05/07/2023 - 18:27

“Le opposizioni hanno avanzato una proposta unitaria sul salario minimo. Ci abbiamo lavorato per settimane e siamo pronti ad andare in aula già il 28 luglio così come stabilito dalla Conferenze dei Capigruppo. Se il Governo ha delle proposte concrete che vanno nella direzione del salario minimo il tempo di farle è ora. Dopo tre mesi di audizioni in Commissione forse qualche idea se la saranno fatta anche loro…”. Lo ha dichiarato il deputato democratico Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro, dopo le affermazioni del presidente della commissione Walter Rizzetto.

05/07/2023 - 17:37

Il ministro #Sangiuliano ha dichiarato oggi alla Camera che «la parità di genere è tra le priorità» del suo Ministero e che su questo tema «sono chilometri avanti a voi e non accetto lezioni da nessuno». Parole forti, impegnative e assai presuntuose. Peccato che manca un piccolo particolare: se davvero la parità di genere fosse una priorità del suo Ministero, avrebbe immediatamente chiesto le dimissioni di chi lo rappresenta come sottosegretario, e cioè quel Vittorio #Sgarbi che con il turpiloquio e le frasi misogine ha offeso non solo le lavoratrici del #Maxxi, ma milioni di donne italiane. E invece neanche un accenno, nessuna assunzione di responsabilità. Dopo quanto accaduto, le belle dichiarazioni non contano nulla. Se non si passa dalle parole ai fatti si perde ogni credibilità e autorevolezza, ed è quello che sta accadendo al ministro Sangiuliano e alla presidente #Meloni.

Così su Twitter la deputata democratica Laura Boldrini.

05/07/2023 - 17:25

Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd della Commissione Bilancio

Il governo Meloni fugge ancora dalla responsabilità della ratifica del #Mes, già scelto dagli altri Paesi europei. Tenta così di rinviare l’ennesimo bagno di realtà, anche a costo di figuracce europee per il Paese. Un veto ideologico della destra e una bugia elettorale che isolano l'Italia e privano il nostro Paese e tutta l’Europa di uno strumento utile a difendere la stabilità del sistema finanziario e i risparmiatori.

05/07/2023 - 17:06

“Sulla riforma del Mes, il Governo e la maggioranza sono imbarazzanti. Decidono ancora una volta di non decidere, sospendendo l'esame del disegno di legge di ratifica a nostra prima firma. Non si era mai vista una maggioranza in fuga dalle proprie responsabilità, divisa e confusa su scelte strategiche di politica estera ed europea. La riforma del Fondo salva Stati presenta solo effetti positivi per la stabilità finanziaria dell'eurozona, per la tutela dei risparmiatori in caso di crisi bancarie e per la credibilità e solidità del nostro Paese. Purtroppo la destra continua a preferire la propaganda, con melina e false argomentazioni, invece di pensare alla difesa degli interessi degli italiani”.

Lo dichiara il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue.

05/07/2023 - 16:50

Dichiarazione di Federico Gianassi deputato Pd

“Firenze potrà essere inserita tra i luoghi che ospiteranno le iniziative celebrative per il centesimo anniversario dell’omicidio di Giacomo Matteotti”: è quanto dispone un ordine del giorno sottoscritto dai deputati Pd Federico Gianassi, Emiliano Fossi ed accolto oggi, mercoledì 5 luglio, dal governo.

“L’assassinio di Giacomo Matteotti ha suscitato emozione, dolore, rabbia e una reazione della coscienza democratica di tanta parte dell'opinione pubblica e in moltissime zone del paese. A Firenze avvenne una importante manifestazione di questa presa di coscienza: Carlo Rosselli, Gaetano Salvemini, Manara Valcimigli, Ugo Procacci e altri soci del Circolo di Cultura si iscrissero al Partito Socialista Unitario (Psu) di cui Giacomo Matteotti era il segretario motivando il gesto come solidarietà nei confronti del deputato socialista assassinato. In conseguenza di questo atto il Circolo di Cultura fu invaso e devastato dalle squadre fasciste nella notte dell'ultimo dell'anno 1924 e chiuso di autorità pochi giorni dopo”: continua Federico Gianassi.

“È quindi significativo che anche nella città di Firenze venga organizzata la celebrazione ufficiale per promuovere e valorizzare la conoscenza e lo studio delle opere e del pensiero di Giacomo Matteotti che ebbero profonda influenza per lo sviluppo di una coscienza collettiva democratica ed antifascista”: conclude il deputato Pd.

