“Abbiamo chiesto al Governo di rivedere la norma al Milleproroghe che prevede l’abrogazione delle sanzioni per quelle categorie di persone che erano obbligate per legge a vaccinarsi e che non avendo rispettato i termini di legge non essendosi vaccinate, sono state sanzionate. Parliamo di una somma cospicua, che si aggira intorno ai 150/170 milioni di euro. Abbiamo chiesto di rivedere questa abrogazione principalmente per due ordini di motivi: il primo riguarda il rispetto delle regole; il secondo riguarda il fatto che questa maggioranza e questo governo tentano in tutti i modi di mettere in discussione la validità scientifica di una scelta difficile che ha salvato milioni di vite e che non può essere messa in discussione in alcun modo o banalizzata attraverso questo strumento. Oltretutto questa scelta va nella direzione di creare dei dubbi nei cittadini circa la validità dei vaccini, quando tutta la comunità internazionale ne riconosce il merito. Inoltre sarebbe un grave sfregio a tutto il personale sanitario, le forze dell’ordine, gli over 50 e altre professioni che hanno rapporti diretti con il pubblico che in questi anni si sono vaccinati, oltre al fatto che è anche un affronto alle famiglie delle persone morte a causa del Covid”. Lo ha detto in Aula Gian Antonio Girelli, deputato Pd, presentando una interrogazione al Ministro Schillaci.
"La svastica disegnata sul monumento della 'Bella Italia' in Piazza Loggia e altre simili sui muri della città non possono che preoccupare per il clima che si è venuto creare in questa ultime settimane. A soffiare sul fuoco qualcuno che per imitazione o stupidità cerchi di alzare i toni lo si trova sempre. Al di là dei responsabili ci preoccupa chi crea questo clima di divisione e odio, che è esattamente il contrario di quello che la città di Brescia rappresenta e ha rappresentato nella sua storia." Così il deputato dem bresciano Gian Antonio Girelli.
"Davanti a questi segnali- continua il parlamentare - chiedo che anche i partiti di centro destra, prendano le distanze senza ambiguità da simboli che nulla hanno a che fare con il normale confronto di idee ma che riportano ad una tragica stagione che purtroppo il nostro Paese ha sperimentato”. “La politica non può che esprimere una forte e severa condanna", conclude Girelli.
“Un altro suicidio in carcere a Viterbo ed uno sventato solo grazie all’intervento della polizia penitenziaria nel carcere di Modena. Il 2024 sarà ricordato come l’anno orribile per le carceri italiane: 87 suicidi tra i detenuti ed i numeri del sovraffollamento che superano il 133 per cento”. Lo afferma la deputata del partito Democratico Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia.
“Come sottolineato anche dal Garante dei detenuti del Lazio, nelle carceri mancano operatori, personale sanitario e psicologi – prosegue la deputata Pd -. Davanti a questo quadro drammatico il Governo invece di approntare misure strutturali ha approvato un decreto vuoto, senza norme e senza risorse per ridurre il sovraffollamento, e si nasconde dietro slogan vuoti. Servono invece provvedimenti che incidano nell’immediato sui numeri generali della detenzione e sulla qualità della vita nelle carceri italiane, sia a garanzia della vita e dell’integrità psico-fisica delle persone recluse, che dello staff carcerario. Il numero dei suicidi è un bollettino di guerra – conclude Di Biase – il Governo non può continuare a nascondere questa drammatica emergenza”.
“Con un emendamento a scatole cinesi, il Governo e la maggioranza tolgono i soldi ai caregiver familiari per metterli sulle non autosufficienze e vanno ad intervenire su un altro articolo della legge di bilancio che abolisce l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave. Una doppia beffa, grave, per chi è attento alle persone fragili nel nostro Paese. Non solo non si finanzia la legge 33 sugli anziani, ma non si aggiungono risorse per la non autosufficienza destinandogli le risorse del Fondo per i caregiver familiari. Umiliando una volta di più un pilastro del nostro sistema come i caregiver familiari. Contemporaneamente si elimina uno strumento fondamentale come l’Osservatorio, rinunciando al contrasto alla diffusione dell’azzardopatia e rimandando il tema ad un generale contenitore sulle dipendenze patologiche. Un pessimo segnale di disinteresse verso un dramma del nostro Paese, quello dell’azzardo che colpisce e rovina tanti nostri concittadini e le loro famiglie. Di male in peggio”. Lo dichiara Paolo Ciani, vice capogruppo Pd-Idp alla Camera e segretario di Demos a margine dei lavori della Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati.
