29/11/2022 - 16:59

“Oggi in commissione Cultura alla Camera abbiamo votato contro l’aggiunta ‘merito’ alla definizione del Ministero. Non è una semplice questione nominale. L’ Art. 34 della Costituzione recita ‘La scuola è aperta a tutti... I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi’.

Il concetto di ‘merito’ entrò in questo articolo grazie a un emendamento di Palmiro Togliatti. Non accettiamo dunque davvero lezioni da nessuno sulla necessità di promuovere il merito. Ma tutti sanno che il tema oggi non è la discriminazione nei confronti di chi ‘merita’, ma piuttosto di chi pur meritando ‘non ha’ condizioni economiche per continuare gli studi e veder riconosciuti i propri diritti.

Quell’articolo oggi è di fatto tradito dalle disuguaglianze che rendono non rispettato anche l’articolo 3. Sono gli ultimi, gli esclusi, coloro a cui dobbiamo prestare oggi tutta la nostra attenzione.

La modifica di un nome non serve a niente, o addirittura può indicare priorità e indirizzi sbagliati.

Visto il livello di abbandono scolastico, se proprio bisognava cambiare qualcosa dopo ‘Ministero dell’Istruzione’, bisognava aggiungere ‘e del diritto allo studio e alla conoscenza’”.

Così il deputato democratico Nicola Zingaretti in un post su Facebook

29/11/2022 - 16:48

Dichiarazione di Claudio Michele Stefanazzi, deputato Pd

“Il Governo dovrebbe  procedere, senza ulteriori indugi, alla ratifica della riforma del Trattato istitutivo del MES, presentando il relativo disegno di legge in tempi brevi, anche in modo da consentire l’avvio delle nuove funzioni e contribuire al rafforzamento del sistema finanziario dell’Eurozona.” E’ quanto ha dichiarato in aula il deputato del Pd Claudio Michele Stefanazzi, intervenendo sulle mozioni concernenti la ratifica della riforma del Trattato del Mef. Per Stefanazzi, “il progetto di riforma del MES ampliando i compiti del MES stesso, trasformandolo nel backstop del fondo unico di risoluzione bancaria, contribuisce al raggiungimento del secondo pilastro dell’Unione Bancaria, consentendo un intervento nell’ambito delle crisi bancarie, sulla scia di quanto il nostro paese chiede da tempo.”  “Si tratta dunque, ha proseguito Stefanazzi- di una vera e propria mutualizzazione dei rischi che, sotto il profilo della solidarietà europea, è un ottimo segnale, ed è un ulteriore viatico verso il progetto dell’Unione bancaria, fino all’obiettivo di  creare anche dei meccanismi di mutualizzazione delle perdite.” Per il parlamentare Dem infine, “e’ opportuno completare l’attuale negoziato di modifica del MES, inteso quale passo indispensabile per l’ulteriore trasformazione di tale organismo in un vero e proprio Fondo Monetario Europeo, all’interno del quadro giuridico di diritto dell’Unione, coordinato con le politiche di bilancio europee” . In conclusione, Stefanazzi osserva che “ esiste un enorme spazio di intermediazione del debito in capo all’Unione. Porre in un unico contenitore quota parte delle entrate fiscali nazionali e quota parte dei debiti dei paesi membri, protetti dalla potenza di fuoco dell’Ue, può aumentare il potenziale di finanziamento dell’intera Unione europea. Questo consentirebbe – per Stefanazzi-  di ridurre il costo di finanziamento per l’intera Unione europea, sostenendo al contempo la Bce nelle operazioni nei mercati del debito, ponendo le basi per una programmazione e uno sviluppo in settori strategici”.

29/11/2022 - 16:41

“Quest’estate l’agricoltura italiana è stata messa a dura prova da una siccità che non dobbiamo considerare un fenomeno da archiviare. Servono soluzioni sulla gestione del suolo e una vera e propria politica nazionale sull’acqua. Passi avanti sono stati fatti, ma non sono ancora sufficienti. Un’opportunità viene dal Pnrr che mette a disposizione 880 milioni con l’obiettivo di aumentare del 40% le fonti di irrigazione dotate di contatore. Dei 2 miliardi da investire in infrastrutture idriche, solo 350 milioni sono destinati a 20 grandi bacini. Troppo pochi, e comunque non c’è ancora nessun progetto. È necessario mettere a terra tutti i sistemi che permettono di non disperdere acqua, come l’irrigazione goccia a goccia, investire sulla digitalizzazione e sulla relativa formazione. Cruciale, poi, è puntare sulle coltivazioni che ottimizzano l’utilizzo di acqua selezionando le colture e promuovendo incentivi per l’adozione di pratiche agricole più sostenibili. Obiettivi ambiziosi che crediamo possano essere raggiunti, mettendo in campo tutti gli attori e migliorando il monitoraggio. Per questo condividiamo la necessità di istituire una cabina di regia nazionale presso Palazzo Chigi, che coinvolga i ministeri interessati, le Regioni, la Protezione civile, le autorità di distretto, i consorzi di bonifica, le associazioni di impresa, i gestori idrici ed energetici. Anche noi vogliamo la sovranità alimentare, ma per raggiungerla serve una nuova politica agricola lungimirante”.

