n. 97 - 23 dicembre 2024

 

LEGGE DI BILANCIO 2025: ZERO CRESCITA E NIENTE PER GLI ITALIANI

Una legge mancia senza visione e iper frammentata

La Manovra 2025 del governo Meloni è una pessima legge di Bilancio.

Priva di visione, miope, frammentata. E così, di divisione in divisione, di inciampo in inciampo, di riscrittura in riscrittura, gli errori e i ritardi si sono accumulati e abbiamo assistito all’ennesima mortificazione del Parlamento.

Una Manovra che non dà nessuna risposta ai problemi del Paese, scollegata dalla realtà, persino peggiorata da una pioggia aggiuntiva di micro-misure che l’hanno ridotta a una “Legge mancia”.

Governo e maggioranza hanno dato prova di un incredibile mix di dilettantismo e di protervia, con una approssimazione e una mancanza di trasparenza gravissime. E mentre si racconta di chissà quale Paese immaginario, quello reale va a fondo.

Siamo al ventunesimo mese consecutivo in cui la produzione industriale cala. Istat e Bankitalia hanno dovuto rettificare le previsioni del Pil, riportando il tasso di crescita ad appena lo 0,5 per cento nel 2024 – altro che l’1 per cento previsto dal governo – e ben che vada allo 0,8 per cento nel 2025.

I salari sono praticamente gli stessi da un quarto di secolo e il loro potere d’acquisto in questi anni è diminuito per effetto dell’inflazione. Mentre moltissimi occupati non riescono, pur lavorando, a uscire da una condizione di povertà. A tutto questo, davvero non può dare risposta una “Legge mancia” come questa, che fa segnare un drammatico “zero” sia rispetto alla crescita e a quelle strategie anticicliche ed espansive di cui avrebbero bisogno i principali settori del Paese. Zero anche rispetto alle disuguaglianze che feriscono la società, alle fragilità delle sue parti più deboli, ai divari di genere e territoriali che la attraversano, alla precarietà che mortifica il lavoro e imprigiona le prospettive dei giovani.

TEMI DELLA SETTIMANA

MELONI SVESTA I PANNI SOVRANISTI E RAFFORZI IL RUOLO DELL’EUROPA

Sostenere ogni iniziativa diplomatica per il cessate il fuoco a Gaza

Il Consiglio europeo di dicembre ha affrontato questioni delicate in un momento storico complesso. L’Europa è davanti a un bivio: condannarsi all’irrilevanza rispetto alle dinamiche geopolitiche globali oppure seguire l’esempio di quanto fatto durante la pandemia con il Next Generation Eu, e dopo l’aggressione in Ucraina, mettendo in campo misure di sostegno inedite.

Meloni svesta i panni sovranisti e lavori per rafforzare il ruolo dell’Europa sullo scacchiere internazionale, per portare una nuova e più incisiva iniziativa diplomatica e politica dell’Unione europea insieme ai nostri alleati, anche alla luce del cambio dell’amministrazione americana, per il perseguimento di una pace giusta e sicura in Ucraina.

Sostenga, forte dell’impegno assunto dal Parlamento europeo, il riconoscimento dello Stato di Palestina e la liberazione degli ostaggi ancora in mano ad Hamas e ogni iniziativa diplomatica per il cessate il fuoco a Gaza e il mantenimento della tregua in Libano, incluso il mandato di arresto per il premier israeliano Netanyahu, emesso dalla Corte Penale Internazionale.

La premier la smetta con la sua ossessione per i migranti, ammetta gli errori politici compiuti solo per rispedire i rifugiati in Siria e torni a fare una politica estera degna di questo nome.

 

SALARIO MINIMO: DEPOSITATE LE FIRME PER UNA LEGGE SUBITO

Proposta di legge di iniziativa popolare

Abbiamo depositato, insieme al Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, altre 120 mila firme, oltre alle 500 mila già raccolte lo scorso anno per la petizione a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione del salario minimo di 9 euro l’ora.

Il segnale è chiaro: il popolo italiano vuole una misura di giustizia perché nessuno deve lavorare sotto i 9 euro lordi l'ora. Chiederemo l'immediata calendarizzazione in commissione Lavoro e questa volta la destra non potrà più fare finta di nulla e nascondere la testa sotto la sabbia.