“A me sta roba che il ministro della "Pubblica Istruzione e del Merito" querela gli intellettuali che dicono cose sgradite (per lui) mi pare un altro gradino a scendere.
Adesso è il turno di Nicola Lagioia che riceve una richiesta di risarcimento morale di 20mila euro per avere ironizzato sullo stile di scrittura del ministro (l'oggetto era un tweet sul limite di accesso di studenti stranieri nelle nostre classi). Siccome il ministro aveva esordito con l'uscita sulla funzione educativa dell'umiliazione dei bulli (a Roma c'è un modo di dire a commento di simili formule che, però, vi risparmio), tutto sommato penso che il bravissimo Lagioia non debba lamentarsi più di tanto. In fondo poteva andargli peggio: assaggiare l'olio di ricino” così sui social il deputato democratico, Gianni Cuperlo.
“Meloni svesta i panni sovranisti e lavori per rafforzare il ruolo dell’Europa sullo scacchiere internazionale, per portare una nuova e più incisiva iniziativa diplomatica e politica dell’Unione europea insieme ai nostri alleati, anche alla luce del cambio dell’amministrazione americana, per il perseguimento di una pace giusta e sicura in Ucraina. Sostenga, forte dell’impegno assunto dal Parlamento europeo, il riconoscimento dello Stato di Palestina e la liberazione degli ostaggi ancora in mano ad Hamas e ogni iniziativa diplomatica per il cessate il fuoco a Gaza e il mantenimento della tregua in Libano, incluso il mandato di arresto per il premier israeliano Netanyahu, emesso dalla Corte Penale Internazionale. E soprattutto la premier la smetta con la sua ossessione per i migranti, ammetta gli errori politici compiuti solo per rispedire i rifugiati in Siria e torni a fare una politica estera degna di questo nome”. E’ quanto si legge nella risoluzione del Partito Democratico parzialmente approvata dalla Camera sulle comunicazioni della Presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre 2024.
“Chiediamo – prosegue la risoluzione - che il governo Meloni si impegni a rispettare le prescrizioni imposte dal diritto comunitario in materia di accoglienza e diritto di asilo, garantendo l’assistenza e la protezione umanitaria e il rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone nella gestione migratoria, contrastando altresì il traffico di esseri umani attraverso partenariati trasparenti con i paesi d’origine evitando costose forme di esternalizzazione al di fuori delle frontiere UE”.
Salvini si fa il regalo di Natale: in un nuovo emendamento alla legge di bilancio, 6 miliardi di euro dei 24 destinati nei prossimi anni alle infrastrutture vengono sottratti per finanziare il Ponte sullo stretto. Opera inutile, costosa e pericolosa che oggi viene finanziata con risorse che potevano essere utilizzate per strade, ferrovie e infrastrutture diffuse.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
Serracchiani e Lai: introdotta norma che estingue cause se non si è in regola con contributo unificato
“In manovra di bilancio il governo ha previsto l’estinzione del giudizio in caso di mancato pagamento del contributo unificato. Nonostante la richiesta da più parti di sopprimere la disposizione per evidente lesione del diritto di difesa e con l’obiettivo evidente di fare cassa, la maggioranza è riuscita addirittura a peggiorarne il contenuto. Ancora una volta siamo di fronte alla giustizia negata da questo governo” così in una nota la responsabile nazionale giustizia del Pd, Debora Serracchiani e il deputato democratico, componente della commissione bilancio della Camera, Silvio Lai.
"La proposta da me avanzata, a nome del PD, di stanziare nella legge di bilancio 180 milioni per interventi per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna è tata respinta dal governo. E sono state respinte anche altre proposte analoghe di altri gruppi, pur di dimensioni più contenute. Per nascondere una decisione così vergognosa il governo e' ricorso a uno stanziamento ridicolo di 5 milioni. Una vera foglia di fico che umilia Venezia e dimostra il totale disinteresse del governo per Venezia e il suo futuro" Lo ha dichiarato il deputato democratico, Piero Fassino.
