n. 21 del 14 aprile 2023

 

SU EQUO COMPENSO FUORI TUTELA MIGLIAIA DI LIBERI PROFESSIONISTI

Governo sordo a modifiche

Il Pd è impegnato da tempo nell’approvazione di leggi che tutelino il diritto alla retribuzione equa per i lavoratori, come sancito dall’art. 36 della Costituzione. Siamo impegnati nella battaglia per l’approvazione del salario minimo legale, e abbiamo lavorato per l’affermazione dell’equo compenso per i liberi professionisti. In quest’ottica abbiamo dato un contributo affinché la norma fosse la più ampia ed estesa possibile. Con rammarico, invece, dobbiamo prendere atto che le nostre proposte migliorative sono state respinte dalla maggioranza. Avevamo chiesto di estendere la platea delle imprese obbligate a riconoscere l’equo compenso, abbassando i limiti dimensionali ed estendendo l’obbligo anche alle società di riscossione, così come avevamo chiesto di cancellare le sanzioni al professionista che è parte debole del rapporto e non può essere pure sanzionato se non gli viene riconosciuto un equo compenso.  Avevamo inoltre suggerito di prevedere una norma transitoria che intervenisse su tutti quei rapporti in essere che non rispettano l’equo compenso. Purtroppo governo e maggioranza hanno alzato un muro. Si tratta di una occasione persa, perché lascerà fuori dalla tutela ancora centinaia di migliaia di liberi professionisti.

TEMI DELLA SETTIMANA

SÌ A UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA SULLE CONDIZIONI DI LAVORO IN ITALIA

I dati su infortuni e morti sono drammatici

I dati 2022 sugli infortuni e sulle morti sul lavoro restituiscono una strage, un bollettino di guerra che interroga tutta la classe dirigente del nostro Paese: quasi 700.000 feriti, 1.090 morti, 60.774 malattie professionali. I morti under 40 sono aumentati di quasi un terzo; quelli con meno di 20 anni sono più che raddoppiati. Non parliamo di freddi numeri ma di persone, donne e uomini, anziani e giovani.
Per queste ragioni abbiamo votato a favore di una commissione di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il Parlamento si deve dotare dei migliori strumenti conoscitivi e ispettivi per analizzare e contrastare le storture gravi del mercato del lavoro e per contrastare le piaghe dello sfruttamento, del caporalato, degli infortuni e delle morti sul lavoro.

 

ISTITUTI DI RICOVERO E CURA SPECIALIZZATI IN PATOLOGIE AMBIENTALI

Dobbiamo costruire la sanità del futuro

Abbiamo votato a favore della mozione per il riconoscimento di questi Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico perché riteniamo che siano strumenti molto utili. Bisogna dare attuazione a un lavoro fatto negli ultimi anni sul diritto alla salute, anche in fatto di patologie ambientali, cosa che fino a poco tempo fa veniva totalmente sottaciuta e messa da parte. Dobbiamo discutere su come mettere in campo, progettare e costruire la sanità del futuro. E certamente gli istituti di ricerca e cura devono essere una parte importante dello sviluppo della sanità sul nostro territorio.

 
 

SU DECRETO ENERGIA SI INCORAGGIANO ASPETTATIVE DI CONDONI

 

Serve rafforzare la premialità fiscale

Abbiamo votato per la pregiudiziale di costituzionalità sulla conversione in legge del decreto recante misure urgenti su energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di adempimenti fiscali. Crediamo sia necessario sostenere la cultura dell'adempimento spontaneo, la cultura della premialità fiscale, e non quella che spinge i cittadini a non pagare perché poi il Parlamento varerà un condono o una scappatoia che premia i furbi. E purtroppo questo provvedimento, nei fatti, di scappatoie ne prevede molte. Così facendo rischiamo di ridurre a stracci l'ordinamento tributario

 

SUL PONTE SULLO STRETTO RISCHIO INFILTRAZIONI CRIMINALI

 

Il nuovo codice appalti espone il sistema a nuove permeabilità

A proposito dell’anacronistico progetto del Ponte sullo Stretto, durante la pregiudiziale di costituzionalità, abbiamo espresso, tra le altre, la preoccupazione relativa alle infiltrazioni della criminalità organizzata. Il nuovo codice degli appalti infatti espone il sistema a nuove permeabilità attraverso l’introduzione degli affidamenti diretti con soglie elevatissime e subappalti senza alcun limite. Il PD ha convintamente stimolato il dibattito sull'attraversamento stabile dello stretto di Messina, convinti che sia ormai indifferibile per colmare il gap infrastrutturale tra Nord e Sud, per connettere il Mezzogiorno alla rete Ten-T e per garantire la connessione della rete ferroviaria siciliana con l’alta velocità del continente. Ma nel caso di un intervento così rilevante le perplessità non sono solo nel metodo ma ci sono anche evidenti violazioni di legge: urge secondo noi anche un dibattito con il coinvolgimento popolare così come da un decreto legislativo (50/2016) e da un DPCM 76/2018.

QUESTION TIME

IL GOVERNO DIMENTICA TUTELE PER LAVORATORI SPETTACOLO

 

Nel settore dello spettacolo operano migliaia di lavoratori con contratti atipici, intermittenti e con poche tutele. Nella scorsa legislatura è stata approvata una delega al governo per il riordino di ammortizzatori sociali e indennità per queste figure professionali, che fissava anche strumenti innovativi: norme su contratti ed equo compenso; riconoscimento del ruolo professionale; introduzione di indennità di discontinuità e benefici previdenziali; redazione di un codice dello spettacolo. L’esecutivo Meloni ha però prorogato il termine per l’esercizio della delega al 18 agosto 2024, pregiudicando operatività delle misure e utilizzo delle risorse.

Abbiamo chiesto al governo quando intende approvare i decreti attuativi ma purtroppo abbiamo ascoltato solo un generico impegno e non come ci saremmo aspettati, e come sarebbe stato doveroso, la data di entrata in vigore delle misure a tutela di questi lavoratori.

 

Vai allo speciale
 

IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

PNRR
Da martedì, esame e votazioni sul provvedimento riguardante le disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Mozioni
All'esame dell'Aula anche le seguenti mozioni: potenziamento del sistema di istruzione; contrasto al fenomeno della siccità; materia energetica.