03/07/2019 - 15:43

Servono risposte non propaganda

“Un governo assente, opaco e colpevolmente in ritardo sul contrasto alla violenza contro le donne. È questa la triste fotografia di una maggioranza inadeguata di fronte a un’emergenza che vede negli ultimi mesi aumentare le violenze sessuali e le percosse e che sta coinvolgendo drammaticamente le donne, e troppi uomini violenti, nel nostro Paese”.

Lo dichiarano Lucia Annibali e Maria Elena Boschi, deputate del Partito Democratico

“L’attuazione del piano nazionale antiviolenza varato nel 2017 è, di fatto, bloccato. La cabina di regia, dopo il suo insediamento, si è riunita una sola volta – spiegano le deputate Dem – e le opacità sull'operato del governo sono sotto gli occhi di tutti. Nessuna traccia della relazione alle Camere sull'uso delle risorse, sparita anche la relazione annuale sul piano d’azione straordinario contro la violenza di genere, niente neppure sul Piano strategico sulla violenza 2017-2020, nessun trasferimento alle Regioni dei fondi 2018/2019 stanziati dal governo a guida Pd per i centri antiviolenza e le case rifugio. Il sottosegretario Spadafora è latitante e, dopo aver svuotato di contenuti e azioni il dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dimentica colpevolmente anche gli obblighi di legge”.

“La maggioranza si riempie la bocca di parole, ma nei fatti è totalmente inconcludente nell'attuazione della Convenzione di Istanbul. E a dirlo non siamo noi, ma le reti di donne che ogni giorno lavorano per contrastare la violenza maschile sulle donne. Non si può pensare di portare avanti provvedimenti che appaiono di bandiera, come il Codice Rosso, senza confrontarsi con le associazioni, senza ascoltare i rilievi sollevati e, soprattutto, senza mettere prima in atto tutti gli adempimenti di legge che permetterebbero di dare attuazione ai mezzi di contrasto alla violenza già messi in campo. Ora - concludono Annibali e Boschi - è il momento delle risposte serie, non della propaganda”.

03/07/2019 - 15:42

“Congratulazioni a David Sassoli per l’elezione a presidente del Parlamento europeo. Una personalità italiana di altissimo spessore politico, che premia il lavoro e la credibilità del gruppo Socialista e Democratico. Il tutto mentre il governo viene sconfitto e isolato in Consiglio sulle nomine ai vertici delle altre istituzioni europee. Trovo assurda la posizione contraria agli interessi del nostro Paese che Lega e M5s hanno continuato a sostenere in Parlamento europeo non votando Sassoli. Ma ormai ci siamo abituati. Lo slogan ‘prima gli italiani’ è diventato una clamorosa fake news. Auguri di cuore di buon lavoro al neo Presidente. Rilanciamo insieme il sogno europeo”.

Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione Politiche europee alla Camera, in un post su Facebook.

03/07/2019 - 15:12

“I deputati del Pd voteranno il complesso delle missioni internazionali di pace in cui l’Italia è impegnata perché siamo consapevoli che è responsabilità di ogni Paese concorrere alla stabilità e alla sicurezza del mondo. Ciò vale tanto più per i teatri più direttamente vicini al nostro Paese, come i Balcani, il Mediterraneo e l’Africa.  Nel momento stesso in cui rinnoviamo il nostro consenso alle missioni - esprimendo gratitudine ai militari e ai civili là impegnati - non possiamo non rilevare l’assenza di una iniziativa politica italiana all’altezza della drammaticità della crisi libica, che conosce un ulteriore aggravamento con l’offensiva militare del gen. Haftar.

Il governo italiano appare preoccupato di una sola cosa: che nessuna persona varchi il bagnasciuga patrio. E ne sono testimonianza la criminalizzazione delle Ong che salvano vite umane, il sabotaggio della missione Sophia, la sospensione del ruolo di coordinamento esercitato dalla Guardia Costiera italiana, la riduzione delle risorse per il Fondo Africa e la cooperazione allo sviluppo e in sostanza la disapplicazione del “piano integrato” di interventi previsto dall’accordo Gentiloni-Serraj del febbraio 2017 a cui, con un impegno generoso del ministro Minniti e dello stesso a presidente Gentiloni, si era iniziato a dare corso il governo.