Lo ha detto la deputata del Pd Antonella Forattini nel suo intervento oggi in Commissione Agricoltura della Camera.

29/11/2022 - 16:34

“La nostra mozione impegna il Governo in due direzioni: a procedere senza ulteriori indugi e senza ulteriori ritardi alla ratifica della riforma del Trattato istitutivo del MES, presentando il relativo disegno di legge in tempi brevi, anche in modo da consentire l’avvio delle nuove funzioni e contribuire al rafforzamento del sistema finanziario dell’Eurozona. Chiediamo inoltre al Governo di farsi parte attiva affinché il processo di riforma avviato in relazione al Patto di Stabilità e Crescita permetta di coniugare sempre più in futuro il rispetto di traiettorie di riduzione del debito e stabilità economico-finanziaria degli Stati membri con le esigenze sempre più attuali e sempre più stringenti di politiche di investimenti e sviluppo, in particolar modo nei settori sociali e della transizione ambientale e digitale”. Lo ha detto in Aula la deputata del Pd, Giovanna Iacono, illustrando la mozione del Partito Democratico sulla ratifica della riforma del Trattato istitutivo del Mes.

29/11/2022 - 16:23

Tweet on. Andrea Casu, segretario del Pd romano e dell’ufficio di presidenza del gruppo alla Camera

Grazie alla battaglia del Sindaco Gualtieri il Governo corregge il tiro e inserisce nella legge di Bilancio le risorse necessarie per il completamento della #MetroC opera strategica fondamentale per #Roma e per l'Italia. Una buona notizia per la Capitale e per tutto il Paese.

29/11/2022 - 16:07

"Occorre ripristinare una rinnovata legalità internazionale. Siamo attivamente coinvolti, nell'ambito della Nato, a dare il nostro contributo per irrobustire la postura di deterrenza e difesa negli spazi orientali dell'area euro-atlantica. Chiediamo al Governo dunque di adoperarsi in ogni sede internazionale per l'immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe, di continuare a garantire pieno sostegno al popolo e alle istituzioni ucraine, mediante tutte le forme di assistenza necessarie, di adoperarsi in sede europea e internazionale per promuovere azioni di solidarietà nei confronti dei cittadini russi perseguitati, arrestati o costretti a fuggire dal paese, per aver protestato contro il regime e contro la guerra; a provvedere a misure di sostegno alle imprese per i maggiori oneri derivanti dalla applicazione di sanzioni, a definire ogni soluzione necessaria per assicurare la sicurezza alimentare a livello globale attraverso corridoi sicuri. La pace è urgente e necessaria. La via per costruirla passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino". Lo ha detto Nicola Carè, deputato del Pd e componente della commissione Difesa di Montecitorio, intervenendo in aula alla Camera nel corso della discussione generale sulle mozioni sull'Ucraina.