"Sta andando in scena uno spettacolo indecoroso, con i relatori che si contraddicono e non si comprende nulla. I conti sono fuori controllo. Vogliamo proprio vedere come la Ragioneria dello Stato potrà quantificare gli interventi che stanno entrando nella manovra senza alcuna relazione esplicativa." Così il capogruppo democratico nella Commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano, che aggiunge: "Più che in Commissione, sembra di stare in un suk, che rende un’immagine deleteria del Paese."
"Il governo disattende completamente l’impegno preso con il Parlamento la scorsa settimana e non aumenta i fondi per la moda." Così la vicepresidente del gruppo Democratico della Camera, Simona Bonafè, che sottolinea: "La moda italiana è stata abbandonata e, nonostante l'impegno del governo di trovare i fondi per superare la crisi del settore nel primo provvedimento utile, nulla è stato fatto. La manovra di bilancio è piena di provvedimenti microsettoriali di cui non si comprende la ratio. Sarebbe stato molto più opportuno intervenire su un settore che rappresenta un fiore all’occhiello del nostro Made in Italy."
"Giornalisti, insegnanti, scrittori: Valditara querela o punisce chiunque si permetta di criticarlo. Oggi è il turno di Giulio Cavalli, giornalista de La Notizia, contro cui il ministro si scaglia perché si è permesso di definire "razzista" la posizione di Valditara sulla chiusura di una scuola in occasione del Ramadan. E tocca anche allo scrittore Nicola Lagioia, colpevole di avere fatto dell'ironia su un noto quanto incomprensibile, tweet del ministro.
Prima di loro, a subire l'ira di Valditara, era stato Christian Raimo, insegnante sospeso per tre mesi e con lo stipendio decurtato della metà perché ad un evento elettorale di AVS aveva contestato aspramente la linea politica del Mim citando un noto film.
Nessuna violenza, nessuna minaccia, nessuna campagna di odio mirata contro il ministro: critiche, anche dure, ma critiche.
Chi sarà il prossimo ad essere colpito dalla lesa maestà di Valditara? Quando arriverà il giorno in cui questi ministri capiranno che la critica e la libera stampa sono colonne portanti di una democrazia sana?". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Le promesse di Giuli sono state tutte tradite: durante la discussione della manovra di bilancio, non c'è stato alcun aumento dei fondi per la cultura. Restano i tagli feroci che Giorgetti ha inflitto a tutti i settori del Ministero della Cultura, commissariando di fatto il neo ministro Giuli." Così la capogruppo democratica nella Commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, a margine della discussione della manovra in Commissione Bilancio.
Casu, Salvini riferisca in parlamento
"Tutte le rassicurazioni di Salvini vanno a scontrarsi con la realtà: l’app di Trenitalia è in crash, le informazioni non sono disponibili, i biglietti non sono controllabili. Questo purtroppo è solo l’antipasto di quello che accadrà a Natale. Invece di migliorare la situazione sta infatti peggiorando. Siamo al 17 dicembre e non osiamo immaginare cosa potrà accadere tra una settimana, quando milioni di italiani utilizzeranno i treni per rientrare in famiglia a festeggiare. C'è grande preoccupazione tra gli utenti. Chiediamo a Salvini di riferire in parlamento e spiegare quale sarà il piano per garantire che i trasporti durante le festività siano regolarmente assicurati." Così il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, il deputato democratico Andrea Casu.
“L’accordo tra Sae e sindacati sul mantenimento di una sede poligrafica a Livorno per la stampa anche del giornale Il Tirreno è una buona notizia. Si tratta di un compromesso al rialzo che coniuga interessi dell’azienda e diritti dei lavoratori. Questa soluzione, ad una vertenza comunque difficile, raccoglie pienamente le indicazioni dell’atto parlamentare presentato nei giorni scorsi ed impegna il governo a vigilare sul buon esito della trattativa”: è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani.