10/07/2018 - 13:23

l quadro normativo illustrato in Aula dal sottosegretario all’Istruzione Giuliano, riguardo alle aggressioni ai danni del personale della scuola da parte dei genitori, non basta. Non siamo più di fronte a casi isolati, né a casi che derivano da condizioni di disagio, ma banalmente si tratta molto spesso di sfoggio di maleducazione aggravata da atteggiamenti violenti. La verità è che gli insegnanti si ritengono ormai soli dentro la scuola. Perché devono affrontare una doppia sfida:  guidare la classe e stabilire un rapporto di collaborazione e di autorevolezza e allo stesso tempo gestire le difficoltà che derivano dal mancato riconoscimento del ruolo e da un eccessivo giustificazionismo.  Bisogna poi aggiungere che gli stessi casi di aggressione in Italia vengono affrontati in maniera diversa a seconda dei consigli, nella piena autonomia di ogni scuola. La situazione non è perciò più sopportabile. Sono insoddisfatto dell’approccio di questo governo, che si pone a parole come forza del cambiamento, ma che poi nei fatti non parte dalla madre di tutte le riforme, ossia la tutela del prestigio degli insegnanti. Qui stiamo parlando di come lo Stato garantisce la funzione fondamentale dell’insegnamento ed è un vero peccato registrare che non ci sia alcuna  novità, nessun cambiamento. Il nuovo anno scolastico inizierà come quello precedente, con gli insegnati che si sentiranno sempre più soli.

Lo dichiara il deputato del Pd Camillo D’Alessandro, intervenendo in Aula in risposta al sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano, durante l’interrogazione sulle aggressioni del personale scolastico.

10/07/2018 - 12:43

"Il governo ha soppresso la struttura di Missione per la riqualificazione dell’edilizia scolastica senza prevedere strumenti efficaci alternativi necessari a garantire la sicurezza degli edifici": è quanto dichiara la deputata dem della commissione Cultura della Camera, Lucia Ciampi che ha presentato sul tema una interrogazione al Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti.
"Dal 2014 ad oggi sono stati stanziati circa 10 miliardi di euro cui oltre 5 già spesi da Comuni, Province e Città Metropolitane per interventi di messa in sicurezza e realizzazione di scuole. Si tratta di risorse che hanno permesso di realizzare 300 edifici e 2100 interventi in tutta Italia": continua Lucia Ciampi.
"Ad oggi sappiamo soltanto che una struttura efficiente e fondamentale per alunni e docenti è stata smantellata mentre non conosciamo se e come verranno utilizzare le risorse già stanziate. Occorre impedire che i finanziamenti per la sicurezza vengano utilizzate per finanziare spot elettorali come il reddito di cittadinanza”: conclude Lucia Ciampi.

10/07/2018 - 12:21

Sul sistema pensionistico dal governo non è giunta ancora nessuna proposta concreta, ma solo ipotesi propagandistiche su cui è difficile avviare un confronto. Il Pd incalzerà l’esecutivo per rendere strutturali alcune misure approvate nella scorsa legislatura che stanno già dando alcune positive risposte, allargando le categorie alle quali applicarle a partire dai fasce più deboli come donne, disoccupati, situazioni di disagio sociale. Mi riferisco, ad esempio, all’Ape volontaria e sociale e ad Opzione donna. Occorre inoltre proseguire nel solco della rivisitazione di alcune parti della Riforma Fornero con un’ulteriore salvaguardia (la nona) e impegnarsi per l’introduzione della pensione di garanzia dei giovani. In ogni caso, qualsiasi intervento non può prescindere da due questioni: il sistema fiscale e il lavoro. Le decisioni su sistema previdenziale non possono prescindere dalle scelte che verranno fatte su quello fiscale. Basti ricordare come l’attuazione contemporanea del taglio delle pensioni d’oro e della flat tax produce l’effetto paradossale di mettere più soldi in tasca proprio a chi ha redditi più elevati.
Quanto al lavoro, oltre agli interventi che hanno permesso di renderne più dinamico il mercato, vanno ricordate le misure che hanno coperto alcune lacune, come il reddito di inclusione, ed è necessario proseguire sulla strada degli investimenti che ne potenzino l’efficacia”.

Così la capogruppo Dem in commissione Lavoro, Debora Serracchiani, intervenendo a Roma al convegno promosso dalla Cgil “Pensioni, adesso risposte concrete” al Centro Congressi Frentani.

