È in corso una gara assai poco edificante tra #Meloni e #Salvini in vista delle prossime elezioni europee.
Fratelli d’Italia dice che non ci si può alleare con gli amici di Salvini (Le Pen e AfD) perché non sarebbero europeisti, e Giorgia Meloni oggi è a Varsavia per incontrare il suo sodale Morawiecki che guida un governo sotto diverse procedure d’infrazione «per non rispetto dei valori fondamentali della #UE».
Per non parlare di quanto siano europeisti gli altri alleati di Meloni: i postfranchisti di Vox.
Proprio una bella gara tra urlatori anti-Ue di vecchia data che oggi si vogliono rifare un’immagine. Una competizione taroccata tra falsi europeisti.
Non ci crede nessuno.
Dichiarazione on. Toni Ricciardi, vicepresidente deputati Pd
La vicenda che coinvolge la ministra Santanchè non può certo esaurirsi con una informativa al Senato senza nessun contraddittorio. Non passa giorno che le notizie che riguardano le sue aziende complichino una situazione di per sé già grave. Per questo pensiamo che sia quanto mai necessario che la ministra chiarisca la propria propria situazione. Riteniamo pertanto opportuno che anche la Camera dei Deputati venga coinvolta da questa vicenda affinchè possiamo trarre tutte le dovute valutazioni.
“Il Partito Democratico ha depositato un’interrogazione per sapere se il ministro Santanchè sia debitrice nei confronti dello Stato italiano di 2 milioni e 700 mila euro. Vi pare possibile che un ministro della Repubblica sia debitrice nei confronti dello Stato che essa stessa rappresenta? Lo dico da garantista ma è giusto e corretto che la ministra chiarisca quanto prima”. Lo scrive su twitter Stefano Graziano, deputato del Pd.
"Da anni, milioni di persone che studiano o lavorano lontano dal luogo in cui risiedono chiedono di poter votare dove vivono, senza doversi spostare, affrontare lunghi viaggi e spendere soldi, così come si fa in altri Stati europei. In un Paese come il nostro, dove l’astensione è in costante crescita, consentire di votare a distanza è essenziale per promuovere la partecipazione. Per questo il Partito Democratico
, recependo la richiesta di comitati di studenti e studentesse e di milioni di fuorisede, ha portato in Aula una proposta di legge che però la maggioranza di destra ha completamente snaturato, impedendo a chi lavora o studia lontano da dove risiede di poter votare alle elezioni politiche e anche alle prossime elezioni europee. Se ne riparlerà infatti, se va bene, tra 18 mesi. Per questo abbiamo deciso di astenerci e di non condividere questa presa in giro". Lo scrive sui suoi profili social la deputata dem Laura Boldrini.
Dichiarazione di Virginio Merola, deputato Pd
Oggi alla Camera la maggioranza di destra ha stravolto la proposta di legge delPd per il voto ai fuori sede. La maggioranza ha avocato al governo il tema, votando una legge delega che affida al governo la attuazione della legge in un tempo di 18 mesi,che esclude le elezioni politiche nazionali. Una delega ampia e vaga perché non specifica quale modalità di voto si vuole attuare. E in un tempo così lungo che esclude le prossime elezioni europee. In realtà non hanno avuto il coraggio di votare contro un tema sentito da circa 5 milioni di cittadini che studiano e lavorano lontano dal loro comune di residenza. Hanno dato a più riprese la colpa alle difficoltà burocratiche: ma se la politica non da’ indirizzi precisi , la burocrazia è una scusa.
“I fatti di Jenin sono solo l’ultimo di tanti episodi che dall’inizio del 2023 ci raccontano di una lunga scia di sangue in Palestina. Oggi sono 10 morti e cento feriti nei territori con vere e proprie scene di guerra che hanno coinvolto civili innocenti. Va fermata l’escalation dell’esercito israeliano: l’Italia rompa il silenzio e chieda alle Nazioni Unite di far rispettare le risoluzioni internazionali”. Lo dichiara il deputato democratico Arturo Scotto.
