviene al valore nominale, ovvero  156.000 euro e non al valore iscritto a bilancio si produrrà un buco enorme nei bilanci degli azionisti, non certo realtà speculative ovvero casse di risparmio, fondi pensione, enti di previdenza oltre a istituto di credito e assicurativi, che detengono le quote attualmente. Infine è dannosa perché secondo un parere della Banca centrale Europea si minaccia, se venisse approvata, l’inoperabilità della banca d'Italia”. Lo afferma in Aula per il Partito Democratico l’On. Massimo Ungaro, componente della VI Commissione Finanze di Montecitorio, contrario alla proposta di legge per l'attribuzione a soggetti pubblici della proprietà della Banca d'Italia in discussione oggi alla Camera.

Pagine