“Un accordo che non regge da nessun punto di vista. E che soprattutto è utile solo al Governo albanese e che crea un danno notevole alle tasche delle italiane e degli italiani. Oltre al fatto che non avrà nessun effetto sul numero degli sbarchi e sull'integrazione di chi ha diritto ad essere accolto in Italia. Basti pensare che è prevista una spesa di 653 milioni di euro per soli 5 anni e per al massimo 3.000 migranti al mese. Una spesa folle per fare le stesse cose che si fanno normalmente in Italia a costi immensamente minori. Cioè in sintesi un Accordo per fare cose inutili e costosissime che ha l’unica finalità di realizzare l’ennesima operazione di propaganda della presidente Meloni ”. Così il deputato democratico Matteo Mauri, vicepresidente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio.
“La Commissione di questa notte alla Camera sull'Accordo con l'Albania è stata l'ennesima tappa dell'operazione di propaganda di Giorgia Meloni sul tema dell'immigrazione.
In particolare un tassello della competizione tra FdI e Lega a chi si supera più a destra.
Un accordo che non regge da nessun punto di vista. E che soprattutto è utile solo al Governo albanese e che crea un danno notevole alle tasche delle italiane e degli italiani. Oltre al fatto che non avrà nessun effetto sul numero degli sbarchi e sull'integrazione di chi ha diritto ad essere accolto in Italia.
Basti pensare che è prevista una spesa di 653 milioni di euro per soli 5 anni e per al massimo 3.000 migranti al mese. Una spesa folle per fare le stesse cose che si fanno normalmente in Italia a costi immensamente minori. Cioè in sintesi un Accordo per fare cose inutili e costosissime.
È per evitare questo scempio e per denunciare il mancato rispetto di fondamentali principi umanitari che abbiamo dato battaglia in Commissione, come PD e come opposizioni unite.
La relazione del Governo e della maggioranza è stata sempre la stessa: un muro di gomma.
Hanno dato parere contrario agli emendamenti che abbiamo presentato. Compresi quelli che provavano semplicemente ad inserire nel testo della Legge i principi su cui il Viceministro Cirielli è venuto ufficialmente a dare garanzie in Commissione.
Un atteggiamento assurdo e inaccettabile per un provvedimento su cui il Governo ha voluto prevedere una procedura accelerata, che ha contribuito a strozzare la discussione in Commissione, quando siamo in attesa della sentenza della Corte costituzionale albanese che potrebbe anche annullare tutto.
La propaganda in vista delle prossime elezioni Europee e l'ansia da prestazione della Presidente Meloni sta superando ogni limite e sta producendo danni che pagherà l'Italia”. Lo dichiara Matteo Mauri, deputato Pd e vicepresidente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio.
La premier prova a contrastare la concorrenza della Lega di Salvini sul tema dei migranti.
“Con la discussione in Consiglio dei Ministri di oggi iniziano a venire al pettine tutti i problemi del Protocollo con l'Albania sui migranti. Prima il governo è stato costretto ad ammettere che fosse necessario passare dal voto del Parlamento per la ratifica, smentendo così importanti esponenti della maggioranza che lo negavano e dovendo riconoscere che avevano ragione il Partito Democratico e tutte le opposizioni che lo chiedevano a gran voce. Adesso iniziano le note dolenti dei costi. Sul tavolo del Consiglio dei Ministri c'è una prima stima che prevede che servano centinaia di milioni di euro. Soldi che vengono letteralmente buttati nel cestino inutilmente. E che si potrebbero risparmiare evitando un'operazione di pura propaganda di un governo che deve fare i conti con il clamoroso fallimento della gestione dell'immigrazione. Fare in Albania quello che si dovrebbe fare in Italia non risolve nessun problema e costa, come è ovvio, immensamente di più. Il tutto mentre è in discussione una Legge di Bilancio la cui parola d'ordine è che la “coperta è corta’ e che toglie a chi più ha bisogno. È l'ennesima operazione propagandistica della Presidente Meloni che prova a contrastare la concorrenza della Lega di Salvini sul tema dei migranti. Una campagna elettorale pagata dagli italiani e dalle italiane”. Così il deputato dem Matteo Mauri, vicepresidente della commissione Affari costituzionali.
