“Nessuna proroga per la facoltà di rientro per i clienti non vulnerabili dal mercato libero a quello tutelato per poter beneficiare del risparmio di circa 130€ su base annua garantito dal risultato delle aste per il sistema a tutele graduali. Il governo ha preteso la riformulazione delle risoluzioni delle opposizioni che chiedevano di prorogare al 31 dicembre 2024 la possibilità di rientrare nel mercato tutelato dell’energia elettrica per gli utenti che sono passati al mercato libero dove i costi sono ancora sensibilmente più alti di circa il 20%. È molto grave, anche perché questa scadenza, che avrebbe potuto comportare importanti risparmi per le famiglie, non è stata adeguatamente comunicata e segnalata dal governo”. Così il capogruppo democratico nella commissione Attività produttive della Camera, Vinicio Peluffo primo firmatario della mozione dem che prevedeva la proroga al 31 dicembre che il Governo, ha modificato impedendo al parlamento di intervenire prima della data della scadenza del mercato tutelato dell’energia elettrica che è prevista per domenica 30 giugno.
“Aspettavo un chiarimento che, ancora una volta, non è arrivato. E allora mi esprimo io, nell’attesa che lo faccia il Ministro Abodi, rispetto alla sua decisione di deroga di un anno sul vincolo sportivo. A fronte di una richiesta estremamente puntuale, quella che riguarda i “giovani di serie”, ovvero calciatori e calciatrici fra i 16 e i 18 anni che hanno sottoscritto un contratto con club professionistici, il Ministro Abodi -che mantiene tutte le promesse fino a 5 giorni dalla scadenza- ha agito diversamente. La decisione, come sempre annunciata solo con un comunicato stampa, umilia le federazioni che hanno lavorato per raggiungere, nei tempi corretti, un obiettivo determinato dalla legge, umilia famiglie e club che avevano già immaginato la prossima stagione sportiva. Il vincolo sportivo, la sappiamo bene (e da almeno dieci anni) è anticostituzionale, lede il neonato diritto allo sport tutelato dall’art 33 della Costituzione, è in palese conflitto con la legge di riforma del lavoro sportivo, insomma è inaccettabile e va risolto con soluzioni alternative che siano in grado di preservare e tutelare le società che investono nei settori giovanili e contemporaneamente rispettino la liberà dei giovani atleti. Queste soluzioni sono possibili, e qualcuno già le aveva messe in campo! Ma in questo Paese l’unica certezza è che a poche ore da una scadenza ci sarà sempre una deroga. E se quella deroga è fatta per compiacere a un potente, poco importa se tutti gli altri ne subiranno le conseguenze. Dinamica che ben conosce l’On. Paolo Barelli, presidente della Federnuoto e capogruppo alla Camera dei deputati di Forza Italia, che proprio ieri ha dichiarato di aver personalmente chiesto al Min. Abodi di allargare il provvedimento anche ai dilettanti. Insomma, anche questa volta era difficile fare peggio. I miei complimenti alle federazioni pallavolo e pallacanestro che oggi annunciano che l’abolizione del vincolo, indipendentemente dalle normative, per loro entrerà in vigore il prossimo 1 luglio” così il responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto.
“Il Paese già oggi presenta profondi differenze e diseguaglianze tra Nord e Sud nei servizi essenziali alle persone. Questa situazione dipende in particolare dal criterio storico utilizzato negli anni per la distribuzione delle risorse sul territorio nazionale, che ha penalizzato il Mezzogiorno. I dati evidenziano la presenza di meno personale e minori infrastrutture nel welfare, nelle reti assistenziali, nella scuola, nel trasporto pubblico locale e soprattutto in sanità al Sud. Nella tutela della salute, la carenza di medici, infermieri e operatori, il minor numero di posti letto in ospedali e pronto soccorso, portano a disfunzioni nei servizi e soprattutto ad una emigrazione sanitaria drammatica per centinaia di migliaia di famiglie ogni anno. Bisogna invertire la rotta. Anzitutto investire più risorse in sanità come chiediamo con la proposta di legge a prima firma Schlein, per mettersi in linea con i parametri europei. Poi ricucire le diseguaglianze rafforzando gli investimenti nel Mezzogiorno, come avevamo stabilito nel Pnrr. L'autonomia differenziata fa l'esatto opposto, spaccando l'Italia. Per un patto di potere, la destra cristallizza e crea le condizioni per aumentare in futuro le fratture sociali e sanitarie del Paese, consentendo a Regioni più ricche di spendere di più nei loro territori tagliando fondi da destinare in modo solidaristico a Regioni meno ricche, che avranno sempre meno risorse. Senza considerare il rischio di un'emorragia di medici che con contratti regionali abbandoneranno il mezzogiorno. Al Sud sarà praticamente impossibile curarsi nei prossimi anni per colpa del Governo. Noi continueremo a batterci per evitare che questa riforma produca effetti disastrosi irreparabili, difendendo il tricolore e l'unità nazionale. Altro che i finti patrioti”, così il capogruppo democratico nella commissione affari europei di Montecitorio, Piero De Luca, intervenendo ad Agorà.