05/07/2023 - 16:45

Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd
93 i milioni di fondi PNRR che il sindaco Brugnaro e la sua giunta hanno bruciato questo aprile presentando un bando che è stato valutato non ammissibile a finanziamento e adesso a tappare i buchi e a limitare le brutte figure degli alleati arriva il governo che tira fuori 90 milioni per salvare un’opera faraonica che è una priorità e un interesse solo per Brugnaro.
Si crea così un caso unico in Italia per cui, ai fini di finanziare un'opera fatta per ospitare società private, si vanno ad utilizzare esclusivamente finanziamenti pubblici. Come se già questo non bastasse, ricordo che il Comune spenderà altri 200 mililioni tra avanzi di bilancio e mutui.
Siamo al paradosso per cui un governo che non riesce a tirare fuori i fondi necessari per finanziare la Legge Speciale per la salvaguardia di Venezia, ne recupera invece in fretta e furia per salvare la faccia agli interessi del sindaco. Un vero e proprio insulto alle veneziane e ai veneziani, che quei denari li avrebbero dovuti ricevere per risolvere i veri problemi del capoluogo. Tanto per dare una cifra, solo per sistemare tutte le  abitazioni sfitte di proprietà del comune (un migliaio circa) per una media di 40 mila euro ad abitazione, si avrebbe un costo complessivo di 40 milioni di euro, con un aumento di circa 2500 residenti.

05/07/2023 - 16:16

“Signor ministro, sono in imbarazzo per Lei, perché spiegare il turpiloquio fallocrate di Vittorio Sgarbi non deve essere facile. Non la invidio, ma chiedo: Sgarbi fa l’attore o il suo sottosegretario? Soprattutto, ci dica: che deve fare di peggio perché lo sollevi dall’incarico?” Così il deputato dem Mauro Berruto, nel corso del Question time, illustrando l’interrogazione del PD al ministro della Cultura sulla volgarità andata in scena al Maxxi la sera del 21 giugno,
Nella replica la capogruppo del Pd in commissione Cultura, Irene Manzi, rivolgendosi al ministro Sangiuliano si è detta “insoddisfatta della sua risposta. Con le sue parole ferme di condanna, lei ha marcato la fine di ogni rapporto di fiducia con il sottosegretario Vittorio Sgarbi e anche con il direttore del Museo Alessandro Giuli, e a questo punto dovrebbero seguire fatti e comportamenti conseguenti. Le faccio questa domanda: un sottosegretario alla Cultura può parlare in quel modo senza che accada nulla? Può farlo senza che qualcuno gli ricordi che rappresenta le Istituzioni di un Paese dove il tema della violenza, degli stereotipi e dei pregiudizi di genere è problema nazionale, talmente forte da rendere complessa ogni azione per scardinarlo? Sgarbi ha pronunciato quelle parole in un museo progettato da una donna, Zaha Hadid, creando uno iato insostenibile tra la banalizzazione delle donne e un luogo iconico frutto del genio femminile. Un direttore del Museo – presente su quel palco- può continuare a svolgere il suo incarico dopo un simile fatto? Valgono a poco le pubbliche scuse postume, se non ad alimentare una sensazione di ipocrisia e finto biasimo buoni a tacitare l’opinione pubblica.
Vorremmo sapere cosa ne pensa la Presidente Meloni, se ritiene che Sgarbi possa continuare a rappresentare le istituzioni, nonostante quello che ha messo in scena nei giorni scorsi, offendendo le donne sul palco di una delle più importanti istituzioni italiane. Se così non fosse, da domani, il sottosegretario Sgarbi non dovrebbe ricoprire più il suo incarico. L’educazione verso i più giovani parte innanzitutto dall’esempio e le istituzioni sono le portatrici di un messaggio in cui riconoscersi. Che modello può rappresentare Vittorio Sgarbi?