Per non parlare della insensibilità e del silenzio del governo sulle gravissime condizioni di vita dei campi-profughi ove si esercita ogni tipo di vessazione. E tutto questo si accompagna ad un’assenza di iniziativa politica che blocchi la spirale militare e sostenga la ricerca di una soluzione politica negoziale. Per questo vi chiediamo di cambiare strada: applicazione dell’accordo Gentiloni-Serraj, ripristino della missione Sophia e del ruolo di coordinamento della Guardia Costiera italiana sulle azioni dei soggetti che operano in mare, sostegno alla presenza di UNHCR e OIM nei campi profughi, attivazione di un ampio programma di corridoi umanitari e di rimpatrio volontari per svuotare i campi, rifinanziamento del Fondo Africa e delle iniziative civili a sostegno delle municipalità libiche. Per il perseguimento di questi obiettivi daremo voto favorevole alle missioni EULAB, UNSMIL e MISURATA, mentre non parteciperemo al voto sulla assistenza tecnica alla Guardia Costiera libica la cui attività nell’attuale contesto bellico appare equivoco e opaco”.

Lo ha dichiarato in Aula il deputato del Pd Piero Fassino durante la dichiarazione di voto sulla risoluzione per la proroga delle missioni internazionali.

03/07/2019 - 15:02

 “Nel tempo degli investimenti fermi al palo dello zero virgola è stato ancora più grave bloccare per un anno le decisioni che avrebbero portato nell’immediato sviluppo e impresa. L’analisi costi benefici, che come avevamo denunciato aveva solo la funzione di dilazionare qualunque decisione del ministro Toninelli, si è trasformata solo in una perdita di tempo. Ora si vada avanti”.

Lo dichiara la deputata veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico

“Dal governo è stato messo in atto un ultimo tentativo di nascondere al Parlamento l’esito dell’analisi costi benefici, datata marzo 2019, per oltrepassare le elezioni europee - sottolinea la deputata Dem -  cercando di celare le contraddizioni interne. Un’ennesima dimostrazione del mancato rispetto delle istituzioni e della mancata trasparenza nei confronti dei cittadini italiani. Il documento conferma come fondate le nostre denunce proseguite per un anno intero. Troppo costoso fermare l’opera ha dichiarato il ministro, che però nell’analisi da lui commissionata non ha trovato riscontro nel suo mantra ricorrente sui costi eccessivi dell’opera. In alcun modo, infatti, si fa cenno ad uno spreco delle risorse a danno dei contribuenti italiani. L’opera di revisione- spiega - voluta dal ministro Delrio, infatti, aveva già consentito una riduzione dei costi con un risparmio pari a 533 milioni. L’unico spreco l’ha invece perpetrato il ministro Toninelli per strumentalità politica”.

“Ciliegina sulla torta, due giorni prima della pubblicazione ufficiale dell’analisi costi benefici sul sito del ministero dei trasporti e delle infrastrutture la parlamentare cinquestelle Businarolo ha anticipato, evidentemente con ottime doti divinatorie, una dei rilievi dell’analisi, ovvero il miglioramento della sostenibilità ed efficienza e la risposta alle prescrizioni, peraltro già avvenuta. Questo – conclude Rotta -, una volta di più, dimostra la scorrettezza e l’opacità circa l’accesso agli atti che si perpetua quotidianamente da parte del governo nei confronti del Parlamento e dei rappresentanti dei cittadini.”

03/07/2019 - 14:45

"A Davide Faraone ed agli iscritti e militati del circolo Pd della Quinta Circoscrizione di Palermo la solidarietà dei deputati democratici e mia personale. Minacce e vili atti di intimidazione non fermeranno loro e tutti noi nella battaglia per la difesa dei diritti umani e dei principi fondativi della nostra Repubblica. Nessuno si illuda, né parole né gesti d’odio riusciranno a intimorire la comunità dei Democratici".

Lo ha dichiarato il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio

03/07/2019 - 14:31

"L’Italia porta a casa l’unica carica europea importante, grazie all’opposizione". Lo scrive su Twitter Marco Di Maio, deputato del Partito democratico, a proposito dell'elezione di David Sassoli a presidente del Parlamento europeo. 

03/07/2019 - 14:30

"Congratulazioni a David Sassoli, neo Presidente del Parlamento Europeo.

Mentre Salvini e Di Maio isolano l’Italia riportando a casa l’ennesimo fallimento, grazie al Pd in Europa arrivano prima gli italiani". Lo scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato del Partito democratico, a proposito dell'elezione di David Sassoli a presidente del Parlamento europeo.

03/07/2019 - 14:14

“Oggi il Partito Democratico ha dato una bella prova di unità nel voto in Aula alla Camera sulle missioni internazionali, in particolare in Libia. È importante ora proseguire la nostra iniziativa, perché la colpevole assenza dell'azione del Governo in quell'area così delicata va contro gli interessi del Paese e sta cancellando i risultati che aveva raggiunto, in un contesto così complicato, l'azione messa in campo dall'Italia guidata dal centrosinistra. Servono una svolta ed un radicale cambio di rotta nell' azione del Governo”. Lo dice Andrea De Maria, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.

“Fine della guerra civile in atto, stabilizzazione della Libia, difesa dei diritti umani, capacità di rimettere in campo una presenza europea nel Mediterraneo, sostegno alle ong italiane presenti in Libia rappresentano priorità che è importante continuare a sottolineare ed a sostenere”, aggiunge De Maria.

03/07/2019 - 14:12

“Fa bene al Paese, in uno dei momenti più difficili della sua storia, vedere l’affermarsi in Europa di personalità come David Sassoli che fanno del bene comune il riferimento costante della propria azione”.

Così in una nota il deputato dem Alberto Losacco.

"Conoscendo David – prosegue Losacco - sono certo che, al di là dei doveri imposti dal ruolo, interpreterà questa nuova prestigiosa responsabilità come un servizio da mettere a disposizione non solo di una parte politica ma di tutto il Paese, dell’intera comunità nazionale, secondo il magistero del presidente Mattarella, vero interprete del sentimento nazionale e dell’interesse generale dell’Italia”.

Adesso l’unico augurio è che il Governo veda nella responsabilità attribuita a Sassoli una grande opportunità per il ruolo dell’Italia in sede europea. Non farlo sarebbe un atto di vera e propria miopia che il nostro Paese non merita”, conclude Losacco.

03/07/2019 - 13:28

Fermare campagna d’odio della Lega

“L’accusa di aver dato copertura politica al tentativo di uccidere alcuni agenti della Guarda di Finanza ai parlamentari che sono saliti sulla Sea Watch non solo è vergognosa, ma è ancor più grave perché pronunciata in un’Aula Parlamentare da un deputato della Repubblica”.

Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, commentando l’intervento del deputato leghista Igor Iezzi

“Dopo che un altro deputato del partito di Salvini, Alex Bazzaro, ha lanciato sui social un fotomontaggio ai danni dei parlamentari a bordo della Sea Watch, diffondendo una fake news, oggi è la volta di Iezzi. Anche il vicepremier leghista – sottolinea - non si astiene dalle offese e accusa la Gip di Agrigento di aver bevuto un bicchiere di vino con Carola Rakete. È evidente che il limite è stato superato”.

“Gli esponenti della maggioranza, oltre ad usare un linguaggio non consono alla politica, travalicano la convivenza civile di uno Stato di diritto e utilizzano il proprio ruolo istituzionale per cercare di dare credibilità a false notizie e messaggi di odio. È il momento di fermarli – conclude Rotta - prima che la gogna mediatica e le campagne d’odio che hanno messo in campo diventino pericolosa”.

03/07/2019 - 13:12

"Dal Parlamento Europeo un duplice meritato riconoscimento a David Sassoli per il suo convinto impegno europeista e al ruolo che il Pd - insieme ai socialisti europei - esercita per una Unione Europea più forte, più coesa, più giusta, più vicina ai cittadini". Così il deputato del Pd Piero Fassino della Presidenza del PSE ha espresso soddisfazione per l'elezione di David Sassoli a Presidente del Parlamento Europeo.