“Il dl immigrazione è una delle tante norme incivili che sta facendo in questi mesi il governo. Dall'inizio dell'anno hanno fatto quattro decreti, un accordo con l'Albania, che tra l'altro non sta in piedi e un decreto ministeriale. Vuol dire che il governo è intervenuto sul tema dell'immigrazione più di una volta ogni due mesi, ha fatto già delle cose che noi consideriamo vergognose come il decreto sulle ong contro i salvataggi in mare o il cosiddetto decreto Cutro che complica ancora di più la vita sull'assistenza e sull'accoglienza dei migranti. Ma con il dl immigrazione si sono superati, perché se la sono presa con i minori, stranieri non accompagnati”. Lo ha detto il deputato dem Matteo Mauri, vicepresidente della commissione Affari Costituzionali, intervistato sul sito web dei deputati Pd.
“Ragazzini e ragazzine – ha aggiunto l’esponente Pd - che arrivano da soli nel nostro Paese, vivono una realtà completamente diversa, sono completamente disorientati, sono più vulnerabili di altri e loro riescono, da un lato ad aumentare la capienza dei centri per i minori, oltre che per quelli degli adulti, per decreto, da un giorno all'altro, del 50 per cento, ma soprattutto prevedono, ed è una cosa che non era mai stata fatta in passato, che i minori stranieri non accompagnati di 16, 17 anni, possano essere messi dentro i centri per adulti, creando una promiscuità molto pericolosa di cui si assumono le responsabilità e andando contro la normativa europea che dice che al limite si può fare, ma solo nel rispetto del superiore interesse del minore. Usano i ragazzini immigrati per coprire i propri fallimenti perché non sono in grado di gestire il fenomeno migratorio, continuano a fare solo propaganda e nel farlo se la prendono con chi ha più bisogno. Noi crediamo che questa cosa sia assolutamente inaccettabile”.
"La Lega si cimenta in un funambolismo logico chiedendo conto al PD della nostra astensione su un loro OdG che chiedeva una maggiore presenza delle Forze dell'Ordine sui mezzi pubblici. Già di per se’ a motivare la scelta sarebbe sufficiente leggere l'OdG e le sue motivazioni di pura vuota propaganda, come al solito. Oltre al fatto che sono tutte cose che se il Governo volesse potrebbe fare anche immediatamente. Ma è molto più interessante far notare che è il partito di Salvini che invece dovrebbe dare spiegazioni agli italiani.
Infatti l'On. Iezzi aveva presentato un emendamento identico al Decreto votato oggi. E il Governo, rappresentato dal Sottosegretario dell'interno, anche lui della Lega, l'ha obbligato a ritirarlo in Commissione Affari Costituzionali, altrimenti l'avrebbe fatto bocciare. Allora le ipotesi sono due: o il capogruppo Igor Iezzi ha la memoria molto corta oppure semplicemente ci troviamo di fronte alla solita propaganda da quattro soldi della destra”.
Così il deputato democratico Matteo Mauri, ex vice ministro dell'Interno.
"Il Governo ha incredibilmente respinto in Aula alla Camera l'ordine del giorno presentato dal PD che chiedeva semplicemente il rispetto del principio universale del "superiore interesse dei minori".
Lo dichiara il deputato PD Matteo Mauri, ex viceministro dell'Interno, che aggiunge che: "la scelta di mettere i minori stranieri non accompagnati negli stessi dei Centri di accoglienza per gli adulti già di per sé è un grande errore per l'inevitabile promiscuità che si verrà a creare. Non è un caso infatti che fino ad oggi fosse rigorosamente vietato. Ma il fatto di rifiutarsi addirittura di prevedere che questo debba essere fatto solo nel caso di superiore interesse del minore getta una luce molto sinistra su questa scelta sciagurata".
“La verità è che questo inutile e costoso accordo è stato stipulato con il governo albanese, che è l’unico che ci guadagna, dalla presidente del Consiglio senza che neanche i partiti della maggioranza ne fossero messi a conoscenza. Quando si è saputo della sua esistenza, per dieci giorni non lo avete reso pubblico, mentre il Governo albanese l'ha fatto subito. Poi lo avete pubblicato sul sito della Farnesina con una pagina mancante, quella con l’impegno per i primi 16,5 milioni di euro di spesa. Tutto questo per nascondere la vostra incapacità a gestire il fenomeno dell’immigrazione. Il ministro degli Esteri è venuto oggi a dirci che il provvedimento verrà discusso in Parlamento ed approvato con legge di ratifica. Ma questo non lo deve dire alle opposizioni, lo deve spiegare al ministro dei Rapporti con il Parlamento che invece negava questa necessità”.
