"Secondo l’AXA Mind Health Report 2023, l’Italia ha la più bassa percentuale di persone che avvertono uno stato di pieno benessere mentale. Siamo a percentuali inferiori al 20%. I disturbi psicologici, specie nei ragazzi, sono sempre più frequenti e sempre più difficili da affrontare. La presenza di questo tipo di disturbi, in tutte le fasce d’età, dopo la pandemia ha raggiunto livelli mai visti prima e l’incidenza nelle fasce di reddito medio-basse, nei giovani e nelle donne è sempre maggiore. Pesano l’incertezza sul futuro, il gender gap, i cambiamenti climatici e la solitudine. Abbiamo, per questi motivi, l’urgenza di istituire la figura dello psicologo di base. Lo dobbiamo fare per assicurare a tantissime persone una figura di riferimento, di prevenzione, di promozione, di ascolto e sostegno psicologico. Bisogna fare presto perché è una questione non più rinviabile. Siamo agli ultimi posti in Europa per investimenti pubblici in questo campo e bisogna invertire il trend in fretta senza perdere tempo in divisioni e distinguo. In questi giorni insisteremo affinché la Camera porti a compimento l’iter parlamentare. Lo faremo perché la salute mentale è in primis un diritto e una conquista di civiltà su cui non accettiamo più tentennamenti". Così Marco Furfaro, responsabile welfare e capogruppo in commissione Affari sociali del Partito Democratico, intervenendo a Lecce alla presentazione della legge a prima firma Loredana Capone sullo psicologo di base approvata all'unanimità dal consiglio regionale della regione Puglia.
“L’incidente ferroviario di Viareggio è un simbolo tragico delle contraddizioni della modernità. Morire quando si crede di essere al sicuro, nelle proprie abitazioni, a causa di carenze nella manutenzione dei convogli, di protocolli insufficienti, di convenzioni logistiche scellerate che hanno permesso passaggi, ad alta velocità, di treni con carichi esplosivi nelle stazioni in prossimità di edifici e centri città, è inaccettabile. Come è altrettanto insostenibile che dopo 14 anni, nonostante le cause accertate, non siano stati individuati i colpevoli della strage. Una nostra delegazione sarà presente questa sera alla fiaccolata di commemorazione mentre in Parlamento formuleremo proposte e progetti per celebrare il giusto ricordo delle vittime e promuovere buone pratiche per garantire la sicurezza ferroviaria”: è quanto riporta una nota congiunta dei deputati e senatori Pd Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Laura Boldrini, Marco Furfaro, Christian Di Sanzo, Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.
"Sono davvero molto soddisfatto che oggi la Commissione Affari Sociali abbia approvato il testo unificato del disegno di legge sull'Oblio oncologico. Abbiamo lavorato a lungo e con determinazione a una convergenza trasversale tra tutte le forze di maggioranza e opposizione. In molti Paesi d'Europa l'oblio oncologico è già legge. Era il momento di fare la nostra parte e fare in modo che un dramma vissuto dalle persone, e dal quale per fortuna sono uscite, non si trasformi per sempre in uno stigma e una discriminazione. Oggi abbiamo fatto un passo in avanti per milioni di persone. Il Partito Democratico come sempre si è mostrato disponibile a una collaborazione a favore di una battaglia di civiltà, contro le discriminazioni sociali, per far sì che tutti possano vivere la vita senza condizionamenti con la società e le istituzioni". Così Marco Furfaro, prima firma di una delle proposte di legge sull'oblio oncologico che ha dato vita al testo unificato, capogruppo PD in commissione Affari Sociali e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico.
