31/07/2024 - 17:22

“Prosegue il caos trasporti in Italia. Dopo i ritardi sulla tratta ferroviaria Roma-Firenze, questa volta è stato il turno della nave Aries che non è salpata per Napoli ma è rimasta bloccata tutta la notte, insieme ai passeggeri, nel porto di Palermo a causa di un guasto elettrico. E a farne le spese sono sempre gli incolpevoli passeggeri siano essi turisti o pendolari. In tutto ciò il ministro dei Trasporti Salvini dov’è? Le ultime notizie lo davano in giro nel suo tour ‘propaganda’ intento a raccontare un’Italia dei trasporti e delle infrastrutture che esiste solo nelle sue più rosee fantasie. Spero che nel frattempo, prima della fine dell’Estate il ministro voglia venire in Aula a riferire al Parlamento cosa sta accadendo ai trasporti del nostro Paese, se abbia intenzione di convocare un tavolo tecnico, se intenda incontrare i rappresentanti degli armatori. Queste sono degli spunti che offriamo spontaneamente a Salvini, visto che sono giorni che su questa emergenza non dice una parola, sebbene il suo ministero abbia delle responsabilità evidenti”.  Così in una nota il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti.

31/07/2024 - 17:19

“Non posso che dichiararmi totalmente insoddisfatta, come è evidente, da questa risposta. Una risposta che non risponde.  Questa cosa comincia a stupirmi, perché non è la prima volta che poniamo al governo questo tema. La domanda non era indirizzata alle 625 voci complessive indicate come Tax expenditures, ma soltanto alle Tax expenditures che sono state quantificate all'interno del rapporto, che sono in numero di 411, non le ho quantificate io le ha quantificate il rapporto. Quindi il primo problema era distinguere all'interno di queste voci, quelle che sono strutturali e non strutturali e poi di quantificare quelle che hanno come proprie le finalità tutelate dalla legge delega fiscale: le detrazioni Irpef relative alla numerosità familiare e alla tutela del lavoro, della salute e della previdenza complementare”.  Così la deputata dem Cecilia Maria Guerra,  responsabile Lavoro nella segreteria Pd, intervenendo in replica al Question time in commissione Finanze al sottosegretario del Mef, Federico Freni in merito ai dati riportati nel rapporto sulle Spese Fiscali.

“L’interrogazione – ha concluso Guerra – era tutta finalizzata ad avere delle quantificazioni. Presentarsi con una risposta che non ha neanche un numero è segno di scarsa disponibilità. Mi sarei aspettata una elencazione dettagliata dei dati su cui è stata costruita la tabella che porta le quantificazioni, divisa per le voci delle singole detrazioni. Avrei capito che fosse accompagnata dal caveat, importantissimo, che avvertisse di non poter usare immediatamente questa cifra come copertura per eventuali provvedimenti futuri, perché l’impatto finanziario e la quantificazione non sono esattamente la stessa cosa. So bene che il tema è molto complesso, però uno sforzo in più sarebbe stato non solo gradito ma penso dovuto.”

31/07/2024 - 17:06

“I parlamentari che hanno aderito all'Intergruppo ‘Per il Diritto a Restare’ sono dieci tra deputati e senatori. Provengono da regioni e territori diversi con l’impegno comune di unire il Sud e il Nord del Paese. Un impegno finalizzato a contrastare e combattere il fenomeno, così largo e diffuso, della ‘fuga’ specie delle fasce più giovani che da anni interessa il Mezzogiorno e altre aree del Paese. Secondo i dati, un giovane ogni 10 minuti lascia il Sud per trovare fortuna da altre parti di Italia e del mondo. È in questo contesto che l’Intergruppo porterà avanti azioni concrete, dentro e fuori le Camere, volte a contrastare lo spopolamento delle regioni meridionali e di tutte quelle aree del Paese interessate da una forte migrazione in uscita”. Cosi la deputata siciliana del Pd Giovanna Iacono, promotrice dell’’Intergruppo parlamentare per il Diritto a Restare’, durante la conferenza stampa di presentazione alla Camera in cui sono intervenuti anche i colleghi parlamentari Sarracino, Ghio, Marino, Barbagallo Porta e Nicita.