“La lotta al Caporalato non è una priorità per questa destra a tutti i livelli di governo, dai comuni alla nazione. Proprio mentre l’Aula di Montecitorio rendeva omaggio al Satnam Singh è emerso infatti lo squallido rimpallo di responsabilità tra l’amministrazione comunale di Latina a guida Fratelli d’Italia (dove è avvenuta la tragedia) ed i Ministri di Giorgia Meloni sui finanziamenti del Pnrr mai arrivati alla cittadina laziale per contrastare la schiavitù sui luoghi di lavoro. Alla luce di queste notizie il siparietto della Premier alla Camera dei Deputati, che esortava i suoi colleghi ad alzarsi durante la commemorazione, ed il lutto cittadino proclamato a Latina dal sindaco appaiono sempre più soltanto atti formali di circostanza ed espedienti per salvare la faccia”: è quanto dichiara il deputato Pd in Commissione Lavoro e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi sui ritardi delle risorse stanziate per contrastare il Caporalato.
"Ieri sera ho chiesto, intervenendo in Aula alla Camera, che il Ministro Tajani venga a riferire sulle iniziative che può assumere il Governo per raggiungere la piena verità sulla strage di Ustica. Ancora una volta infatti da una inchiesta giornalistica sono emerse notizie che appaiono utili a fare piena luce sulla strage. Lo abbiamo detto più volte e più volte abbiamo assunto iniziative parlamentari in merito riferite a diversi governi: è fondamentale acquisire tutte le informazioni in loro possesso da paesi amici dell'talia. Emergono ora nuove elementi che riguardano la Francia. Il Governo deve mettere in campo un’azione a livello internazionale in merito. Lo dobbiamo alle vittime e ai loro familiari. Lo dobbiamo alla nostra democrazia, perché la dignità dell'Italia richiede che si raggiunga la piena verità su quella che è stata una gravissima violazione della nostra sovranità nazionale".
Così Andrea De Maria, deputato PD
“Desidero esprimere la mia profonda soddisfazione per il successo e l'espansione de Il Globo TV in Asia, Africa e Medio Oriente. Questa piattaforma in streaming dedicata agli italiani all'estero sta compiendo un passo significativo nel portare la cultura italiana in tutto il mondo.L'arrivo de Il Globo TV in queste nuove aree geografiche rappresenta un'importante opportunità per tutti noi italiani che viviamo lontano dalla nostra patria. Grazie alla vasta offerta di canali italiani in diretta, tra cui Rai Italia HD, Rai News 24, Rai Premium, La7 Italia, InterTv, Telepace e molti altri, possiamo rimanere connessi con le nostre radici e la nostra lingua madre. Questa inarrestabile crescita de Il Globo TV è il frutto di un impegno costante nel servire la comunità italiana all'estero e nel promuovere la lingua, le tradizioni e la cultura del nostro amato Bel Paese. Sono convinto che questa piattaforma continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nel mantenere vivo il legame tra l'Italia e gli italiani sparsi per il mondo. Continuerò a seguire con entusiasmo e gratitudine il percorso di crescita e innovazione de Il Globo TV, sicuro che la sua missione di unire e informare la comunità italiana all'estero continuerà a essere un successo”. Così Nicola Carè, deputato eletto nella Circoscrizione Estero, Ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide
’L'effettività delle norme sulla sicurezza sul lavoro è il titolo del convegno che si terrà oggi giovedì 27 giugno alla Camera dalle ore 14:30 presso la Sala Cenacolo nel Complesso Vicolo Valdina in Piazza Campo Marzio 42. Si tratta di un'occasione – non frequente – di incontro tra la politica e la magistratura, l'accademia e la burocrazia, su temi di assoluto rilievo ed attualità.
