“Chiediamo la revoca del provvedimento del Ministero che ha portato al declassamento della Direzione regionale dell’Agenzia delle Dogane e de Monopoli della Liguria e dei suoi uffici territoriali. Non sono chiare le motivazioni della riorganizzazione dell’Agenzia. La direzione ligure è stata superata in termini di rilevanza da altre direzioni territoriali, tra cui Veneto e Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Marche, Lazio e Abruzzo, che però gestiscono volumi di traffico commerciale in TEU nettamente inferiori (meno di un terzo per Veneto e Friuli Venezia Giulia, quasi un decimo per Emilia Romagna e Marche, e solo circa un trentacinquesimo per Lazio e Abruzzo). Il declassamento, poi, coinvolge anche importanti uffici provinciali, tra cui quelli di La Spezia e Savona. Il Ministro intervenga per rivedere questa classificazione riconoscendo alla direzione regionale Adm della Liguria il ruolo di primaria importanza che ricopre. Il Governo metta in atto tutte le azioni necessarie affinché la decisione assunta venga rivista, tenendo conto del ruolo cruciale che la Liguria riveste nel panorama logistico e commerciale del Paese.
La portualità rappresenta un pilastro fondamentale per lo sviluppo economico della Regione Liguria e dell’intero Paese. I porti liguri movimentano oltre il 50% del traffico container italiano (TEU - twenty-foot equivalent unit) e rappresentano i principali punti di entrata e uscita delle merci per l’Italia e contribuisce in maniera determinante alle entrate fiscali nazionali, generando circa 4,6 miliardi di euro in dazi e IVA. La Direzione regionale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la Liguria, è stata collocata nella IV fascia di importanza in una scala da I a VII, mentre dal 2001 era sempre stata classificata nella I fascia. Questo declassamento che impatti potrebbe avere sul funzionamento e sull’efficienza dei controlli doganali nei porti liguri? Il Governo chiarisca e dica quali iniziative intende adottare per garantire che la riorganizzazione dell’Adm non penalizzi la competitività del sistema portuale
Abbiamo presentato una interrogazione in merito alla Camera in cui chiediamo chiarimenti e di rivedere il provvedimento
“Ancora una volta, le dichiarazioni del Ministro Salvini si scontrano con la realtà. Dopo l’esposto di Ferrovie all’autorità giudiziaria, aveva annunciato la fine dei problemi sulla rete ferroviaria, ma i pendolari e i viaggiatori continuano a subire ritardi e disagi. Oggi, la linea AV Roma-Firenze ha registrato rallentamenti fino a 45 minuti a causa di un inconveniente tecnico nei pressi di Arezzo. Dieci treni ad alta velocità sono stati coinvolti, dimostrando che le criticità del servizio non sono affatto risolte.
I cittadini meritano risposte concrete, non propaganda”. Così la vicepresidente del gruppo del Pd alla Camera, Valentina Ghio.
"Il caso Almasri assume ogni ora che passa contorni sempre più inquietanti. Dopo avere liberato un feroce criminale, contravvenendo ad un mandato di arresto della Corte penale internazionale, e averlo accompagnato con un aereo di Stato in Libia, esattamente dove ha commesso e continuerà a commettere i gravissimi reati di cui è accusato, il governo Meloni si rifiuta di fornire alle Camere le spiegazioni che è tenuto a dare.
E ora il parlamento è bloccato perché i ministri Piantedosi e Nordio hanno annullato le informative previste per oggi pomeriggio. Cosa che dovrebbe fare prima di tutti Giorgia Meloni, ma preferisce fare i video sui social, senza contraddittorio per di più diffondendo notizie imprecise.
I ministri si sottraggono al Parlamento trincerandosi dietro un presunto segreto istruttorio scaturito dalla denuncia sporta contro Meloni, Piatendosi, Nordio e Mantovano. Falso: è già successo decine di volte che ministri indagati riferissero in aula.
Per l'ennesima volta, Meloni e i suoi scappano e non rendono conto delle loro responsabilità politiche nell'unica sede in cui devono farlo". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
Più venti per cento di cassa integrazione rispetto allo scorso anno. I dati che ogni tanto sforna il governo non tengono mai conto di questa realtà: il nostro paese è fermo, da 22 mesi la produzione industriale è in calo, i lavoratori perdono reddito. Il Governo spieghi cosa sta succedendo alla nostra manifattura e soprattutto quale è il destino di migliaia di lavoratori a rischio” così il capogruppo democratico nella commissione lavoro della Camera, Arturo Scotto.