“È un gruppo – ha concluso Iacono - che nasce con l'auspicio che possa contare presto sull'adesione e il contributo di altre colleghe e colleghi. L’idea nasce dopo la realizzazione del festival ‘Questa è la mia terra e io la difendo’ organizzato a Campobello di Licata dall'associazione Centro Studi Giuseppe Gatì, oggi rappresentato da Martina Sardo. Giuseppe Gatì era un attivista siciliano, un pastore morto sul lavoro più di 10 anni fa. Un attivista impegnato a difendere la sua Sicilia dalle storture che tutt’oggi i nostri territori subiscono”.

31/07/2024 - 17:04

“I ministri Piantedosi e Nordio smentiscano l’ipotesi che vi sia stato uno scambio Italia-Usa tra i condannati per l’omicidio di Mario Cerciello Rega e Chico Forti. Uno scambio che avrebbe previsto la possibilità che i primi lasciassero l’Italia per andare a scontare la pena negli Stati Uniti, in cambio del percorso opposto compiuto recentemente dall’uomo condannato per l’assassinio di Dale Pike. Se le informazioni pubblicate dalla stampa si rivelassero vere, ci troveremmo di fronte a un caso in grado di minare profondamente la credibilità del governo nella sua azione di cooperazione giudiziaria con Stati esteri”.

Lo dichiarano i deputati democratici, Marco Simiani, Debora Serracchiani, Stefano Graziano, Vincenzo Amendola e Fabio Porta, firmatari di un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi, e della Giustizia, Carlo Nordio.

“A chiedere una smentita del retroscena pubblicato dal Fatto Quotidiano - spiegano i firmatari dell’interrogazione - sarebbe il sindacato dei carabinieri, Unarma. Il sindacato ricorda inoltre che già nel 2019 un articolo di stampa ipotizzava in tempi non sospetti uno scambio di prigionieri, suggerendo che i due studenti americani avrebbero potuto scontare la loro pena negli Stati Uniti in cambio del rientro in Italia di Chico Forti, condannato all’ergastolo per omicidio negli Stati Uniti. Chiediamo al governo - concludono i deputati dem - di fare urgentemente chiarezza su questa vicenda”.

 

31/07/2024 - 17:02

“Nell’idea che si ha dell’Università c’è l’idea che si ha del Paese. Per questo motivo, la risposta della ministra Bernini sul taglio al Fondo di finanziamento ordinario agli atenei non ci lascia soddisfatti. Una risposta che fa seguito alle osservazioni critiche già espresse dal Consiglio Universitario Nazionale e dalla conferenza dei Rettori che denunciano un pesante taglio del prossimo Fondo di finanziamento ordinario delle Università. Si tratta di tagli che ci preoccupano, che mettono a rischio il futuro delle università e che fanno seguito alla controriforma annunciata del pre ruolo universitario che cancellerà il contratto di ricerca a favore di una selva di contratti a tempo determinato a scarsissima tutela, ultraleggeri ed ultra precari. E non ci tranquillizza la nota inviata agli atenei con la quale si propone di utilizzare, svincolandole, entro il 2 agosto, una quota di fondo di finanziamento ordinario per compensare i tagli effettuati, lasciando però alle Università la scelta in merito a quali fondi liberare. Una scelta che scarica sulle Università responsabilità di scelta: una ‘pistola puntata alla tempia’ degli Atenei. Sono necessarie risorse per garantire continuità nel reclutamento, tutela per i ricercatori, reale diritto allo studio”.

Così la capogruppo Pd in commissione Cultura, Irene Manzi, intervenendo nella replica del Question time alla ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, sul taglio delle risorse agli atenei italiani.

Nell’illustrare l’interrogazione la deputata dem Rachele Scarpa, responsabile Giovani e Salute del Pd, aveva chiesto al ministro di “reperire i 513 milioni di euro risorse che mancano per l’adeguamento stipendiale del personale degli atenei e per sostenere il piano straordinario di reclutamento programmato per il presente anno, unica strada per la valorizzazione della qualità della ricerca e della didattica in una prospettiva di lungo termine”.