Al convegno, promosso dall’Onorevole Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, e dall’avvocato Stefano Margiotta, consulente giuridico della Commissione e docente all'Università di Roma Tre, interverranno: Bruno Giordano, ex Capo Ispettore nazionale del lavoro, Cristina Alessi, docente dell’Università di Brescia, Francesco Santi, Presidente AIAS, Marco Marazza, docente dell’Università Cattolica, Angelo Delogu, docente dell’Università di Urbino, Andrea Rossi, INAIL, Fabio Pontrandolfi, Confindustria e Sebastiano Calleri, CGIL.
ratelli d’Italia si trincera dietro motivazioni burocratiche ma la verità è che lo stop definitivo alla legge Schlein è una vera e propria vendetta politica dopo il flop elettorale alle amministrative. Ma non sarà così che fermeranno l'opposizione. Vivono fuori dal mondo e non hanno idea dell'urgenza di aiutare la sanità pubblica" così il capogruppo democratico nella commissione affari sociali della camera, Marco Furfaro.
“Assalto alla diligenza sul decreto casa. La maggioranza presenta circa 300 emendamenti al decreto presentato in fretta e furia dal governo prima delle elezioni” così il capogruppo democratico nella commissione Ambiente della Camera, Marco Simiani, che sottolinea “i partiti di maggioranza vanno ormai in ordine sparso e senza alcun coordinamento. I 105 emendamenti della Lega, i 103 di forza italia e i 66 di fratelli d’Italia sono sicuramente un dato politico che non può passare inosservato”.
“Il Pniec è uno degli strumenti più importanti per accompagnare il nostro sistema economico e produttivo verso la neutralità climatica e gli obiettivi europei del ‘Pronti per il 55’. La governance è l’elemento essenziale per la sua attuazione. Il nuovo Pniec, invece, che avrebbe dovuto essere presentato alla Commissione europea entro giugno dell’anno scorso, è stato pubblicato sul sito del Ministero in ritardo ed è stato elaborato e gestito senza la necessaria trasparenza, senza il coinvolgimento del Parlamento e senza rispettare il regolamento europeo sulla governance dell'Unione dell'energia, che prevede un dialogo.
"Mi fa effetto che la Presidente del Consiglio si sia dovuta rivolgere ai suoi Vicepresidenti per dire ‘a regà alzatevi pure voi’ nel corso del lungo applauso che la Camera ha dedicato a Satnam Singh. Giusto richiamarli all’ordine: ci saremmo aspettati un po’ di sensibilità in più da parte di chi è al governo del Paese". Queste le parole del responsabile sicurezza del Partito Democratico, Matteo Mauri, nel suo intervento in aula alla Camera dei Deputati durante le comunicazioni sul Consiglio dell'Unione Europea.
“Il Decreto Salva casa rischia di essere soltanto un provvedimento salva abusi che dimentica totalmente i cittadini, le famiglie ed i giovani che hanno oggi difficoltà a trovare una abitazione dignitosa a costi sostenibili: per questo motivo il Partito Democratico ha presentato emendamenti specifici su temi di stretta attualità per garantire il diritto alla casa, realizzare un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica, limitare la crescita esponenziale nelle città dei B£B, contrastare il caro affitti, aumentare l’offerta di alloggi per gli universitari fuorisede e sostenere i giovani per l’acquisto della prima casa. Il nostro obiettivo è approvare una legge organica che contrasti anche il consumo di suolo, il decoro delle città e dia le giuste risorse ai Comuni per migliorare le politiche abitative”: è quanto dichiara il capogruppo Pd In Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani.
“Coerentemente con gli impegni presi in Commissione come Pd abbiamo quindi presentato un numero limitato di proposte emendative per migliorare il testo. Abbiamo però appreso con sorpresa che la stessa maggioranza considera il decreto totalmente sbagliato: due terzi degli emendamenti (quasi 300 su circa 500 depositati) sono infatti a firma dei partiti che sostengono il Governo Meloni”: conclude Marco Simiani.
Il Ministero dell’ambiente avalla la scelta di Toti e della Lega in Regione e promuove la perimetrazione provvisoria del Parco di Portofino limitata a tre comuni. Da tempo stigmatizziamo questa decisione incomprensibile e inaccettabile, che disattende: la volontà dei sette comuni che avevano chiesto di entrare nel Parco; il parere di Ispra, che sottolineava come non ci fosse motivo di ridurre la perimetrazione di aree di rilevante valore naturalistico e disattende anche la giustizia amministrativa andando contro i pareri del Tar che hanno dato una sonora e motivata bocciatura alla perimetrazione a tre. Con questa scelta, il centrodestra locale e il Governo consenziente tengono in ostaggio un’intera porzione di territorio privandola di una maggiore opportunità di sviluppo e tutela. Non rispettano la volontà di enti locali e associazioni che si sono chiaramente espressi contro un parco francobollo e bloccano finanziamenti essenziali per uno sviluppo sostenibile. Il Ministero - nonostante in un inciso parli di possibile, futura estensione in sede di perimetrazione definitiva, senza però precisare tempi e modalità e rimandando sempre tutto alla Regione, che già si è chiaramente espressa sulla sua posizione, si mostra ostaggio di una Giunta regionale acefala, con il Presidente agli arresti domiciliari, e ignora pronunciamenti, pareri e richieste che non possono e non dovrebbero essere trascurati e sottovalutati”, così la deputata e vicepresidente PD alla Camera Valentina Ghio dopo la riposta all’interrogazione presentata con il capogruppo PD in Commissione Ambiente Marco Simiani, in cui chiedevano al Ministero dell’Ambiente quale fosse la posizione rispetto alla riduzione drastica del perimetro del Parco di Portofino dopo le recenti sentenze del Tar che hanno palesemente sconfessato le indicazioni della Regione e annullaro il decreto del Ministero.
"Che imbarazzo la presidente del Consiglio in Aula che rimprovera Salvini e Tajani perché non si alzano durante l'applauso dell'aula a Satnam Singh. Un'immagine dell’attenzione che il governo ha verso la vita dei migranti, soprattutto se irregolari. Satnam Singh era un bracciante irregolare che veniva sfruttato per meno di 5 euro l’ora nelle campagne laziali. La sua storia e il modo barbaro e disumano in cui è morto denuncia tutta l’ipocrisia di chi dichiara guerra a chi arriva sulle nostre coste dopo avere rischiato la vita e subìto torture di ogni genere, come accade in Libia, e poi chiude un occhio – anzi, tutti e due – quando quelle stesse persone vengono ridotte in schiavitù nelle campagne italiane, diventando funzionali alla produttività. Del resto, abbiamo sentito il ministro Lollobrigida, all’indomani della morte di Singh, preoccuparsi innanzitutto dell’immagine delle aziende agricole italiane, non della dignità, dei diritti e dell’ incolumità dei braccianti.
Salvini e Tajani che aspettano l’invito esplicito ad alzarsi in aula alla Camera durante il tributo a Singh fanno venire la pelle d’oca per la totale mancanza di empatia, fosse anche per salvare la faccia". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo in un'intervista a Today.it
’L'effettività delle norme sulla sicurezza sul lavoro’ è il titolo del convegno che si terrà domani giovedì 27 giugno alla Camera dalle ore 14:30 presso la Sala Cenacolo nel Complesso Vicolo Valdina in Piazza Campo Marzio 42. Si tratta di un'occasione – non frequente – di incontro tra la politica e la magistratura, l'accademia e la burocrazia, su temi di assoluto rilievo ed attualità.
Al convegno, promosso dall’Onorevole Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, e dall’avvocato Stefano Margiotta, consulente giuridico della Commissione e docente all'Università di Roma Tre, interverranno: Bruno Giordano, ex Capo Ispettore nazionale del lavoro, Cristina Alessi, docente dell’Università di Brescia, Francesco Santi, Presidente AIAS, Marco Marazza, docente dell’Università Cattolica, Angelo Delogu, docente dell’Università di Urbino, Andrea Rossi, INAIL, Fabio Pontrandolfi, Confindustria e Sebastiano Calleri, CGIL.