“Ho depositato un’interrogazione su un fatto a mio avviso grave che è accaduto nel Comune di Poggio San Lorenzo in provincia di Rieti. Qui l’amministrazione comunale ha ripristinato, nella piazza centrale della città, il cippo dedicato ad Arnaldo Mussolini nell’ambito di una iniziativa per il recupero del Centro storico di quel borgo. Nel centenario della morte di Giacomo Matteotti, siamo davanti all’ennesimo schiaffo nei confronti della nostra memoria collettiva”. Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.
“La ministra Calderone è tecnicamente sfiduciata. Dai suoi uffici innanzitutto. Che sembrano ormai dare i numeri. Sul collegato Lavoro si fa fatica a dare i pareri sugli emendamenti. E questa legge giace in Commissione da ormai 10 mesi e dovrebbe essere portata la settimana prossima addirittura al voto dell’Aula. Addirittura in extremis abbiamo appreso che saranno soppressi ben tre articoli su 23 per motivazioni che sono ancora ignote. Nel frattempo Forza Italia e Lega al Senato chiedono il rinvio della patente a crediti. Una misura voluta in prima persona dalla ministra. Calderone non ha più una maggioranza. E’ un fatto politico inequivocabile. Quando ne prenderà atto?”.
Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“E’ davvero un personaggio singolare questo ministro della Pubblica Amministrazione che annuncia che in manovra si batterà per togliere il tetto di 240.000 euro annui agli stipendi dei supermanager pubblici, ma ammette di non riuscire a trovare tutti i soldi per rinnovare il Contratto del Pubblico Impiego e consentire ai dipendenti dello Stato di recuperare il potere d’acquisto perduto in questi anni. Zangrillo fa parte della stessa combriccola di Governo che ha negato 9 euro orari di salario minimo a tre milioni e mezzo di lavoratori poveri spiegando che era una misura inutile. E’ immorale chiedere i sacrifici sempre agli stessi, a quelli che pagano le tasse fino all’ultimo centesimo, a chi continua a portare avanti la sanità, la scuola, la Pubblica amministrazione nonostante gli stipendi più bassi d’Europa”.
Lo dichiara Arturo Scotto, capogruppo Pd nella commissione Lavoro della Camera.
Operai Whirpool sarebbero finiti in galera per due anni
“Con l’approvazione dell’articolo 14 del Dl Sicurezza si introduce una norma liberticida. Gli operai della Whirlpool di Napoli che per tre anni hanno tenuta viva una vertenza difficilissima per salvare trecento posti di lavoro hanno fatto ben dieci blocchi stradali a cui hanno partecipato centinaia di persone. Hanno bloccato porto, aeroporto, strade e ferrovie. Con questa norma sarebbero finiti in galera per due anni. E’ una follia trasformare il dissenso in un illecito penale. Soprattutto perché in questi mesi ministri, deputati ed esponenti politici di tutti gli schieramenti sono stati in fabbrica per dare solidarietà ai lavoratori. Votando questa norma sarebbero dovuti andare a trovarli in galera. C’è da preoccuparsi davanti a un autunno molto difficile dove crolla la produzione industriale ed esplode la Cassa integrazione. Pensano di risolvere i conflitti con il carcere?”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“La destra fa un altro passo verso l’allargamento del lavoro precario. Dopo la liberalizzazione dei contratti a termine, i subappalti a cascata, l’allargamento dell’uso dei voucher adesso arriva un’altra scelta che trasforma il mercato del lavoro in un supermarket di precarietà. L’eliminazione del tetto sul lavoro in somministrazione per le aziende nel collegato sul lavoro - ad oggi in discussione nella XI commissione - rende benissimo l’idea di quale sia l’impianto del Governo sui diritti dei lavoratori. Con questa legge una azienda potrà avere il 100 per cento dei propri dipendenti in somministrazione. Siamo davanti a un colpo di spugna che pericolosamente rischia di condannare una intera generazione a un destino di basse tutele, salari da fame e condizioni di lavoro intermittenti. Proveremo a cambiare questa gravissima misura in aula”. Lo dichiara Arturo Scotto capogruppo pd in commissione lavoro di Montecitorio.
“Alla nostra interrogazione sul caso delle sanzioni ai lavoratori di Firenze di Just eat le risposte del Governo sono state quanto meno evasive. Parliamo di 20 lavoratori sanzionati il 24 agosto scorso perché non avevano portato le pizze con un’andatura di 26,3 km orari per percorrere 6,4 km in pieno centro cittadino come indicato dall’algoritmo. Come se fossero ciclisti del Tour de France. Il Governo dice di non aver avuto nessuna segnalazione in merito, nonostante le proteste del sindacato e del Comune di Firenze. Chiediamo che si convochi un tavolo sul lavoro delle piattaforme, sulle condizioni dei lavoratori e sui criteri di trasparenza del governo dell’algoritmo che la destra ha eliminato con il cosiddetto decreto 1 maggio del 2023”. Lo dichiarano in una nota congiunta Arturo Scotto ed Emiliano Fossi, rispettivamente capogruppo e membro PD della commissione lavoro di Montecitorio.
