n. 12 -  3 febbraio 2023

BENE IL VIA LIBERA ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA

Le parole di Donzelli, però, sono state indegne

 

Nonostante la gravità di quanto avvenuto in Aula questa settimana, con le parole indegne dell'onorevole Donzelli, siamo felici di dare finalmente il via libera alla costituzione della commissione Antimafia.

È per la profonda fedeltà alle istituzioni repubblicane che hanno perso la vita tanti servitori dello Stato, magistrati, Forze dell'ordine, giornalisti e politici della politica più nobile, più degna, rappresentata da uomini come Pio La Torre e Piersanti Mattarella.

È questa la nostra storia e non permetteremo a nessuno di infangarla in quest'Aula.

Nel corso di questi anni c'è stato, però, un calo di tensione politica nei confronti della lotta alla mafia. Oggi, dopo la cattura di Messina Denaro, si corre il rischio che settori di opinione pubblica non avvertano più la minaccia urgente delle mafie soltanto perché non sparano e non uccidono come un tempo.

Ma la mafia è insediata, al Sud come al Nord, nell'edilizia, nelle energie rinnovabili, nella grande distribuzione, nella logistica e nei trasporti, nella sanità privata, nel ciclo dei rifiuti.  Ora si sta attrezzando per mettere le mani sugli appalti pubblici legati al PNRR, e per questo vuole penetrare nelle istituzioni a tutti i livelli. 

Allora abbiamo tutti una responsabilità: non rendere questo un passaggio rituale. Rilanciamo insieme il lavoro della Commissione e il suo ruolo, che non è inseguire o sovrapporsi allo straordinario lavoro di magistratura e Forze dell'ordine. È chiamata a un lavoro diverso, politico; ci deve portare a comprendere i meccanismi che hanno portato alla profonda compenetrazione tra industria della malavita ed economia, ma che sappia portare avanti anche un'opera costante di distinzione, perché, come diceva Leonardo Sciascia, se tutto è mafia, niente è mafia. 

La rottura dell'unità e della coesione che le forze politiche devono avere tutte sulla lotta alla mafia, dunque, è stato un fatto davvero gravissimo.

TEMI DELLA SETTIMANA

DONZELLI E DELMASTRO SI DEVONO DIMETTERE

Discussione a seguito dell’informativa del ministro Nordio

Noi consideriamo nostro faro la Costituzione, l'articolo 2, che mette al centro la persona e la sua dignità, e l'articolo 27, comma terzo, che afferma che la pena non può essere contraria al senso di umanità. Sulla base di questi principi, abbiamo ritenuto di visitare il carcere di Sassari e incontrare, fra gli altri, il detenuto Cospito per ragioni umanitarie, ovvero per verificare se il suo stato di salute fosse compatibile con quel carcere. Non abbiamo mai messo in dubbio l'applicazione dell'articolo 41-bis e non abbiamo mai chiesto la revoca del 41-bis al suo caso. Ma abbiamo chiesto al ministro della Giustizia di verificare se vi fossero ragioni umanitarie, per far sì che quel detenuto fosse trasferito in un carcere dove le condizioni potessero essere più idonee.

Però, in Aula è accaduto un fatto gravissimo. L’onorevole Donzelli, coordinatore nazionale di Fratelli d'Italia e vicepresidente del Copasir, con inaudita violenza, ha attaccato il Partito Democratico diffamandolo con insinuazioni pesanti e parole lesive della nostra onorabilità.

Abbiamo chiesto le dimissioni sia di Donzelli che del sottosegretario Delmastro. Il quale ha candidamente confessato di aver fornito lui al suo collega, amico e coinquilino Donzelli, le informazioni sensibili, delicate e necessariamente 'confidenziali' riguardanti i colloqui avuti da Cospito in carcere in regime di 41-bis. 

I fatti sono gravissimi e i due deputati di Fratelli d'Italia dimostrano di essere totalmente inadeguati a ricoprire i ruoli che attualmente rivestono. Per questo chiediamo con forza che il sottosegretario Delmastro rimetta immediatamente le proprie deleghe e il deputato Donzelli si dimetta dal Copasir, di cui è vicepresidente.

