Dl Pnrr: Governo battutto su odg Pd che chiede interventi per superare crisi moda
Bonafè, crisi è sotto gli occhi di tutti, ora governo deve intervenire
Bonafè, crisi è sotto gli occhi di tutti, ora governo deve intervenire
“La tragedia di Calenzano impone di interrogarci sui meccanismi di funzionamento delle nostre grandi aziende partecipate. Adesso è toccato a Eni, ma non dobbiamo dimenticare Brandizzo, Suviana, Casteldaccia, che hanno coinvolto Rfi, Enel, Amap. Nelle società partecipate c’è un problema e non bastano i pannicelli caldi. La politica è in ritardo e deve smetterla di girarsi dall’altra parte. Siamo dinnanzi a un decreto che non affronta i nodi del Paese. Anche sugli ammortizzatori non ci siamo.
“Grazie al lavoro delle opposizioni, che unitariamente hanno chiesto di sospendere la seduta, si è riusciti a superare l’impasse sull’estensione degli ammortizzatori sociali sul settore moda. Abbiamo costruito anche insieme alla maggioranza una soluzione che allarga la platea dei beneficiari fino al 31 gennaio. Un piccolo segnale per un settore che va rilanciato”.
“Estendere anche al 2025 la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori di tutte le imprese del settore moda”.
“Le fibrillazioni fra Fitto e Giorgetti sullo slittamento del Pnrr mettono a rischio il rispetto dei tempi per il pnrr compromettendo la realizzazione degli investimenti e degli interventi nel Paese. Sul Pnrr il governo è in ritardo, come dimostra la lettera che il ministro Giorgetti ha inviato all’Ue per richiedere lo slittamento dei tempi, e il Parlamento non è adeguatamente informato, mancano le schede tecniche e oggi si vota l’ennesima fiducia per evitare il dibattito nel merito su un provvedimento che contiene un po’ di tutto ma leva fondi a settori importanti come la sanità.
Norma in contrasto con Pnrr, rischio per riservatezza dati
“Sulla sicurezza sul lavoro abbiamo ingaggiato con il governo un confronto serrato in commissione Bilancio che ha portato ad alcuni passi in avanti, pur in un contesto che resta ancora molto difficile. Un importante risultato è avere ottenuto l’estensione agli appalti privati dell'obbligo già previsto per quelli pubblici delle tutele economiche e normative contenute nei contratti siglati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative in tutti i casi di appalto e subappalto.
Obbligatorio corrispondere stesso trattamento economico e normativo
“Sul il Pnrr, il governo è sempre più nel caos: da un lato nasconde al Parlamento le schede tecniche nel Def e dall'altro litiga con l'Europa sull'eventuale proroga oltre il 2026. I ritardi sono acclarati e le opere ancora non realizzate. Insomma tante promesse, tanti rinvii e pochi fatti”. Così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in Commissione Politiche UE alla Camera.
“Ciò che resta sono i tagli alla sanità, al welfare e agli enti locali. Ma su questo il governo è consapevolmente cieco” ha concluso De Luca.
Cosa ci nasconde il ministro Giorgetti sul Pnrr? Continua ad esserci un quadro di assoluta opacità sull’avanzamento del piano con ritardi, buchi e ripetuti rinvii mentre il governo insiste nel non consegnare al Parlamento, a cui spetterebbero di diritto, le schede tecniche dei lavori. Purtroppo le poche certezze che abbiamo sono il taglio di 1,2 miliardi di fondi alla sanità, l'eliminazione di 500 case ed ospedali di comunità, la riduzione di 100.000 posti in asili nido, e i 6 miliardi cancellati a comuni ed enti locali per interventi fondamentali per le nostre comunità.