31/07/2024 - 16:54

"La destra italiana non ne azzecca una, accecata com'è dall'odio verso le persone LGBTQIA+ non vede l'ora di potere sparare a zero contro di loro alimentando odio e fomentando pregiudizi e ignoranza.
Dopo la ridicola polemica sulla cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Parigi e la presunta parodia dell'Ultima cena, che non era neanche l'Ultima cena, oggi è il giorno dell'attacco all'atleta "trans" algerina Imane Khelif, che poi non è un'atleta trans. Sarebbe, invece, intersex e identificata donna fin dalla nascita, secondo la ricostruzione dell'associazione Gaynet. Cosa del tutto plausibile dato che l'Algeria non consente di rettificare il nome da maschile a femminile, o viceversa, nei documenti e Khelif ha un passaporto in cui risulta donna.
Da stamattina si è aperta una gara a chi la spara più grossa sulla boxer algerina che domani, a sentire loro, "picchierà" l'azzurra Angela Carini durante l'incontro che dovranno disputare. Verrebbe da chiedere loro se ritengono che fare boxe equivalga a "picchiarsi" o se pensano che l'atleta italiana non sia in grado di competere nella sua categoria, cosa molto offensiva da dichiarare.
Addirittura qualcuno ha tirato in ballo il tema della violenza maschile sulle donne. Non se ne occupano mai, non fanno che attaccare le femministe che denunciano la cultura patriarcale che la genera, ma la usano strumentalmente quando c'è da fomentare l'odio contro la comunità LGBTQIA+.

Il portavoce del Comitato olimpico internazionale Mark Adams, tra l'altro, è stato chiarissimo: "Chiunque competa nella categoria donne rispetta i criteri di ammissibilità". Significa che la boxer algerina rientra nei parametri fissati dal CIO.
A questo aggiungo le dichiarazioni del presidente del Coni Giovanni Malagò: "Sono state fatte le verifiche ormonali e scientifiche, per tanto Imane Khalif può gareggiare da donna". Vale la pena ricordare che i criteri utilizzati dal CIO sono frutto di un confronto decennale tra atleti, esperti e organizzazioni.
La questione si dovrebbe chiudere qui anzi, non avrebbe mai dovuto aprirsi. Ma è più redditizio far montare la polemica sui social e sui media senza neanche curarsi della necessaria serenità che Carini dovrebbe avere mentre si prepara per la competizione di domani". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

31/07/2024 - 16:33

Bonafè e Gianassi: siamo alla dittatura della maggioranza

“La maggioranza dovrebbe fermarsi, non certo accelerare. Il ddl sicurezza contiene norme sbagliate e pericolose ed è inaccettabile che i due presidenti delle commissioni affari costituzionali e giustizia della camera abbiano deciso di imporre, ancora una volta, una vera e propria dittatura della maggioranza che è finalizzata a impedire un esame approfondito. La verità è che la maggioranza è divisa, come dimostra il fatto che il governo ancora non è in grado di presentare i pareri a molti emendamenti bandiera delle tre forze di governo. Vogliono correre per superare e nascondere i veti incrociati”. Così i capigruppo democratici nelle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera, Simona Bonafè e Federico Gianassi al termine dell’ufficio di presidenza delle due commissioni che ha approvato la proposta di “drastico contingentamento dei tempi di discussione di un provvedimento che non presenta alcuni elementi di urgenza, come dimostra il fatto che il ddl sicurezza è stato approvato dal governo nel novembre 2023”.

31/07/2024 - 16:26

“Accogliamo con soddisfazione l’annuncio deI Ministero che ha promesso di intervenire per verificare il rispetto dello Statuto dei lavoratori e la salvaguardia dei diritti degli operai nello stabilimento Biancoforno nel comune di Calcinaia (provincia di Pisa). Gli episodi denunciati nei mesi scorsi, che riguardavano anche la corretta attività delle organizzazioni sindacali, l’imposizione unilaterale dei turni di lavoro e le minacce verso dipendenti scomodi, meritano di essere accertati in tempi brevi. Continueremo a monitorare la situazione affinché venga sempre e comunque rispettata la dignità dei lavoratori”.  è quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi sulla risposta alla sua interrogazione relativa all’azienda dolciaria svolta oggi, mercoledì 31 luglio, a Montecitorio.

31/07/2024 - 16:06

“Dal Ministero dell’Ambiente nessuna indicazione su come risolvere l’emergenza nella Laguna di Orbetello e soprattutto nessuna tempistica certa sul via libera definitivo alla Legge sul Consorzio, nonostante siano passati mesi dalla trasmissione del testo unificato bipartisan della Commissione. Continuiamo a perdere tempo mentre migliaia di pesci seguitano a morire, il settore ittico è in ginocchio e la stagione balneare e turistica rischia il fallimento. Orbetello e la sua laguna non possono più aspettare.”: è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani sulla risposta alla sua interrogazione su tale tematica svolta oggi, mercoledì 31 luglio, alla Camera.