L' evento è organizzato dalla Fondazione Bruno Buozzi e dall’Intergruppo parlamentare per la sensibilizzazione sui rischi del gioco d’azzardo. L’apertura dei lavori è affidata al sen. Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Bruno Buozzi a cui seguirà l’introduzione di Giancarlo Iodice della stessa Fondazione.
“E’ una occasione importante per riflettere con i portatori di interesse, i rappresentanti delle istituzioni e dell’associazionismo sul tema di una necessaria riforma del gioco legale. Servono misure per allargare le distanze con l’illegalità che prospera in questo ambito e arginare il fenomeno devastante della ludopatia che trascina con se sempre più cittadini e le loro famiglie. Discuteremo in assoluta libertà partendo dai rispettivi punti di vista”, dichiara il deputato dem Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera e coordinatore dell’Intergruppo che concluderà i lavori del convegno.
Con Vaccari, saranno presenti diversi esponenti politici che aderiscono all’Intergruppo: dai deputati Elena Bonetti (Azione), Virginio Merola (Pd) e Andrea Quartini (M5s) alle senatrici Elena Murelli (Lega) e Cinzia Pellegrino (Fdi).
Interverranno inoltre Filippo Torrigiani, consulente della commissione Antimafia, Marzio Govoni, presidente Fondazione Isscon/Federconsumatori, Antonello Turturiello e Angela Bravi per la Conferenza delle Regioni, Giulia Migneco, segreteria nazionale di Avviso Pubblico, Emmanuele Cangianelli, presidente Egp Fipe Confcommercio, Denise Amerini, della rete “Mettiamoci in Gioco”, Geronimo Cardia, presidente Acadi, Associazione Concessionari Giochi Pubblici e Luciano Gualzetti, direttore Caritas Ambrosiana.
“Viste le presenze, l’obiettivo, partendo dai dati, è quello di portare a sintesi unitaria, senza alcuna pregiudiziale, la discussione ed offrire al Parlamento i punti condivisi per una riforma diversa non più rinviabile”, conclude Giorgio Benvenuto, presidente Fondazione Bruno Buozzi.
“Per noi del Pd e per l’opposizione, la comunicazione alla Meloni è un atto “dovuto”, a seguito di una denuncia di un cittadino. Per la presidente del consiglio e per il centrodestra è un atto “voluto”, a seguito di un “comblotto” della magistratura. Trova le differenze”. Così sui Social la deputata democratica Patrizia Prestipino.
“È sconcertante sapere che la Lega abbia presentato un progetto di legge per portare l'Italia fuori dall'Organizzazione mondiale della sanità. È proprio grazie all'Oms che si è riusciti a debellare ed eradicare malattie, quali il vaiolo e la poliomielite; è grazie all'Oms che si riesce ad arginare i conflitti di interessi tra le aziende farmaceutiche e la salute pubblica. Quella della Lega è una proposta non solo sbagliata ma dannosa per l'Italia e siamo davvero preoccupati per la sicurezza e la salute del Paese”. Così il deputato dem Gian Antonio Girelli durante il Question time al ministro della Salute, Orazio Schillaci per chiedere di smentire le dichiarazioni della Lega e del suo segretario relative all'uscita dell'Italia dall'Organizzazione mondiale della sanità.
“Il Ministro Schillaci con la sua risposta ha dato del bugiardo o del incompetente al vicepremier Salvini che dice che l'Italia dà 100 milioni all'Oms quando i numeri oggi lei forniti parlano di una cifra attorno a 25,8 milioni. Sempre Salvini cita Trump, 'capo internazionale dei sovranisti' come modello da seguire per la sua scelta di far uscire gli Usa dall'Oms. Qui il vero problema è quello di non seguire la gara della follia e lei ministro ce lo conferma ”. Così il deputato dem Nico Stumpo in replica al ministro della Salute Orazio Schillaci durate il Question time alla Camera.