“Incredibile arroganza di una maggioranza di governo che considera gli sportivi al pari di clown da circo: buoni per offrire uno spettacolo, ma non degni del diritto di voto, difeso dall’art. 48 della Costituzione. Il deputato della Lega, Igor Iezzi, relatore del provvedimento “voto dove vivo”, arrivato oggi in discussione in Aula, mi ha ‘invitato’ al ritiro di un emendamento che chiedeva venisse garantito agli sportivi che risiedono o sono impegnati per motivi professionali nelle domeniche elettorali, il diritto al voto fuori sede. Evidentemente atleti e staff tecnici di pallavolo, pallacanestro, rugby, pallanuoto e tante altre discipline, vengono considerati da questa destra una sub categoria di umani che non meritano, fra i tanti, neppure questo diritto fondamentale. Cari ex colleghi sportivi, quando un mio neo-collega di destra, invitato a qualche premiazione, vi metterà una medaglia al collo, sappiate che, in caso siate impegnati per lo sport fuori sede in una domenica elettorale, non potrete votarlo. Neanche se voleste”. Lo dichiara il deputato dem Mauro Berruto, componente della commissione Cultura.
“Sul Piano Nazionale integrato Energia e Clima (Pniec) il governo sta facendo troppa confusione, caratterizzandosi inoltre per l’assenza di condivisione e partecipazione nella stesura del testo. Il ministero dell’Ambiente ha prima annunciato di aver inviato il testo della proposta di aggiornamento a Bruxelles, salvo poi scoprire che quello inviato a Bruxelles era solo una sintesi. Il Piano nazionale energia e clima è il piano industriale, economico, sociale e di posizionamento internazionale del Paese. Ci sono in gioco investimenti per intere filiere produttive e posti di lavoro, ma l’approssimazione e la scarsa trasparenza con cui la destra sta trattando queste tematiche rischia di compromettere la competitività dell’Italia nei prossimi decenni e di non centrare gli obiettivi di decarbonizzazione rispetto agli impegni internazionali”. Lo dichiara il deputato dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente, annunciando una interrogazione parlamentare per chiedere che il testo del Piano sia trasmesso senza indugi al Parlamento, per una sua compiuta analisi e valutazione.
Oggi insieme alla Segreteria a Ventotene per testimoniare i valori e gli ideali più che mai attuali del progetto europeo.
Abbiamo voluto rendere omaggio ad Altiero Spinelli e a chi con lui, dal confino, seppe tracciare un cammino ancora incompiuto per un’Europa di pace e sviluppo. Lavoro, salute, giustizia sociale e climatica, protezione di fronte alle grandi trasformazioni che attraversano il nostro tempo: sono questi i terreni su cui investire con ancora più convinzione nel progetto federalista, per dare risposte ai bisogni dei cittadini e delle cittadine del nostro continente.
Lo ha scritto su Facebook Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera ei Deputati
Tweet di Laura Boldrini, deputata Pd
Sono intervenuta nell’aula della Camera dei deputati e, insieme ad altre colleghe e ad altri colleghi, ho chiesto al #Governo di prendere posizione su quanto sta avvenendo in questi giorni in #Palestina e in #Israele. Il campo profughi di #Jenin, nella Cisgiordania illegalmente occupata dall’esercito israeliano, è stato sottoposto a un violento raid militare che ha provocato tra la popolazione palestinese 10 morti, tutti tra i 16 e i 23 anni, centinaia di feriti e 3000 persone costrette a lasciare le loro abitazioni. Oggi, con un atto di vendetta elogiato da #Hamas, a Tel Aviv un palestinese di Hebron ha scagliato la propria automobile contro civili, alcuni dei quali sono stati feriti gravemente. La spirale di violenza non si ferma, e il Governo di destra guidato da #Netanyahu provoca ulteriore tensione annunciando la costruzione di 5000 nuove case per i coloni israeliani sui territori palestinesi, una decisione che il Segretario generale dell’#Onu, Guterres, ha definito una «flagrante violazione del diritto internazionale». Fino a quando perdureranno le occupazioni illegali della #Cisgiordania non vi sarà sicurezza né per gli israeliani né per i palestinesi. Di fronte a tutto questo il Governo italiano tace e rinuncia così a dare un contributo per la pace e la giustizia. Un silenzio deplorevole e non più sopportabile per un Paese che nella sua storia ha sempre cercato di promuovere ogni occasione di dialogo tra israeliani e palestinesi, per favorire una prospettiva fondata sulla convivenza di due popoli e due Stati.
Non abbandonare i territori. Intervenga anche commissione Antimafia
“E’ necessario accendere i riflettori sull’ondata di fenomeni criminosi nei comuni di Anzio e Nettuno. Il Ministro degli Interni intervenga per mandare un forte segnale di presenza dello Stato”. Così in una nota la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase. “Negli ultimi mesi si sono succeduti molti episodi di criminalità in un territorio, quello di Anzio e Nettuno, già sotto la lente per il commissariamento per infiltrazioni delle due amministrazioni comunali. C’è una situazione preoccupante, con una crescita dei fenomeni di violenza e senza che sia stato possibile escludere una matrice mafiosa. E’ per questo – evidenzia la deputata - che ho depositato un’interrogazione urgente al Ministro Piantedosi: non possiamo abbandonare quel territorio, non è possibile non sostenere le forze positive dei due comuni che in questi anni hanno rappresentato un argine alla malavita. Altre iniziative, anche dal gruppo Pd del Consiglio regionale del Lazio, si stanno muovendo in questa direzione”.