03/07/2019 - 13:03

“A me viene da pensare che la cosa più grave di questa vicenda è che un deputato di Fratelli d’Italia, un partito che è stato tra i promotori del congresso mondiale sulla famiglia naturale a Verona, ovvero un concertato di sessismo e omofobia ai massimi livelli, abbia postato le foto di alcune colleghe, secondo il suo giudizio in abiti troppo succinti, esponendole così alla solita gogna mediatica che ogni giorno siamo impegnate a contrastare. La seconda riflessione da fare è che ci sono ancora nel 2019 uomini che hanno così paura delle donne, tanto da non poterle vedere passare accanto ‘ in svolazzanti vestitini’ per citare l’onorevole Mollicone. Altra nota: suggeriamo ai colleghi che il rispetto delle istituzioni non è solo la forma, anzi per nulla, quanto la sostanza del loro lavoro: perché invece di pensare alle scollature delle donne non si concentrano sui problemi del Paese? Ce ne sono tanti: il lavoro, le emergenze economiche, i cassintegrati, i femminicidi che ormai non fanno nemmeno più notizia. O vogliamo continuare a fare notizia sul corpo delle donne? Nota triste finale: mentre 2 donne sono state nominate ai massimi vertici dell’Unione europea, in Italia il livello del dibattito sulle donne è questo. Viene da dire davvero: che pena!”. Lo scrive su facebook la deputata Pd Alessia Morani, commentando le parole del collega di Fratelli d’Italia Federico Mollicone che ha accusato molte deputate di non indossare vestiti adeguati a Montecitorio.

03/07/2019 - 13:00

"Altro che riforma. Salvini vuole una giustizia sotto controllo, che indaghi e condanni i suoi avversari politici, che magari chiuda un'occhio sui reati compiuti dalla Lega e dagli ambientini vicini. C'è bisogno di una riforma, ma dalla parte dei cittadini. E' quello che avevamo iniziato a fare negli anni scorsi: processi più veloci, pene certe, lotta alla corruzione, alle mafie, carceri che rieduchino chi ha sbagliato così da non farlo tornare a delinquere. E basta con nomine dei magistrati che non siamo basate sul merito e sulla trasparenza. E' il contrario di quello che ha in testa questo Ministro, che a Lampedusa, sulla vicenda Sea Watch, anche alla luce degli sviluppi giudiziari si conferma come l'unico ad aver commesso reati che ci fanno vergognare, come quello di disumanità".

Così il deputato Dem Walter Verini, della commissione Giustizia della Camera.

03/07/2019 - 12:57

“Abbiamo chiesto che il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, riferisca in commissione Politiche europee alla Camera sul ruolo giocato dal governo italiano nelle nomine delle alte cariche dell’Unione europea. Il Partito democratico ha già espresso la disapprovazione e la delusione per come il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è mosso sulla scacchiera europea, avallando soluzioni dannose per gli interessi del nostro Paese che dimostrano come l’Italia sia passata dal ruolo di protagonista a quello di semplice comprimario. Il ministro Moavero dovrebbe essere ascoltato già la prossima settimana”.

Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione Politiche europee alla Camera.

03/07/2019 - 12:55

“Sulle nomine europee, il governo italiano non tocca palla o, peggio, si ritaglia il ruolo di ‘utile idiota’. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, prima dice No all’accordo franco-tedesco che avrebbe portato Franz Timmermans sulla poltrona di presidente della Commissione, con un profilo certamente più attento sul fronte dell’archiviazione dell’austerity in campo economico e di maggiore condivisione di politiche comuni, come in tema di immigrazione; poi dice Sì all’accordo franco-tedesco che porta al comando della Commissione Ursula Von Der Leyen, una personalità che incarna il rigore sui conti pubblici e della continuità politica. Insomma, il governo del cambiamento di Salvini e Di Maio un cambiamento l’ha certamente portato: ha collocato l’Italia fuori dal tavolo che conta, quello dove meriterebbe sedersi un Paese fondatore dell’Unione europea, e ci ha portato tra le braccia dei bulgari e del gruppo di Visegrad. Complimenti, dagli accordi Roma-Parigi-Berlino siamo passati all’asse Roma-Sofia”.

Così Marina Berlinghieri, deputata Pd e vicepresidente della Politiche europee alla Camera.

Pagine