Trenitalia: Pd, Valzer Meloni Salvini su nomine ferrovie non crei altre incertezze per passeggeri e lavoratori
Dem presentano interrogazione su criteri nomina ad di Trenitalia contra legem
Dem presentano interrogazione su criteri nomina ad di Trenitalia contra legem
“Nel nodo di Firenze Trenitalia annuncia via app circolazione regolare mentre i passeggeri ricevono messaggi che annunciano ritardi crescenti. Solo il sito RFI ammette timidamente che la circolazione è rallentata quando i disagi e i disservizi che segnala chi è a bordo sono ben maggiori. Ecco la nuova soluzione per affrontare il problema ritardi: smettere di segnalarli”
Da mesi viene impedito agli italiani e alle italiane di programmare liberamente gli spostamenti lungo la penisola. Mentre chi è costretto a muoversi per lavoro, studio o altre esigenze, affronta odissee quotidiane. Chiediamo che il ministro Salvini torni ad occuparsi del trasporto pubblico, trovi le risorse per potenziare le infrastrutture ed eventuali interventi straordinari. È inaccettabile che un Ministro della Repubblica limiti l’esercizio di un diritto costituzionale.
Così in una nota Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo Pd alla Camera e al Senato.
“L’avviso di Trenitalia che chiede di evitare gli spostamenti in treno è molto grave e dimostra, ancora una volta, l’inadeguatezza di Salvini che si conferma il peggior ministro dei trasporti della storia repubblicana. Con lui continui disservizi e disagi e il costante tentativo di scaricare la responsabilità sugli altri” così in una nota il capogruppo democratico, Anthony Barbagallo che anticipa la presentazione di una interrogazione parlamentare a riguardo.
Ritardi, treni soppressi, ore e ore di attesa, l'odissea vissuta ieri dai viaggiatori che dalla Liguria dovevano raggiungere Milano e la Lombardia sono stati enormi. Ancora una volta, a causa di diversi guasti alla linea, in particolare a Voghera, il traffico ferroviario è andato in tilt, nel silenzio assordante del Ministro Salvini.
L’audizione degli amministratori delegati di Trenitalia e Italo in commissione Trasporti nella giornata dello sciopero proclamato dopo l'accoltellamento di un capotreno a Genova, ha ulteriormente evidenziato l'assenza di risposte concrete del ministro Salvini ai problemi ormai cronici nel trasporto ferroviario.
Veniamo da un’estate infernale per le ferrovie italiane, preceduta da una imponente campagna di promozione dell’utilizzo del treno, nonostante sapessimo in anticipo che la rete sarebbe stata bloccata. Adesso che andiamo verso le vacanze di Natale, si è considerato l’impatto dei cantieri dei 23 miliardi del Pnrr per far in modo che l’offerta promozionale e commerciale sia conseguente ai collegamenti che effettivamente sarà possibile garantire, invece di creare un sovraccarico di attese tra i viaggiatori?
“Salvini sta ovunque tranne nel suo ufficio al ministero”
Le audizioni di oggi in commissione Trasporti degli ad di Trenitalia e di Italo confermano l'incapacità del Mit di incidere sulle problematiche che ogni giorno attanagliano migliaia di viaggiatori. C'è un vuoto preoccupante nell'attività di monitoraggio e di controllo sui ritardi nelle manutenzioni, sugli investimenti e sul continuo ricorso ai subappalti.
“Sullo stop del treno Frecciarossa Napoli-Venezia e soprattutto sulla gestione del caos a bordo relativa all’assistenza dei passeggeri non ci accontentiamo delle dichiarazioni di massima ma chiediamo al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ogni dettaglio prima possibile”. Lo dichiara il capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo, a proposito dello stop di oltre 2 ore, oggi tra le 14 e le 16, del Frecciarossa Napoli-Venezia, per un guasto nei pressi di Roma, tra Settebagni e Capena.
"Un Frecciarossa che si blocca nella campagna romana per due ore e mezza con il caldo asfissiante e con bambini ed anziani in difficoltà, ma senza che il Ministro Lollobrigida lo abbia chiesto, ė comunque una notizia. Dopo questa disavventura, Matteo Salvini si ricorda subito di essere ministro della Infrastrutture e annuncia in tutta fretta che convocherà i vertici di Ferrovie dimenticandosi però che il governo di destra li aveva nominati pochi mesi prima.