“Ci dobbiamo opporre, nelle piazze e nelle aule parlamentari, a un governo ipocrita che si accanisce sui poveri italiani. Saremo l’unico Paese d’Europa senza uno strumento universale di lotta al reddito. Mentre Giorgia Meloni fa comizi in Parlamento, manda 400 mila famigle sulla strada, perché rimarranno fuori da ogni aiuto, come ha certificato l’Ufficio Parlamentare di Bilancio. E per gli altri sarà comunque a tempo, come a dire “sei povero ed è colpa tua, non meriti nessuno strumento di protezione da parte dello Stato se non ce la fai”. Il disegno è chiaro: precarizzare maggiormente il lavoro e consegnare al mercato persone senza difese e senza possibilità di opporsi allo sfruttamento incontrollato. Per questo hanno abolito il fondo affitti e contro la morosità incolpevole. È una logica incivile e violenta, che svela l’odio per i poveri di questa destra e di questo governo. E’ urgente un fronte comune tra sociale e politica per impedire che il dl lavoro sia solo l’inizio di questo disegno disastroso di precarizzazione del mondo del lavoro e di azzeramento dei diritti delle persone”. Così il deputato Marco Furfaro, della segreteria nazionale del PD e capogruppo in commissione Affari sociali, intervenendo al presidio organizzato a Roma a piazza del Pantheon dalla rete di associazioni e movimenti 'Ci vuole un reddito’.
“Oggi è la giornata internazionale contro l'abuso di droga e il traffico illecito, il governo Meloni è riuscito ancora una volta a trasformarla in una pagliacciata propagandistica e retorica. Nella lotta all’abuso e al traffico di droga serve serietà, competenza, pragmatismo, non le solite quattro frasi fatte. Le persone vanno a votare, eleggono parlamentari e poi delegano governi per vedere problematiche che riguardano milioni di persone trattate con cura e competenza, non con frasi che non sarebbero buone nemmeno per i diari degli anni ottanta. La prevenzione, l’informazione, la formazione hanno bisogno di persone preparate, non di slogan buoni per prendere quattro like sui social. Il proibizionismo ha fallito, fa felice la la mafia che imperversa. Lo dicono i dati, perché continuare a far finta di non vedere? Lo sappiamo, è una domanda retorica. Al governo non interessa nulla se la droga imperversa nelle strade o ciò che accade alle giovani generazioni. Loro se la cavano con slogan da quattro soldi. Nel frattempo la mafia gioisce e le problematiche legate al consumo delle sostanze rimangono”. Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari Sociali del Partito Democratico e responsabile Welfare in segreteria nazionale.
“La zona Logistica semplificata della Toscana attende da mesi di essere istituita. L’area, già individuata dalla Regione, potrebbe sviluppare molte potenzialità di crescita dei territori, soprattutto della Costa su cui si concentrano i poli di crisi industriale. La Zls metterà infatti in sinergia i porti di Livorno, Piombino, Marina di Carrara e Portoferraio, gli interporti di Guasticce e Prato oltre all’aeroporto di Pisa. Da oltre 6 mesi abbiamo depositato alla Camera una interrogazione per capire i ritardi ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta; ad oggi sappiamo soltanto che per istituirla occorre un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri mai emanato. Evidentemente per Giorgia Meloni questo atto non è una priorità, visto che ancora nessuno ha risposto alla nostra interrogazione alla Camera dei Deputati”: è quanto dichiarano i deputati Pd Marco Simiani, Emiliano Fossi, Simona Bonafè, Laura Boldrini, Federico Gianassi, Marco Furfaro e Christian Di Sanzo. Questo appello è condiviso e sostenuto anche dai senatori del Partito Democratico Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.
"Il governo - nonostante il Covid abbia mostrato tutta la debolezza del nostro sistema sanitario, nonostante ci siano milioni di italiani che non riescono a curarsi per mancanza di reddito o per liste di attesa infinite - ha deciso di definanziare la sanità pubblica.
Il disegno è chiaro: si curerà bene e subito chi potrà permettersi di pagare un privato. Gli altri, non gli interessano.
Noi siamo in piazza per combattere questa follia. E per riaffermare il valore della sanità pubblica. Il diritto alla cura è previsto dalla Costituzione e deve essere garantito a tutte e tutti, non può essere determinato dalla dichiarazione dei redditi".
Lo scrive in un tweet Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione affari sociali e componente della segreteria nazionale.
“1857 nuovi asili e 333 scuole materne. Per un totale di 264.480 nuovi posti. Questo significa il Pnrr per l'Italia. Ed è gravissimo che oggi la maggioranza abbia votato contro l’impegno di utilizzare i 4,6 miliardi previsti dal Next Generation UE per costruire queste infrastrutture fondamentali per le famiglie e per il Paese”.