“La destra dovrà confrontarsi con i cinque punti che Elly Schlein ha posto al centro del suo discorso di ieri alla Festa de l’Unità. Perché la stagione del vittimismo di governo è finita. Sono al potere da due anni e non hanno dato nessuna risposta concreta alla sofferenza sociale del paese. Hanno solo risolto i problemi dei loro amici e amichetti. E continuano a fare cassa sui più deboli. A partire dalla questione salariale dove le avvisaglie sul contratto del Pubblico impiego dicono che il Governo per l’ennesima volta prenderà in giro chi lavora nel servizio pubblico. Siamo davanti a un’abdicazione evidente della funzione dell’esecutivo che addirittura annuncia, anche se su base volontaria, l’allungalento dell’età pensionabile invece di far scorrere le graduatorie degli idonei per dare una risposta innanzitutto agli enti locali che hanno le piante organiche vuote. Fanno il gioco delle tre carte sull’occupazione, ma l’Italia è fanalino di coda per lavoro giovanile e femminile. E senza un grande piano per l’occupazione ci avviamo verso un autunno difficile. Lo dicono già i dati della cassa integrazione in settori delicatissimi. Nessuno può fare più finta di niente”. Lo dichiara Arturo Scotto capogruppo pd in commissione lavoro di Montecitorio.
Dichiarazione di Arturo Scotto, capogruppo Pd commissione Lavoro
Abbiamo depositato un anno fa una mozione parlamentare per chiedere un piano straordinario di assunzioni nella Pubblica Amministrazione al Governo. Parliamo entro il 2030 di quasi un milione di persone per soddisfare il fabbisogno minimo per mettere lo Stato e gli enti locali in grado di funzionare. Il Ministro Zangrillo ha sempre risposto no e oggi starebbe addirittura avanzando la proposta di rendere possibile l’uscita dei lavoratori dalla P.A. a 71 anni. Invece di assumere, propongono l’allungamento dell’età pensionabile. Una scelta sbagliata e che contrastiamo. Serve invece lavorare a immettere una generazione nuova nella Pubblica Amministrazione per rinnovare lo Stato e salvare il welfare. Una missione decisiva per garantire eguaglianza, efficienza e competitività al nostro sistema paese. Questa scelte che vanno accompagnate innanzitutto al rinnovo del Contratto del Pubblico impiego, dove il Governo non garantisce le risorse necessarie, e da una politica di scorrimento delle graduatorie degli idonei e una programmazione di concorsi seria e rigorosa. Continueremo a tenere viva questa impostazione a partire dalla legge di bilancio che sarà il banco di prova di un Governo ormai screditato agli occhi di milioni di lavoratori e lavoratrici della funzione pubblica nel nostro paese.
“E’ inutile che la Meloni continui a fare propaganda sui dati dell’occupazione se omette che c’è un crollo strutturale del reddito reale delle famiglie. L’Italia è il paese che in Europa, secondo i dati Eurostat, ha recuperato meno il potere d’acquisto rispetto al 2008 e i redditi scendono persino rispetto allo scorso anno. Dunque, c’è poco da festeggiare. C’è molto invece da riflettere sulle cose che questo Governo ha fatto in questi due anni. I bassi salari sono innanzitutto il frutto di una politica del mercato del lavoro scellerato che ha agevolato la frammentazione dei contratti e alimentato la precarietà, ma anche di scelte come l’eliminazione del reddito di cittadinanza e il rifiuto di introdurre il salario minimo. Su questo terreno siamo pronti a confrontarci con tutti, anche con il Governo. Ma partendo da un principio di realtà e non dalla lettura strabica di numeretti che non tengono conto della vita delle persone. Perché la cura Meloni sta facendo dell’Italia il principale malato d’Europa”. Lo dichiara Arturo Scotto capogruppo pd in commissione lavoro di Montecitorio.
“Inail dice che nei primi sette mesi del 2024 i morti sul lavoro crescono rispetto all’anno precedente. Purtroppo sono 577 i decessi. Crescono anche le malattie professionali. Più 3,2 per cento. Non sono numeri, ma persone. Per questo consigliamo a Meloni e Calderone meno trionfalismi. Il tema è la qualità del lavoro. Chi è precario o intermittente o lavora in subappalto muore di più. La smettano di fare propaganda sulla pelle delle persone”. Lo dichiara Arturo Scotto capogruppo pd in commissione lavoro di Montecitorio.
