07/07/2023 - 15:01

"In pochi mesi il Governo Meloni è riuscito a togliere 300 milioni di finanziamenti, già stanziati con il Governo Draghi per i collegamenti ferroviari connessi al porto di Livorno, per destinarli ad altre finalità. Si tratta di una serie di opere fondamentali per la realizzazione dei collegamenti ferroviari del porto di Livorno con il corridoio Ten -T Scandinavo-Mediterraneo, attesi da anni ma che rischiano quindi di subire ulteriori ritardi. Con quale coraggio Matteo Salvini si ripresenterà in Toscana?". Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, in una interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
"Il 1° agosto 2022 il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) avrva approvato il contratto di programma di Rfi 2022-2026 inserendo 312 milioni di euro per il 'Collegamento dell’interporto di Guasticce alla linea Pisa-Vada via Collesalvetti e bretella per il collegamento diretto tra la linea Firenze-Pisa e la linea Pisa-Vada via collesalvetti (By-pass di Pisa)'. Nei giorni scorsi il Ministero delle Infrastrutture ha portato le risorse disponibili a 12 milioni di euro con la complicità dei nuovi vertici di Rfi. Chiediamo a Salvini di reintrodurre immediatamente questi finanziamenti già stanziati", conclude Marco Simiani.

07/07/2023 - 13:51

“La sintesi del rapporto annuale dell’Istat, presento oggi alla Camera dei Deputati, si può racchiudere nella parola ‘coesione’. I rischi di lacerazione territoriale e generazionale si accompagnano a una grande capacità di resilienza, ma serve una visione unitaria del Paese intorno ad uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ecologico e sociale. E anche istituzionale. L’autonomia differenziata e la riforma fiscale dell destra aumenteranno le lacerazioni e le distanze. Il Sud, le risorse naturali, i giovani e gli anziani sono le parti a rischio del Paese e la destra sta lasciando cadere la grande opportunità del PNRR. La sinistra deve lavorare ad un grande progetto di coesione e ricucitura nazionale”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.

07/07/2023 - 13:31

“È preoccupante che il governo italiano non abbia ancora sottoscritto la dichiarazione del Consiglio dell’Unione Europea sull’avanzamento dei diritti lgbtqia+ nell’Unione promossa dalla Presidenza di turno spagnola. È un documento importante che invita la Commissione Europea a continuare il lavoro già iniziato con la Prima Strategia per l’uguaglianza delle persone lgbtqia+ nell’Unione (2020-2025) e invita anche gli Stati membri ad adottare provvedimenti necessari per contrastare ogni forma di discriminazione, odio e violenza sulla base dell’orientamento sessuale, del genere e dell’identità di genere. E viene richiesto ai singoli Stati un impegno preciso nel raggiungimento della piena uguaglianza di tutte le persone, come prescrive anche la nostra Costituzione.

Già 15 stati hanno sottoscritto il documento, tra cui tutti i membri fondatori dell’Unione, a eccezione dell’Italia: perché il governo, in particolare nella persona della ministra Roccella che dovrebbe essere competente in materia, non ha aderito?". Così Alessandro Zan, deputato e responsabile diritti nella Segreteria Nazionale del Partito Democratico, e Brando Benifei, capodelegazione al Parlamento Europeo del Partito Democratico.

"È urgente e necessario - concludono gli esponenti Pd - che anche l’Italia sottoscriva questo impegno, altrimenti significa che siamo davanti all’ennesimo tassello del piano di discriminazione del governo Meloni contro la cittadinanza lgbtqia+, dopo il vergognoso attacco alle famiglie arcobaleno, l’appoggio alle leggi omotransfobiche ungheresi e il sostegno al folle e obbrobrioso pdl Varchi. Già ad aprile il Parlamento Europeo, con l’approvazione di una mozione, aveva associato le condotte dell’esecutivo a quelle di Polonia e Ungheria. Se anche in questo caso il governo italiano deciderà di stare con Orban e Morawiecki, che ovviamente non hanno aderito alla dichiarazione del Consiglio, vorrà dire che l’Italia sarà definitivamente posizionata tra quei Paesi che fanno della discriminazione di una parte delle sue cittadine e dei suoi cittadini una precisa politica pubblica e istituzionale, come già avviene tra i Paesi di Visegrad.”

07/07/2023 - 12:29

“Adesso basta con queste “fonti”! Abbiano il coraggio di metterci la faccia il ministro Nordio, ex magistrato, e la presidente Meloni, da sempre paladina della magistratura, colei che dichiarava di volersi lasciare alle spalle il tempo degli scontri tra i poteri dello Stato! Notiamo peraltro che il garantismo di questa destra è a senso unico e riguarda solo gli amici. Ricordo inoltre al ministro e alle sue fonti che in Italia vige il principio di obbligatorietà dell’azione penale a tutela dell’eguaglianza dei cittadini. Il controllo del giudice è un presidio di effettività di questo canone ed è stato previsto da quel suo illustre predecessore Giuliano Vassalli che spesso ama citare”. Lo dichiara la deputata democratica Debora Serracchiani, responsabile Giustizia Pd.