29/11/2022 - 16:02

Dichiarazione di Mauro Laus, deputato Pd

 
“È giusto che nel nostro Paese ci siano lavoratori che percepiscono una retribuzione pari a 4 euro e 70 l’ora e poi, dopo un anno, si arrivi a  5 euro e 19 e dopo due anni si stabilizzano a 6 euro e 50? Lo trovate giusto ed equo?” Così il deputato del Partito Democratico Mauro Laus, intervenendo in Aula sulle mozioni riguardanti l’introduzione del salario minimo. Laus, “provocando” il parlamento ha chiesto ancora se “sia  giusto che tanti di questi lavoratori, anche laureati,  percepiscano meno di un percettore pieno del reddito di cittadinanza”. Per Laus “è profondamente ingiusto che un giovane lavoratore sappia in anticipo che percepirà una pensione da fame, perché oltre alla discontinuità lavorativa e spesso al part time involontario si ritrova a   versare contributi  veramente risibili.”  “E chiedo – ha sottolineato Laus-  se deve essere, come spesso accade,  un giudice a risolvere le problematiche dovute alla manifesta incapacità politica”. “Anche perché – precisa Laus-  se si esclude il salario minimo legale , resta esclusivamente la soluzione di una legge sulla rappresentanza, così come hanno previsto i padri costituenti con l’art 39.  E non come avviene oggi tramite accordi privatistici  che non hanno nessun valore giuridico. Diventa pertanto necessario applicare gli artt. 39, 36 e 3 della Costituzione”.  Per Laus, inoltre , appare davvero singolare che  “al Consiglio Nazionale del lavoro siano depositati circa 1000  contratti e molti di questi  si candidano a regolamentare le stesse attività merceologiche.” Per il parlamentare del Pd  “è profondamente ingiusto che sia lo Stato, con tutte le sue articolazioni, nel beneficiare dei salari bassi  negli appalti e nei sub appalti. “A queste domande  - ha concluso Laus-  rispondo che non è giusto  e mi aspetto da questo governo e da questa  maggioranza un sussulto di responsabilità. Noi del Pd chiediamo che la cifra oraria non possa scendere sotto i 9 euro e 50, e la riteniamo per niente   una richiesta propagandistica  come è stata invece definita da qualcuno nella maggioranza".

29/11/2022 - 15:59

“È necessario valorizzare e difendere il pluralismo dell'informazione, a partire dal lavoro dei giornalisti che sono costantemente sotto attacco nell'esercizio di un diritto sacrosanto che è quello della libertà di stampa. Un diritto che non può essere messo a tacere o in discussione, perché rappresenta un indice importante della qualità democratica del Paese. Nel frattempo, va tutelato con maggiore forza il lavoro giornalistico con ulteriori misure per la stabilizzazione e le garanzie del lavoro, in linea con le risorse stanziate dal governo Draghi e, in particolare, dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Serve promuovere una legge quadro relativa al settore editoriale che tenga conto anche delle esigenze di un comparto profondamente trasformato dopo i due anni post Covid; pensiamo, ad esempio, all’informazione digitale. Ed è necessario tutelare e valorizzare le edicole come presidi di comunità, attraverso la stabilizzazione di misure già adottate in questi ultimi anni. Infine, dobbiamo ulteriormente promuovere la lettura dei quotidiani a scuola, ci sono già misure che vanno in questa direzione e che sono state introdotte dalla Legge di bilancio 2020, ma vanno adottati ulteriori interventi per stimolare la lettura critica e formata dei quotidiani da parte degli studenti”.

 

Così la capogruppo del Pd in VII Commissione, Irene Manzi, nel corso delle audizioni del sottosegretario all'editoria, Alberto Barachini.

29/11/2022 - 15:56

“Dopo una crescita ininterrotta fra il 1995 e il 2010, l’ultimo decennio ha visto un decremento drammatico del potere d’acquisto dei salari che oggi si traduce nella presenza di circa un milione e mezzo di lavoratori poveri. Parliamo di donne e uomini che guadagnano fra 550 e 820 euro al mese. L’11,8% dei lavoratori. Se consideriamo soltanto i lavoratori più giovani, la quota sale al 15,6%. Gli ultimi governi, quindi anche quelli con il PD in maggioranza, sono già intervenuti per ridurre il peso del fisco sulla busta paga. La riforma dell’Irpef del governo Draghi ha inglobato e allargato questo sgravio. Ma dal lato della contrattazione e imprese, invece, non sono stati fatti passi avanti. Dopo una fatica incomprensibile, grazie anche al ministro Orlando, si era arrivati a un accordo coi sindacati. Ma la caduta del governo Draghi ha fermato tutto. Cari amici dei 5stelle, resta incredibile come abbiate sottovalutato un passaggio fondamentale per dare salari dignitosi a milioni di persone”.

Così la deputata dem e vicepresidente della commissione Lavoro, Chiara Gribaudo, intervenendo in Aula per illustrare la mozione del Pd sul salario minimo.