Così Marco Furfaro, deputato PD e primo firmatario dell'ordine del giorno che chiedeva al governo di impegnarsi con ogni iniziativa utile per rispettare gli obiettivi sugli asili nido, e sottoscritto da tutti i gruppi di opposizione (Pd, M5S, AVS ed Elena Bonetti per il Terzo Polo), denuncia la bocciatura da parte della maggioranza.
"Straparlano di famiglia - spiega Furfaro - e nel frattempo la calpestano ogni giorno, aumentando la precarietà, togliendo ogni strumento contro la povertà, definanziando il fondo affitti. E ora distruggendo la possibilità per tante bambini e bambini di avere un servizio essenziale, per tanti genitori di liberare tempo per lavorare, di ridurre le diseguaglianze, di far diventare l'Italia un Paese più civile. Grazie presidente Meloni. La prima presidente del Consiglio donna che ogni giorno lavora contro le donne. Un capolavoro di ipocrisia”.
"A Roma sta succedendo una cosa vergognosa, un oltraggio a tutta la capitale Medaglia d’oro al Valor Militare per la Resistenza. Forza Nuova ha organizzato, il prossimo 23 giugno, un evento per ricordare Elio Di Scala, detto Kapplerino, rapinatore di estrema destra morto mentre stava commettendo una rapina in via Isacco Newton nel 1994. Si sentono legittimati a qualsiasi iniziativa perché non trovano nessun contrasto né da parte del governo né da parte della Regione. E' inaccettabile. Non possiamo stare a guardare: bisogna mettere in campo tutte le iniziative istituzionali e politiche per fermare questa vergogna. Il Questore, il Prefetto e il Ministro degli interni impediscano lo sfregio dei valori costituzionali della nostra Repubblica che ripudia e continuerà a ripudiare sempre ogni forma di rigurgito neofascista". Lo dichiara in una nota Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico.
"La fotografia che ci ha consegnato oggi l’UPB, nel Rapporto sulla politica di bilancio presentato al Senato, è drammatica. I dati ci dicono che circa il 42 per cento dei percettori del reddito di cittadinanza non accederanno all’assegno di inclusione previsto dal governo Meloni. I nuclei percettori passeranno da 1,2 milioni a 740mila: parliamo di circa 400mila famiglie escluse perché al loro interno non sono presenti soggetti tutelati. E’ un'ingiustizia insopportabile, a maggior ragione se guardiamo alla realtà del Paese e all’emergenza sociale che le famiglie devono affrontare tra disoccupazione, precarietà, costo della vita, affitti, mutui. Famiglie lasciate sole dal governo di Giorgia Meloni che da quando è in carica ha messo in campo una guerra intollerabile ai poveri e agli ultimi di questo paese. Una vergogna senza fine alla quale bisogna opporsi con fermezza e determinazione". Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo della Commissione Affari Sociali alla Camera e membro della segreteria nazionale.
“Finalmente è stato approvato l’emendamento che permette di stabilizzare centinaia di lavoratori e lavoratrici precari impegnati presso gli IRCCS e IZS. Un risultato importante e frutto di un lavoro parlamentare corale, portato avanti con determinazione dal Gruppo del Pd e soprattutto dalla lotta dei precari coinvolti. Viene finalmente affrontato il tema di una particolare categoria di lavoratori della sanità pubblica da decenni condannati a una condizione di precarietà. Una categoria che comprende biologi, chimici, fisici, farmacisti, statistici, ingegneri, data manager, grant officer, infermieri, tecnici e tanti altri lavoratori che non hanno avuto diritto a contributi pensionistici, ferie, congedi parentali, maternita', TFR. Era stato approvato in aula un nostro ordine del giorno che impegnava il governo al raggiungimento di questo obiettivo ed ora abbiamo ottenuto la concretizzazione di questa misura. Un risultato importante per tante persone che meritano di essere stabilizzate”. Lo dichiarano Ubaldo Pagano e Marco Furfaro, firmatari dell’emendamento approvato e rispettivamente capogruppo Pd in commissione Bilancio e Affari sociali.