07/07/2023 - 12:11

Governo: Braga (Pd), Attacchi scomposti, dia risposte ai problemi se capace

Un Governo bloccato su PNRR, rinvia il Mes e non vuole prendersi nessuna responsabilità sulla richiesta delle opposizioni sul salario minimo. Solo veline anonime e attacchi scomposti e gravissimi alla magistratura. Non funziona nascondersi dietro “fonti del Governo”. Meloni e i suoi Ministri cerchino di dare risposte ai problemi degli italiani, se ne sono capaci.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati

07/07/2023 - 12:10

“Giovani in difficoltà e maglia nera in Europa per l’occupazione femminile e per la media degli stipendi: i dati presentati nel Rapporto Istat 2023 sono drammatici e interrogano il Governo sulle misure da adottare per mettere al centro lavoro e benessere”. Così in una nota la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase.
“Nel nostro Paese – sottolinea Di Biase - abbiamo 1,7 milioni di giovani tra 15 e 29 anni che non studia, non lavora e non è inserito in percorsi di formazione, i cosiddetti Neet. Sono numeri che dovrebbero far riflettere un governo che invece continua a creare precarietà e rimanda la discussione sugli incentivi per l’occupazione femminile, graduatoria in cui siamo maglia nera in Europa insieme a Malta e Grecia. Il rapporto Istat mette anche in evidenza che la media delle retribuzioni è 3700 euro sotto i livelli europei, aggiungendo valore all’iniziativa del Partito Democratico per l’introduzione del salario minimo”.
“Un’analisi - – conclude la deputata Pd – che evidenzia i temi da cui dovrebbe ripartire l’iniziativa di governo: lavoro, istruzione, inclusione sociale. Esattamente il contrario di quanto sta facendo il governo Meloni, che con il decreto Lavoro e con la riforma per l’autonomia differenziata rischia di creare una situazione ancor più insostenibile per le donne e per i più giovani”.

06/07/2023 - 20:33

Giornalisti e magistrati svolgono le loro funzioni. Informare ed indagare. Se però sotto osservazione sono Santanché e Delmastro allora destra e governo, con Meloni silente, mettono gli stivali e gridano allo scandalo e al complotto. Pensassero a governare, se ci riescono.

Così il deputato del Pd Silvio Lai.

06/07/2023 - 19:38

Nessuna commissione potrà cancellare le urla della destra durante il Covid. “Chiudere è un golpe”, “aprite tutto”, il fianco offerto a complottisti e no vax, l’ostruzionismo al PNRR.  Nella tragedia si vede chi ha combattuto con “disciplina e onore”. Abbraccio a Roberto Speranza.

Lo scrive su Twitter Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera.

06/07/2023 - 18:11

"Per mesi e settimane, in commissione abbiamo provato a dialogare con la maggioranza di governo perché pensavamo l'obiettivo fosse nobile e comune. Perché per noi era benvenuto qualsiasi tentativo di ricostruire anni complicatissimi per prevenire errori futuri. Mesi di tentativi di costruire una collaborazione andati nel vuoto: la maggioranza è stata sorda alle nostre richieste perché si litigavano tra loro se inserire o meno le regioni, se ammiccare o meno ai novax, se usare politicamente o meno un'istituzione contro l'opposizione. Poi hanno trovato una quadra ed il risultato è disarmante. Mentre il 60% delle famiglie italiane non arriva a fine mese, noi oggi abbiamo impegnato il Parlamento per approvare una commissione di inchiesta che mette in discussione l'efficacia dei vaccini e delle misure di contenimento, che guarda alla stregoneria e nega la scienza, con la ciliegina sulla torta che si indaga sulla risposta delle istituzioni a una pandemia sanitaria escludendo dall'inchiesta le regioni che sono l'organo principale del nostro sistema sanitario. Un insulto a tutti gli operatori sanitari che hanno lottato a mani nude, sopratutto quando i vaccini non erano disponibili". Lo afferma in una nota Marco Furfaro, capogruppo PD in commissione Affari Sociali e componente della segreteria nazionale.