 

CRIMINALITÀ AMBIENTALE COLPISCE TESSUTO SANO DEL PAESE

Bene l’ok alla commissione d’inchiesta contro le ecomafie

Le organizzazioni criminali continuano ad affondare le loro radici nell’ambiente, spinte da interessi trasversali in cui si intrecciano sempre di più criminalità ambientale e interessi economici. Per questa ragione è fondamentale tenere alta la guardia, tanto più in una fase in cui la mole di risorse pubbliche che stanno arrivando nei territori grazie al PNRR, proprio nel settore della transizione ecologica, rischia di attrarre gli appetiti delle organizzazioni criminali e di inquinare, oltre all’ambiente, il tessuto economico sano del Paese.

Abbiamo assistito in questi primi mesi di operato del governo e della maggioranza all’oscuramento dei temi ambientali.

Il rischio è che anche sul fronte del contrasto all’illegalità ambientale ci sia un pericoloso abbassamento del livello di guardia. Non possiamo permettercelo, sarebbe un errore imperdonabile. L’auspicio è che il lavoro svolto in passato possa proseguire con lo stesso approccio costruttivo e che questa commissione continui ad essere un riferimento per orientare le scelte del governo e, più nello specifico, del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica.

 

L’ENERGIA È SETTORE STRATEGICO MA IL DECRETO È DEBOLE

Chiediamo al governo di riferire periodicamente in Aula

Comprendiamo e condividiamo le finalità di un intervento normativo che preservi e metta in sicurezza un asset industriale e strategico come quello energetico, ma restiamo perplessi sulle modalità e sull'oggettiva debolezza degli strumenti utilizzati.

Per queste ragioni ci siamo astenuti nella votazione sul decreto per la tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici. 

Al governo chiediamo di riferire periodicamente al Parlamento sull'operatività di questo decreto e sulla procedura di vendita dell'impianto Isab di Priolo Gargallo di proprietà della Lukoil. A noi interessa che si facciano le scelte giuste per il Paese, così interpretiamo il nostro ruolo di opposizione, nel merito e senza sconti.

 

AUMENTARE RISORSE PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO

Mozione approvata all’unanimità

Questa mozione dimostra la volontà politica del Parlamento nel perseguire un impegno a tutela della salute dei cittadini su un tema drammatico, quello del cancro. L'unanimità dimostra che sulla salute non ci possono essere dei distinguo, rimane una priorità, un diritto alla cittadinanza che non può essere messo in discussione da nessun governo e da nessun partito politico.

La salute è una questione di democrazia e giustizia sociale. Per il Partito Democratico, garantire una reale parità di accesso alle cure rappresenta un impegno che è anche un caposaldo del nostro vivere comune, perché questo deve avvenire indipendentemente dal territorio di residenza o dalle proprie possibilità economiche.

 

QUESTION TIME

GIORGETTI ALIMENTA CONFUSIONE SUL FONDO SVILUPPO PER IL SUD

Sull’erogazione del fondo sviluppo e coesione, rifinanziato con 73,5 miliardi e le cui risorse sono decisive per lo sviluppo del Mezzogiorno, in Aula durante il question time il ministro Giorgetti non ha dato alcun chiarimento e, anzi, ha alimentato la confusione. Giorgetti ha parlato infatti di nuove istruttorie e analisi di cui non c’è nessuna necessità. La ripartizione, infatti, era stata già deciso nel giugno scorso dal governo Draghi e si tratta solo di provvedere a erogare quei fondi. I ritardi del governo, che stiamo sollecitando dal suo insediamento, stanno già provocando gravi difficoltà alle regioni del Sud. Le nostre preoccupazioni aumentano perché questa situazione si accompagna con la proposta di autonomia differenziata del ministro Calderoli. Una combinazione che avrebbe come conseguenza solo quella di aumentare le distanze fra i territori del Paese e pregiudicarne la crescita. 

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Dl flussi migratori
Lunedì 13 esame e votazioni sul provvedimento riguardante la gestione dei flussi migratori.

Bullismo
Martedì 16, esame della deliberazione d'urgenza e fissazione del termine per la presentazione all'Assemblea della relazione in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo. 

Dl prezzo carburanti
A partire da mercoledì 15 esame e votazioni sul decreto in materia di trasparenza del prezzo dei carburanti.

Giustizia
Mercoledì 15, alle ore 16.00, comunicazioni del ministro sull'esito degli approfondimenti prospettati nel corso della seduta della Camera dei deputati del 1° febbraio 2023.

Mozioni
All'esame dell'Aula le mozioni riguardanti: direttiva europea sulla prestazione energetica nell'edilizia (case green); potenziamento del Servizio sanitario nazionale.