Interrogazione dei tre deputati toscani dei Democratici: “L’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie ha sollevato la criticità rappresentata dai pattini dei freni dei convogli merci come quello dell’incidente del 3 febbraio a Viareggio”
Roma, 7 febbraio 2023. “Basta promesse sulla sicurezza ferroviaria, Salvini faccia chiarezza. Come intende garantire che il trasporto ferroviario delle merci, e in particolare di quelle infiammabili, sia compatibile con la sicurezza pubblica e dei lavoratori coinvolti?”.
Lo chiedono con una interrogazione i deputati toscani del Partito Democratico Emiliano Fossi, Marco Simiani e Marco Furfaro, dopo il principio d’incendio su un vagone carico di Gpl verificatosi lo scorso 3 febbraio alla stazione di Viareggio.
“Vorremmo ricordare che soltanto nel corso del 2022 il Comitato macchinisti cargo ha indotto sette scioperi per denunciare le attuali criticità sulla sicurezza chiedendo a Trenitalia maggiori investimenti tecnologici capaci di limitare i margini di errore umano - sottolineano i deputati Pd -. E, secondo i dati resi noti dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Anfisa), lo scorso anno sono stati controllati 400 treni merci con lo stesso sistema frenante del convoglio fermato il 3 febbraio scorso a Viareggio. Anche Marco Piagentini della onlus ‘Il Mondo che vorrei’ che riunisce i familiari delle vittime della strage del 29 giugno 2009, ha dichiarato di aver spesso denunciato che i pattini dei freni di questi treni sono difettosi. Nel 2021 Anfisa ha sollevato la questione sia in sede nazionale, richiedendo agli operatori come misura immediata di abbassare la velocità di marcia, sia in sede comunitaria sollecitando l’Agenzia europea per la sicurezza delle Ferrovie che ha avviato una procedura d’urgenza. Dal 2014 sono in vigore norme comunitarie che obbligano a tracciare manutenzione e veicoli europei e dal 2009 è stata istituita per tale settore una task force europea”.
“Il sindaco di Viareggio Del Ghingaro ha chiesto più volte, ma senza ottenere risposta, la costituzione di un osservatorio con sede a Viareggio riguardo al transito delle merci pericolose sui binari - ricordano Fossi, Furfaro e Simiani -. Va segnalato che non è la prima volta che sulla linea costiera si verificano episodi del genere: il 22 ottobre del 2021 il principio d’incendio si era verificato alla stazione di Sarzana, anche in quel caso si trattò di un surriscaldamento dell’impianto frenante”.
“Una delle ragioni fondanti del 41bis è esattamente evitare che i mafiosi possano comunicare all’esterno mandando messaggi alle cosche. Perché questo salda i rapporti tra mafiosi e sovversivi, mette a repentaglio la sicurezza nazionale, nonché quella di chi lavora e indaga su di loro. Rivelare contenuti riservati come ha fatto Dalmastro e darli in pasto al Paese come ha fatto Donzelli, significa prestarsi a fare il megafono della mafia e di chi vuole attentare allo Stato, facendo conoscere le loro intenzioni a tutti coloro che stanno fuori. Hanno fatto una cosa così grave che dimettersi è il minimo. Il silenzio di Giorgia Meloni dinanzi a questo è inquietante". Così Marco Furfaro, deputato del Partito Democratico, intervenendo alla trasmissione Coffee Break su La7.
A pochi giorni dall'arresto di Messina Denaro, da toscano avrei voluto votare la commissione d'inchiesta sui fenomeni mafiosi per onorare Caterina e Nadia, due bambine di 50 giorni e 9 anni, che persero la vita nella strage di via dei Georgofili a Firenze. Doveva essere una giornata di unità e determinazione che onorava il ricordo di tutte le vittime di mafia. Purtroppo Donzelli, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, ha usato il suo intervento per infangare i parlamentari del Partito democratico associandoli a mafia e terrorismo solo per aver fatto visita in carcere a un detenuto. Una cosa che attiene alle prerogative parlamentari e al ruolo che il mandato costituzionale ci consegna. Una cosa aberrante e vergognosa a cui il Parlamento mai aveva assistito prima. Non contento ha rivelato informazioni sensibili, raccolte non si sa come, mettendo a rischio la sicurezza nazionale. E’ inaccettabile come è inaccettabile il silenzio di Giorgia Meloni.
Lo ha detto il deputato del PD Marco Furfaro, intervenendo in Aula.
Dichiarazione on. Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali
"La rimozione della targa contro l'omolesbobitransfobia dimostra non solo che quella targa era ed è necessaria, ma che occorre fare persino di più: più educazione sessuale e all'affettività nelle scuole, più iniziative finalizzate a ricordare le vittime LGBTQIA+ durante il nazifascismo e più leggi, tutele e diritti, da una norma contro i crimini d'odio ai matrimoni egualitari. La mia solidarietà alla comunità LGBTQIA+. Per ogni targa rimossa, ne installeremo un'altra. E invito le istituzioni a fare di più. Sono contento che il sindaco di Agliana, in provincia di Pistoia, abbia condannato l’evento, ma lo invito a riflettere che anche togliere il patrocinio, come ha fatto lui, al Toscana Pride alimenta l’idea che i diritti civili non siano poi così importanti. Serve coerenza, azione, prossimità, non solo belle parole". Così Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali, commenta la vandalizzazione della panchina arcobaleno ad Agliana su cui era stata messa una targa da Arcigay Prato Pistoia con i ragazzi e le ragazze dell’associazione PortAperta.
I deputati toscani dei Democratici: “Il fatto che anche la terza manifestazione di interesse per Sanac sia andata deserta getta ombre su questa vicenda”
Un'interrogazione al Governo per sapere “quali interventi urgenti si intenda assumere al fine di garantire una soluzione positiva della situazione debitoria di Acciaierie d'Italia nei confronti di Sanac e quali interventi si intenda assumere al fine di rilanciare la filiera siderurgica italiana e garantire gli attuali livelli occupazionali degli stabilimenti Sanac”.
È quanto chiedono i deputati Pd Emiliano Fossi e Marco Furfaro, che si sono rivolti al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, per avere informazioni sul futuro della Sanac, che ha uno stabilimento a Massa. L’azienda, che si occupa dal 2015 della lavorazione di materiali refrattari destinati al settore siderurgico, conta 380 dipendenti ed è in amministrazione straordinaria.
“Il gruppo – si legge nell'interrogazione di Fossi e Furfaro – è controllato da sempre dall'ex Ilva a livello produttivo e gestionale: il 70 per cento del prodotto è infatti destinato a Taranto mentre il restante 30 per cento al mercato terziario. Per tale motivo il futuro dell'azienda è fortemente legato alla vertenza Arcelor Mittal ed alle scelte del governo nell'ambito del settore siderurgico in Italia”. “Vogliamo che il governo faccia chiarezza – hanno spiegato Fossi e Furfaro -. Tutti questi lavoratori devono essere tutelati. Il fatto che anche la terza manifestazione di interesse per Sanac sia andata deserta getta ombre su questa vicenda ed è necessaria una forte presa di posizione da parte del governo, al fine di assicurare la continuità produttiva. Noi saremo sempre in campo per tutelare il lavoro”.
“E’ semplicemente incomprensibile la risposta del ministro della Salute, Orazio Schillaci, alla nostra richiesta di trovare una soluzione per i 60mila senza dimora, i quali, essendo privi di residenza, perdono il medico di base. Molte sono persone che finiscono in strada perché non riescono a pagare l'affitto, che oltre a non avere un tetto perdono pure il diritto alla cura. Il ministro, in pratica, dice che si possono rivolgere al Pronto Soccorso. Ma è un controsenso che costa tanti soldi e rappresenta un accanimento verso i poveri. Perché le persone senza dimora possono infatti accedere ai soli servizi di Pronto Soccorso, il cui costo stimato mediamente, per singolo intervento, è quasi triplo ed in alcuni casi anche quadruplo rispetto al costo annuale di un Medico di Medicina Generale per ogni paziente. Il costo di un intervento singolo al pronto soccorso è stimato in 250 euro contro gli 80 euro del costo annuale di un medico di medicina generale. Non solo, arrivare al Pronto Soccorso significa mancata prevenzione, avere cure quando è troppo tardi e l'impossibilità di non poterle seguire, in mancanza del medico di base. Basterebbe una piccola modifica legislativa per garantire a decine di migliaia di persone il diritto alla cura, con meno oneri per lo Stato e meno ingiustizia. Negarlo è la linea del governo: accanirsi contro i poveri". Lo dichiara il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera.
In tutta Europa, in queste settimane stiamo assistendo ad una carenza di farmaci. Da varie zone d’Italia arrivano segnalazioni che dai banchi delle farmacie è molto complicato reperire antibiotici e antinfiammatori in primis ibuprofene. Una situazione che rischia di diventare insostenibile per città e piccoli centri. Vorremmo avere dal governo dati più approfonditi e rassicuranti su questo tema per provare a dare risposte esaustive e rassicuranti ai cittadini ed eventualmente adottare con tempestività politiche di prevenzione e tutela. Per questi motivi come Partito Democratico, assieme al gruppo del Movimento 5 stelle, abbiamo chiesto e ottenuto l’audizione del ministro della Salute Orazio Schillaci, prevista per martedì 17 Gennaio alle 14.30 in commissione Affari Sociali, affinché tratti con urgenza questa tematica.
Così Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali della Camera.
Dichiarazione dei deputati Pd Marco Simiani e Marco Furfaro
"La destra abbandona a se stessi il Monte Amiata e l'Abetone: la maggioranza, su indicazione del governo, ha respinto un nostro ordine del giorno al Decreto Aiuti Quater, che prevedeva risorse adeguate per garantire le imprese del territorio penalizzate ad oggi dalla mancanza della neve che sta compromettendo la stagione invernale". È quanto dichiarano i deputati Pd Marco Simiani e Marco Furfaro dopo la bocciatura in aula dei loro odg.
"Questa decisione del Governo aggrava una situazione economica e sociale già compromessa dall'inflazione e dai rincari energetici e dei carburanti. Se la stagione sciistica non prenderà il via nelle prossime settimane sarà un disastro per le strutture ricettive e per gli operatori del settore. Ancora una volta la destra rinnega le promesse e penalizza un territorio marginale senza valorizzarne le vocazioni e le potenzialità. Il tempo degli annunci elettorali è finito": concludono.
Dichiarazione di Marco Furfaro e Gianni Girelli, deputati Pd in commissione Affari Sociali
"E’ l’ennesimo attacco di questo governo al terzo settore. Oggi in aula è stato bocciato un nostro Odg che stanziava risorse a favore di tali enti per far fronte agli aumenti del caro energia. Il terzo settore non è solo un settore economico, ma un insieme di comunità virtuose che svolgono servizi di natura pubblica, in troppi casi anche sostituendo le istituzioni e lo abbiamo visto durante la pandemia. E’ una scelta incompresibile da parte della destra al governo che decide di non supportare coloro che si sono fatti carico durante il Covid di un gran pezzo di Paese. Così la maggioranza si render complice, inevitabilmente, di una riduzione dei servizi e della loro qualità e di un peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini e delle cittadine. Un fatto grave e uno schiaffo a chi ogni giorno si impegna per il nostro Paese". Così Gianni Girelli, deputato Pd in commissione Affari Sociali, e Marco Furfaro, deputato e resp. associazioni e movimenti del Partito Democratico in una nota.
630 mila famiglie italiane rischiano di finire per strada. E non per colpa loro, ma per morosità incolpevole. Cioè non riescono più a pagare l’affitto perché perdono il lavoro, perché a causa del caro energia, dell’inflazione, la loro pensione, il loro stipendio, non basta più. Parliamo di 135 mila sfratti eseguibili per morosità solo nel 2022, cioè il 90% delle richieste di sfratto. Nonostante il fondo affitti e quello per la morosità incolpevole, che la destra ha deciso di non rifinanziare nell’ultima legge di bilancio. Di fronte a questo disastro sociale, abbiamo chiesto al governo con un ordine del giorno di prendere un impegno nei confronti delle famiglie italiane in difficoltà e di finanziare misure per aiutarle. Governo e maggioranza hanno bocciato la proposta. Perché, in campagna elettorale dicono che “la casa è il bene primario attorno alla quale le persone costruiscono il proprio futuro”, come asseriva Giorgia Meloni il 29 agosto del 2022, ma alla prova dei fatti premiano gli evasori e si accaniscono sui poveri.
Così Marco Furfaro, capogruppo del Pd in commissione Affari sociali della Camera.
Questa mattina ho portato la mia solidarietà alle famiglie che si sono ritrovate in piazza a Roma per chiedere alle istituzioni di mantenere alta l’attenzione sul tema delle adozioni dalla Cina. Chiedono al governo e alla politica tutta, giustamente, passi avanti concreti per sbloccare la situazione. Sono bambine e bambini che avevano avuto un abbinamento con delle famiglie prima del Covid e poi sono rimaste bloccati. In questa vicenda surreale ci sono le vite di persone che con sacrifici immensi stanno, da anni, lottando e sperano di poter abbracciare i loro figli. Sono circa 30 famiglie e dal 2019 hanno tentato ogni strada per completare il loro iter adottivo. I bambini in questione sono tutti bisognosi di cure e di affetto e tanti genitori in questi mesi hanno avuto pochissimi aggiornamenti su di loro. In queste ore sono stati fatti passi avanti, bisogna ora mettere in campo tutti gli strumenti possibili. Per questo chiederò al governo di affrontare assieme la questione con urgenza e in ogni sede opportuna. Aiutare queste famiglie è un dovere trasversale.
Così Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali della Camera, a margine della manifestazione delle famiglie che attendono l’adozione di bambini dalla Cina in piazza del Pantheon a Roma.
“Da una parte il ministro Schillaci dice al Paese di prepararsi, emette ordinanze in cui ripristina la mascherina e misure severe. Dall’altra, il governo passa sopra il Parlamento con la ‘tagliola’ per premiare i no Vax, togliere gli strumenti di protezione nelle strutture ospedaliere e nelle Rsa ed elimina il tampone obbligatorio per uscire dall’isolamento per i positivi. La cosa folle è che, con l’ordinanza del ministro, le persone positive che arrivano dalla Cina saranno tamponate e messe in quarantena se positive. Poi grazie al decreto Rave appena approvato dopo cinque giorni, le stesse persone saranno libere di andare in giro a diffondere il virus non sapendo, tra l’altro, se di una nuova variante. Un comportamento illogico, contraddittorio, irresponsabile perché fatto sulla vita delle persone. Lo dimostrano anche le defezioni di Forza Italia al momento del voto e le dichiarazioni di loro importanti esponenti di queste ore. Ci chiediamo come il ministro Schillaci possa continuare a sopportare le decisioni antiscientifiche prese dalla sua maggioranza”.
Lo afferma Marco Furfaro, capogruppo del Partito democratico in commissione Affari Sociali.
“In campagna elettorale avete cavalcato le piazze no vax e arrivati al governo avete raccontato al Paese che la pandemia era finita. Abbiamo ospedali sotto organico, pronti soccorso che scoppiano e anziché assumere, avete definanziato la sanità pubblica e premiato i medici no vax. Era difficile dare un messaggio peggiore. Avete smantellato hub e alberghi per la quarantena. E ora, dove finiranno le persone che arrivano in Italia positive al Covid? Avete voluto commissariare la scienza, portando in quest'aula un decreto d'urgenza che non ha nessun fondamento scientifico. Il paradosso è che mentre una nuova ondata pandemica arriva dalla Cina a causa delle mancate vaccinazioni, voi eliminate l'obbligo vaccinale per il personale sanitario e premiate con un decreto i medici no vax.
Non solo, mentre disponete controlli negli aeroporti e la premier consiglia di utilizzare mascherine e fare tamponi, negli ospedali e nelle Rsa fate decadere tutte le misure di precauzione che hanno permesso finora di salvare vite. E oggi il fallimento di questa strategia è dimostrato dalla sua ordinanza per ripristinare le mascherine nelle strutture ospedaliere e nelle Rsa. Non siamo noi a contestare il decreto, quindi, siete voi. Ministro si liberi della demagogia dei partiti che la sostengono e segua la scienza. La presidente Meloni ha detto che bisogna “fermarsi”. Bene, fermatevi e ritirate il decreto Rave. Potenziamo gli strumenti a disposizione a partire dai vaccini, e discutiamo come garantire il diritto alla salute alle persone, dai bambini ai più fragili. Ci troverete pronti a cooperare, ma facciamolo subito”.
Così il capogruppo Pd in commissione Affari sociali Marco Furfaro, intervenendo in Aula durante l’informativa del ministro Schillaci sulla situazione Covid.
“Le notizie preoccupanti che arrivano dalla Cina e le conseguenti azioni prese dal Ministro Schillaci sui tamponi obbligatori per i passeggeri in arrivo e in transito dalla Cina dimostrano che le misure sul Covid contenute nel decreto Rave sono una follia antiscientifica. Qui non stiamo parlando della contrapposizione di idee tra destra e sinistra, ma della vita della gente. La maggioranza si fermi, ascolti la scienza, serve misura e cautela. L’approccio antiscientifico e liquidatorio di queste prime settimane rischia di mettere a rischio mesi di cautele, fermatevi”
Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione affari sociali alla Camera
“Deplorevole e ipocrita fare post su Fb strappalacrime sulla coppia di ragazzi senza dimora di 23 anni, Sabrina e Michael, che a Milano hanno lasciato il figlio in ospedale perché non hanno niente di niente. Quei ragazzi avrebbero bisogno di diritti, una casa, un lavoro. Invece non hanno assicurato nemmeno il diritto alla salute. Perché i senza dimora - 100mila in tutta Italia - perdono la residenza e quindi anche la possibilità di avvalersi del medico di base. Per questo, in approvazione della Legge di bilancio, ho presentato in Aula un ordine del giorno che impegnava il governo a sanare questa ingiustizia terribile. Una norma caldeggiata dall'Ordine dei Medici che avrebbe comportato meno costi per lo Stato (andare al Pronto Soccorso costa molto di più) e dato la possibilità di iscriversi negli elenchi degli assistiti delle Asl. Nonostante una legge sia stata già approvata all'unanimità in Emilia Romagna, Puglia e Piemonte e in tante altre si stia per farlo, il governo ha dato parere contrario e l’Odg è stato bocciato. Poi a Natale arriva il post strappalacrime e ipocrita di una ministra dello stesso governo che prima toglie il reddito di cittadinanza, poi nega fondi per il disagio abitativo e infine le cure ai più poveri. E' inaccettabile. Roccella, anziché piangere lacrime di coccodrillo, spieghi perché sono così cattivi da voler negare a quei due ragazzi, come ad altre 100mila persone, il medico di base. Tra l'altro, probabilmente uno dei motivi per cui quei due ragazzi hanno dovuto lasciare il figlio in ospedale senza riconoscerlo”.
Così il capogruppo del Pd in commissione Affari sociali alla Camera, Marco Furfaro.