06/07/2023 - 18:10

"La notizia dell'imputazione coatta del sottosegretario alla Giustizia Delmastro per rivelazione di segreto d'ufficio non è un fulmine a ciel sereno. Abbiamo sostenuto sempre, in sedi politiche e istituzionali, come l'utilizzo da parte del sottosegretario alla Giustizia, esponente di spicco del partito della Presidente Meloni, di informazioni riservate fosse rivolto come unico obiettivo a colpire l'opposizione. E ben prima che la Procura di Roma aprisse un fascicolo, peraltro non su nostra richiesta. Tesi smentita improvvidamente più volte dalla stessa Presidente Meloni e dal Ministro Nordio, il quale in Parlamento in diverse occasioni ha confermato come per gli uffici non fossero riservate quelle intercettazioni di conversazioni in carcere di Cospito, veicolate da Delmastro a Donzelli e utilizzate contro il Pd in aula alla Camera. Non resta che attendersi un chiarimento politico e istituzionale da parte della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del Ministro della Giustizia Nordio su un affare che si configurare come un gravissimo e illecito utilizzo delle prerogative istituzionali per colpire un avversario politico, un grave precedente. Non si tratta ancora di una sentenza e tuttavia la pronuncia di un giudice terzo, ma anche la stessa richiesta di archiviazione che aveva riconosciuto la riservatezza degli atti, dimostra che le parole degli esponenti della maggioranza e del governo sono state clamorosamente avventate. Mentre attendiamo ormai da mesi le scuse, ne traggano le dovute conseguenze, tutte politiche prima ancora che giudiziarie, sia il ministro che la presidente del consiglio, e magari lo stesso sottosegretario”. Lo dichiarano la deputata democratica Debora Serracchiani, responsabile Giustizia Pd, i deputati dem Silvio Lai e Andrea Orlando e il senatore dem Walter Verini.

06/07/2023 - 18:09

“La commissione d'inchiesta sul Covid, posta in questi termini, è qualcosa che non ha senso. Il centrodestra vuole processare la sanità pubblica e non pensa ai problemi reali del Paese. E strizza pure l'occhio ai no vax. Non possiamo accettare un atteggiamento del genere”.
A dirlo è il deputato del Pd Emiliano Fossi sulla commissione di inchiesta sul Covid.
“L'arroganza del centrodestra deve far riflettere - aggiunge Fossi -. Non siamo più disposti a tollerare una cosa di questo tipo. Strizzare l'occhio ai no vax è molto pericoloso, soprattutto dopo il periodo che abbiamo vissuto. Nella politica, nella vita, nel ricoprire certi incarichi ci vuole serietà: è ora che il centrodestra si renda conto che essere al governo comporta precise responsabilità nei confronti di tutti gli italiani. Non si può giocare con certi personaggi”.

06/07/2023 - 18:09

Dichiarazione di Laura Boldrini , deputata Pd

Una commissione d’inchiesta sul #Covid che esclude dall’indagine le Regioni che hanno per Costituzione la gestione della sanità – il 90 per cento delle competenze è infatti regionale – è una farsa.

Ed è anche un grande imbroglio verso il Paese, perché significa non voler far chiarezza su quanto accaduto. La maggioranza di destra – che nei momenti più difficili della #pandemia occhieggiava a No Vax e No Mask – ha votato per l’istituzione di una commissione d’inchiesta che così com’è impostata non ha alcuna autorevolezza e ha una sola finalità: non quella di indagare su quanto accaduto e sugli errori che pure ci sono stati, ma quella di mettere in atto una vendetta politica contro chi si è trovato a gestire una delle più grandi emergenze degli ultimi cento anni. Peraltro, sul lavoro di chi ha gestito la pandemia, in particolare il presidente Conte e il ministro Speranza, la magistratura si è già espressa affermando che si è agito nell’interesse del Paese, archiviando così il caso con formula piena.
Questa commissione è veramente una manovra indegna.

06/07/2023 - 18:08

Non si usano le istituzioni per attaccare gli avversari politici. Per questo non abbiamo partecipato al voto per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla pandemia.
Un dramma di dimensioni mondiali che avrebbe dovuto insegnarci come trattare meglio il sistema sanitario, come investire su prevenzione e cura, come la ricerca può aiutare l’umanità. Invece la maggioranza ha deciso di creare un tribunale che indaghi su Conte, allora Premier, e su Speranza, in quanto Ministro della Salute, senza minimamente far riferimento alla gestione della sanità regionale e strizzando l’occhio alle campagne no vax.
Una commissione inutile e dannosa, mentre galoppano i tagli alla sanità e viene messa a rischio l’universalità del servizio nazionale e del diritto alla salute.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati

06/07/2023 - 18:06

"La destra si approva da sola l'istituzione di una commissione d'inchiesta sul Covid. Ma non si potrà indagare su Regione Lombardia. Per coprire le scelte disastrose di Fontana e Gallera, si potrà indagare solo su chi decidono loro. Una scelta vergognosa, irrispettosa dei morti e di chi è stato in trincea in quei mesi drammatici".

Così Silvia Roggiani, deputata e segretaria metropolitana Pd Milano.

06/07/2023 - 18:06

"Il 28 luglio arriverà il salario minimo a Montecitorio. Proposta unitaria delle opposizioni. Auspichiamo un atteggiamento costruttivo da parte della destra. Non si può negare la realtà. Il lavoro povero esiste. In un Paese normale lavorare sotto i 9 euro dovrebbe essere illegale".  Lo scrive su Twitter Arturo Scotto, capogruppo del Pd in commissione Lavoro della Camera.

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