“Ma io - ha aggiunto - voglio fare una un’opposizione costruttiva con due proposte per eliminare illegalità e sfruttamento: la prima, la ripresa e la rilegittimazione della contrattazione sindacale; la seconda, appunto, il salario minimo. Le strade per raggiungere l’obiettivo sono due: riuscire ad approvare una legge sulla rappresentanza, creando le condizioni per l’efficacia erga omnes dei contratti collettivi; e stabilire un salario minimo per legge, che può integrarsi o meno con la contrattazione. Ma entrambe le soluzioni sono inutili se non lavoriamo su politiche per la crescita e la produttività. Abbiamo bisogno di crescita non debito, di produttività non evasione: l’opposto della destra. Affrontare il tema del lavoro povero - ha concluso - non è una battaglia della sinistra. È un investimento sul futuro dell’Italia”.

29/11/2022 - 15:55

“Insoddisfacente. Non si può dire diversamente per l’audizione del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha presentato le linee guida del governo alle commissioni congiunte di Camera e Senato. Si è limitato ad una elencazione di temi e criticità senza legare le questioni dentro un orizzonte condiviso. Non bastano i capitoli e le formulette normative, ma occorre collocare l’agricoltura nel contesto più generale della transizione ecologica, dei mutamenti climatici e di un nuovo modello di sviluppo improntato a qualità, sostenibilità e giustizia sociale, intervenendo su dissesto idrogeologico e consumo di suolo. In questa cornice si assegna all’agricoltura rilevanza sociale ed economica e, nel raccordo necessario con l’Europa, dove sta per partire la nuova Pac, si trovano soluzioni ad alcune priorità. Per essere concreti, serve un’attenzione particolare alla strategia nazionale sulla flavescenza che ha colpito la vite in tante regioni, alle problematiche del settore ortofrutticolo, così duramente colpito dall’aumento dei costi energetici, sul rischio di destabilizzare la filiera del tabacco italiano con l’aumento indiscriminato delle accise, nonché al ripensamento del settore ippico. Insomma i buoni propositi hanno un senso se tradotti in atti e decisioni. Il Pd lavorerà in tal senso per l’interesse dell’agricoltura e del Paese”.

 

Così il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari.

29/11/2022 - 15:15

Il deputato Pd, membro della Commissione Lavoro: "Oggi parlo di questo tema alla Camera, occorre dare tutele ai lavoratori in un momento storico di profonde instabilità”

"L'attuale contesto storico, sociale ed economico, segnato da profonde instabilità e incertezze, ci pone davanti a un'evidenza: i lavoratori hanno bisogno di tutele importanti e tempestive. Il salario minimo è una misura di cui il nostro Paese non può più fare a meno. Il precariato è un problema ancora enormemente diffuso, spesso sommerso, che pone oggi migliaia di cittadini senza un contratto collettivo di lavoro di riferimento, con retribuzioni al di sotto di quella prevista dai contratti nazionali e costretti quindi in condizioni di povertà". 
Lo afferma Emiliano Fossi, deputato Pd e membro della Commissione Lavoro.

"Oggi parlo di questo tema alla Camera. A fronte anche dell'aumento dell'inflazione e di molteplici costi a carico delle famiglie, ritengo sia necessario dare una risposta concreta. Dobbiamo introdurre una retribuzione minima legale, in linea con i contratti collettivi nazionali, da applicare a tutti i lavoratori, nessuno escluso, e intervenire con particolare attenzione su quei settori non ancora coperti dalla contrattazione collettiva. Per contrastare non solo la povertà ma anche il progressivo impoverimento dei ceti medi - aggiunge Fossi - occorre una misura di responsabilità, basata su una matura consapevolezza delle difficoltà attuali nel mondo del lavoro che non possono essere ignorate ma affrontate con una strategia permanente di lungo temine".

29/11/2022 - 14:57

L'udienza per Patrick Zaki rinviata al 28 febbraio. Ancora una grave ingiustizia. Ancora incertezza e sofferenza. Non rinunceremo mai a batterci perché sia finalmente scagionato e perché vincano le ragioni del diritto, dell'umanità e della democrazia.

Lo ha scritto su Twitter Andrea De Maria, deputato PD.

29/11/2022 - 14:01

"Un'inversione di tendenza" dice il ministro? Vero, ma a danno della sanità pubblica. I fondi aggiuntivi in manovra destinati alla sanità sono 2 miliardi, di cui 1,4 miliardi saranno erosi dal caro energia e dall'inflazione. Il resto? Zero, niente di niente. Non c'è nulla per il personale, niente per il rinnovo dei contratti, niente per dimezzare le liste d'attesa. Niente per portare il numero di medici di base e pediatri a un livello appena dignitoso, finendola di gravare in modo spropositato su medici e operatori sanitari come fatto in questi anni. La verità è che la legge di bilancio metterà a rischio i bilanci delle regioni e, ancora peggio, il diritto alla salute degli italiani, in particolare quelli più fragili. Una linea chiara: per la destra a pagare devono sempre essere i più fragili, con i più ricchi che potranno ricorrere alla sanità privata.

Così Marco Furfaro, capogruppo PD in commissione Affari Sociali, commenta le dichiarazioni del ministro della Salute Schillaci che ha parlato di "inversione di tendenza"

29/11/2022 - 12:57

“Il salario minimo è e sarà una delle battaglie identitarie del Pd. In Italia esiste ormai una questione sociale non più rinviabile e questa crisi la sta aggravando. Ci sono diseguaglianze economiche che hanno raggiunto livelli non più accettabili dal punto di vista etico. La forbice tra chi ha e chi non ha continua ad allargarsi. Una politica che riaffermi una nuova giustizia sociale, che vada nella direzione di una redistribuzione delle ricchezze ma anche delle opportunità, è per noi prioritaria”. Così il deputato dem Marco Sarracino, intervenendo in Aula per illustrare la mozione Pd sul salario minimo.

“La manovra di Bilancio varata da questo governo purtroppo non va in questa direzione, anzi. Sul tema del lavoro non c’è praticamente nulla. Noi invece riteniamo fondamentale in questo momento affrontare con urgenza la questione salariale. In Italia, troppe persone, nonostante lavorino risultano essere sotto la soglia di povertà, soprattutto giovani e donne al Sud. Il salario medio di un under 35 nel nostro Paese è inferiore a 1000 euro al mese. Come può un ragazzo progettare un futuro in quelle condizioni? Voi parlate dell’immigrazione, ma non vedete che il principale problema in Italia è l’“inverno demografico”. È arrivato il tempo di istituire un salario minimo con una sua quantificazione a 9,50 all’ora. Puntiamo subito alla definizione della retribuzione minima legale, facendo innanzitutto riferimento ai principali contratti collettivi nazionali sottoscritti dai datori e prestatori di lavoro più rappresentativi. Ma prevedendo che il trattamento economico corrisposto ai lavoratori non possa essere inferiore a 9 euro e 50 all’ora, al lordo degli oneri contributivi e previdenziali. Perché esiste una soglia sotto la quale non si tratta più di lavoro, ma di sfruttamento. Per questi motivi, con questa mozione, il Pd impegna il governo ad avere una road map in grado di giungere al recepimento della direttiva comunitaria in tempi brevi. Siamo convinti che il senso di responsabilità che dovrebbe accompagnare tutte le forze politiche ci guiderà in questo percorso non facile, ma necessario”.

29/11/2022 - 11:54

“La Camera discute oggi un argomento di grande importanza. L’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa rappresenta una violazione di principi e norme che regolano la vita della comunità internazionale. Agendo così la Federazione Russa si è resa colpevole di una gravissima violazione del diritto internazionale. Un’aggressione che ha provocato e continua a provocare numerose atrocità e azioni ostili nei confronti di civili. Come Partito Democratico chiediamo di continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo ucraino aiutandolo a resistere mediante tutte le forme di assistenza necessarie in tempi di guerra, insieme agli urgenti aiuti umanitari fondamentali per assicurare l’obiettivo primario del farsi carico delle persone civili in fuga o di quelle rimaste nell’incubo quotidiano dell’attuale vita in Ucraina. E chiediamo allo stesso tempo di utilizzare tutti gli spiragli e i percorsi diplomatici possibili per mettere in atto con concretezza e celerità le azioni di pace necessarie per evitare l’acutizzarsi di questo conflitto”.

Così Valentina Ghio, della Presidenza del gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula per illustrare la mozione Pd sul conflitto ucraino.

“L’esasperazione per l’intensificarsi e il protrarsi del conflitto - ha aggiunto - rende certamente più complessa l’azione della diplomazia per avviare i negoziati per il cessate il fuoco. Ma questa è la via da perseguire. Ed è una via da perseguire cercando di programmare e condividere come comunità internazionale anche quello che dovrà venire dopo il cessate il fuoco, sia per la tutela della popolazione che abita lo stato ucraino, sia per la tutela dell’Europa. Il sostegno a una nazione aggredita e l’attivazione per la ricerca della pace. Questi devono continuare a essere gli obiettivi del nostro Paese. Questo è - ha concluso - il percorso che dobbiamo portare in Europa, adesso e nei prossimi giorni, con forza, autorevolezza e con coraggio”.

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