n. 16 del 10 marzo 2023

QUELLE VITE SI POTEVANO SALVARE

Basta guerra alle Ong, serve Mare nostrum Ue
 

Siamo intervenuti in Aula dopo l’informativa del ministro Piantedosi sul naufragio di Cutro per ribadire che quelle vite si potevano salvare, così come ha detto anche il comandante della Guardia Costiera di Crotone. I viaggi ci sono non perché esistono scafisti, ma è il contrario. Se mancano le vie legali di fuga da morte, torture, dittature e fame, sono i viaggi della disperazione ad essere vie di fuga. La colpa, per il ministro, sarebbe dei padri e delle madri che hanno perso i figli, la colpa sarebbe di chi muore. Quelle parole hanno indignato i giusti, di qualsiasi colore, sono state una infamia che ha macchiato il nostro Stato e l'Italia.

Sarebbe opportuno abolire il decreto sulle Ong che rende più difficili i salvataggi in mare. È il caso di smettere di fare la guerra alle Ong e di chiedere una Mare nostrum europea, perché dove non intervengono la guardia costiera o le Ong le persone continuano a morire.

 

TEMI DELLA SETTIMANA

DL RICOSTRUZIONE: SI INSEGUE L’EMERGENZA MAI LA PROGRAMMAZIONE

L’Italia avrebbe bisogno di un codice ricostruzione

Il decreto, che nelle intenzioni del governo doveva rispondere alla necessità di misure urgenti per garantire la tempestività, la semplificazione e l'efficacia della ricostruzione nelle zone dell'Italia centrale colpite dagli eventi sismici verificatisi nel 2009 e nel 2016, è un provvedimento senza una visione organica e che trascura ogni forma di prevenzione.

Governo e maggioranza danno l’impressione di non avere un orizzonte, anche su temi delicatissimi come quelli che riguardano il riassetto e il rammendo del territorio, fondamentali per il futuro del Paese e per la prevenzione di tragedie e calamità.

Ancora una volta, peraltro, non si può fare a meno di sottolineare la sordità di fronte a diverse proposte del Pd che avrebbero migliorato il provvedimento, con l’eccezione del fatto che si è finalmente concretizzata una proposta sostenuta da tempo dal Pd, per cui tutti i Comuni a rischio di dissesto idrogeografico dovranno avere un piano di Protezione civile.

L’Italia dovrebbe dotarsi di un codice della ricostruzione, il quale darebbe certezza, eguaglianza di trattamento ed equità nella reazione, sia in termini di quantità che di qualità.

 

CELEBRAZIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

Barriere e discriminazioni resistono, denunciare obiettivi mancati

Il diritto delle donne ad essere protagoniste della vita del Paese rappresenta ancora una questione viva. Ogni anno infatti ci ritroviamo a ricordare obiettivi mancati: i troppi casi di sopraffazione e di violenza; l’inaccettabile condizione di disuguaglianza della donna nel mondo del lavoro; la difficile conciliazione di lavoro e vita privata. A nessuno sfugge che in questi anni si siano compiuti progressi importanti, sebbene vi siano ancora barriere e disuguaglianze resistenti.

Non possiamo, inoltre, non ricordare la situazione delle donne Ucraine ad un anno dall’inizio dell’invasione russa, spesso violentate, strappate dalle loro terre, costrette a veder morire i propri figli, utilizzate come armi di guerra. Non possiamo non ascoltare il grido delle donne iraniane che, rischiando la vita, si ribellano per affermare la propria dignità, i propri diritti e la libertà di tutti. Non possiamo ignorare il destino delle bambine e delle ragazze afghane cui vengono negati diritti elementari e fondamentali come quello di istruirsi, di studiare. Non possiamo non pensare alle tante donne che affrontano viaggi di fatica inimmaginabile, tra violenze indicibili. In fuga da persecuzioni, fame, guerra e alla ricerca di un posto sicuro, di un porto sicuro. Eppure la speranza, la resistenza, la forza di tante donne in Italia e nel mondo ci mostrano la necessaria via del coraggio, dell’umanità, dell’accoglienza, quella che anche noi dobbiamo percorrere

 

 

SU CASE GREEN DESTRA IN MALAFEDE

Respinta la nostra mozione

Gli italiani hanno diritto ad abitazioni sicure ed energicamente efficienti, ma la destra si occupa di casa soltanto quando si tratta di fare cassa con i condoni, per poi piangere lacrime di coccodrillo dopo i disastri annunciati, causati dal dissesto idrogeologico. La direttiva europea sulle case green dovrà essere accompagnata da un fondo comunitario affinché i costi degli interventi di riqualificazione non ricadano sulle famiglie, in particolar modo sulle fasce economicamente più deboli. Il Partito Democratico, sia in Italia che in Europa, si sta muovendo in questa direzione, mentre la maggioranza e l’esecutivo Meloni fanno soltanto terrorismo psicologico sui cittadini.

 

 

POTENZIARE IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Nostra mozione approvata in parte

Sul tema del Servizio sanitario nazionale tante sono state le mozioni presentate in Aula, con molti punti in comune e altri che hanno evidenziato le diversità di analisi che sono presenti in Parlamento. Per noi del Partito Democratico vi sono alcuni fondamenti che non possono essere messi in discussione. Nella nostra mozione abbiamo voluto declinare alcuni punti di indirizzo: la difesa del Sistema sanitario pubblico, dove l'apporto del privato deve rientrare in una logica di completamento; la necessità di un maggior finanziamento al sistema, che si misura nel rapporto tra investimento in sanità e PIL. Ma non basta investire, bisogna farlo bene: investire in prevenzione, in diagnosi precoce e in salubrità degli ambienti in cui si vive, in sicurezza quando si lavora, in modelli urbanistici virtuosi, in sistemi di mobilità di persone e merci diversi, in sostegno a situazioni sociali difficili sempre più frequenti; significa farsi carico della disabilità, non come esercizio di carità, ma come assunzione di responsabilità della comunità tutta.

 

QUESTION TIME

SUICIDI UNIVERSITARI, IL GOVERNO SI ATTIVI CON STRUMENTI DI TUTELA

Secondo l’Istat in Italia si registrano ogni anno circa 4mila morti per suicidio. Nella fascia 15-34 anni sono circa 468. Di questi si contano circa 200 casi tra gli under 24, che in altissima percentuale risultano essere proprio studenti universitari. È dimostrato, inoltre, che tra gli studenti universitari il 33,8% soffre d’ansia e il 27,2% ha sintomi depressivi. In alcune facoltà molto competitive come Medicina, ad esempio, l’incidenza della depressione è maggiore da 2 a 5 volte. Per queste ragioni, durante il question time, abbiamo chiesto al governo di affrontare le fragilità introducendo meccanismi di cura e tutela, per dare piena effettività al diritto allo studio.

 

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Giustizia
Da martedì alle ore 14, esame e votazioni sul disegno di legge recante disposizioni in materia di procedibilità di ufficio e arresto in flagranza.

Settore florovivaistico
Da martedì, deliberazione di urgenza e fissazione del termine per la Relazione all' Assemblea sulla proposta di legge in materia di valorizzazione del settore florovivaistico.

Mozioni
All'esame dell'Aula anche le seguenti mozioni: processo penale in relazione al rispetto dei principi costituzionali; agevolazioni fiscali nel settore edilizio; "Qatargate" .

Marcatura degli oggetti in metallo preziosi
Da Martedì, esame e votazioni sulla proposta di legge sulla Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione sul controllo e la marcatura degli oggetti in metallo preziosi.

 

 

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