“La maggioranza e il governo privilegiano la sanità privata a danno del Servizio Sanitario Nazionale” lo ha dichiarato il democratico Marco Furfaro, intervenendo in Commissione Bilancio alla Camera. "Vogliamo aumentare gli stipendi degli infermieri e fermare la deriva portata avanti da questo governo, che vede nella sanità privata l'unico settore su cui investire. Chiediamo di fermare questo sistematico smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale e quindi di abrogare l'articolo della manovra che prevede ulteriori risorse per le prestazioni presso il privato accreditato per destinarle interamente all’aumento delle retribuzioni degli infermieri". L’emendamento è stato bocciato dalla maggioranza dopo che il governo ha dato parere negati. “Il Ministro Schillaci – ha concluso Furfaro – si dimostra, ancora una volta, nemico degli operatori sanitari”.
"Le dimissioni di Andrea Orlando da deputato per dedicarsi pienamente all’attività del Consiglio Regionale della Liguria sono un gesto importante di rispetto verso le istituzioni e verso le tante persone che l’hanno votato nella difficile sfida per la Presidenza della Regione.
Ad Andrea i migliori auguri di buon lavoro". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione unanime dell’emendamento per il rifinanziamento del Reddito di Libertà con l'incremento di un milione di euro. Si tratta di un segnale verso il sostegno concreto alle donne vittime di violenza, nonostante la nostra proposta, come indicava l'emendamento a firma Ghio, Ferrari e Forattini, fosse di stanziare dieci milioni di euro per poter ampliare la platea delle donne aventi diritto. Questa misura rappresenta uno strumento cruciale: l’indipendenza economica è la chiave per permettere alle donne di affrancarsi dalla violenza e ricostruire la propria vita.
Ci auguriamo che questo incremento porti anche alla velocizzazione delle modalita' di distribuzione e di accesso alle risorse del Reddito di Libertà, che comportano gravi ritardi di assegnazione. Lo dimostra il fatto che le risorse stanziate lo scorso anno non sono state ancora interamente assegnate.
Rendere più efficace e accessibile questa misura significa dare un segnale concreto a chi lotta ogni giorno per la propria libertà e sicurezza”. Così in una nota le deputate Pd componenti della Commissione Femminicidio, Valentina Ghio, Sara Ferrari, Antonella Forattini.
“Da Andrea Orlando una scelta di serietà politica, che dimostra ancora una volta il suo valore. Con il suo apporto rafforzerà la proposta dell'opposizione in Liguria, contribuendo a costruire un’alternativa per il futuro della nostra regione. Sono certa che non farà mancare il suo contributo a livello nazionale a partire dalle politiche industriali e del lavoro che lo vedono protagonista nel Partito Democratico”, così la deputata e vicepresidente del Gruppo PD alla Camera Valentina Ghio.
Grazie ad Andrea Orlando che, con grande serietà e senso delle istituzioni, prosegue il suo impegno nel Consiglio Regionale della Liguria. Continua così sul territorio il lavoro importante e prezioso che ha mobilitato intorno a lui tante forze ed energie.
Lo ha scritto su X Andrea De Maria, deputato Pd.
"Assumere ogni iniziativa utile affinché le legittime scelte editoriali del Gruppo Sae non penalizzino i lavoratori coinvolti e garantiscano effettivamente il diritto allo sciopero sancito dalla Costituzione".
Lo chiedono al governo i deputati PD, Marco Simiani e Laura Boldrini, che hanno depositato un'interrogazione sul trasferimento dei tipografi del giornale Il Tirreno da Livorno alla Sardegna.
"Costringere decine di lavoratori a cambiare luogo di lavoro senza concertazione ignorando le esigenze personali e familiari (per evitare il licenziamento), calpesta i diritti fondamentali e la dignità delle persone. Continuare a stampare il quotidiano nonostante lo sciopero in tipografie esterne rappresenta un grave attacco ai diritti dei lavoratori, primo fra tutti quello dello sciopero. È necessario che il governo vigili attentamente su questa vicenda".
Così in una nota congiunta Marco Simiani, Laura Boldrini, Alberto Brilli e Alessandro Franchi, rispettivamente segretari comunale e provinciale del Partito Democratico di Livorno.
“Spiegateci bene questa esclusiva procedura 'fast-track' ad personam per Milei. La procedura normale per l’acquisizione della cittadinanza da parte di un discendente di un cittadino italiano emigrato all’estero è molto complessa: si deve accertare che la discendenza abbia inizio da un avo italiano e che il cittadino italiano abbia mantenuto la cittadinanza sino alla nascita del discendente. Deve poi essere comprovata la discendenza dall’avo italiano mediante gli atti di stato civile di nascita e di matrimonio. In generale, tocca al richiedente l’onere di presentare la richiesta, corredata dalla documentazione, regolare e completa. Per i cittadini 'comuni mortali' la trafila è lunga e spesso molto costosa e lo è ancora di più per i nati e cresciuti in Italia e può impiegare tra i tre e i quattro anni. Ma tutto questo non vale per il presidente argentino Milei”. Così si legge nell'interrogazione presentata ai ministri competenti dalla deputata dem Ouidad Bakkali con cui si chiedono chiarimenti sul caso della cittadinanza veloce per Javier Milei.
“Un gesto di grande serietà e coerenza da parte di Andrea Orlando. La cultura delle istituzioni viene prima dei destini personali. Questa scelta rappresenta la migliore eredità di una grande storia che ha costruito la democrazia e scritto la Costituzione repubblicana”.
Così sui social il deputato democratico, Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro.
La decisione di Andrea Orlando di continuare a lavorare in Liguria è l’ennesima prova del suo senso di responsabilità e di rispetto delle istituzioni. Orlando è un dirigente del nostro partito che ha sempre messo sé stesso, la sua intelligenza e il suo sapere a disposizione di un progetto collettivo e lo fa anche oggi per dare un futuro alla sua regione.
Del resto Andrea è uno di quei politici che dove va fa bene perché la passione abbraccia competenza, studio e dedizione.
Colgo l’occasione per ringraziarlo per il contributo che ha dato in questi anni al lavoro del Gruppo del Partito Democratico. Sono certa che continueremo a lavorare insieme anche da postazioni diverse per realizzare un’alternativa forte alla destra e costruire un paese più giusto.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
“Oggi, dopo il parere negativo da parte del Governo, la maggioranza di destra ha appena bocciato l’emendamento chiamato “Legge Griseri” che prevede lo stop alle consegne con le allerte meteo e l’istituzione di un fondo diversificato per chi lavora sotto contratto e per gli autonomi in grado di coprire la giornata lavorativa” lo dichiara la vicepresidente nazionale del PD Chiara Gribaudo.
“Una proposta di buonsenso e di civiltà - continua Gribaudo - con una cifra da stanziare tra l'altro piccolissima rispetto agli stupendi dei ministri che si alzano. Auspicavo piena convergenza. Non è così.”
“La smettano di fare la morale, di parlare di “popolo” e bugie varie perché l’unica cosa che fanno è aumentare i privilegi di chi già li ha. Sulle pensioni, sugli stipendi degli infermieri, sul salario minimo, sulle tutele a lavoratori e lavoratrici non muovono un dito. Per in Ministri un bell’aumento di 7mila euro al mese. Ecco la destra sociale di Giorgia Meloni” conclude la deputata dem.
