e - letter n. 135 - 30 luglio 2021

LA CYBERSICUREZZA È UN SETTORE STRATEGICO

Finalmente ci dotiamo di un'Agenzia unica

Con questo provvedimento completiamo un processo di definizione e di ricomposizione delle funzioni e dei compiti attinenti al settore della cybersicurezza, che verranno attribuiti ad un'unica agenzia alle dirette dipendenze del presidente del Consiglio. È un risultato importante, anche se paradossalmente tardivo rispetto ad altri Paesi che hanno le dimensioni e il rango del nostro. Le tecnologie digitali hanno già cambiato e stanno continuando a cambiare la nostra vita, la nostra quotidianità, ed è per questo che la minaccia cyber è uno dei principali rischi per la sicurezza nazionale. La deterrenza in questo campo avrà nel futuro la stessa importanza che aveva la deterrenza nucleare nel secolo scorso, nei tempi della guerra fredda. Attrezzarsi in questo campo vuol dire garantire il rango del Paese. Un’ulteriore riflessione andrà fatta sulla connettività, cioè sul controllo delle rotte dei dati, che sono potere geopolitico.

• Dichiarazione di voto di Alberto Pagani
• Comunicati di Enrico Borghi, Alberto Pagani, Alberto Pagani e Enrico Borghi
• DOSSIER

GREEN PASS E NUOVI CRITERI PER LE ZONE BIANCHE, GIALLE E ROSSE

Respinte le pregiudiziali di costituzionalità

Abbiamo respinto in Aula le pregiudiziali di costituzionalità contro l'approvazione del decreto che stabilisce l'utilizzo del Green pass e i nuovi criteri per dichiarare i colori delle regioni, basati non più sul numero dei contagi ma sulle ospedalizzazioni e sull'occupazione delle terapie intensive. Il provvedimento interviene con norma legislativa, una scelta che dà maggiori poteri al Parlamento, il quale potrà emendare il testo ed eventualmente fissare un termine allo stato di emergenza anche più ristretto. È bene ricordare che il decreto non introduce un obbligo vaccinale, nemmeno in forma surrettizia, infatti il green pass può essere ottenuto anche da chi non vuole fare il vaccino, a condizione che faccia il tampone e con la differenziazione, pienamente ragionevole, della minore durata.

• Dichiarazione di voto di Stefano Ceccanti
• Comunicati di Debora Serracchiani, Beatrice Lorenzin, Piero De Luca, Andrea De Maria, Stefania Pezzopane

RISPARMI COSPICUI SENZA INDEBOLIRE LA DEMOCRAZIA

Approvato il bilancio della Camera

I dati sulla cancellazione dei residui passivi e sulla crescita dell'avanzo di amministrazione confermano che siamo in presenza di un'attenta opera di monitoraggio da parte degli organismi competenti alla gestione delle risorse. Una tendenza che ha portato questa istituzione a restituire al bilancio dello Stato, a partire dal 2013, 500 milioni di euro. Un traguardo significativo che è stato raggiunto contenendo una pericolosa deriva antiparlamentare, senza indebolire il prestigio di questa istituzione e senza compromettere la qualità dei servizi che supportano il funzionamento della democrazia parlamentare. Due le questioni aperte: il tema dei collaboratori parlamentari e il come questa Istituzione riuscirà a rafforzare gli strumenti per affrontare gli impegni derivanti dall'attuazione del Recovery Plan.

• Dichiarazione di voto di Luca Rizzo Nervo
• Comunicato di Luca Rizzo Nervo

ROBERTO CALASSO, UN LETTORE, UNO STUDIOSO, UN EDITORE

Lo abbiamo ricordato in Aula nel giorno della morte

Calasso è stato davvero un lettore, uno studioso, un editore nel senso pieno del termine. Scomparso il 29 luglio, dopo aver da poco compiuto 80 anni, il suo nome è legato alla casa editrice Adelphi, da lui diretta dal 1971, per le sue scelte e per la sua qualità. Ha portato il mondo della Mitteleuropa all'interno degli interessi e dell'attenzione della cultura del nostro Paese. Roberto Calasso è stato, ed è, un punto di riferimento per l'editoria, per la passione che aveva per il libro, per la consapevolezza di come la lettura sia un passaggio fondamentale per lo sviluppo e la crescita di un Paese.

• Intervento di Flavia Piccoli Nardelli

ASSUNZIONE PRIORITARIA DEI LAVORATORI DEL CONTACT CENTER DELL'INPS

Grazie ad una norma approvata da questo Parlamento nel 2019, l’articolo 5-bis del decreto legge numero 101, i lavoratori del Contact center nazionale dell'Inps possono finalmente andare incontro ad un processo di internalizzazione. Purtroppo, però, questa internalizzazione sembrerebbe non voler utilizzare la clausola sociale call center ma si fonderebbe su altri criteri, tra cui la selezione pubblica di titoli. Un grave errore, sia perché farebbe perdere agli oltre 3mila lavoratori il diritto maturato all’assunzione diretta, sia perché permetterebbe ad un Ente pubblico di sfuggire a disposizioni di legge a cui invece i privati sono tenuti. Le parole del ministro Orlando, interrogato durante il question time sul tema, ci rassicurano. Noi riteniamo che si debba applicare la clausola sociale, insieme alla norma prevista dalla legge di Bilancio del 2019. Il combinato disposto di queste due normative fa sì che venga garantita la piena occupazione e raggiunto l'obiettivo di valorizzare il personale. Sono oltre 3mila i lavoratori coinvolti. Ci auguriamo che nell’interlocuzione tra ministeri, si convinca il ministero della Funzione pubblica a far procedere Inps in via prioritaria all'assunzione di questo personale. Su questo continueremo il nostro impegno e la nostra battaglia insieme alle organizzazioni sindacali.