31/07/2024 - 15:16

Interrogazione a Lollobrigida: serve sostegno filiera ittica

Serve un piano straordinario di intervento a sostegno della filiera ittica e per preservare e sostenere le imprese e i lavoratori del comparto della pesca e dell'acquacoltura. Lo chiedono al ministro Francesco Lollobrigida, attraverso un’interrogazione i deputati del gruppo Pd della commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, Antonella Forattini, Maria Stefania Marino, Nadia Romeo e Andrea Rossi.

“Nonostante le criticità ormai note sollevate in più occasioni dal comparto e dagli amministratori locali e regionali - spiega il capogruppo dem Vaccari - il governo continua ad alimentare l’inutile filiera degli annunci anziché predisporre un piano di intervento di medio e lungo periodo che accompagni l’attuale fase dell’emergenza. Eppure i dati sono terrificanti. La presenza devastante del granchio blu ha di fatto annientato la produzione di cozze e vongole che solo in Emilia Romagna e in Veneto insieme costituivano la prima area di produzione in Europa per le vongole veraci, con oltre 3mila addetti e un fatturato di 200 milioni di euro all’anno. Granchio blu che ha causato danni per 100 milioni devastando non solo gli allevamenti di vongole e cozze, ma facendo piazza pulita anche di ostriche, telline, altri crostacei e pesci come sogliole e cefali, per un conto che rischia di raddoppiare se non verranno presi provvedimenti. Interventi al momento fatti da Emilia Romagna e Veneto. La prima ha stanziato un milione per indennizzare i pescatori che non riescono a trovare mercato per i tanti granchi pescati. La seconda ha messo in campo 180mila euro per l’acquisto, oltre che del seme, anche delle reti di protezione e delle nasse da cattura. Dal comparto ittico si segnala, tra l’altro, quanto sta avvenendo sulla laguna di Orbetello, dove si registra una moria di quintali di orate e anguille a causa del caldo eccessivo. Anche a Taranto è emergenza: secondo gli operatori è a rischio l’80% della produzione di cozze. Oltre alle altissime temperature del mare, che mandano in sofferenza il prodotto che muore per asfissia, il problema è la mancanza di una filiera di stoccaggio. Problemi anche per i pescatori di Friuli, Veneto, Emilia Romagna, Molise, Abruzzo e Puglia impegnati a contenere il fenomeno della mucillagine. Sulle coste di Calabria, Sicilia e Puglia, infine, è scattata l’allerta rossa per il vermocane. Si stima che entro il 2050 i settori di pesca e acquacoltura in Italia potrebbero perdere miliardi di euro a causa dei cambiamenti climatici. Alcune produzioni e coltivazioni, in seguito alla tropicalizzazione del mare, potrebbero sparire, altre cambieranno casa, altre produttività con gravi conseguenze per le comunità che vivono di pesca. Di fronte a tutto questo - domanda Vaccari - come intende muoversi il governo? Quali strumenti mette in campo? Quale strategia? Al momento, purtroppo, c’è il silenzio assoluto”.

 

31/07/2024 - 13:54

“Il decreto legge sulle materie prime critiche approvato dalla Camera dei Deputati in prima lettura è un pasticcio politico e costituzionale.” È molto duro il giudizio del deputato dem della commissione bilancio Silvio Lai sul decreto legge che raccoglie il regolamento europeo sulle materie prime critiche e strategiche. “Lo scopo del regolamento europeo di cui questo decreto dovrebbe applicare le norme e i principi è quello di ridurre la dipendenza dell’Europa per l’approvvigionamento di materie prime necessarie per la transizione ecologica e digitale, ma come al solito il nostro Paese si distingue per fare male e copiare peggio.”
“Il regolamento europeo da grande priorità all’economia circolare, al riciclo di materiali provenienti da scarti minerari o tecnologici mentre nel testo italiano prevale la libertà di scempio del territorio, sottraendo competenze e funzioni a province, in campo ambientale, e alle regioni per le responsabilità minerarie di ricerca ed estrazione” prosegue Lai. “Le Regioni, di contro, con l’istituzione di un punto unico di contatto, PUC, sono lasciati ai margini durante la fase dei titoli abilitativi. Persino il piano nazionale delle estrazioni, della durata di 5 anni non sarà sottoposto alla valutazione vincolante delle Regioni, un vero abuso istituzionale.”
“Il solito Governo Meloni che da mano libera senza controlli allo sfruttamento del territorio e dell’ambiente e che mostra due facce, quella che approva l’autonomia differenziata con 23 materie statali, compresa la produzione e il trasporto di energia, e dall’altra sottrae funzioni di governo del territorio già in capo alle Regioni. Questa è una norma che va oltre gli indirizzi europei le cui norme sfidano la costituzionalità, e per le quali le Regioni non potranno che appellarsi alla Suprema Corte”.