Gestione caotica, unica certezza è aumento tasse e stipendi ministri
"L'impianto della manovra è incerto. I conti non tornano: il ministro Giorgetti dovrebbe trovare il tempo e il coraggio per riferire in commissione. Stiamo assistendo a una gestione della discussione estremamente disordinata, con i testi dei relatori che si sovrappongono a quelli presentati dalle opposizioni, senza che questi vengano nemmeno citati o riconosciuti, e continui cambiamenti nell'assetto delle proposte della maggioranza. La verità è che le coperture sono totalmente aleatorie, anche perché la manovra è stata costruita su previsioni di crescita del PIL che sono state dimezzate. Lo conferma l'enorme aumento delle tasse che il governo e la maggioranza stanno infliggendo al paese per coprire le proprie incapacità” così il capogruppo democratico nella commissione bilancio della Camera, Ubaldo Pagano. “L’unica cosa certa di questa manovra – conclude Pagano - sono l'aumento delle tasse e degli stipendi dei ministri”.
"Insulti e attacchi all’opposizione e alla sua storia, da Schlein a Prodi: l’effetto Milei. Ma si dice fiera della Gioventù nazionale, dov’erano gli esaltatori del nazismo, veri traditori della Patria. #Atreju è il mondo alla rovescia, Meloni solo una Vannacci che ce l’ha fatta”. Lo scrive sui social il deputato dem Peppe Provenzano, responsabile nazionale Esteri del Partito Democratico.
“Telemeloni colpisce ancora. La Rai ha trasmesso l’intervento della premier Meloni dal palco di Atreju, l’evento politico di Fratelli d’Italia. Quel partito di cui la premier è leader, ha organizzato un evento di parte, non un'iniziativa istituzionale di rilevanza nazionale. Verificheremo se i minutaggi concessi alla Meloni sono gli stessi messi a disposizione per i leader delle altre forze politiche e se ad altri esponenti di partito è data la facoltà di andare in diretta nazionale, da un palco, durante una kermesse di partito. Se la diretta va bene per la Meloni ci aspettiamo che allora vada bene anche per altri leader e con le stesse modalità”. Lo affermano in una nota i parlamentari democratici nella commissione di Vigilanza Rai.
"Governo in confusione sul gioco d'azzardo. Prima decidono di cancellare, con l'articolo 66 della Manovra, il fondo ad hoc e l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, istituito presso il ministero della Salute e che potendo contare su 50 milioni di euro ha consentito fino ad ora di attivare progetti concreti con Regioni e Comuni. Poi, accorgendosi dell'errore, anche in virtù di feroci critiche provenienti da più fronti, anche quello interno alla maggioranza, presentano un emendamento con il quale istituiscono il fondo per le dipendenze patologiche con una dotazione di 36 milioni per il 2025. Ma la toppa è peggio del buco, poiché il fondo è indistintamente riservato alle dipendenze patologiche senza specificare quali. Per di più si fa fatica a comprendere come verranno distribuite le risorse. Saranno coinvolte le amministrazioni regionali e comunali? Occorrerà partecipare a bandi per selezionare progetti? Insomma, regna la confusione su un fronte dove, di contro, occorrerebbe immediatezza visto che le statistiche segnalano purtroppo l'aumento delle giocate d'azzardo e la crescita di tante persone catturate dalla ludopatia e anche dalla criminalità organizzata. Se proprio volevano fare una cosa giusta, governo e centrodestra, potevano approvare il nostro emendamento di ripristino del precedente Fondo che aveva dato prova di funzionare bene". Lo dichiara Stefano Vaccari, deputato Pd e segretario di Presidenza della Camera.
“Calderoli continua ad usare un linguaggio inaccettabile con toni incendiari e un gravissimo tentativo di delegittimazione della Corte Costituzionale che ha smontato il progetto di autonomia differenziata che non rispetta i principi di solidarietà, sussidiarietà, efficienza e unità della Nazione. Le parole pronunciate sulla Corte e l’allusione non velata alla mancanza di terzietà, rappresentano un attacco al più importante organo di garanzia costituzionale. Peraltro, il riferimento ai 'mantenuti che non sono disponibili a cedere senza lottare' è un insulto intollerabile al Mezzogiorno e a milioni di cittadini del nostro Paese che nessuno può permettersi di offendere in questo modo. Sono dichiarazioni di cui il governo si dovrebbe vergognare e prendere immediatamente le distanze”. Così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione bicamerale questioni regionali.