“La maggioranza ha bocciato il mio emendamento, sottoscritto da AVS, M5S e Azione, per abbattere la cosiddetta "tampon tax".
Una tassa odiosa che rende persino il ciclo mestruale un lusso e che le donne sono costrette a pagare per usufruire di beni di prima necessità come gli assorbenti.
Il mio emendamento alla legge di bilancio avrebbe ridotto l'Iva su questi prodotti dall'attuale 10% al 4%. A causa del voto contrario della destra, non è stato possibile.
E così, mentre gli italiani possono acquistare il tartufo fresco con un'Iva agevolata, le donne non possono fare altrettanto per gli assorbenti.
Prima lo smantellamento di Opzione Donna, poi i 114.000 posti tagliati agli asili nido dal PNRR, in seguito l'ok agli anti-abortisti nei consultori, adesso questo: quello della destra è un attacco sistematico ai diritti e al corpo delle donne.
Obbedienti, zitte, buone, meglio ancora se a casa e magari in cucina. È così che FdI, Lega e Forza Italia immaginano e vogliono ancora le donne. Non ve lo consentiremo”. Lo scrive sulle sue pagine social Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali di Montecitorio a proposito della bocciatura dell’emendamento PD alla manovra a sua prima firma che proponeva l’abolizione della tampon tax.
“Un’alluvione ti porta via la casa o l’azienda su cui hai investito tutta la vita? Il Governo non ti dà un euro. Non paghi le tasse o non rispetti la legge, per di più mettendo in pericolo la salute del prossimo? Il Governo ti premia. La decisione di cancellare le multe ai No-Vax è l’ennesima pagina di vergogna scritta da Giorgia Meloni. Spiegate ai medici e agli infermieri questa indegna cambiale elettorale sulla loro pelle. Spiegate a chi la legge l’ha rispettata che è un fesso. Spiegate a chi, a causa del Covid, ha perso un proprio padre, madre, figlio, amico, parente che è stato tutto uno scherzo.
Avete creato un precedente devastante per la credibilità dello Stato. E se dovesse riaccadere, perché può riaccadere, tra negazionisti e regali ai No-Vax quale risposta dovremmo aspettarci per contenere un virus? Aprire nuovi cimiteri?
Vergognatevi” così sui social il responsabile nazionale welfare del Pd, il deputato democratico, Marco Furfaro.
“Un botto enorme come se a esplodere fosse stata una bomba. Così raccontano i cittadini di Calenzano e dei paesi vicini che hanno vissuto l'esplosione del deposito di carburanti dello stabilimento dell'Eni. Un botto enorme che ha causato la morte di 2 persone e il ferimento di altre 9. A nome del Pd esprimo il nostro più sentito e commosso cordoglio alle famiglie delle vittime, augurando una pronta guarigione alle persone ferite, nella speranza che vengono ritrovate presto le persone adesso disperse. È l'ennesima strage sul lavoro in un anno nero e chiediamo al governo di riferire in Aula per accertare le responsabilità di quanto accaduto e soprattutto per fermare questa insopportabile strage che dura da anni. Le persone che la mattina si alzano per andare a lavoro hanno il diritto di tornare a casa dai propri familiari”. Così il deputato toscano Marco Furfaro, capogruppo in Commissione Affari sociali e membro della segreteria nazionale Pd.
“Siamo dentro un'emergenza. Questo è quello che certifica il 58mo rapporto Censis ed è un'emergenza che in primis sta colpendo i giovani e i giovanissimi. Sono numeri che devono fare riflettere e chiedono azioni urgenti. Il 58,1% dei giovani di 18-34 anni si sente fragile, il 56,5% si sente solo, il 51,8% dichiara di soffrire di stati d'ansia o depressione, il 32,7% di attacchi di panico, il 18,3% accusa disturbi del comportamento alimentare, come anoressia e bulimia. Solo in alcuni casi si arriva a una vera patologia conclamata: un giovane su tre (il 29,6% del totale) è stato in cura da uno psicologo e il 16,8% assume sonniferi o psicofarmaci. Una situazione allarmante che questo governo non sta minimamente affrontando. Servirebbero investimenti ma soprattutto servirebbe istituire una figura essenziale come lo psicologo di base. È un servizio di base imprescindibile per affrontare il disagio psicologico che è in aumento presso ogni fascia di età e contesto. Giorgia Meloni e il suo governo per una volta mettano al centro le persone e non la loro misera propaganda”. Lo afferma Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.
"Siamo allibiti dinanzi all’ennesima assurdità a cui ci sta facendo assistere questo governo. La relazione del ministero della Salute sull'applicazione della legge 194, inviata il 22 novembre scorso ai presidenti di Camera e Senato, non è mai comparsa sul sito del ministero e da nessun’altra parte. Personalmente ho chiesto, come capogruppo del Partito Democratico in commissione affari sociali, di riceverla e poterla visionare senza alcun risultato. Oggi invece scopriamo che la relazione è on line pubblicata sul sito di Pro-Choice, il sito di un’associazione Pro vita. Una vicenda che ha dell’assurdo, il ministro Schillaci chiarisca immediatamente. Le cose sono due: o siamo di fronte ad una fake news da quattro soldi oppure è successa una cosa gravissima che equipara questo Paese a una Repubblica delle Banane, dove gli antiabortisti hanno una relazione sull'aborto da trasmettere al Parlamento, prima del Parlamento stesso". Lo dichiara Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.
Pdl a salvaguardia bambini e fragili da gravi infezioni
“La produzione di formaggi con l’utilizzo di latte crudo è certamente un patrimonio della tradizione casearia del nostro Paese, ma il suo consumo nei bambini e nelle persone fragili può essere veicolo di alcune gravi infezioni che negli ultimi anni si sono dimostrati anche letali. Per questo c'è bisogno di fornire tutte le indicazioni sulle caratteristiche dei prodotti non pastorizzati attraverso etichette facilmente leggibili”.Lo dichiarano Stefano Vaccari e Marco Furfaro, rispettivamente capigruppo Pd in commissione Agricoltura ed Affari sociali della Camera che insieme ai colleghi Forattini, Marino, Romeo, Rossi, Ciani, Girelli, Malavasi, Stumpo, Lai, hanno depositato una specifica proposta di legge per fissare disposizioni più puntuali e rigorose sull’etichettatura di alimenti e prodotti contenenti latte crudo.
“La crescente richiesta di alimenti naturali - aggiungono - ha orientato le scelte di consumo verso alimenti ritenuti in possesso di migliori proprietà nutrizionali e organolettiche, come il latte crudo, ma l’assenza del trattamento termico può comportare la possibilità, anche se rara e occasionale, di trasmettere all’uomo microrganismi nocivi presenti nell’alimento. Questi batteri patogeni possono causare infezioni con sintomi lievi ma anche evolvere in forme molto gravi. Tra il 2022 e il 2023 in Italia si sono registrati 73 casi, di cui 70 a livello pediatrico. Anche in Europa si stanno moltiplicando casi simili. La legislazione italiana in termini di etichettatura si limita a dare indicazioni generiche senza però specificare i rischi legati al consumo. Per questo con la nostra proposta prevediamo che l’etichettatura dovrà essere inamovibile, indelebile e facilmente leggibile evidenziando i rischi per la salute per bambini, anziani e immunodepressi così come dovranno essere più chiare le informazioni ai consumatori da esporre nei punti vendita. La proposta affida ad un decreto ministeriale la definizione delle modalità per l’esposizione dei prodotti in commercio. Ci auguriamo - concludono - che questa proposta venga assegnata quanto prima alle commissioni competenti e approvata in tempi ragionevoli”.
“Il Parlamento ha approvato un ordine del giorno del Partito Democratico a mia prima firma in cui il governo si impegna a prorogare di un anno l’entrata in vigore del regime IVA esteso agli Enti del Terzo Settore. Ora ci aspettiamo il parere favorevole anche al nostro emendamento alla legge di bilancio in modo da rendere da subito operativo l’impegno. Poi, servirà intervenire normativamente, discutendo con l’Europa, per escludere definitivamente dal campo di applicazione dell’IVA gli enti del Terzo Settore. Stiamo parlando di 360mila associazioni e 120mila enti, un mondo che conta oltre 5 milioni di persone che ogni giorno fanno volontariato e solidarietà nel nostro Paese. Hanno bisogno di sostegno, non di complicazioni. La proroga aiuta a prendere tempo, ma è un tema che va risolto al più presto e in modo definitivo. Perché sono un pezzo fondamentale del nostro Paese, che non fa business, ma si prende cura dell’Italia più profonda e più fragile”.
Così Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale Pd.
A Treviso, nella giornata di ieri, Marco Magrin, un uomo di 53 anni è morto di freddo perché era finito a vivere in un garage senza riscaldamento. Magrin era stato sfrattato dalla sua abitazione perché non aveva più i soldi per pagare l'affitto, nonostante avesse un lavoro regolare ma con uno stipendio troppo basso. Era un "moroso incolpevole", cioè uno di quei nostri concittadini che non possono più pagare l'affitto e non per colpa loro. Cittadini in difficoltà che fino a due anni fa avevano la possibilità di avere un aiuto dallo Stato. Ma ora non più, perché il governo ha tolto i fondi per aiutarli, lasciando a rischio sfratto centinaia di famiglie italiane. Per questo, disgrazie come queste non sono frutto del caso, della sfortuna o semplicemente del freddo, queste sono disgrazie che avvengono a seguito di scelte politiche vergognose come quella di abolire il reddito di cittadinanza o di definanziare completamente il fondo contro la morosità incolpevole e il fondo affitti. La presidente Giorgia Meloni rifletta sui provvedimenti scellerati del suo governo che hanno ridotto fortemente la protezione sociale nel nostro Paese. Rifletta e agisca. Morire di freddo perché non si hanno i soldi per pagare l’affitto è una cosa vergognosa e inaccettabile per un Paese civile. Tanto più quando un governo si è macchiato della responsabilità di togliere strumenti che potevano salvare la vita di un nostro compatriota". Lo afferma Marco Furfaro, capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.
"Un governo che sa solo prendere in giro i cittadini. Questo è il governo Meloni: ipocrisia e bugie. Il decreto del ministero dell'economia e delle finanze ha fissato allo 0,8% la percentuale di perequazione degli assegni del 2025. Risultato? Le pensioni minime aumenteranno di soli 1,8 euro al mese. Un caffè in più al mese, questa è la loro idea di contrasto alla povertà e alle diseguaglianze. Sono arrivati al potere promettendo di tutto: dovevano portare le pensioni minime a 1000 euro, dovevano abolire la Fornero, dovevano dare 400 euro per ogni figlio nato fino a 6 anni, dovevano abolire il canone Rai. Non hanno rispettato nessuna promessa, solo bugie e propaganda. Lasciano milioni di persone in difficoltà mentre distribuiscono mancette ai loro amici e alla sanità privata. L'aumento ridicolo delle pensioni minime è l'emblema della loro ipocrisia". Lo afferma Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria.
"Che bella l'Italia che non piega la testa.
Che bella l'Italia che dice no a una legge di bilancio che rende gli ultimi sempre più ultimi, che colpisce scuola e sanità, che non mette un solo euro per sostenere chi non può più permettersi di pagare un affitto, che non fa nulla contro i salari da fame.
Insegnanti, medici, infermieri, operai. Il Paese reale, presidente Meloni, è qui. Nella piazza di Bologna, nelle strade di Roma, Milano, Napoli e di tutta Italia.
Nonostante i ricatti e nonostante un ministro che precetta gli scioperi ma mai i ritardi dei trasporti di cui dovrebbe occuparsi.
Continueremo a batterci in Parlamento, al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, contro questa legge di bilancio ingiusta e iniqua” così sui social il responsabile welfare del Pd, il deputato democratico Marco Furfaro.
“Nella giornata di oggi, abbiamo discusso alla Camera il ddl concorrenza. Avevamo presentato in questo provvedimento emendamenti importanti per il distretto tessile pratese, recependo le richieste fatte dal tavolo di distretto su moratoria degli F24, moratoria dei finanziamenti, crediti di imposta, e cassa integrazione in deroga per il 2025. Purtroppo dalla discussione sono mancati proprio i nostri emendamenti perché il governo li ha dichiarati inammissibili, nonostante che esponenti eletti in Toscana della maggioranza avessero identificato il ddl concorrenza come il veicolo ideale per le richieste del tavolo di distretto, dopo che gli appelli delle categorie per il decreto omnibus erano caduti nel vuoto. Ancora una volta si tratta di un’altra occasione persa per Prato, ma continueremo a portare avanti le istanze del territorio in tutti i prossimi provvedimenti a partire dalla legge di bilancio” - cosí i deputati Marco Furfaro e Christian Di Sanzo.
“Quando non ci sono battaglie ideologiche o bandierine da mettere, il governo si spacca. Oggi al Senato e a Strasburgo si vedono i veri volti della maggioranza una volta lasciati liberi di votare. Le ripicche, gli sgambetti e i veti tra i due vicepremier ci preoccupano alla vigilia di una manovra finanziaria fatta da tagli e nessun investimento. E in tutto questo, la propaganda non riesce a nascondere le grandi difficoltà in cui versa la sanità pubblica. C'è ancora una maggioranza in Italia?” Così Marco Furfaro, capogruppo Pd in Commissione Affari sociali.
“Quando non ci sono battaglie ideologiche o bandierine da mettere, il governo si spacca. Oggi al Senato e a Strasburgo si vedono i veri volti della maggioranza una volta lasciati liberi di votare. Le ripicche, gli sgambetti e i veti tra i due vicepremier ci preoccupano alla vigilia di una manovra finanziaria fatta da tagli e nessun investimento. E in tutto questo, la propaganda non riesce a nascondere le grandi difficoltà in cui versa la sanità pubblica. C'è ancora una maggioranza in Italia?” Così Marco Furfaro, capogruppo Pd in Commissione Affari sociali.
"La manifestazione organizzata oggi dall’Ente Nazionale Sordi (ENS) in piazza Santi Apostoli è stata una grande dimostrazione di forza e determinazione da parte della comunità sorda italiana. Siamo orgogliosi che la nostra segretaria Elly Schlein, insieme a una folta rappresentanza del Partito Democratico, abbia partecipato per portare il nostro sostegno a questa battaglia di civiltà". Così il deputato dem Marco Furfaro responsabile Welfare Pd e capogruppo in Commissione Affari sociali.
"L’ENS - continua il parlamentare - ha ribadito con forza richieste chiare e giuste: incremento dell’indennità di comunicazione, pari opportunità lavorative, eliminazione delle barriere comunicative e sociali. Sono istanze che il Partito Democratico sostiene con convinzione, come dimostrano le proposte che abbiamo portato nella legge di bilancio per garantire risposte concrete e dignità a una comunità che troppo spesso è stata ignorata". "La sordità non deve più essere un limite, ma una sfida che lo Stato affronta con responsabilità per garantire che nessuno resti indietro. Questa è la società che vogliamo costruire: inclusiva, equa e rispettosa dei diritti di tutte e tutti", conclude Furfaro.
Nella giornata contro la violenza sulle donne, la Presidente del Consiglio che fa? Attacca i diritti delle donne e dimostra di non sapere nulla di congedi e tanto meno delle problematiche delle madri. La "donna del popolo" fa confusione tra congedi paritari e parentali, non conosce la fruibilità temporale di quest'ultimo, parla di combattere la "vergogna" dei padri nel chiedere i congedi quando loro sono i primi a promuovere una famiglia in cui la donna non vale niente se non fa figli e sta a casa ad accudirli. Inoltre, qualcuno a Palazzo Chigi le dica che se vuole parlare dei problemi dei genitori almeno prima si informi sulle leggi del Paese di cui dovrebbe essere premier, visto che il congedo parentale si può usare fino a 12 anni e non nei primi sei anni del bambino. Dimostra di non conoscere niente della vita delle persone e attacca l'obbligo di paternità. Che significa attaccare i diritti delle donne. Perché i congedi di paternità obbligatori liberano tempo e opportunità per le madri, sono essenziali per ottenere una più equa ripartizione delle responsabilità genitoriali e per permettere una precoce instaurazione del legame tra padre e figlio. Per questo, abbiamo presentato emendamenti comuni dell'opposizione per un congedo paritario obbligatorio e per obbligare a utilizzare i congedi parentali anche i padri. Se Giorgia Meloni vuole fare qualcosa per le donne, oltre a distrugger loro la vita, esca dalla villa e dal palazzo in cui si è rinchiusa e voti i nostri emendamenti alla legge di bilancio.
Lo scrive Marco Furfaro deputato e membro della segreteria nazionale su X, a commento delle parole della premier Meloni sui congedi per i padri.