Lavoro: Fossi, L'Italia non può fare a meno del salario minimo
Il deputato Pd, membro della Commissione Lavoro: "Oggi parlo di questo tema alla Camera, occorre dare tutele ai lavoratori in un momento storico di profonde instabilità”
Il deputato Pd, membro della Commissione Lavoro: "Oggi parlo di questo tema alla Camera, occorre dare tutele ai lavoratori in un momento storico di profonde instabilità”
“Il salario minimo è e sarà una delle battaglie identitarie del Pd. In Italia esiste ormai una questione sociale non più rinviabile e questa crisi la sta aggravando. Ci sono diseguaglianze economiche che hanno raggiunto livelli non più accettabili dal punto di vista etico. La forbice tra chi ha e chi non ha continua ad allargarsi. Una politica che riaffermi una nuova giustizia sociale, che vada nella direzione di una redistribuzione delle ricchezze ma anche delle opportunità, è per noi prioritaria”.
“La volontà di non affrontare, nell'ambito della legge di bilancio, il tema della giusta retribuzione e del salario minimo, spaventa e preoccupa. Spaventa perché vuol dire non avere consapevolezza dello stato di salute in cui si trova il nostro Paese e soprattutto della gravità della situazione in cui vivono migliaia di famiglie.
“Il salario minimo e una giusta retribuzione sono priorità da affrontare con rapidità ed efficacia perché riguardano un tema centrale di giustizia sociale e di sviluppo. Per questo oggi in commissione Lavoro alla Camera come Gruppo del Partito democratico abbiamo sostenuto la necessità di mettere subito in calendario le proposte di legge che hanno queste norme in oggetto. Sono certo che dall’esame in commissione risulterà chiaro che si tratta di un obiettivo sul quale tutte le forze parlamentare si impegneranno e il cui conseguimento sarà il frutto di un lavoro comune”.
"Chi ha fatto cadere il governo Draghi ha irresponsabilmente interrotto anche la strada verso l'adozione del salario minimo. Conte dovrebbe rammentarlo. Come pure di essere stato due volte Presidente del Consiglio senza far muovere un passo al salario minimo. Noi democratici con il ministro Orlando abbiamo fatto proposte e avviato confronto. Noi il salario minimo lo faremo".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
“Conte, certe volte sembra fare come Salvini. Tutti e due si risvegliano ogni tanto dimenticando i ruoli ricoperti. Oggi tocca a Conte, che sa bene come quella del salario minimo sia un’iniziativa sostenuta dal Pd. Non dimentichi inoltre di essere stato due volte presidente del consiglio e in un caso anche con una ministra del M5s, che ha differenza di Orlando non ha portato avanti il salario minimo. Ma non si preoccupi Conte: è un impegno che abbiamo preso e che porteremo in porto”. Lo dichiara la deputata democratica Chiara Gribaudo, candidata Pd in Piemonte.
Nel nostro Paese un lavoratore su tre guadagna meno di mille euro al mese. A farne le spese sono soprattutto giovani e donne. Con inflazione prossima alle due cifre il potere d’acquisto si riduce ancora di più e aumenterà il numero dei lavoratori poveri che oggi è già più alto della media europea. Anche per questo perciò è più urgente adottare il salario minimo, introdurre l’integrazione al reddito dei lavori poveri e il taglio del costo del lavoro.
L’impennata della bolletta energetica e l’inflazione vicina alle due cifre per i prezzi dei generi di prima necessità sono destinate ad allargare ancora più drammaticamente le disuguaglianze sociali. Nessuno dovrebbe dimenticare che da circa tre decenni i salari sono bloccati, che raggiungono cinque milioni gli occupati “non standard”, ovvero con contratti a tempo determinato, collaborazioni, part time involontario e che sono quattro milioni gli addetti del settore privato che guadagnano meno di 12mila euro l’anno.
“Se non si dà seguito al tavolo del governo con i sindacati e le associazioni imprenditoriali, rischiano di saltare tutti gli impegni assunti con l’avvio del dialogo sociale sui temi del salario minimo, del taglio del cuneo fiscale, dei provvedimenti contro il caro energia, della lotta al precariato, della difesa dei redditi da lavoro e da pensione.
Bene l'accordo sulla direttiva europea per promuovere salari minimi "adeguati ed equi". Adesso è il momento per l’Italia di applicare in tempi rapidi il salario minimo. Dal lavoro, dalla sua dignità e qualità dipende il futuro dell’Italia".
Così Beatrice Lorenzin su Twitter.
"Se c’è la volontà si può tenere insieme salario minimo e contrattazione collettiva, costo del lavoro e produttività", conclude.