“Con la pandemia – continua il parlamentare Pd - ci siamo resi conto che la salute non si può ascrivere ai problemi di una regione o una nazione ma è un problema mondiale. Acquistando i vaccini, più che mai abbiamo anche capito l'importanza dell'Europa. Alla faccia dei no-vax o di chi vorrebbe portarci indietro nel tempo”. “L'Oms può avere delle imperfezioni ma pensare di uscirne e restare da soli a difenderci significa non capire la storia né il momento in cui ci troviamo. La proposta di questo governo ci porta in un posto dove non vogliamo vivere”, conclude Stumpo.
Non c'è nessuna ragione di Stato e di opportunità politica che consenta la liberazione di un assassino, di un criminale, di un torturatore, di uno stupratore, di uno che organizza il traffico di esseri umani come Almasri. A noi la presidente del Consiglio ha sempre detto di volerli contrastare, aveva l'occasione di processarne uno e di capire come funziona tutto e l'ha rimesso in libertà. Giorgia Meloni deve venire in Parlamento e spiegarci perché ha deciso di liberare una persona così pericolosa per il Paese e per tutta Europa.
Così il deputato del Pd Matteo Orfini.
“In una recente intervista Dario Franceschini afferma, sostanzialmente, che una competizione proporzionale in cui i partiti del centro-sinistra vadano ognuno con la sua proposta politica e con le sue liste può favorire un'espansione di consensi perché avremo in campo più forze e questo renderebbe più possibile una vittoria sulle destre. Comprendo la logica. Può darsi abbia ragione ma confesso che fatico a entrare in questa logica”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, in un’intervista a Radio Radicale.
“Come tanti della mia generazione - spiega Morassut - mi sono a un certo punto convinto definitivamente che in Italia esista nei fatti un bipolarismo, un senso di alternative semplici tra la gente. Sono le classi politiche a produrre le differenze. Non dico che esistano solo due posizioni tra conservatori e progressisti, certo ci sono ancora tradizioni e culture diverse ma in qualche modo bisogna favorire delle sintesi. Sintesi di visione. Di valori di fondo insomma. Non certo il programma di dettaglio stile Unione; quello sarebbe una follia. Mesi fa proposi la necessità di fare gli Stati Generali del centro-sinistra proprio per trovare quei punti essenziali e valoriali che ci legano. Per esempio una transizione ecologica più giusta poiché oggi, è di fatto un qualcosa che riguarda i più ricchi”.
“Prendiamo ad esempio Elon Musk - conclude il deputato dem - che è un campione della transizione ecologica. Produce macchine elettriche ed è il proprietario di grandi reti digitali e satellitari. Ma se la transizione ecologica è l'affermazione di questa potenza ipercapitalistica che poi si traduce in operazioni che colpiscono i redditi bassi, questo è un boomerang pazzesco. Noi dobbiamo invece affermare una transizione ecologica giusta che implica un forte ruolo pubblico, che la renda godibile anche ai poveri. O penso al ruolo dell’Europa nel mondo che cambia. Insomma abbiamo cose comuni importanti. Capisco che c’è un realismo da considerare. Che si va nei fatti verso un ritorno del proporzionale. Ma, insomma, tutto si può fare in tanti modi. Io preferisco sempre il realismo di Machiavelli a quello di Guicciardini. E poi in un proporzionale secco i voti si prendono agli amici non ai nemici”.
“Sulla sanità il Governo fa solo chiacchiere, proclami di grandi interventi e grandiose intenzioni, che finiscono sempre per dare ragione a chi ritiene che il pensiero sia solo quello di ridimensionare la sanità pubblica”. Così Silvio Lai, deputato Pd, membro della commissione bilancio ed esperto di materie sanitarie, commenta l’ultima relazione indipendente di Gimbe sul decreto liste d’attesa.
“Prima la legge di bilancio che finanzia in maniera insufficiente la sanità pubblica, aggredita da decine di norme ad hoc di vari esponenti della maggioranza per i fini più svariati, poi di recente la corsa ad inseguire Trump nell’uscita dall’OMS, in mezzo il decreto liste d’attesa con i decreti attuativi al palo”, prosegue Lai.
“Al 29 gennaio 2025 un solo decreto attuativo è stato approvato mentre 5 sono al palo o scaduti e tra questi c’è quello del superamento del tetto di assunzione del personale che richiede l’applicazione della nuova metodologia di valutazione del fabbisogno di personale che Agenas ha definito ma non ha l’ok del Governo che evidentemente subisce pressioni e ricatti. Ma oltre il merito ci chiediamo se il ministro Schillaci voglia continuare a lungo a fare la foglia di fico in sanità per un Governo che aggredisce la sanità pubblica, liscia il pelo ai no vax e alle fantasie antiscientifiche, e lascia senza tutela i cittadini”, conclude Lai.
“L’emendamento della Lega al dl cultura che intende eliminare il parere vincolante delle Soprintendenze rappresenta un grave attacco alla tutela del patrimonio culturale italiano e un pericoloso precedente che rischia di compromettere la pianificazione urbanistica delle nostre città. Le Soprintendenze sono un presidio fondamentale per garantire la tutela e uno sviluppo rispettoso della storia e dell’identità dei territori. Questa proposta, mascherata da "semplificazione", rischia di tradursi in una deregulation dannosa. Chiediamo al ministro Giuli di prendere posizione con chiarezza su questo emendamento: il governo intende difendere il patrimonio culturale del Paese o avallare questo attacco alla tutela e alla pianificazione urbanistica?” Così la capogruppo democratica nella commissione cultura della Camera, Irene Manzi.
“Come sempre il lavoro prezioso di LAV dimostra che dove non arriva la politica, arriva la società civile organizzata a supplire alle mancanze in quanto a difesa degli animali. L’inaugurazione dello sportello contro il maltrattamento animale da parte di LAV a Bergamo è un’iniziativa importante che avrà non solamente un impatto concreto nel prevenire abusi, maltrattamenti e salvare vite, operando in collaborazione con le forze dell’ordine, ma è molto di più, avrà un impatto sul piano culturale e sociale per compiere un passo ulteriore verso quel cambiamento culturale urgente e necessario nel modo in cui trattiamo gli animali. Esseri senzienti che vengono ancora prevalentemente trattati come oggetti, maltrattati o sfruttati all’inverosimile, torturati e uccisi". Così in una nota la deputata dem Eleonora Evi.
"La strage di animali continua con risvolti preoccupanti - continua la parlamentare Pd - se si considerano i tanti, troppi, reati commessi da parte di giovani. È necessario portare avanti i lavori sulla legge sui reati contro gli animali, ora ferma al Senato, per porre fine all’impunità diffusa di questi reati e soprattutto per introdurre misure per fare educazione e prevenzione, elementi del tutto assenti dal testo votato alla Camera, e favorire così iniziative come quella meritoria di LAV inaugurata oggi a Bergamo.”
“Il rapporto Gimbe sbugiarda il governo MELONI e il ministro Schillaci.
Sono mesi che il governo sventola il decreto sulle liste di attesa come se fosse il decreto che salverà il servizio sanitario nazionale. Peccato che sia un grandissimo flop intanto perché non è stato stanziato un euro dentro il suddetto decreto e poi perché vediamo che le liste d’attesa continuano ad aumentare invece di diminuire. I cittadini hanno grossissima difficoltà di accesso alle cure, agli screening, agli ospedali”. Lo dichiara Gian Antonio Girelli, deputato Pd della commissione Affari sociali di Montecitorio.
“Le reazioni scomposte sul caso Almasri hanno evidenziato ancora una volta come questa destra, invece di governare, sia sempre alla ricerca di un nemico da abbattere. Il governo ha preferito infatti ancora una volta trasformare una gravissima vicenda penale di rilevanza internazionale in una ridicola contrapposizione fra poteri dello Stato. Tra le voci che si sono levate subito a difendere Giorgia Meloni va sottolineata quella della Ministra Roccella che ha sottolineato come l’avviso di garanzia non fosse necessario. Basterebbe conoscere i rudimenti di Diritto Penale per sapere che di fronte all’ipotesi di reato, che coinvolge peraltro un individuo accusato di crimini efferati anche verso i bambini, il Magistrato deve intervenire. Consiglio alla titolare del dicastero della Famiglia, membro di un esecutivo pavido che non ha avuto il coraggio di consegnare Osama Almasri alla Corte dell’Aia ma ha preferito liberarlo con un volo di Stato, almeno un po' di sobrietà”. Lo dichiara la deputata del Pd Maria Stefania Marino.