10/07/2018 - 11:44

“A Milano stanno tornando gli accampamenti di centinaia di migranti nell’area di Porta Venezia e della stazione centrale. Erano scomparsi grazie al lavoro del Comune di Milano che ospita ogni notte più di 5mila persone, della Prefettura che ha coordinato l’accoglienza negli altri Comuni dell’hinterland e del governo Gentiloni che negli ultimi due anni ha fatto calare gli sbarchi da 180mila a 17mila e avviato un’efficace gestione dell’accoglienza.
Oggi però ci sono anche i migranti respinti da altri Paesi UE amici di Salvini, come l’Austria, che si stanno fermando in città. Ad ammetterlo è addirittura l’alleato della Lega e assessore alla Sicurezza in Regione Lombardia Riccardo De Corato, che dimentica però di dire che questo è il risultato del Consiglio europeo di giugno, in cui i governi di destra di Kurz e Orban hanno ottenuto la linea dura per i respingimenti dei migranti verso i Paesi di primo approdo, in barba a Salvini e al premier Conte”. Lo scrivono in una nota i deputati PD eletti a Milano, Lia Quartapelle, Emanuele Fiano, Ivan Scalfarotto, Lisa Noja e Bruno Tabacci (+Europa/Centro Democratico). I parlamentari del centrosinistra milanese hanno anche depositato un’interrogazione parlamentare per sollecitare il ministro dell’Interno Matteo Salvini a contrastare le situazioni di degrado e gli accampamenti abusivi riapparsi dopo mesi a Milano, nonché a ridefinire le priorità della politica migratoria dell’Italia.
“Al posto di fare propaganda con gli altri paesi che vogliono costruire muri, chiediamo a Matteo Salvini di fare il suo lavoro perché ci siano sanzioni europee per chi non accoglie e per coordinare l’accoglienza nei vari comuni della Lombardia, spesso amministrati dalla Lega.”

09/07/2018 - 17:22

“Consentire l’accesso alle cure per le dipendenze da di sostanze stupefacenti su un piano di parità su tutto il territorio nazionale, colmando i ritardi regionali nell’applicazione della legge anti-droga nel 1990”. Lo chiede Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, con un’interrogazione scritta ai ministri del Lavoro, delle Politiche sociali, della Famiglia e della Salute.

“La legge nazionale antidroga del 1990 – spiega - risulta avere alcune parti molto importanti non ancora applicate in alcune regioni, e in particolare nel Lazio. Si tratta, per esempio, delle attività di prevenzione e di intervento contro l’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope esercitate secondo condizioni di parità dei servizi pubblici per l’assistenza ai tossicodipendenti e delle strutture private autorizzate; della parità di accesso ai servizi e alle prestazioni erogate dai servizi pubblici e dalle strutture private accreditate; del principio di libertà di scelta di ogni singolo utente  relativamente a prevenzione, cura e riabilitazione delle tossicodipendenze; della scelta per il programma terapeutico, che può cadere su qualsiasi struttura situata sul territorio nazionale che si dichiari in grado di prendere in carico il tossicodipendente. Risulta che la Regione Lazio non ha ancora provveduto ad autorizzare i servizi privati costringendo di fatto a rivolgersi solo ai servizi pubblici di competenza territoriale. I Sert di zona nel Lazio purtroppo continuano a non essere in grado di prendere in carico  la totalità dei tossicodipendenti il che comporta l’abbandono delle cure per molti soggetti”.

“Questo limita anche la possibilità che esperienze importanti maturate sul campo possano essere di aiuto nel recupero di persone afflitte da tale dipendenza”, conclude.

09/07/2018 - 17:18

#PropostePd Salario minimo legale

Conferenza stampa su proposta di legge Pd - Con Maurizio Martina, Graziano Delrio, Andrea Marcucci, Chiara Gribaudo, Tommaso Nannicini

Domani, martedì 10 luglio – ore 16 – Sala Stampa Montecitorio

Si terrà domani, martedì 10  luglio alle ore 16 presso la Sala Stampa di Montecitorio, una conferenza stampa di presentazione della proposta di legge per l’istituzione del salario minimo legale di 9 euro all’ora al netto dei contributi previdenziali e assistenziali. Parteciperanno il segretario del Pd Maurizio Martina, i capigruppo di Camera e Senato Graziano Delrio e Andrea Marcucci, la deputata dem Chiara Gribaudo e il senatore dem Tommaso Nannicini. 
 

09/07/2018 - 17:03

Verrà presentato domani, alle 11.30 presso la sala stampa della Camera dei deputati, il programma della XXXIV edizione del “Festival internazionale di mezza estate” a Tagliacozzo (L’Aquila). A fare gli onori di casa sarà la deputata Dem, e componente dell’Ufficio di presidenza del Gruppo Pd, Stefania Pezzopane. Riprende così la tradizione, come si faceva diversi anni fa, di presentare l’evento nella Capitale. Le serate inaugurali del Festival, un concerto e lo spettacolo teatrale, si terranno il 26 e 27 luglio. Il 26 alle 21.15, sotto la direzione del Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, lo spettacolo “Due come noi”, con Gino Paoli e Danilo Rea.