Così Matteo Mauri, vicepresidente della commissione Affari costituzionali ed ex vice ministro dell’Interno, intervenendo in Aula alla Camera in dopo le comunicazioni del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sull'accordo con l’Albania per i migranti.
“L’esternalizzazione dell’accoglienza - ha aggiunto - non è prevista né dall’Unione europea, né dalla legislazione italiana. Nell'accordo scrivete che si applicano le norme europee, ma se è così il provvedimento è illegittimo. Decidete allora. Qual è la norma applicata per la detenzione amministrativa in Albania che citate nell'Accordo ma non è spiegata? Cioè i migranti restano in Albania per 28 giorni come dice la presidente del Consiglio o per 18 mesi come dicono altri esponenti del Governo? E dove avviene la divisione fra i cosiddetti soggetti deboli, donne in gravidanza e minori? Sulle navi, oppure in Albania e poi si riportano immediatamente in Italia? Vengono divise le famiglie? Quanti soldi dobbiamo spendere per far funzionare questa operazione, a cominciare dalla ricostruzione della fatiscente base militare offerta dal governo albanese? E quanto in più rispetto alla cifra che avremmo speso in Italia? Quante forze di polizia sono necessarie e da dove vengono sottratte? Visto che, stando ai dati di quest'anno, solo il 2,7% dei migranti arrivati via mare viene rimpatriato, tolti gli 80 che forse lo saranno dall’Albania gli altri 2.920 dei 3mila totali dovranno essere riportati in Italia. Dunque, questo è un meccanismo che non sta in piedi. La democrazia - ha concluso - è fatta di regole e non dei giochini per aggirarle”.
“Condividiamo e sosteniamo l'iniziativa delle più importati Associazioni italiane a internazionali contro il Dl Immigrazione e Sicurezza. È assolutamente fondata la loro preoccupazione ed è sacrosanto l'appello che hanno lanciato contro le ultime norme volute dal governo con il Dl 133, che mettono a rischio i diritti dei minori stranieri migranti. È un grave errore pensare di introdurre procedure che rischiano di far espellere minorenni, che devono essere tutelati più di chiunque altro e che sono protetti dal diritto internazionale. Così come è un errore mettere giovani ragazze e ragazze stranieri non accompagnati negli stessi centri di accoglienza con gli adulti costringendoli a una condizione di promiscuità pericolosa, inaccettabile e da sempre vietata. La scelta di derogare al numero massimo di persone nei centri di accoglienza è la dimostrazione dell'associazione incapacità del governo di affrontare questa fase in modo adeguato. Non solo condividiamo l'iniziativa autorevole del mondo dell'associazionismo contro il Decreto appena incardinato alla Camera, ma come Partito Democratico faremo di tutto in Commissione e in Aula per impedire che anche questo scempio venga realizzato”.
Così il deputato democratico della commissione Affari costituzionali ed ex vice ministro dell’Interno, Matteo Mauri.
“Il blocco di 20 giorni della nave di soccorso Open Arms nel porto di Carrara è l'ennesimo scandalo di questo Governo. La "Legge contro le Ong" voluta dal Governo Meloni-Salvini, che pretende di vietare di fare salvataggi multipli di imbarcazioni in difficoltà, è una legge pericolosa che mette a rischio della vita migliaia di persone. A maggior ragione visto il significativo aumento degli arrivi via mare registrati in questi mesi”. Lo dichiara il deputato democratico Matteo Mauri, ex vice ministro dell’Interno
“La ‘colpa’ della Open Arms sarebbe perciò – continua Mauri - quella di aver salvato vite umane in mezzo al mare. La sua ‘colpa’ sarebbe quella di aver rispettato l’obbligo inderogabile di soccorso stabilito dal diritto internazionale. Un obbligo che dovrebbe essere prima ancora morale che giuridico. Perché su tutto dovrebbe sempre prevalere l'umanità.
È inaccettabile che nel nostro Paese esista il "reato di umanità". È inaccettabile che questo Governo di destra giochi sulla pelle dei più deboli. È inaccettabile che venga criminalizzato chi salva le vite nel Mediterraneo, cioè esattamente quello che dovrebbe fare lo Stato. È per questo – conclude - che continueremo a batterci perché venga cancellata questa Legge disumana, inutile e pericolosissima”.
Dichiarazione di Matteo Mauri, deputato Pd
La decisione del Tribunale di Catania di non convalidare il primo provvedimento di trattenimento di un migrante disposto da una Questura è la dimostrazione che il Decreto voluto dal Governo è semplicemente illegittimo e inapplicabile. Il fatto strano non è la scelta del Tribunale di Catania, che ha usato argomenti giuridicamente solidi e che abbiamo evidenziato anche noi nelle scorse settimane, ma il commento del Capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti. Foti si stupisce che un giudice legga e comprenda le Direttive Europee, invece di interpretarle e forzarle come sta facendo il Governo.
Quando la propaganda va al Governo inevitabilmente non può che produrre danni e figuracce internazionali.
Conviene che Foti, Meloni e Salvini riflettano su questo piuttosto che provare a piegare la Magistratura ai propri desideri. L'incapacità conclamata di gestire l'accoglienza, il desiderio irrefrenabile di apparire come gli sceriffi del mare e l'isolamento rispetto ai principali Paesi europei mettono l'Italia in una situazione che non si merita che fanno male al nostro Paese.
“In questi giorni Giorgia Meloni e Matteo Salvini non sanno più cosa dire per coprire il fallimento del governo sull'immigrazione. Come nella famosa scena del film ‘The Blues Brothers’ dove John Belushi racconta alla fidanzata abbandonata sull'altare ogni scusa possibile: ‘non è stata colpa mia ma c’è stato un terremoto’, ‘una tremenda inondazione’, ‘le cavallette’ e via dicendo”.
Così il deputato Pd, Matteo Mauri, ex viceministro dell’Interno in un post su Facebook.
“Da una parte abbiamo Salvini - aggiunge Mauri - che di fronte ai record di sbarchi a Lampedusa parla di atto di guerra, di regia straniera, di mettere in campo la Marina. Idee folli, sparate quando non sai più cosa inventarti di fronte al fallimento. Dall’altra parte, abbiamo la premier che va da Orban a discutere di risposta collettiva dell'Ue: i due sovranisti nemici dell’Europa che ora chiedono l'unità granitica dell’Unione. La verità - conclude l’ex viceministro dell’Interno - è che Meloni e Salvini sono allo sbando e non sanno più cosa dire di fronte a un fallimento conclamato che inizia a creare malumori anche tra i loro elettori”.
“La situazione dei minori stranieri non accompagnati in Italia si aggrava di giorno in giorno. I numeri sono già arrivati a 21mila in pochi mesi e, secondo i dati dello stesso Viminale, i posti a disposizione nel sistema di accoglienza sono meno della metà. Come Partito Democratico siamo preoccupati per le condizioni in cui molti di questi bambini e bambine sono costretti a vivere. Costretti spesso a stare in strutture per adulti in una condizione di promiscuità. E siamo vicini ai sindaci di tutti i comuni italiani, lasciati soli ad affrontare le difficoltà drammatiche, anche economiche, che incontrano nell'organizzare l'accoglienza. Con numeri che in molti casi sono sproporzionati rispetto alle dimensioni e alle capacità economiche di quei comuni. È evidente a tutti che il governo non ha messo in campo lo sforzo necessario per dare una risposta adeguata. E tutto questo non potrà che peggiorare in prospettiva visto l'aumento molto significativo degli arrivi sulle coste italiane. Il governo non solo non ha messo in campo iniziative adeguate a fronteggiare la situazione oggi, ma non sta predisponendo soluzioni per il prossimo futuro. Mentre sarebbe invece necessario un vero e proprio piano straordinario che pensi sia all’oggi che al domani. D'altronde stiamo parlando di un governo che ha fatto molte promesse elettorali sull'immigrazione. Ma che oggi registra impotente il raddoppio degli arrivi via mare, che ieri hanno raggiunto il dato record di 5.112 persone in un solo giorno a Lampedusa. Le bambine e bambini di cui stiamo parlando sono persone fragili, fragilissime, che resteranno nel nostro Paese per anni. Nessuna polemica politica, ma occorre dare risposte adeguate e subito”.
Così il deputato del Partito Democratico, Matteo Mauri, vicepresidente della Prima commissione della Camera e già viceministro dell’Interno, che oggi è intervenuto in Aula nel corso del Question Time, con il ministro dell'Interno Piantedosi, di cui è primo firmatario e sottoscritto tra gli altri dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, e dalle vicepresidenti del Gruppo, Simona Bonafè e Valentina Ghio.
