n. 80 - 26 luglio 2024

 

DL LISTE D’ATTESA: UNO SPOT ELETTORALE, NESSUN INVESTIMENTO SULLA SANITÀ

10 milioni le prestazioni sanitarie inevase e 4 milioni le persone che rinunciano a curarsi

Il decreto Liste d’attesa, approvato in via definitiva dal Parlamento, è l’ennesimo decreto fuffa del governo, il primo sulla Sanità.
Era stato presentato, certo non per caso, a pochi giorni dal recente voto delle elezioni europee e in effetti proprio di questo si tratta: uno spot elettorale, voluto per dare l’idea che si stesse affrontando il drammatico problema delle liste d’attesa quando invece non è affatto così. I numeri sono drammatici e ci dicono che sono circa 10 milioni le prestazioni sanitarie inevase e 4 milioni le persone che rinunciano a curarsi.
Purtroppo con questo provvedimento non cambia nulla di sostanziale, perché siamo di fronte a una scatola vuota, priva di qualsiasi contenuto reale, senza norme di sostanza né interventi strutturali. Un decreto vuoto, dunque. Un pacchetto di norme che non aggiunge un euro alle già scarse risorse del Fondo sanitario nazionale e che non prevede concretamente il finanziamento di nuove assunzioni di medici e personale, unico modo vero per poter ridurre le liste d’attesa.
Se si volesse davvero risolvere questa emergenza, si dovrebbe percorrere l’unica strada possibile, quella indicata dalla proposta di legge presentata dalla Segretaria del Pd Elly Schlein [vedi dossier n. 112 del 26 giugno 2024], che si basa su due semplici priorità: aumentare gradualmente le risorse destinate alla Sanità pubblica fino a raggiungere la media europea del 7,5% del Pil ed eliminare il tetto di spesa per il personale fissato nel 2009 dal governo Berlusconi di cui facevano parte le forze dell’attuale maggioranza e diversi suoi esponenti, a cominciare dalla Presidente del Consiglio Meloni, allora Ministra.

TEMI DELLA SETTIMANA

PROROGA TERMINI TRIBUTARI, UN INTERVENTO CHE NON AFFRONTA LE REALI PRIORITÀ

Questa settimana, il dibattito si è acceso sulla legge di delega fiscale del governo, che ha di fatto ammesso gli errori della legge approvata oltre un anno fa. Invece di affrontare i problemi strutturali del sistema fiscale, il nuovo disegno di legge ha apportato solo modifiche superficiali, mantenendo i regimi cedolari esistenti e introducendo nuove misure, come la cedolare secca sugli affitti commerciali. Il gruppo del Pd ha sollevato forti critiche, sottolineando la mancanza di interventi efficaci contro l'evasione fiscale e la confusione normativa derivante dalle scadenze disomogenee per i decreti attuativi e i testi unici. In conclusione, il voto contrario alla proposta del governo è stato giustificato con l’argomento che si tratta di un intervento che non affronta seriamente i problemi fiscali e che manca di equità e progressività.

 

APPROVATI RENDICONTO, ASSESTAMENTO E BILANCIO DELLA CAMERA

Questa settimana la camera ha approvato diversi atti economici, dl rendiconto e assestamento dei conti dello Stato fino al bilancio della Camera. Su quest’ultimo il gruppo del Pd ha votato a favore mettendo però in evidenza la confusione e la poca trasparenza con cui la maggioranza sta trattando la nascita della società in house della Camera. Sugli altri due provvedimenti il giudizio è stato negativo, sia nella forma che nella sostanza, dal momento che si tratta dell’ennesima anticamera per i condoni.