Un'altra tappa nella nostra battaglia che non conosce tregua sul salario minimo subito.

La questione salariale nel nostro Paese è la più serie che ci sia, i salari reali continuano a diminuire e il governo ignora questo problema, anzi lo alimenta favorendo la contrattazione pirata. È urgente intervenire per tutelare i giovani e le donne che entrano nel mercato del lavoro con stipendi da fame e percorsi continuamente interrotti. La logistica e l'agricoltura sono tutti settori in cui noi assumiamo degli schiavi non delle persone per le quali la dignità del lavoro deve essere garantita.

 

ANDREA ORLANDO SCEGLIE DI CONTINUARE A LAVORARE IN LIGURIA

Ennesima prova di responsabilità e rispetto delle istituzioni

La decisione di Andrea Orlando di continuare a lavorare nel Consiglio Regionale della Liguria è l’ennesima prova del suo senso di responsabilità e di rispetto delle istituzioni. Orlando è un dirigente del nostro partito che ha sempre messo sé stesso, la sua intelligenza e il suo sapere a disposizione di un progetto collettivo e lo fa anche adesso per dare un futuro alla sua regione.
Importante il contributo che ha dato in questi anni al lavoro del Gruppo del Partito Democratico. Continueremo a lavorare insieme per realizzare un’alternativa forte alla destra e costruire un Paese più giusto.

 

ENRICO LETTA LASCIA IL PARLAMENTO ITALIANO

Sue capacità al servizio del Paese

Enrico Letta, con le sue esperienze, il suo profilo e le sue capacità, rimane uno dei protagonisti della politica italiana ed europea, e uno dei padri del Partito Democratico. Lascia il Parlamento ma siamo sicuri che il suo impegno e la sua autorevolezza potranno essere nuovamente spesi a sostegno della Repubblica e delle Istituzioni.

 

 

ACCADE ALLA CAMERA

 
A cura del Gruppo Parlamentare del Partito democratico

 

QUESTION TIME

IL GOVERNO LISCIA IL PELO AI NOVAX MENTRE MANDA LA SANITÀ IN FRANTUMI

Dopo anni di frasi assurde, gesti irresponsabili, convegni con No-Vax in Senato e negazionismo della peggior specie, ecco la ciliegina: via le multe a chi non si è vaccinato. Un’alluvione ti porta via la casa o l’azienda su cui hai investito tutta la vita? Il governo non ti dà un euro. Sei un medico o un infermiere? Non ci interessi. Non paghi le tasse o le multe, violi la legge, metti in pericolo la salute del prossimo? Il governo ti premia con un bel condono. La sanità va in pezzi e il governo Meloni stanziate 150 milioni per lisciare il pelo ai novax.

Con quei soldi si potevano rifinanziare il fondo per i disturbi alimentari che la maggioranza ha cancellato, aumentare i soldi per medici e infermieri, fare assunzioni, abbattere le liste di attesa, istituire lo psicologo di base. Con questa norma il governo perde credibilità nei confronti dei cittadini, di chi ha rispettato le regole, di chi ha perso i propri cari a causa del Covid.

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IN AULA LA PROSSIMA SETTIMANA

Ordinamento giurisdizionale
Esame e votazioni sul provvedimento riguardante norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare.

Giornata nazionale per la prevenzione veterinaria
Esame e votazioni sulla proposta di legge riguardante  l’istituzione della Giornata nazionale per la prevenzione veterinaria.

Mozioni
All'esame dell'Aula anche le seguenti mozioni: legalizzazione cannabis; conflitto in corso a Gaza; politiche industriali; rilancio competitività europea.

Ratifiche
Nel corso della settimana verranno esaminati e votati anche i seguenti Ddl di ratifica: Convenzione Italia-Libia sulle evasioni fiscali; accordo Italia-Albania sulla sicurezza sociale; Trattato Italia-Emirati Arabi su trasferimento persone condannate; convenzione Italia-Francia su tratta ferroviaria Cuneo-Breil-Ventimiglia; Accordo Italia-Smom.

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