L’appuntamento culturale, che rientra nel Fus (Fondo unico spettacolo), è finanziato dalla legge regionale n. 55 e vi aderisce Italiafestival: associazione multidisciplinare formata da alcuni tra i più prestigiosi festival italiani. Ad annunciare il programma sarà il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, e l’assessore regionale, Lorenzo Berardinetti. Interverranno: Chiara Nanni, assessore alla Cultura del Comune palentino; Jacopo Sipari di Pescasseroli (L’Aquila), direttore artistico del Festival; Pasquale Pilone, l’artista autore del manifesto dell’evento; e Francesco Maria Perrotta, presidente dell’Associazione Italiafestival. Tra i saluti di apertura anche quello di Luigi D’Eramo, deputato aquilano della Lega.

09/07/2018 - 15:53

Domani alle 11 e 30, in Aula alla Camera, il Governo risponderà alla interpellanza sui Riders”. Lo dichiara Andrea De Maria, deputato del Partito democratico, a proposito dell’interpellanza sui riders sottoscritta insieme ai Benamati, Cantone, Critelli, e Rizzo Nervo, e da lui illustrata domani, mentre Gianluca Benamati risponderà al governo.

“Sarà anche l’occasione per iniziare a denunciare in Aula quanto accaduto a Bologna, dove Andrea Ramponi è stato scollegato dalla piattaforma a cui faceva riferimento subito dopo la sua adesione alla Uil”, conclude.

09/07/2018 - 12:01

“I dati contenuti nel Rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente confermano la positività dell’azione legislativa svolta nella scorsa legislatura: dall’introduzione degli ecoreati al giro di vite contro gli affari mafiosi, al lavoro della Commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, forte dell’approvazione all’unanimità di 24 delle 26 Relazioni, un primato per numero e qualità. L’importante attività di Legambiente si armonizza in molti punti con il lavoro istituzionale di chi si occupa di ambiente in maniera tecnica. Ed ha ragione il presidente di Legambiente quando dice che occorre ‘parlare al cervello e non alla pancia dei cittadini’. Da questo punto di vista, ad esempio, il fenomeno degli incendi negli impianti di trattamento rifiuti, ben indagato dalla Commissione ecomafie, non credo si possa affrontare con la logica dell’emergenza e della militarizzazione, come parrebbe ipotizzare il ministro Costa, ma piuttosto con la capacità di costruire soluzioni strutturali: innalzamento e omogeneità della qualità dei controlli, promozione dell’innovazione tecnologica nel ciclo dei rifiuti: che significa prima di tutto realizzare e ammodernare gli impianti necessari”.

Così la capogruppo del Pd in commissione Ambiente Chiara Braga, che oggi è intervenuta alla Camera alla presentazione del Rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente.

“Sulle Terre dei fuochi - aggiunge Chiara Braga - trasferire semplicemente un’etichetta evocativa su fatti nuovi che hanno spiegazioni e rimedi diversi non solo è controproducente ma rischia di annacquare il nome, che è sostanza, di un dramma di una precisa zona d’Italia. Mentre è un segnale certamente positivo la rapidità con cui va in Aula il ddl di istituzione della Commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, frutto della convergenza positiva tra diverse proposte di legge, tra cui quella da me presentata. È dunque il tempo della conoscenza - conclude la capogruppo del Pd in commissione Ambiente - e della competenza. A Legambiente dobbiamo riconoscere di averle sempre praticate entrambe”.

06/07/2018 - 18:58

“Il sottosegretario Morrone chiede alla magistratura si ‘liberarsi delle correnti di sinistra’. Quasi come il suo capo Matteo Salvini che accusa la Cassazione di sentenze politiche. C’è un attacco forsennato della Lega all’indipendenza della magistratura. Chissà come mai?”. Lo scrive su Twitter Emanuele Fiano, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito delle dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone sulla magistratura.

06/07/2018 - 16:24

“La ministra Giulia Grillo e le autorità competenti rispondano alle sensate e concrete obiezioni della collega di partito Sen.Elena Fattori: in caso di autocertificazioni false i bambini malati rischiano di peggiorare o addirittura di morire?”. Lo scrive su Twitter Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, a proposito della dichiarazione della senatrice Elena Fattori sulle autocertificazioni per i vaccini.

