Fine vita: Lai, atto di civiltà approvazione legge in Sardegna
“Ora il Parlamento si assuma le sue responsabilità”
“Ora il Parlamento si assuma le sue responsabilità”
“La legge regionale urbanistica del Lazio approvata in nottata, seppur migliorata dalle opposizioni in alcuni punti, costituisce un grave arretramento di civiltà. Si formalizzano norme in chiaro conflitto con lo spirito della Costituzione autorizzando l’abitabilità di ambienti in contrasto con gli standard stabiliti dall’Istituto superiore di sanità”. Lo scrive in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
"La ministra del Lavoro Calderone dice che per l’opposizione il Salario Minimo è un totem. Non è così. E’ una misura di civiltà che esiste in tantissimi Paesi europei ed è uno strumento utile a dare una risposta a 4 milioni di lavoratori poveri. Finora il governo non ha fatto praticamente niente per alzare i salari dei lavoratori, si è soltanto limitato a precarizzare ulteriormente il mercato del lavoro. Piuttosto che attaccare l’opposizione, la Calderone impari a governare".
"Con l'approvazione della legge sul fine vita, la Toscana si conferma terra di civiltà e diritti. Davanti a una maggioranza e a un governo silenti che non raccolgono nemmeno le indicazioni della Corte costituzionale, ci debbono pensare le Regioni a dare seguito ad un principio sacrosanto: quello di poter smettere di vivere quando le sofferenze sono insopportabili e non c'è più alcuna speranza. La Toscana fu la prima al mondo, quasi 240 anni fa, ad abolire la pena di morte, a Empoli fu istituito il primo registro delle unioni civili, con molti anni di anticipo rispetto alla legge nazionale.
“Raccogliendo un impulso da parte della Lega Anti Vivisezione, ho presentato una proposta di civiltà, quella che limita l'utilizzo di botti esplosivi pericolosi e nocivi per l'ambiente, pericolosi per gli umani e per gli animali e tutto il pianeta.
“Mentre la Ministra del lavoro ci accusava di fare propaganda dicendosi contraria alla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, la nostra proposta di legge ha appena superato il passaggio della commissione e approderà lunedì finalmente in aula. Si tratta di una grande vittoria delle forze d’opposizione nei confronti di una destra arrogante e divisa: non hanno avuto infatti i numeri per approvare l’emendamento con cui intendevano sopprimere la legge.
“Nella scorsa legislatura, con soli sette voti contrari, dopo una discussione lunga e partecipata in commissione, venne approvata dalla Camera la Legge Siani che divenne un punto fondamentale di quella scorsa stagione legislativa. Tant’è che venne mandata subito al Senato e purtroppo solo la caduta del governo impedì che diventasse legge definitiva. Rivolgo la mia solidarietà ai colleghi Russo e Pittalis di Forza Italia. Penso siano sinceri quando ricordano Berlusconi e le sue parole.
“La proposta di Fratelli d’Italia di rinviare la discussione della proposta di legge Giachetti sulla liberazione anticipata speciale va respinta per ragioni di merito, ma soprattutto sul profilo della civiltà. Rappresenta uno schiaffo alla civiltà. La realtà delle nostre carceri è esplosiva. Lo testimoniano i numeri: 61.480 detenuti per 44.067 posti disponibili. Vi sono celle che vedono raddoppiato se non triplicato il numero di reclusi rispetto alla capienza. Dall’inizio dell’anno si sono verificati 58 suicidi tra i detenuti e 6 fra gli agenti penitenziari.
Abbiamo chiesto al Governo di mobilitarsi per Ilaria Salis. La donna, ieri a processo con un guinzaglio e lucchetto a piedi e mani, è detenuta in un Paese guidato da un amico della premier Meloni. È in gioco la civiltà giuridica dell’Europa. E la dignità di una donna italiana.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“L’Italia è in drammatico ritardo anche sul fine vita, un ritardo che pesa sul dolore, sulla dignità e sulla libertà di tante persone e famiglie. Il caso di Sibilla Barbieri, che con estrema forza e dignità ha lanciato l’ennesima denuncia alla politica e alle istituzioni che esitano o addirittura si rifiutano di legiferare in materia, mostra chiaramente che questa è una battaglia di civiltà non può più essere rimandata.