05/07/2023 - 15:39

“Oggi è sufficiente leggere i quotidiani regionali per avere chiaro il quadro della gigantesca confusione in cui versano la giunta e la maggioranza di centro destra che governa la Sardegna ormai da 4 anni e mezzo. La maggioranza boccia la giunta regionale sulla vicenda ospedali, dicendo concretamente che prima vanno avanti i progetti di riadeguamento e ristrutturazione delle strutture esistenti con oltre 220 milioni di euro già impegnati e affidati e poi si faranno i nuovi ospedali, di sicuro non nei tempi di questa legislatura. Così il bluff di presidente e assessore alla sanità che cercavano di nascondere la cattiva gestione del personale sanitario e del servizio ai cittadini con roboanti annunci di grandi opere è scoperto e il re denudato come nella favola. L’assessore ai trasporti, smentito dalle autorità nazionali sull’andamento della pessima continuità territoriale e della sottomissione alle compagnie aeree, comunica che il problema sono il basso numero di frequenze e la mancanza di un tetto tariffario per i non residenti, esattamente quello che era presente nel bando della Giunta Pigliaru, approvato dalla Commissione europea e cancellato dalla Giunta Solinas a maggio del 2019 per inseguire la promessa della tariffa unica". Lo afferma in deputato sardo del Pd Silvio Lai.

"L’assessore al turismo - prosegue l'esponente Pd - dice che i turisti non calano, ma se calano la colpa è degli albergatori, affermazione smentita sia da se stesso che dai dati degli arrivi (che non distinguono dove i turisti dormono) e da tutti i dati dei consumi nei ristoranti come nelle iniziative culturali e musicali nei quali si registrano numeri non comparabili anche con quelli dello scorso anno. Dimostrando così, dopo la clamorosa perdita di una delle regate dell’America’s Cup, che fare l’assessore al turismo in Sardegna richiede un livello di preparazione ed un approccio completamente diverso. Da parte nostra è da novembre scorso che segnaliamo che l’aumento dei costi di trasporto fuori controllo richiedeva un intervento autorevole e non remissivo con il governo per evitare quello che sembra già un bilancio pericolosamente al limite per l’isola. E poi l’assessore all’industria che non sa, notizia di oggi, che nel nuorese manca il responsabile dell’unità di crisi dell’area industriale di Ottana, ma d’altronde l’assenza della Giunta sulla crisi del sistema industriale in Sardegna è totale. Da due incontri sui tavoli tecnici per Portovesme non c’è né il governo nazionale né la Regione, la cabina di regia per la chimica verde stabilita per legge nel 2022 non è ma stata insediata né sollecitata dalla Regione, sulle questioni dell’energia siamo alla paralisi perché la Regione non ha alcun peso politico presso il governo Meloni per rivedere il decreto Draghi impugnato ormai un anno fa".

"Infine - conclude Lai - ma non ultimo per importanza, il caos totale e la paralisi negli assessorati determinata dalle dimissioni della segretaria generale. Sette direttori generali che non sono più operativi, riunioni che saltano, atti che non possono essere firmati. E tra questi il direttore del centro regionale di programmazione, l’autorità per la spesa dei fondi europei e per il PNNR, in piena paralisi. Tutto frutto di una guida politica da dilettanti allo sbaraglio".

05/07/2023 - 15:38

Oggi Patrick Zaki si è laureato alla Università di Bologna. Assurdo che lo abbia dovuto fare da remoto. Lo vogliamo vedere al più  presto di persona a Bologna. Continui il massimo impegno di tutte le istituzioni perché  il suo ingiusto calvario finisca e sia finalmente libero.

Lo ha scritto su Twitter Andrea De Maria, deputato Pd

05/07/2023 - 15:37

"Giacomo Matteotti è stato tutta la vita dalla parte dei più deboli; lui non rinnegò mai le sue origini benestanti, però nei suoi scritti giovanili e nel suo impegno politico e organizzativi appare forte l'influsso dell'ideologia evangelizzante di Camillo Prampolini e Nicola Badaloni, oltre a quello di Filippo Turati, assertori di un'azione politica di massa capace di suscitare il riscatto delle classi lavoratrici.
Oddino Morgari lo ricordava con un aspetto molto distinto, figura slanciata; padre premuroso che tornava a casa dai suoi tre bimbi finite le sedute parlamentari. L'odio nei confronti di Matteotti arriva da molto lontano; a Ferrara già nel gennaio 1921 un gruppo di agrari gridò ai fascisti che bisogna sopprimere e ammazzare l'onorevole Matteotti, siamo nell’Italia Liberale. Fu anche aggredito fisicamente in seguito e dal marzo 1921 i fascisti gli impedirono di tornare in Polesine. Ma perché c'era questo odio nei suoi confronti? Perché Matteotti più in quest'Aula denunciò quello che realmente accadeva perché  non c’è mai stato un fascismo buono e uno cattivo dopo le leggi razziali del 1938. Raccontava le aggressioni del capilega nel cuore della notte 100 contro 1, questo era il fascismo agrario nel polesine. Oggi a 100 anni di distanza dalla morte di Matteotti dobbiamo riflettere su cosa è stato il fascismo, e come la violenza sia stata la sua levatrice". Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Federico Fornaro, dichiarando il voto convintamente favorevole del Partito Democratico sul ddl sulle celebrazioni per il centenario delle morte di Giacomo Matteotti.

05/07/2023 - 14:03

"I quasi 3 milioni di euro di debito verso i contribuenti della Ministra Santanchè appaiono incompatibili con il principio di disciplina e onore richiesto dalla Costituzione per ricoprire una carica pubblica. Giorgia Meloni non può restare in silenzio, altrimenti sarà complice". Lo scrive su Twitter Alessandro Zan, deputato e responsabile Diritti della segreteria nazionale del PD.

05/07/2023 - 13:24

“Esprimiamo massima solidarietà al giornalista e agli operatori Rai aggrediti a Lampedusa. Ancora una volta si è impedito che il servizio pubblico svolgesse le sue funzioni di informazione ai cittadini. Ringraziamo l’Arma dei Carabinieri per il tempestivo intervento e chiediamo che venga sempre fatta luce e chiarezza su simili atti criminali perché danneggiano non solo i nostri giornalisti ed operatori ma tutta l’informazione, tutti i cittadini che hanno il diritto ad essere informati. Lavoreremo in Parlamento affinché venga fatta chiarezza e porremo in essere tutti gli strumenti possibili per evitare che avvenga in futuro”. Lo dichiarano in una nota i componenti Pd della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai.

05/07/2023 - 12:31

Per molto meno delle cose imputate alla Santanchè ministri in passato si sono dimessi. La sua vicenda ed il suo comportamento rappresentano dei colpi micidiali alla credibilità della politica. La presidente del Consiglio non può fare finta di nulla, ritrovi la parola, esca allo scoperto e dica se pensa che la sua ministra possa ancora restare al governo.

Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd

05/07/2023 - 12:24

"Dobbiamo mettere al centro della Comunità le relazioni educative nei vari contesti territoriali e quindi sostenere le professioni del pedagogista e dell'educatore che accompagnano e sostengono l'opera della scuola nel rapporto genitori-studenti-insegnanti. Questo perché dobbiamo permettere a tutti di poter sviluppare la propria persona sia a livello educativo che sociale, indipendentemente dai territori di provenienza. Dobbiamo combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa e le figure professionali dell'educatore e del pedagogista sono preposte a questi scopi. Le loro sono competenze specifiche, differenti da quelle degli insegnanti. Riteniamo significativo aver eliminato, nel passaggio in aula, l’esame di Stato quale condizione per l’iscrizione all’Albo.
Chiediamo con forza che vengano valorizzate queste figure professionali, e siamo felici che il governo abbia accolto il nostro ordine del giorno che sollecita il governo ad istituire un tavolo tecnico incaricato di affrontare le tante problematiche che riguardano tali professioni, quella dell’educatore in particolare. La riteniamo un’assunzione di responsabilità necessaria". Lo ha detto la deputata del Pd, Irene Manzi, intervenendo in Aula sulla pdl professioni pedagogiche.

05/07/2023 - 11:55

Dichiarazione di Valentina Ghio, vicepresidente dei deputati Pd

Il principale dovere di un parlamentare, ancorchè ministro della Repubblica, è quello di essere trasparente e rispettoso dell’art. 54 della Costituzione secondo il quale “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”. La vicenda che coinvolge la ministra Santanchè, indagata per falso in bilancio e bancarotta per le sue attività imprenditoriali, è quanto mai ambigua e torbida e non risponde certamente a quei requisiti. E in virtù di questi principi cardini della nostra democrazia, ci aspettiamo che la presidente Meloni chieda alla sua Ministra di fare un passo indietro  affinchè possa chiarire la sua posizione. Ricordo che  per molto meno, Josefa Idem si dimise da ministro dello Sport  causa un bollettino Ici della sua palestra che era intestata al proprio compagno.

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