Editoria: Pd, fare chiarezza su vendita Agi, domani Giorgetti alla Camera
Provenzano e Graziano, operazione dai contorni inquietanti, ministro avalla vendita a deputato Lega
Provenzano e Graziano, operazione dai contorni inquietanti, ministro avalla vendita a deputato Lega
“Non si capisce perché il governo Meloni vuole vendere Agi, la seconda agenzia giornalistica italiana e proprietà dell'Eni ad un editore che è parlamentare di centrodestra. Con la vendita di Agi che è una struttura di professionisti che garantisce informazione e indipendenza, si creerebbe un evidente conflitto d'interessi, una minaccia al pluralismo dell'informazione e di garanzia dei giornalisti”.
Provenzano e Graziano, operazione dai contorni inquietanti, Giorgetti avalla vendita a deputato Lega
"Esprimo la mia vicinanza alle giornaliste e ai giornalisti dell'agenzia Agi che stanno scioperando a seguìto dell'ipotesi di vendita dell'agenzia stessa, non chiarita dall'azienda.
Solidarietà alle giornaliste e ai giornalisti dell’Agi.
Siamo preoccupati per l’ipotesi di vendita al senatore leghista Angelucci. Lentamente si restringono spazi di libera espressione e imparzialità.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“Il Governo scongiuri la vendita dell’Agi al senatore della Lega Angelucci. I giornalisti dell’Agi si sono sempre contraddistinti per correttezza dell’informazione e imparzialità. A loro esprimiamo la nostra piu sentita solidarietà. Abbiamo presentato sia alla Camera che al Senato una interrogazione al ministro Giorgetti per fare chiarezza sulle indiscrezioni di una vendita dell’azienda da parte dell’ENI controllata dal ministero dell’Economia ad un collega di partito del ministro Giorgetti. Siamo di fronte ad una miriade di conflitti di interesse, sarebbe uno scandalo senza precedenti.
“Come PD sosteniamo e condividiamo completamente la lettera a firma Anci e Aie al ministro Sangiuliano per il rinnovo dei finanziamenti per gli acquisti straordinari di libri per le biblioteche di pubblica lettura. Nonostante i nostri emendamenti, con la legge di Bilancio le misure introdotte nel periodo Covid non sono state confermate dal governo arrecando un grave danno all'intera editoria”. Così Irene Manzi, deputata e capogruppo PD in Commissione Cultura commentando la lettera dei presidenti Decaro e Cipolletta.
“Il dipartimento per l’informazione e l’editoria blocchi la nuova campagna sulla sicurezza stradale voluta dal ministro Salvini. È intollerabile che lo spot del governo contro l’uso dello smartphone alla guida, mostri delle ragazze in macchina senza cinture di sicurezza”. Lo chiede al sottosegretario Alberto Barachini il capogruppo democratico nella commissione di vigilanza Rai, Stefano Graziano.
“L’approvazione da parte delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera dell’emendamento bipartisan al Decreto Milleproroghe che proroga la moratoria del taglio dei contributi all’editoria di altri 24 mesi è certamente una buona notizia. Ora però non si deve perdere tempo e occorre lavorare con serietà ad una revisione organica della normativa a tutela del pluralismo dell'informazione. Al centro deve essere posto il diritto del cittadino ad una informazione corretta e puntuale”.
“Alla luce delle audizioni odierne in commissione Cultura, ribadiamo che è necessario tutelare i livelli occupazionali, sia rispetto alle sospensioni che ai licenziamenti. Domani ci sarà un nuovo tavolo e auspichiamo che la proprietà ritiri gli 11 licenziamenti e le sospensioni. Le audizioni - richieste da tutte le forze politiche della Commissione - sono state un momento importante per fare chiarezza su molti punti della vicenda, per ascoltare tutte le parti coinvolte e ribadire la necessità di tutelare presidi fondamentali per la democrazia”.