Governo: Zingaretti, con la destra, Italia delle ingiustizie e dei privilegiati

  • 17/12/2020

“Ecco cosa è la destra. Liberalizzazione selvaggia dei subappalti. No al salario minimo. Lavoratori pagati con i voucher. Stop al reddito di cittadinanza per gli adulti in età lavorativa. Favori agli evasori, condoni a chi ha violato le leggi, tagli alla spesa reale della sanità. Non è l’Italia del merito: è l’Italia delle ingiustizie e dei privilegiati”. Lo scrive su Twitter il deputato democratico Nicola Zingaretti.

Ue: Viscomi, salario minimo per economie e società eque e resilienti

  • 29/10/2020

“La proposta di direttiva sul salario minimo adeguato nei Paesi dell’Unione, rappresenta una conferma della giusta intuizione del Gruppo parlamentare del Partito Democratico che ha presentato, nel mese di giugno 2018, una proposta di legge sul medesimo tema, a prima firma Graziano Delrio. E conferma l’attualità dell’art. 36 della Costituzione che a tutte e a tutti garantisce una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto e in ogni caso sufficiente per assicurare a chi lavora e alla sua famiglia una esistenza libera e dignitosa”.

Salario minimo: Serracchiani, evitare effetti distorsivi del contratto collettivo

  • 25/02/2020

“Uno degli obiettivi più significativi che questo governo si è dato è quello di tutelare e migliorare il lavoro e le condizioni dei lavoratori, con un’attenzione particolare al lavoro femminile e a quello giovanile. Il salario minimo è uno degli strumenti che riteniamo utili soprattutto per proteggere le fasce più deboli. Bene dunque che il commissario europeo Nicolas Schmit abbia fatto riferimento alla necessità di lavorare verso un quadro europeo per il salario minimo.

Governo: Gribaudo, salario minimo, equo compenso, piano sicurezza

  • 09/09/2019

“Se siamo qui oggi per dare la fiducia a Giuseppe Conte, è perché nelle parole del presidente del Consiglio e nel programma di governo non troviamo più ingiusti obiettivi di iniquità fiscale, egoismo e chiusura. Troviamo invece alcuni temi per i quali abbiamo speso tanto lavoro in questi anni dentro e fuori il Parlamento e che da oggi dovranno essere discussi con attenzione e presto approvati.

Salario minimo: Pd, Di Maio firmi accordo su rappresentanza sindacale

  • 11/04/2019

“E’ fondamentale che l’iniziativa sul salario minimo, e cioè la riflessione sul concetto di giusta retribuzione, sia inserita all’interno di un quadro di rafforzamento della contrattazione collettiva e, quindi, di una maggiore chiarezza dei criteri di rappresentatività sindacale.

Lavoro: Orlando, se c’è confronto vero su salario minimo noi propositivi

  • 25/03/2019

“I salari dei lavoratori nel nostro Paese sono troppo bassi, da troppo tempo. È urgente un intervento normativo che metta fuori gioco il dumping salariale e aiuti ad eliminare le sacche di sfruttamento nel mercato del lavoro.

Per questo se la maggioranza di Governo si aprirà al confronto con l’opposizione, ci troverà propositivi; da tempo alcune nostre proposte di legge hanno sollevato la questione, è importante però che il confronto tenga conto anche delle proposte delle parti sociali.

Salario minimo: De Luca, M5s si impegni su sistema tutele europeo

  • 06/03/2019

“Bene che il M5s riconosca la validità della proposta del Partito democratico di prevedere un salario minimo per il lavoro dipendente. Tale progetto di legge, che il Pd ha presentato già dal luglio scorso in Parlamento, va inserita peraltro in un progetto politico più ampio, che coinvolga le parti sociali e sia volto a costruire un nuovo e più forte sistema di solidarietà europeo.

Salario minimo: Serracchiani a Di Maio, c’è proposta Pd precisa e dettagliata

  • 04/03/2019

“Vorremmo segnalare al vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, che sul salario minimo orario esiste una proposta di legge del Partito democratico, già depositata fin dallo scorso luglio, molto precisa e dettagliata. Si tratta di una misura che verrebbe incontro ai circa due milioni di lavoratori che in Italia non hanno un contratto collettivo di riferimento e agli oltre 2,5 milioni che possono essere considerati lavoratori poveri proprio per gli stipendi.

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