31/07/2024 - 13:53

“La crisi della Moda sta avendo ripercussioni gravi anche in Toscana, soprattutto per quanto riguarda la pelletteria nei distretti di Firenze, Scandicci e Santa Croce sull'Arno. Abbiamo presentato quindi una interrogazione ai Ministri Urso e Calderone per chiedere misure urgenti ed efficaci a sostegno delle imprese e dei lavoratori coinvolti e per allargare il tavolo interministeriale, convocato per la prossima settimana, anche agli enti locali interessati”: è quanto dichiara una nota congiunta di Simona Bonafè vice presidente dei deputati Pd e Emiliano Fossi, segretario Dem della Toscana.
“L'incerto contesto internazionale, caratterizzato dall’aumento dei costi energetica, dai conflitti globali, e dalla riduzione della domanda dei mercati internazionali, ha creato una contrazione economica generalizzata che ha colpito il sistema regionale: un comparto fondamentale per l’economia territoriale e che conta 3.690 imprese e 13.800 addetti. Fino ad oggi nonostante le numerose sollecitazioni della Regione e delle associazioni di categoria non sono state però ancora attivate le necessarie misure per contrastare la crisi”: conclude la nota.

31/07/2024 - 13:30

Sui processi di decarbonizzazione dei trasporti e in materia di riduzione delle sostanze inquinanti l'operato del Governo non e' in linea con gli altri grandi paesi europei . Rispetto agli obiettivi imposti dal Green Deall – che in estrema sintesi prevede un una forte riduzione dei gass serra entro il 2040 – le proposte avanzate dall’esecutivo non sono per niente soddisfacenti, soprattutto nell’ottica di garantire una riduzione delle emissioni inquinanti nelle città portuali sia nel trasporto ferroviario delle merci”. Lo dichiara il capogruppo PD in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, che insieme con i deputati Quidad Bakkali, Andrea Casu, Valentina Ghio e Roberto Morassut e' intervenuto nella trattazione in commissione dello schema di decreto legislativo sulla decarbonizzazione.
“Noi continueremo ad incalzare il governo – aggiunge – su una materia fondamentale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 ma che prevede alcuni obiettivi da raggiungere nel 2030 (Fit for 55) e nel 2040 (decarbonizzazione del 90%), cosi come – conclude - raccomandato dalla Commissione Europea”.

31/07/2024 - 13:24

Mesi ed ore drammatiche per il MO. Non possiamo arrenderci all’ineluttabilità della guerra, niente è inevitabile. Le scelte urgenti dei leader mondiali siano guidate da diplomazia e diritto internazionale. Cessate il fuoco, richiesta perentoria  per fermare la spirale di attacchi” così sui social il capogruppo democratico nella commissione Esteri della Camera, Enzo Amendola.

31/07/2024 - 13:22

Vergognoso l'attacco di Christine Anderson, eurodeputata del partito neonazista "Alternativa per la Germania", ad Antonio Decaro. Un attacco scomposto, volgare, basso, dove si insinua che con Antonio ci siano rischi di infiltrazione mafiosa alla Commissione Europea. I neofascisti e i neonazisti fanno così: non sapendo contestare nel merito le persone, diventano violenti e attaccano a volte verbalmente, altre fisicamente. In questo caso anche con fake news, rivolte ad una persona di specchiata onestà, uno che nella politica e nella legalità ci crede davvero. Lo dimostra la sua storia. E non saranno personaggi come Anderson a metterla in discussione. Un abbraccio, Antonio. E hai fatto bene a querelare” così sui social il deputato democratico, responsabile nazionale welfare del Pd, Marco Furfaro.

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