La Meloni e Salvini avevano promesso che con loro ci sarebbe stata una svolta sull'immigrazione. E infatti sono riusciti a stabilire un nuovo record, quello del numero degli sbarchi però. A metà pomeriggio di oggi sono già state 2.500 le persone sbarcate a Lampedusa. Cioè quasi 150 all'ora. Non era mai successo.
Invece di continuare a raccontare le favole agli italiani sarebbe il caso che il centrodestra facesse due cose. Ammettere che le loro "ricette" sono sempre state completamente sbagliate.
E impegnarsi per rafforzare tutto il sistema di accoglienza, che è ormai al collasso. Perché la demagogia può pagare quando si urla dall'opposizione ma non serve ad affrontare i problemi quando si è al governo.
Se vogliono iniziare a parlare di cose serie, come l'accoglienza di qualità e il superamento della Legge Bossi-Fini, ci troveranno qui a discuterne seriamente. Altrimenti continueremo a denunciare questi scempi, in Parlamento e in giro per l'Italia.
Così il deputato del Pd Matteo Mauri, ex viceministro dell’Interno.
" Lasciate lavorare le ONG lì dove servono"
Un'altra tragedia del mare al largo della Sicilia, l'ennesima. E il Governo della Meloni cosa fa nel frattempo? Tiene le navi delle ONG il più lontano possibile dal Canale di Sicilia, obbligandole a sbarcare i naufraghi appena salvati in porti lontani. Sono passati dai "porti chiusi" ai "porti lontani".
Costringere le ONG a fare sfiancanti e inutili giorni di navigazione per andare fino a Livorno, a Civitavecchia, La Spezia, Ravenna e altrove significa solo una cosa. Aumentare di molto il rischio di altre tragedie del mare.
E questo è ancora più vero visto l'aumento costante degli arrivi via mare.
Lo Stato chiede alle ONG di intervenire sempre più spesso, autorizzando anche molti interventi multipli (in teoria vietati dal Decreto "Cutro"), perché non riesce in autonomia a gestire la situazione.
Addirittura settimana scorsa ha chiesto alle ONG di intervenire al posto della Guardia Costiera perché avevano esaurito il carburante. Ma lo stesso Stato, o meglio questo Governo, continua a criminalizzare le stesse ONG e continua a raccontare la favola del Pull Factor.
Peccato che con le nuove norme anti-immigrati volute dalla coppia Salvini/Meloni e con le condizioni vessatorie contro le ONG gli sbarchi si siano impennati.
A dimostrazione, come abbiamo sempre sostenuto, che le cause delle migrazioni sono molto più ampie e più profonde. E non c'entrano nulla con le legislazioni nazionali. Tutto il resto sono favole. E favole pericolose che costano la vita a migliaia di persone ogni anno. Almeno davanti alle tragedie in mare il Governo faccia un passo indietro. Lasciate lavorare le ONG lì dove servono. La propaganda non vale la morte di esseri umani.
Così il deputato del Pd Matteo Mauri, ex viceministro dell'Interno.
“Un emendamento di FdI al Decreto sulla Pubblica Amministrazione ha allargato la possibilità di assumere lavoratori extracomunitari oltre la Bossi-Fini e oltre i Flussi già previsti. Ancora una volta così si dimostra che la realtà è molto diversa dalla propaganda della maggioranza. Da una parte il centrodestra fa la faccia feroce contro gli stranieri con il "Decreto Cutro", parlando di invasione e sostituzione etnica, e dall'altro è costretto a fare un decreto flussi per mezzo milione di stranieri. Nel frattempo la Presidente Meloni ha dichiarato alla Conferenza internazionale sui migranti che "L'Italia e l'Europa hanno bisogno di immigrazione" e che "al centro dei flussi migratori ci sono le persone e noi dobbiamo occuparci del loro destino". Incoerenze e contraddizioni che non possono sfuggire a nessuno e con cui la maggioranza deve fare i conti, anche al proprio interno.
Come PD abbiamo votato a favore dell'emendamento per evidenziare proprio queste gigantesche incoerenze. Nel frattempo l'aumento esponenziale degli arrivi via mare dimostra quello che abbiamo sempre detto. E cioè che la legislazione nazionale e la presenza delle OnG in mare per salvare le vite umane non sono in nessun modo un pull factor. Speriamo che il Governo inizi a fare i conti anche con questa assoluta verità. Aspettiamo che cambino idea anche su questo. E siamo pronti a discutere su come superare finalmente la Bossi-Fini e arrivare a un nuovo testo unico sull'immigrazione”. Lo dichiara il deputato democratico Matteo Mauri.
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