Scuola: Zingaretti, ricerca Fdv-Udu-Cgil monito a politica
Garantire diritto studio e attuare Costituzione
Garantire diritto studio e attuare Costituzione
“La scuola aperta a tutti”. È il primo comma dell’articolo 34 della Costituzione ad individuare il principio fondamentale che sta - o dovrebbe stare - alla base di ogni politica per l’istruzione, perché la scuola è lo strumento per eccellenza che consente ad ogni individuo di migliorare la propria istruzione e, di conseguenza, la propria posizione sociale ed economica”. A scriverlo è Ilenia Malavasi, Deputata del gruppo del Pd, in un articolo pubblicato sul sito della Fondazione Demo - la Fondazione del Pd presieduta da Nicola Zingaretti.
"Anche oggi, in diverse città, anche qui a Roma, in piazza Montecitorio, gli studenti chiedono una cosa chiara e semplice che va a legittimare il loro diritto allo studio, il loro diritto al futuro e il diritto al futuro anche di questo Paese: che abbiano la possibilità, che siano messi in condizione di poter accedere al percorso universitario, quindi, avendo posti negli studentati, avendo affitti che siano in grado di pagare.
"Le tende di studentesse e studenti davanti al Parlamento per il diritto allo studio sono un richiamo al rispetto della Costituzione. Una denuncia giusta che deve ricevere risposte dal Governo con scelte chiare". Lo scrive su X il deputato dem Nicola Zingaretti.
Oggi l'Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi protestano contro il caro affitti davanti a Montecitorio. La situazione è davvero insostenibile per gli studenti universitari che dalla scorsa primavera continuano a protestare a causa delle mancate risposte. Il Governo da mesi balbetta promesse o soluzioni inefficaci, e finanziare la costruzione di alloggi privati con costi assimilabili al mercato degli affitti è inutile. Intanto poi i posti in residenza continuano ad essere pochi e gli affitti delle stanze sono ancora alle stelle.
Dichiarazione di Mauro Berruto, deputato Pd e segretario della Commissione Cultura della Camera
Dal governo Meloni l'ennesima figuraccia, con un imbarazzante dietrofront sui 660 milioni annunciati solo la settimana scorsa per realizzare nuovi alloggi universitari, e dare risposte al caro affitti. Oggi all’ultimo minuto utile viene ritirato l’emendamento che sbloccava queste risorse del Pnrr, che rappresentano un primo segnale, sia pur insufficiente, per risolvere un problema che è diventato un’emergenza nazionale e per garantire il diritto allo studio a tutti.
Frettolosi, sciatti e imprudenti. La risposta al caro affitti della maggioranza ha fatto una brutta fine: lo stesso governo ha deciso di ritirare l'emendamento che doveva sbloccare i fondi del Pnrr per gli alloggi per gli studenti. Ritirato un minuto prima che venisse bocciato. Che era uno spot elettorale l’avevamo capito, ma almeno andava fatto bene. Intanto la protesta cresce e noi sosterremo le ragioni e le proposte di chi vede messo in pericolo il diritto allo studio.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Dichiarazione di Simona Bonafè, capogruppo Pd in commissione Affari Costituzionali
“Prima il governo annuncia la carica e poi si ritira con la coda tra le gambe. Davvero una gran brutta figura sul caro affitti.”
“Non si può morire di Università, è il grido che si è levato durante le cerimonie accademiche. Certo, le ragioni di un suicidio rimangono sempre complesse, lasciano sgomenti e addolorati, ma hanno tratti in comune: bugie ai genitori sugli esami sostenuti o sulla data di laurea, lettere in cui si incolpava la difficoltà nel proseguire gli studi. Il rendimento, inoltre, è strettamente legato alla possibilità di continuare a studiare, specie per chi è fuorisede o pendolare e conta sulle borse di studio per fare qualcosa che dovrebbe essere garantito dalla Costituzione.