 

DA FITTO IMBARAZZANTE CACCIA ALLE STREGHE SU FALLIMENTO ZES UNICA

Nel corso dell’informativa del ministro Fitto sulla Zes Unica, è emersa in tutta evidenza il fallimento dell’azione del governo. Nel suo intervento di replica, Claudio Stefanazzi ha sottolineato che sin dall'inizio, il progetto ha mostrato evidenti limiti. La decisione di fissare un tetto di spesa di 1,8 miliardi di euro per un'area cinque volte più grande delle precedenti Zes si è mostrata il grande problema. Inoltre, la Struttura di missione, prevista per gestire il progetto, ha tardato a decollare. Il ministro Fitto è responsabile di questo fallimento dal momento che è il suo ministero ad aver trascurato i problemi reali, minimizzando le preoccupazioni e accusando le opposizioni di voler il fallimento del progetto che sta avendo ripercussioni negative per le imprese e l’economia del Sud.

 

PREMIERATO

Nelle 46 pagine del 'Country Report' dedicate all’Italia, la Commissione europea ha criticato fortemente la riforma costituzionale del governo, riconoscendo che il premierato rappresenta una violazione della nostra Costituzione, che mina l’equilibrio tra i poteri della Repubblica. Le critiche sono profonde e di merito: il provvedimento è considerato un attacco al Presidente della Repubblica e al Parlamento. Nel disinteresse dei deputati della maggioranza, questa settimana sono proseguite le audizioni, da cui emergono profonde critiche al testo presentato dalla ministra Casellati.

 

 

ACCADE ALLA CAMERA

 
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico

 

QUESTION TIME

IN SICILIA INTERVENGA LA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE

Durante il Question time alla Camera il ministro Salvini ha definito quello che sta accadendo in Sicilia come emergenza, calamità. Ma purtroppo era tutto previsto. Sono mesi che la crisi idrica è nota alla Regione siciliana.
La prima interrogazione l'abbiamo fatta a febbraio e il governo non ha risposto. Aspettavate la pioggia? Non è arrivata. In Aula Salvini rompe questo irridente silenzio per parlare di cabine di regia, tavoli tecnici? Servono risposte. Ora. La Regione in questi mesi non ha fatto nulla. Ora il tema è mettere in sicurezza intere comunità.
Intanto qualcuno forse sta ridendo e sta facendo affari: c’è una speculazione senza regole sui pozzi privati e le autobotti private, per non parlare di quelli abusivi. Se la crisi è senza precedenti, si requisiscano questi pozzi e si garantisca una distribuzione equa. Se la Protezione civile siciliana non ce la fa, intervenga la Protezione civile nazionale. Se la Regione Sicilia non è in grado di dare risposte, il governo intervenga in via sostitutiva, perché si stanno calpestando i diritti fondamentali e la dignità di intere comunità.
Animali che bevono fango, laghi prosciugati, raccolti di grano e foraggio azzerati, zone in cui l'acqua non arriva da 40 giorni, danni enormi per i produttori, i cittadini e per il turismo. Il dramma siccità in Sicilia è oggi anche in prima pagina sul New York Times, non serve aggiungere altro. A nostro giudizio c’è una responsabilità evidente nel centrodestra. Non servono parole, ma fatti e soluzioni indifferibili perchè la Sicilia e i siciliani non possono più aspettare.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Dl infrastrutture
Da lunedì, seguito dell'esame del provvedimento recante le disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico, per il processo penale e in materia di sport.

Materie prime critiche
Da martedì, esame e votazioni del decreto legge in materia di disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico.

Filiera formativa tecnologico-professionale
Da mercoledì discussione e votazioni sul disegno di legge in merito all’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale.

Commissione parlamentare d’inchiesta sulla transizione demografica
Da mercoledì anche la discussione sull’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto.

RCA
Sempre a partire dalla giornata di mercoledì discussione e votazione del provvedimento in materia di applicazione del premio minimo su base nazionale, ai fini dell'assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli, in mancanza di sinistri negli ultimi dieci anni.

Passaporti all’estero
Da mercoledì esame e votazioni sulla proposta di legge in merito alla destinazione agli uffici diplomatici e consolari di quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti all'estero.

Informativa urgente vertice NATO
Giovedì avrà luogo un'informativa urgente del Governo, con la partecipazione del Ministro della Difesa, sugli esiti del vertice NATO di Washington.

 

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