“Meloni festeggia i dati sull’occupazione. Ma siamo solo davanti a trionfalismi dal fusto corto. Perché le leggi che ha fatto il suo Governo sono solo penalizzanti per il lavoro di qualità. Hanno solo spinto precarietà e sottosalario. Forse sulla crescita occupazionale dovrebbe ringraziare i governi che hanno portato il Pnrr in Italia, quando lei era contraria. L’attacco a Schlein sui dati è semplicemente ridicolo. La domanda che ha fatto la segretaria del Pd e’ sulla qualità dell’occupazione. Qui la Meloni non risponde perché non sa cosa dire. Dimentica che aumenta il lavoro autonomo - e dunque le false partite iva - e non il Lavoro stabile, che l’occupazione giovanile e femminile è ancora la più bassa d’Europa. Aggiungo che il reddito reale delle famiglie diminuisce rispetto al 2023, mangiato dall’inflazione. Sono dati Eurostat di oggi. Pesa la scelta di eliminare il salario minimo. E soprattutto la pazzia di aver detto no al Salario minimo che avrebbe spinto 4 milioni di lavoratori a uscire da una condizione di povertà forte. Su questo terreno la Meloni non risponde. Perché non sa cosa dire”. Lo dichiara Arturo Scotto capogruppo pd in commissione lavoro di Montecitorio.
“Piango Vittorio Silvestrini, fondatore di Città della Scienza a Napoli e grande personalità della cultura e dell’impegno civile. Presidente onorario della Fondazione Idis è stato certamente uno degli uomini più brillanti della sua generazione che ha immaginato per il sito di Bagnoli, dopo la chiusura dell’Italsider, uno sviluppo ancora fondato sull’innovazione tecnologica e sul lavoro. Mancheranno la sua voce e la sua intelligenza”. Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro a Montecitorio.
“Consiglierei alla Ministra Calderone meno trionfalismi sui dati istat dell’occupazione. Intanto perché parliamo di un trimestre dove il dato del lavoro stagionale è prevalente. E poi perché si tratta di un aumento quasi esclusivamente legato al lavoro autonomo. Che significa spesso lavoro parasubordinato precario e intermittente. Persino la crescita di lavoro femminile e giovanile va vista nell’ottica delle ore lavorate visto che potrebbe esserci un’incidenza del part-time molto significativo. In ogni caso parliamo - soprattutto per la disoccupazione giovanile - del dato più alto dell’eurozona. Stupisce che questo non venga sottolineato mai. Soprattutto davanti all’esplosione - dati dell’Inps - della Cassa Integrazione nei principali settori produttivi”. Lo dichiara Arturo Scotto capogruppo pd in commissione lavoro di Montecitorio.
“Al rientro dalle ferie i lavoratori di Stellantis di Pomigliano si sono ritrovati con 4 venerdì di cassa integrazione mensili ma con l’obbligo di produrre lo stesso numero di Panda. 3000 a settimana. Siamo davanti a una interpretazione singolare della settimana corta: non si lavora il venerdì, si produce di più in meno giorni, si tolgono soldi dalle tasche dei lavoratori. E’ una scelta molto grave. Chiediamo che il Governo faccia pressioni su Stellantis perché questa decisione venga rivista e soprattutto si mantengano le promesse su Pomigliano con l’arrivo di altri due modelli di auto. Non è accettabile che si faccia cassa sempre sui lavoratori che perderanno ben duecento euro al mese dal loro stipendio”. Lo dichiarano in una nota congiunta Arturo Scotto e Marco Sarracino rispettivamente capogruppo e membro della commissione lavoro di Montecitorio.
“Una bella notizia. La multinazionale Yokohama ha ritirato i 15 licenziamenti via whatsaap dei lavoratori della cooperativa Car on Click che opera nella fabbrica di pneumatici a Tivoli. Saranno reintegrati alle stesse condizioni contrattuali. Dopo la mobilitazione del sindacato e le iniziative che abbiamo promosso in Parlamento e in Consiglio regionale del Lazio l’azienda è tornata finalmente sui suoi passi. Una vittoria innanzitutto dei lavoratori. Un segnale importante che però ci conferma che il compito del Pd e’ sostenere la risoluzione di tantissime vertenze aperte che nel paese sono in stallo e che hanno come sbocco prevalente precarizzazione e impoverimento del lavoro”. Lo dichiarano in una nota congiunta Marta Bonafoni consigliera regionale del Lazio e coordinatrice della segreteria nazionale PD e Arturo Scotto capogruppo pd in commissione Lavoro di Montecitorio.