06/07/2018 - 15:52

“Dalla lettura delle motivazioni per spiegare l’arresto di Marcello Pittella, espresse in conferenza stampa dal gip di Matera, ho ricavato un senso di stupore e forte perplessità”. 

- lo dichiara Gennaro Migliore, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari costituzionali alla Camera e già sottosegretario alla Giustizia -

“L’esigenza cautelare viene motivata per “Il concreto pericolo di reiterazione” dei reati di abuso d’ufficio e falso, “solo che si consideri che negli ultimi giorni ha manifestato la volontà di ricandidarsi a governatore della regione Basilicata“ e aggiunge “ in questo modo continuerà a favorire i suoi accoliti per un vantaggio di tipo elettorale“. In questa sede non è certo compito mio quello di valutare la fondatezza di un’indagine, che - spiega il deputato Dem - peraltro dura da più di un anno, rispetto alla quale è giusto che la magistratura faccia pienamente il suo corso e si esprima attraverso le sentenze. Piuttosto trovo sinceramente singolare che la principale, se non unica, motivazione per l’arresto sia che un cittadino, che oggi è presidente in carica della Basilicata, manifesti la sua volontà di ricandidarsi”. 

“Si inverte qui un tema, da me sempre fortemente contestato quando ne facevano riferimento altri esponenti politici, la sensazione cioè che le scelte giudiziarie possano essere condizionate e a sua volta condizionare, comunque intrecciarsi con le vicende di carattere elettorale. Trovo che il richiamo all’appuntamento elettorale sia stato involontariamente inopportuno: Cosa vuol dire? - si chiede Migliore, che aggiunge -Forse che se Marcello Pittella non si fosse ricandidato non avrebbe rischiato l’arresto? Le esigenze cautelari per un presunto reato possono essere motivate dalla partecipazione a un appuntamento elettorale? I criteri per i quali un cittadino possa o meno candidarsi sono stabiliti per legge, per altro molto restrittiva come la Severino, così come è responsabilità del partito che candida verificare quali siano le possibili incompatibilità politiche. Ricordo per esempio il caso del collega senatore Salvatore Margiotta, la cui lunga vicenda giudiziaria, fortemente enfatizzata nella prima fase, è stata poi quasi completamente dimenticata quando lo stesso fu dichiarato assolto”. 

“La magistratura faccia il suo corso, ma - conclude Migliore - ciò non toglie che debba sempre avvenire senza che vi sia alcun timore per i cittadini imputati sulla effettiva imparzialità delle decisioni assunte, in particolare quando queste hanno a che fare con la libertà personale”.

06/07/2018 - 15:50

“Abbiamo sperato che le dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia Morrone contro la magistratura fossero una notizia falsa. Ovviamente erano vere, e hanno giustamente sollevato una marea di reazioni e proteste. La Lega e certi atteggiamenti di questo Governo sono pericolosi. Salvini non rispetta le sentenze della magistratura contro i furti di denaro pubblico da parte del suo partito e vuole intimidire i giudici. Così fanno i suoi uomini come questo sottosegretario. La cosa grave non è che non chieda scusa e si dimetta subito, come dovrebbe, ma che ricopra quel ruolo. Prendere i voti, come si vede, non porta automaticamente ad avere un minimo di conoscenza e di rispetto delle regole e della correttezza istituzionale. E costituzionale”.

Così il deputato Pd Walter Verini, della Commissione Giustizia della Camera.

06/07/2018 - 14:57

“La separazione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario è un pilastro di quella Costituzione su cui ministri, vice ministri e sottosegretari giurano prima di assumere il ruolo. Basterebbe rileggerla (o leggerla per la prima volta) per evitare brutte figure”. Lo scrive su Twitter Marco Di Maio, deputato del Partito democratico, a proposito delle dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone sulla magistratura.

06/07/2018 - 14:41

“La toppa di Morrone per le sue incredibili dichiarazioni è peggio del buco. Dopo le sue precisazioni le dimissioni diventano un gesto inevitabile”. Lo dichiara David Ermini, capogruppo Pd in Commissione Giustizia della Camera, a proposito delle parole del sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone sulla magistratura.

“La giustificazione di parlare a titolo personale – spiega – già di per sé ridicola, diventa quasi provocatoria considerato che la seda scelta da Morrone per le sue esternazioni è stata il Csm. Morrone ha dimostrato di non possedere l’imparzialità minima per ricoprire una carica così delicata e di essere inadeguato al ruolo”.

“Auspichiamo dunque che tragga da solo le necessarie conclusioni rispetto a questo episodio e si dimetta”, conclude.

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