“Oggi raccontiamo l’esperienza positiva e concreta di due Aziende Sanitarie ospedaliere, quella di Modena e Bologna, impegnate a risorse date ad attuare interventi di umanizzazione delle cure e per migliorare la qualità dei servizi offerti, costruendo un sistema ospedaliero che si adatti meglio ai bisogni di tutti, con l'obiettivo di mettere al centro le persone, migliorare significativamente la qualità delle cure e il benessere complessivo di tutti gli attori coinvolti nel sistema sociosanitario. Spiace però constatare ciò che ormai tutti sanno e che la Fondazione Gimbe ha certificato da tempo, e cioè che la dotazione di risorse del Fondo sanitario nazionale in rapporto al Pil scenderà al punto più basso mai toccato negli ultimi quindici anni: 6,05%, un livello sempre più lontano da quello dei Paesi dell’area Ocse e che ci colloca agli ultimi posti in Europa, soglia destinata scendere addirittura al 5,93% nel 2027. Ci fa piacere che il governo abbia voluto introdurre una sperimentazione sul tema che trattiamo oggi per i prossimi due anni, ma servirà immediata coerenza sulle risorse per farla funzionare. Ci auguriamo che le buone pratiche già in essere come quelle che presentiamo oggi possano servire da apripista”.
Così il segretario di Presidenza della Camera e deputato dem, Stefano Vaccari, in apertura del convegno ‘L'umanizzazione delle cure e la partecipazione attiva’, al quale ha inviato un video messaggio di saluto l’assessore alle Politiche per la Salute dell'Emilia-Romagna, Massimo Fabi, con gli interventi dei direttori delle due Aziende ospedaliere di Modena e Bologna, nonché medici e rappresentanti del volontariato impegnati sui progetti di umanizzazione.
“L’umanizzazione - ha detto il capogruppo Pd in commissione Affari sociali, Marco Furfaro, concludendo i lavori - non è un lusso. È una necessità, una priorità politica, un diritto. È il segno di una società che sceglie di mettere la persona al centro, non come slogan ma come realtà concreta. E per questo, oggi più che mai, è nostro dovere lavorare per un sistema sanitario che non solo curi, ma lo faccia rispettando e valorizzando l’umanità di chi lo attraversa, che sia un paziente, un medico o un infermiere. Purtroppo questo governo sta andando in una direzione opposta, è una delle più grandi differenze tra di noi. Oggi - ha concluso - abbiamo voluto far conoscere e discutere con queste eccellenze proprio perché pensiamo che la sanità debba tornare a mettere al centro le persone, la loro cura e il loro benessere”.
"Il Governo non perda tempo e chiarisca come intende intervenire di fronte all'incremento dei prezzi dei beni di consumo, che sta gravando in modo significativo sulle famiglie italiane, in particolare sui ceti meno abbienti. I dati diffusi dal Codacons evidenziano un aggravio medio di 448 euro all'anno per una famiglia con due figli, che, considerando la totalità delle famiglie italiane, equivale a un maggiore esborso complessivo di 8,5 miliardi di euro nel 2024. Ancora più allarmante è che siano proprio i prodotti alimentari, beni essenziali per la vita quotidiana, a registrare le maggiori impennate di prezzo", si legge in una nota del capogruppo democratico nella Commissione Affari Sociali della Camera, Marco Furfaro.
"Questa situazione sta compromettendo fortemente il potere d'acquisto delle famiglie, già provate dagli aumenti degli anni passati, con effetti disastrosi sui bilanci domestici, in particolare per chi si trova in condizioni di maggiore fragilità economica. Chiediamo al Governo quali misure concrete intenda adottare per arginare il caro prezzi e proteggere le famiglie italiane, soprattutto quelle appartenenti ai ceti più bassi, dall'erosione del reddito e dalla crescente difficoltà di accesso ai beni primari. Non possiamo perdere altro tempo: serve un intervento strutturale per incrementare i salari reali e rafforzare i minimi", conclude Furfaro.
"Un governo disarmante: oggi in commissione affari sociali ho interrogato il ministro della salute, tramite il sottosegretario Gemmato, per avere spiegazioni urgenti sulla questione dei test salivari e sulle misure del nuovo codice della strada. Parliamo di una questione molto seria, visto che la sola positività a questi test comporta la punibilità anche se il guidatore ha assunto sostanze molti giorni prima e senza presentare alcun sintomo di alterazione psicofisica. Siamo molto preoccupati: questi test che rilevano principalmente il THC non tengono conto dei pazienti che si curano con cannabis medica, o farmaci psicoattivi e inoltre possono produrre falsi positivi tra chi assume farmaci per l’ipertensione, per il diabete e la depressione o addirittura farmaci da banco come tachipirina e ibuprofene. Un ulteriore paradosso è che questi test non rilevano Metadone, Buprenorfina, Fentanyl o Ketamina che sono sostanze psicoalteranti molto potenti e molto pericolose. Purtroppo la risposta confusa ricevuta dal governo ("abbiamo istituito un tavolo"), ci ha dato dimostrazione dell’approccio puramente ideologico con la quale è stato costruito questo provvedimento. Hanno deciso esclusivamente di costruire una strategia di propaganda che non garantisce sicurezza e non salva la vita, ma anzi la rovina a chi è sobrio mentre permette di mettersi alla guida dopo aver assunto droghe pesanti". Lo dichiara Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.
"Roma Termini, oggi. A conclusione di una giornata di ritardi di ore e ore. Giornata in cui, sui suoi profili social, il ministro dei Trasporti ha pubblicato tre post: uno su dei rapinatori rom in fuga, uno su un 36enne nordafricano espulso e uno su Matteo Viviani de 'Le Iene'. Presidente Meloni, a che ora dimissiona un ministro dei Trasporti che fa tutto meno che il ministro dei Trasporti? Anche lei è in già in ritardo. Persino più dei treni". Lo scrive sui social il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali.
“Stamattina a Pescia (PT) un operaio di 59 anni ha perso la vita per il crollo di un albero che lo ha centrato in pieno mentre lavorava. Una fatalità che ci sconvolge e ci lascia senza parole. Un tragico evento, l’ennesimo, che ha generato in queste ore un'amarezza enorme in tutta la comunità. È l’ennesima tragedia sul lavoro ed è l’ennesima vita spezzata. In questi momenti dobbiamo tutti sentire il peso addosso delle responsabilità e provare, nel dolore, a produrre ogni azione e ogni intervento legislativo necessario per impedire che accadano di nuovo cose come queste. A tutta la comunità di Pescia e alla famiglia va tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà. Non si può morire così e non si può morire mentre si fa il proprio lavoro”. Lo dichiara Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.
“Ormai è sempre più palese che ci troviamo di fronte ad un governo inadeguato. La questione dell'ipotesi di modifica unilaterale dei requisiti pensionistici operata da Inps sui propri applicativi, senza alcuna comunicazione ufficiale da parte dei Ministeri competenti, è vergognosa. E’ una totale assenza di trasparenza istituzionale. Inps ha aggiornato i criteri di calcolo introducendo un aumento dei requisiti di accesso. Sono modifiche, che se confermate, segneranno un netto peggioramento della situazione previdenziale e smaschereranno una volta per tutte Giorgia Meloni e il suo governo di bugiardi. Riforma del sistema previdenziale, superamento della legge Fornero e quota 41 sono questi gli slogan usati in campagna elettorale. Purtroppo la realtà è diversa e ci ha svelato i loro trucchetti sull’aumento delle finestre e sullo smantellamento di Ape sociale e Opzione donna. Fanno quello che sanno fare meglio: raccontare bugie mentre chiedono sacrifici sempre e solo sulla pelle delle persone". Lo afferma Marco Furfaro capogruppo PD in commissione Affari Sociali e membro della segreteria nazionale.
"Con le novità annunciate ieri, Meta ha fatto due mosse. La prima - con la rimozione del factchecking - permette alla multinazionale di allinearsi al trumpismo, rendendosi disponibile a diventarne il megafono attraverso la promozione di contenuti falsi per alimentare la rabbia delle persone verso nemici immaginari e dando alibi e consenso alle forze reazionarie di destra. Con la seconda - dichiarando di voler rimuovere le restrizioni ai contenuti politici - ha confermato che le nostre denunce sull'utilizzo di pratiche di alterazione dell’informazione politica erano fondate. La multinazionale quattro anni fa avrebbe infatti implementato un sistema tramite il quale controllava, alterandola secondo criteri sconosciuti, la visibilità di tutta l’informazione politica. Per questo, anche su nostra segnalazione, la Commissione Europea pochi mesi fa aveva avviato un’indagine formale, dato che quella pratica viola il Digital Service Act (DSA), il quale vieta il cosiddetto "shadow banning". Oggi Zuckerberg fa retromarcia su questa pratica perché teme un’ennesima multa. In caso di sanzione, e quindi certificazione della violazione del DSA, decine di migliaia di politici, giornalisti ed influencer europei potrebbero infatti far causa alla multinazionale chiedendo i danni: per Meta sarebbe un disastro reputazionale ed economico di dimensioni gigantesche.
Noi però non ci fermiamo e andiamo avanti spediti con la nostra proposta di legge sulla trasparenza dei social e continuando a chiedere all’UE di indagare su quanto fatto dalla multinazionale americana e da tutte quelle che orientano, direttamente o indirettamente, l'opinione pubblica tramite i social network". Così in una nota Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.
"Il Governo ha cancellato, per la seconda volta, il fondo contro i disturbi alimentari. Già nella scorsa legge di bilancio, Giorgia Meloni lo aveva spazzato via, salvo poi fare marcia indietro dopo la battaglia dell'opposizione e le denunce di associazioni e cittadini. Adesso, la storia si è ripetuta: la maggioranza ha bocciato il mio emendamento per rifinanziare in legge di bilancio, con 20 milioni di euro, il fondo contro i DCA. Giorgia Meloni trova miliardi e miliardi di euro per un canile in Albania, per i rimborsi spese dei ministri, per il Ponte sullo Stretto, per costruire campi da golf, per marchette agli amici, ma non 20 milioni di euro per la salute di di 4 milioni di persone affette da anoressia, bulimia e da patologie legate alla psiche e al corpo. Un insulto ai 4000 morti, oltre 10 al giorno.
E morti non perché affetti da una malattia terminale, ma per mancanza di cure, di fondi e di leggi non applicate. Continueremo a batterci, a partire dal decreto Milleproroghe, per costringere il Governo a fare, ancora una volta, marcia indietro. Il diritto alla salute delle persone, presidente Meloni, viene prima dei costi della sua propaganda". Lo denuncia sui social Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari Sociali e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.
“Il Ministro Schillaci non è presente in Aula, ma quando abbiamo letto la notizia non credevamo ai nostri occhi. Dopo anni di frasi assurde, gesti irresponsabili, convegni con No-Vax in Senato e negazionismo della peggior specie, ecco la ciliegina: via le multe a chi non si è vaccinato.
Un’alluvione ti porta via la casa o l’azienda su cui hai investito tutta la vita? Il Governo non ti dà un euro. Sei un medico o un infermiere? Non ci interessi. Non paghi le tasse o le multe, violi la legge, metti in pericolo la salute del prossimo? Il Governo ti premia con un bel condono. La sanità va in pezzi e voi stanziate 150 milioni per lisciare il pelo ai novax.
Con quei soldi potevamo rifinanziare il fondo per i disturbi alimentari che avete cancellato, aumentare i soldi per medici e infermieri, fare assunzioni, abbattere le liste di attesa, istituire lo psicologo di base. Con questa norma il Governo perde credibilità nei confronti dei cittadini, di chi ha rispettato le regole, di chi ha perso i propri cari a causa del Covid”. Lo ha detto Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali della Camera, replicando al governo sulla questione del condono delle multe ai no vax.
“Cara Montaruli, l'unica cosa che sapete fare bene è dire bugie. Il fondo contro la morosità incolpevole è stato completamente definanziato, mettendoci comuni in difficoltà e a rischio sfratto 600mila famiglie italiane. Il piccolo particolare è che lo avete definanziato voi, alla prima legge di bilancio. Cancellando un fondo per i poveri morosi di 50 milioni di euro, mentre facevate vergognosi condoni per oltre un miliardo di euro. Per questo i comuni non hanno i soldi per le persone in difficoltà. Il fatto che ora abbiate deciso di reinserirlo dopo due anni di pressing delle opposizioni dimostra solo quanto vi siate sbagliati e che alla fine la realtà per fortuna è più forte della vostra ipocrisia”. Così sui social il capogruppo democratico nella commissione affari sociali della Camera, Marco Furfaro.
“La maggioranza e il governo privilegiano la sanità privata a danno del Servizio Sanitario Nazionale” lo ha dichiarato il democratico Marco Furfaro, intervenendo in Commissione Bilancio alla Camera. "Vogliamo aumentare gli stipendi degli infermieri e fermare la deriva portata avanti da questo governo, che vede nella sanità privata l'unico settore su cui investire. Chiediamo di fermare questo sistematico smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale e quindi di abrogare l'articolo della manovra che prevede ulteriori risorse per le prestazioni presso il privato accreditato per destinarle interamente all’aumento delle retribuzioni degli infermieri". L’emendamento è stato bocciato dalla maggioranza dopo che il governo ha dato parere negati. “Il Ministro Schillaci – ha concluso Furfaro – si dimostra, ancora una volta, nemico degli operatori sanitari”.
"Giorgia Meloni è ormai fuori dalla realtà. Vive in un mondo tutto suo, il favoloso mondo di Ameloni e dal palco di Atreju, dove tutto va bene, la povertà non esiste, le liste d'attesa sono sparite per incanto e le industrie galoppano. La realtà è ben altra: record assoluto di povertà, spesa sanitaria per la prima volta sotto il 6% del PIL dal 2027, venti mesi consecutivi di produzione industriale in calo. E mentre milioni di italiani rinunciano alle cure e ai pensionati minimi, agli infermieri vengono date mance di 1,8 euro e 7 euro al mese, il governo butta dalla finestra quasi un miliardo di euro per aprire dei centri in Albania riconvertiti in canili per randagi. Con la stessa cifra, l'Italia avrebbe potuto assumere 6mila infermieri o 7mila insegnanti e creare fino a 50mila nuovi posti in asili nido”. Così il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali.
"Giorgia Meloni esca dal suo mondo inventato - conclude Furfaro - e spieghi agli italiani perché i soldi per gli asili nido non ci sono ma per un canile in Albania sì. Spieghi a chi aspetta da 735 una ecodroppler cardiaca o da 426 giorni una visita cardiologica perché un miliardo di euro per la sanità non va bene ma per un centro vuoto sì. Spieghi ai pensionati minimi, agli studenti, agli infermieri, ai lavoratori poveri il prezzo delle sue scelte. Come le ha chiesto Elly Schlein, presidente Meloni, ci metta la faccia. Torni tra noi nel mondo reale. Gli italiani meritano una risposta”.
Non si smentiscono mai. Il governo Meloni sposta risorse da una parte all’altra per mera propaganda. Oggi è stato depositato un emendamento del governo alla legge di bilancio che istituisce l'articolo 38 bis e prevede che le risorse del Fondo caregiver, destinato al riconoscimento dell'attività di cura svolta dal caregiver familiare, confluiscano nel Fondo nazionale per la non autosufficienza. Così facendo tolgono soldi ai caregiver - con il risultato che andranno a morire anche i progetti già avviati - per poter dire che aumentano le risorse per gli anziani non autosufficienti. In realtà, non stanziano nemmeno un euro in più, ma girano le risorse da una parte all’altra, mettendo in contrapposizione i caregiver con gli anziani. Un giochino ignobile. Giorgia Meloni e il suo governo la smettano, una volta per tutte, di giocare con la vita delle persone. La politica è priorità: sui non autosufficienti mettano i soldi per i condoni, per il centro in Albania, per il Ponte sullo Stretto. Non certo i soldi per chi cura le persone sostituendosi allo Stato". Lo afferma Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale
"Sono degli insopportabili ipocriti. Spietati, feroci, bugiardi. Prima cancellano il fondo affitti e il fondo contro la morosità incolpevole, passando sopra la vita di migliaia di persone che, a causa del caro vita o della perdita del posto di lavoro, non possono più pagare un affitto. Sono 600 mila le famiglie - donne, bambini e anziani - che ogni giorno rischiano di finire a vivere in strada grazie a Meloni. Poi, dopo questa ferocia sociale, arriva l'onorevole Montaruli a spiegarci l'importanza delle politiche abitative e ci comunica del suo emendamento sul ripristino del fondo contro la morosità incolpevole. Sono senza vergogna. In questo Paese esiste un’emergenza ed è l’emergenza casa. Una questione che andrebbe affrontata con la massima urgenza ma che in questi anni il governo Meloni non ha fatto altro che peggiorare partendo dal fatto che il fondo affitti sono stati loro a cancellarlo. Hanno colpito i più poveri e più fragili in ogni contesto dall’abolizione del reddito di cittadinanza fino allo smantellamento delle politiche sociali. Siamo i primi ad essere convinti che il fondo contro la morisità incolpevole vada rifinanziato e per questo abbiamo presentato un emendamento. Votatelo ed evitateci l’ennesima presa in giro della destra al governo, composta da sciacalli e mentitori seriali, sulla pelle dei cittadini e delle cittadine". Lo afferma Marco Furfaro capogruppo Pd in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.
Schillaci chiarisca ragioni della presenza di astrologi a incontri istituzionali
“Questo governo non smette più di stupirci. Prima strizza gli occhi ai No Vax, provando a condonare addirittura le sanzioni, e ora provano a legittimare l’astrologia all’interno di contesti dedicati alla salute delle persone. Assurdo. Il 5 dicembre, infatti, durante una conferenza della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt), svoltasi presso una sala del Ministero della Salute, l'astrologo Rino Liuzzi ha parlato degli influssi della Luna e di Giove sul nostro corpo e sulla necessità di "essere in equilibrio con l'universo". Lilt è un’associazione finanziata anche con denaro pubblico e vigilata dal Ministero della Salute e in una sede istituzionale durante un evento dedicato alla presentazione delle attività dell'associazione fa passare un messaggio raccapricciante cioè che la salute delle persone ha a che fare con l’equilibrio degli astri o da quello che dicono i tarocchi. Siamo senza parole, parliamo di una disciplina senza il minimo fondamento scientifico. Nessuno pensa di intaccare le libertà personali ma davvero che tutto ciò avvenga in ambito istituzionale ci lascia sconvolti. L’associazione Luca Coscioni, insieme a molte scienziate scienziati, ha espresso il proprio sconcerto e la propria preoccupazione per quanto accaduto e ha inviato una lettera aperta al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per chiedere di chiarire pubblicamente la posizione del Ministero rispetto a quanto accaduto. Mi associo alle preoccupazioni e allo sconcerto e per questo ho presentato un’interrogazione urgente al ministro perché è inaccettabile che questa assurdità trovi spazio in un contesto istituzionale addirittura in una sala del Ministero della Salute screditando, ancora una volta, le istituzioni e la loro autorevolezza”. Lo afferma Marco Furfaro capogruppo Pd in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.