“E’ importante – conclude Di Biase - che su questo tema anche la commissione Antimafia faccia la propria parte, come chiesto anche dal senatore Walter Verini, avviando tutte le audizioni necessarie per conoscere in profondità la situazione ed il collegamento tra gli episodi di cronaca e la malavita organizzata”.
Dichiarazione dei deputati Pd Federico Gianassi ed Emiliano Fossi.
"Il governo ha restituito a Venezia i 93,5 milioni che erano stati tolti dai fondi del Pnrr per la realizzazione del Bosco dello Sport. A questo punto non può passare un'ora di più: i ministeri coinvolti provvedano immediatamente ad adottare il medesimo trattamento anche per la Città di Firenze, che, come Venezia, ha subito una ingiusta e dannosa sottrazione di risorse (55 milioni) per la realizzazione del progetto dello Stadio Franchi che è monumento nazionale.
Se questo non accadesse, saremmo in presenza di un affronto politico inaccettabile di tutto il governo nei confronti della città di Firenze: un trattamento diverso tra la città di Venezia e quella di Firenze si potrebbe in quel caso spiegare solo alla luce del diverso colore politico delle amministrazioni e non vogliamo credere che il governo possa arrivare a tanto. Con il Pnrr viene finanziata la riqualificazione di impianti sportivi, le risorse accessorie per il finanziamento del progetto dello stadio Franchi furono deliberate dal governo Draghi e ufficialmente comunicate al Comune di Firenze. Poi solo per il Franchi e per lo stadio di Venezia è stato revocato il finanziamento. Ora con un intervento su Venezia il Governo di fatto cancella la revoca e Firenze rimane così per ora unica città esclusa, penalizzata e danneggiata.
Chiediamo che Firenze abbia lo stesso trattamento degli altri: la città non può tollerare un sopruso nei suoi confronti".
Dichiarazione di Marianna Madia, deputata Pd
“Abbiamo di fronte una maggioranza sorda, che stravolge una proposta di legge in quota opposizione sul voto ai fuori sede, che già c’è in tutte le democrazie avanzate, attraverso una delega che dilata tutti i tempi e che così va ben oltre le prossime elezioni europee, ma soprattutto toglie la possibilità a milioni di persone, spesso giovani studenti o lavoratori, di votare alle elezioni politiche”. Così Marianna Madia, deputata Pd, intervenendo in aula alla Camera nel corso della discussione sulla proposta di legge sul voto ai fuori sede. Per la parlamentare Dem “oltre al metodo poco democratico, perché una proposta in quota opposizione viene trasformata in una delega quasi in bianco al governo, c’è un problema di merito: quello di togliere di mezzo le elezioni politiche , ovvero quelle più importanti, cuore dell’introduzione nel nostro ordinamento di questo diritto di voto per i fuori sede. E’ allora del tutto evidente – ha concluso Madia- che governo e maggioranza hanno un problema serio con le nuove generazioni del nostro paese.”
La destra con un vergognoso espediente normativo impedisce di fare votare fuori dal comune di residenza a studenti, lavoratori e cittadini con problemi di salute alle prossime elezioni europee. Il testo della legge proposta dal gruppo PD, assunto in Commissione come testo base, che avrebbe consentito di favorire il diritto di voto fin da subito è diventata per mano del governo e della maggioranza solo una legge delega dove peraltro viene stralciata la possibilità di prevedere che la nuova norma possa riguardare anche le elezioni politiche. È evidente che destra e governo si muovono in senso contrario rispetto alla necessità di favorire la partecipazione alle competizioni elettorali. Un ulteriore segno che destra e democrazia fanno fatica a convivere sotto lo stesso tetto.
Così il deputato del Pd Silvio Lai.
Domani il Gruppo dei deputati del Pd interroga il ministro della Cultura Sangiuliano sulle iniziative che intende promuovere per tutelate il valore delle istituzioni culturali e dei dipendenti del MAXXI, offesi dal turpiloquio imbarazzante del sottosegretario al Mic Vittorio Sgarbi, anche rivalutando lo stesso incarico ricoperto nel governo.