“Dai dati Istat, nel report su reddito e condizioni di vita 2021-2022, emerge che 1 italiano su 4, 14 milioni di persone, sono a rischio povertà o esclusione sociale. Nonostante questo il governo Meloni continua nella sua incomprensibile guerra ai poveri di questo paese, ignorando di fatto la drammaticità in cui vivono le famiglie italiane. Lo afferma il deputato Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e componente della segreteria nazionale. La destra continua ad ignorare il tragico contesto sociale in cui ci troviamo e abbandona milioni di persone senza sostegni e senza strumenti di protezione sociale. I tagli al servizio sanitario nazionale, alla scuola e l’accanimento dimostrato contro il reddito di cittadinanza o contro i fondi per il caro affitti e contro la morosità incolpevole dimostrano semplicemente che questa destra ha un disegno ben preciso: far aumentare le diseguaglianze e la precarietà e governare sulla paura. È un disegno preoccupante che va fermato con urgenza, prima che la situazione diventi vera e propria emergenza sociale”.
"Accolgo con favore le dichiarazioni della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dei ministri interessati, sull'oblio oncologico. In Parlamento ci sono varie proposte di legge su cui stiamo cercando una convergenza trasversale da parte di tutte le forze di maggioranza e opposizione. In molti Paesi d'Europa, l'oblio oncologico è già legge. Ora è il momento di fare la nostra parte e fare in modo che un dramma vissuto dalle persone, e dal quale per fortuna sono uscite, non si trasformi in uno stigma e una discriminazione. Il Partito Democratico ha chiesto che la legge sull'oblio oncologico fosse una priorità e faremo la nostra parte per approvarla nel minor tempo possibile". Così Marco Furfaro, primo firmatario di una pdl sull'oblio oncologico e capogruppo Pd in commissione Affari Sociali alla Camera.
Dichiarazione di Marco Furfaro, capogruppo Pd commissione Affari Sociali
"L’archiviazione da parte del tribunale di Brescia nei confronti di Roberto Speranza e di Giuseppe Conte è un fatto davvero importante. Sono stati mesi drammatici e difficili e questa sentenza rafforza solo le nostre convinzioni e la nostra fiducia nell’operato di chi si è trovato a fronteggiare un’emergenza di quella portata". Lo afferma Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali e responsabile Iniziative politiche, contrasto alle diseguaglianze e welfare nella segreteria del Partito democratico. "La destra, com’è nel suo stile, ha provato a scaricare le colpe e gettare fango su chi, in quei giorni, aveva la responsabilità e l’incombenza di prendere decisioni difficili e delicate per difendere la salute dei cittadini. Farebbero bene a scusarsi e dare merito a Giuseppe Conte e Roberto Speranza per aver fatto con serietà e sacrificio il possibile, per affrontare e contrastare una pandemia globale che ha trovato tutti impreparati e inadeguati".
"Nella giornata di oggi cinquanta attivisti di JlProject sono riusciti a scoprire chi si cela dietro l'account twitter che mesi fa minacciò via social Don Mattia Ferrari, cappellano della ONG Mediterranea. Le minacce provengono da un account, Rgowans, che da sempre diffonde annunci a favore dell'operato di milizie e guardia costiera libica, anche attraverso documenti riservati europei e immagini scattate da droni di Frontex. Dietro ci sarebbe un giornalista ed ex vicecapo della Guardia costiera canadese, con stretti rapporti con Frontex e istituzioni europee. Un fatto, se confermato, inquietante e allarmante perché il profilo in questione riceve e diffonde materiale in diretta da tutte le milizie libiche, provando ad imporre la narrazione empatica di salvataggi delle barche di migranti da parte dei libici e negando ovviamente le azioni di violenza in mare e a terra. Esprimo tutta la mia solidarietà a Don Mattia e alla comunità di Mediterranea, la Procura di Modena faccia luce al più presto su questa pericolosa vicenda. Siamo davanti al misero tentativo di perseguire chi si impegna per gli altri e per questo è il momento di stringerci tutti attorno a Don Mattia, per chiedere con forza risposte e chiarimenti immediati". Così in una nota Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico.