"587mila euro. Questa è l'enorme cifra di risorse che il governo taglierà a Prato. Mancheranno così fondi essenziali per aiutare chi è in difficoltà o per agevolare le aziende del nostro distretto. Complimenti a Giorgia Meloni e a tutta la destra pratese per il grande risultato di governo e per questo ‘regalo' alla città. Dopo i tagli al fondo affitti, ai fondi contro la povertà, i mancati ristori per l'alluvione, i mai arrivati aiuti, un altro colpo alla nostra comunità. Il tutto mentre il candidato della destra va a Roma a inchinarsi senza proferire parola alla cara leader che sta impoverendo la città. Prato si merita di meglio e reagirà, come sempre”. Così il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali.
"In Italia i nuclei familiari con minori in stato di povertà sono in costante e preoccupante aumento. Quasi il 15% dei bambini nella fascia d’età 0-3 anni è in condizione di povertà assoluta. Praticamente oggi più di un bambino su sette vive al di sotto della soglia di povertà con enormi difficoltà di accesso ai servizi scolastici e sanitari. È quanto emerge dallo studio “Domani (Im)possibile” redatto da Caritas italiana, in collaborazione con Save the children, su un campione rappresentativo di famiglie assistite dalla stessa rete Caritas. Sono 100mila le ragazze e ragazzi tra i 15 e i 16 anni, quasi uno su 10 (9,4%), che vivono in condizioni di povertà e il 67,4% di loro teme che il futuro non gli permetterà di uscirne. Dati angoscianti che raccontano di bambini senza più nemmeno la speranza e di una parte del paese in una difficoltà gigantesca che ha bisogno di cura e interventi strutturali. E’ un’emergenza nazionale e il governo Meloni farebbe bene, tra un condono ed una volgarità, a trovare immediatamente il tempo di occuparsi della condizione di questi bambini e delle loro famiglie. Aspettiamo fiduciosi che il governo pensi meno agli evasori e più ai bambini". Così in una nota Marco Furfaro, deputato e responsabile iniziative politiche della segreteria nazionale del Partito Democratico.
“La metropolitana di superficie fra Prato e l’aeroporto di Firenze è una opportunità straordinaria: promuove il diritto alla mobilità, snellisce e decongestione i flussi di traffico e riduce le emissioni nocive di un territorio vasto con un’alta densità abitativa. L’obiettivo per i prossimi mesi sarà quello di incalzare il governo per reperire, di concerto con la Regione Toscana ed i comuni interessati, le risorse pubbliche necessarie per realizzare una infrastruttura che potrebbe dare un impulso decisivo alla crescita del sistema produttivo ed occupazionale locale ed alla qualità della vita dei cittadini”:
Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati Pd Emiliano Fossi, segretario Dem della Toscana, Marco Furfaro, capogruppo In Commissione Affari sociali, Marco Simiani, capogruppo in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e Federico Gianassi capogruppo in Commissione Giustizia.
"Una bella notizia. Finalmente andrà in aula la mia proposta di legge sul medico di base alle persone senza fissa dimora. In commissione affari sociali sono stati approvati all’unanimità gli emendamenti al testo e ora si andrà in aula tra poche settimane. È un fatto di rilevanza enorme perché parliamo di decine di migliaia di persone, la maggioranza cittadini italiani. Senza casa, senza residenza, senza diritto alla salute. Un’ingiustizia contro la quale ci battiamo da anni. L’impegno preso oggi dimostra coerenza e senso di responsabilità da parte della politica. Avere un medico, per persone fragili e in difficoltà estrema, significa sentirsi di nuovo cittadini, significa sentire che lo Stato c’è e sa affrontare e prendersi cura anche delle marginalità sociali. Significa dare una speranza. È questo che deve saper fare la politica". Lo afferma Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.
"Ho aspettato per ore, prima di scrivere. Un po', perché non ci volevo credere, un po' perché speravo che arrivassero delle scuse e prese di posizione. Le scuse, di Matteo Renzi, che da ex Presidente del Consiglio pur di finire sui giornali ogni giorno svilisce il politico che è stato pur di avere cinque minuti di celebrità. Non lo commento mai, nonostante parli più del PD che dell'Italia, la sua politica è un continuo rumore di fondo che non interessa a nessuno se non a chi gli dà fiato. Ma l'ex Presidente del Consiglio questa volta arriva ad accusare Monia Monni, straordinaria assessora della Regione Toscana, di "occuparsi di potere fallico". Proprio così. Un'espressione volgare, ricercata e non smentita. Nessuna scusa e nessuna presa di posizione. Nemmeno da Stefania Saccardi, la candidata di Matteo Renzi a sindaca di Firenze. Penso che non solo io, ma le donne di questo Paese avrebbero voluto una sua parola di condanna. Perché ogni tanto ribellarsi al maschilismo fa stare bene, dire al maschio alfa che già ridicolizza la politica schierando la vicepresidente della Regione contro il partito con cui governa che tutto ha un limite e che oggi lo ha passato, è un atto di dignità politica, non solo un gesto di solidarietà. Noi stiamo con Monia e con la Firenze che fa della parità di genere e il rispetto un punto fondamentale. Si vota per questo, non per l'ego in astinenza di qualche leader". Così in una nota Marco Furfaro, deputato e responsabile iniziative politiche della segreteria nazionale, commenta l'intervista di Matteo Renzi e le parole su Monia Monni, assessora regionale toscana.
“A Rafah, stanotte l'inferno è sceso sulla terra. Il governo israeliano ha deciso di bombardare una tendopoli di sfollati. 40 morti, bambini bruciati vivi.
Una vergogna così grande con il silenzio complice della comunità internazionale. Nethanyau va fermato. E subito”.
Così il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali.
Pdl adottato come testo base in commissione, martedì prossimo termine emendamenti
“Nel nostro Paese ci sono oltre quattro milioni di persone che non riescono ad avere accesso alle cure per le liste d’attese infinite e il definanziamento dei servizi territoriali e di prossimità. Le audizioni dei Presidenti di regione, degli ordini e dei sindacati dei medici, del premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, avvenute in questi giorni in commissione affari sociali, ci dicono che il SSN nazionale è fortemente a rischio e che servono al più presto misure di investimento cospicue, a partire dall’assunzione di personale sanitario. Per questo è una bella notizia che oggi sia stato adottato come testo base la proposta di legge a prima firma Elly Schlein. Perché questo tema è prioritario non per il PD, ma per l'Italia intera. Ci auguriamo che la maggioranza adesso discuta e approvi con noi al più presto la legge in aula, perché la vita non aspetta”. Così il capogruppo democratico nella commissione Affari sociali della Camera, Marco Furfaro, nel giorno in cui l’ufficio di presidenza ha adottato la Legge Schlein come testo base fissando il termine per la presentazione degli emendamenti a martedì prossimo alle 15.
"Riteniamo positivo che l'Agcom, sulla base del nostro esposto firmato anche da altri parlamentari di vari gruppi, abbia ufficialmente richiesto informazioni a Meta riguardo l'opaca gestione dell'informazione politica. Siamo convinti che le fonti d'informazione non possono e non devono essere alterate sulla base delle esigenze di una multinazionale. Non in una democrazia con dei sistemi di controllo. Per questo è importante verificare e in caso operare affinché il diritto all'informazione sia tutelato". Così in una nota Marco Furfaro, deputato Pd e firmatario dell'esposto fatto ad Agcom su Meta.
“Per mancanza di soldi, per liste di attesa troppo lunghe e per inefficienza delle strutture, oggi in Italia 4 milioni di persone non riescono più a curarsi. Con il Sistema sanitario nazionale in grave difficoltà, il diritto alla salute rischia di non essere più universale. Le audizioni in Commissione affari sociali e soprattutto le parole del premio Nobel Giorgio Parisi sulla carenza del personale e sulla necessità di un piano straordinario di finanziamento del sistema confermano la bontà della Legge Schlein che propone la ristrutturazione del Ssn e lo sblocco delle assunzioni come prima risposta alla salute delle persone”. Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali di Montecitorio e responsabile iniziative politiche del partito.
“Quella del Pd – ha aggiunto Furfaro - è una proposta che guarda al benessere di tutti. È un appello che ha a cuore gli italiani senza alcuna distinzione o appartenenza politica. E per questo ci auguriamo che maggioranza e opposizione possano confluire a sostegno della nostra proposta di legge così come a quella promossa da quattro regioni italiane che, come noi chiedono di finanziare il Sistema sanitario nazionale con risorse pari ad almeno il 7,5% del PIl, di sbloccare il vincolo assunzionale e sfoltire le liste di attesa”.
“Chiediamo al governo di smetterla con la propaganda, il tema non è discutere sul passato ma affrontare con serietà il presente. Oggi le regioni audite in commissione affari sociali hanno lanciato un grido d'allarme: siamo a un punto di non ritorno, ci dicono, con il sistema sanitario nazionale a rischio e il diritto alla salute che rischia di subire un colpo mortale. Sono intervenute regioni di destra e di sinistra, che hanno approvato proposta di legge simile alla Schlein, che chiede di portare i finanziamenti del SSN al 7,5% del Pil”. Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali di Montecitorio e relatore della proposta di legge Schlein.
“Il governo la smetta di prendere in giro gli italiani. Anche gli ordini e i sindacati dei medici lamentano mancati finanziamenti e la necessità di sbloccare il vincolo assunzionale che non permette di assumere e stabilizzare nuovi medici e operatori sanitari. Alla Presidente Meloni diciamo che qui c'è in ballo qualcosa di più del suo risultato elettorale alle europee, c'è in ballo la vita degli italiani. Fregarsene per tornaconti di partito significa tradire l'Italia” ha concluso Furfaro.
Furfaro presenta interrogazione a Schillaci
“Le nuove norme sulla farmaceutica, introdotte con l’ultima legge di bilancio, ipotizzano per le regioni un aumento di spesa da 600 milioni di euro. Una cosa incomprensibile e inaccettabile mentre tagliano e indeboliscono giorno dopo giorno il nostro servizio sanitario nazionale, con la scusante dell'assenza di risorse”. Lo afferma Marco Furfaro copogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale. “Quello che il governo sta spacciando per risparmi e “per favorire l’accesso in termini di prossimità attraverso le farmacie territoriali” sono in realtà solo regali all'industria del farmaco. Dai nuovi tetti di spesa al nuovo sistema di remunerazione delle farmacie fino allo spostamento di alcuni farmaci dall’ospedaliera alla convenzionata l’impatto sui già pericolanti bilanci regionali potrebbe essere pesante.
Presenterò un'interrogazione al ministro Schillaci per avere chiarimenti urgenti. Una decisione assurda: sono costi che il governo ha deciso per l'ennesima volta di scaricare sui cittadini e sulle regioni”.
“Ieri l'agguato a Stefano Massini da un nostalgico del nazismo. Oggi, svastiche e inni al Duce all'ingresso del comitato elettorale di Alessio Mantellassi, candidato sindaco del centro sinistra a Empoli. Infine, le dichiarazioni deliranti di un candidato a Firenze di Fratelli d'Italia che rivendica il suo passato da neofascista di Casapound. Se il governo Meloni ha nuovamente sdoganato i fascisti, tocca a noi ricacciarli nei libri di storia dove li avevamo seppelliti”. Lo scrive sui social il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari sociali e responsabile nazionale iniziative politiche del Partito Democratico.
“Le innumerevoli audizioni di oggi confermano che i finanziamenti alla sanità pubblica sono il primo passo necessario per rilanciare il diritto alla salute e salvare il nostro sistema sanitario nazionale. Le fondazioni, gli ordini, le associazioni intervenute oggi alla Camera hanno evidenziato problematiche e suggerito soluzioni, ma prima di ogni altra cosa hanno evidenziato la bontà della legge Schlein perché torna a finanziare la sanità e sblocca le assunzioni. Dobbiamo necessariamente ascoltare le loro istanze, il ssn è profondamente definanziato e per questo chiediamo al Governo di non abbandonare l'idea di valorizzare la nostra sanità e dare insieme una risposta ai cittadini italiani che hanno bisogno di cure". Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali di Montecitorio e responsabile iniziative politiche del partito.
Dichiarazione di Marco Furfaro deputato Pd
"La scomparsa di Luigi Bardelli è una notizia dolorosa per tutta la comunità pistoiese e non solo. Un punto di riferimento per il territorio costante e indispensabile, grazie al suo impegno, sempre al servizio del bene comune e dei più fragili". Lo ricorda in una nota Marco Furfaro, deputato del partito Democratico e membro della segreteria nazionale. "Attraverso la sua passione per il giornalismo e per la comunicazione ha saputo promuovere la cultura dell'educazione e della solidarietà per intere generazioni. Da Direttore di TVL TVlibera Pistoia ha saputo trasformare la sua professione in impegno civico. Bardelli inoltre ha dedicato una parte della sua vita alla difesa dei diritti delle persone con disabilità, contribuendo a sviluppare strutture all'avanguardia per l'assistenza e la riabilitazione. Una figura che ha reso Pistoia e l'intera Toscana il posto che conosciamo ora. Un posto migliore. Ci mancherà tantissimo ma il suo esempio continuerà ad essere bussola per costruire un mondo più giusto e solidale. Un abbraccio grande alla sua famiglia, ai suoi cari e ai collaboratori di TVL".
“Un governo contro le famiglie, questo è il vero volto del governo Meloni. Dopo il reddito di cittadinanza, il fondo affitti e quello contro la morosità incolpevole oggi questa destra affossa anche il Family act.
Una riforma che aveva lo scopo di sostenere famiglie, donne lavoratrici e giovani, approvata all’unanimità dal parlamento nel 2022. Affossata dopo l'ennesima presa in giro sulla pelle degli italiani: prima prorogano di un anno le deleghe firmate da Bonetti e Orlando, poi a pochi giorni dalla nuova scadenza il governo decide di non prorogarle e di fatto fa quello a cui ormai ci ha abituati: taglia sulla pelle di donne, famiglie e persone fragili per finanziare condoni e opere inutili. La riforma era un punto di partenza e prevedeva il sostegno alle spese educative dei figli, l’aumento dei congedi di paternità, il sostegno all’imprenditoria femminile, il sostegno ai liberi professionisti e l’aiuto finanziario ai giovani. Tutte misure che rappresentavano un programma di interventi strutturali che questo governo preferisce cestinare per seguire la loro logica delle mancette” così il responsabile welfare e capogruppo in commissione Affari sociali della Camera, Marco Furfaro.