“Le notizie preoccupanti che arrivano dalla Cina e le conseguenti azioni prese dal Ministro Schillaci sui tamponi obbligatori per i passeggeri in arrivo e in transito dalla Cina dimostrano che le misure sul Covid contenute nel decreto Rave sono una follia antiscientifica. Qui non stiamo parlando della contrapposizione di idee tra destra e sinistra, ma della vita della gente. La maggioranza si fermi, ascolti la scienza, serve misura e cautela. L’approccio antiscientifico e liquidatorio di queste prime settimane rischia di mettere a rischio mesi di cautele, fermatevi”
Lo dichiara Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione affari sociali alla Camera
“La destra al governo sta cercando in modo talora ambiguo, talora esplicito di cambiare le basi morali della Repubblica. Il cosiddetto decreto ‘giustizia’, il prossimo decreto ‘sicurezza bis’, le dichiarazioni di La Russa sulle celebrazioni prima della Liberazione e oggi del MSI, cercano di creare un clima di fatto contrario allo spirito della Costituzione. Non c’è ancora la forza di un’azione frontale, piuttosto una condotta ambigua, di atti, parziali smentite, azioni ambigue. Ma l’obbiettivo è chiaro. Contro questa condotta deve sollevarsi l’opinione pubblica democratica che è ancora forte e maggioritaria nel Paese. Sono in gioco libertà individuali e collettive fondamentali, come emerge dal decreto giustizia. È in gioco la libertà dei giovani, la loro autonomia e creatività. E in gioco persino la salute degli italiani difronte alle misure ‘no vax’. Nonostante tutto questa resistenza della società civile si risveglierà. La società italiana non è assimilabile al confuso oscurantismo di questa destra. Sta a noi Democratici raccogliere e rappresentare questi sentimenti ora distratti e sopiti. E le nostre primarie devono servire soprattutto a questo”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
"Il ministro della Difesa Crosetto minaccia 'col machete' chi ha idee diverse dalla sua. Inquietanti parole sui funzionari pubblici. Per il governo Meloni non contano le competenze ma la fedeltà al capo. Così è a rischio l'autonomia della pubblica amministrazione".
Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.
“Il governo italiano, forse ispirato dalla poco italica festa di Halloween, emanava il 31 ottobre, come suo primo atto un vero e proprio mostro giuridico. Un decreto non per affrontare l’inflazione galoppante, il caro bollette o dare sostegno a famiglie e imprese, ma ufficialmente per impedire il divertimento cosiddetto illegale. La notizia di un rave party a Modena, fatto tanto grave e drammatico da far riunire in fretta e furia tutto il consiglio dei ministri, produce un decreto d’urgenza, priorità della presidente del Consiglio Meloni e dei suoi alleati. Vorrei ricordare come il questore e il prefetto di Modena e tutte le forze dell’ordine, con grande professionalità, hanno saputo applicare le norme che già esistevano per sgomberare il rave, permettendo attraverso il dialogo e allo stesso tempo con fermezza la fine della manifestazione abusiva senza scontri o situazioni pericolose. Questo esito positivo avrebbe dovuto far fare marcia indietro sull’inserimento nel codice penale di un ulteriore reato che va a contrastare un fenomeno già illegale come l’occupazione di una proprietà privata. Lo stesso Piantedosi da prefetto di Roma è sempre apparso come un grande esperto degli sgomberi, eccezion fatta per Casa Pound. Insomma, c’è molta propaganda nei primi atti di questo governo. Si tratta di un decreto che farà male alla nostra società e complicherà le cose. Però il governo non ci ha pensato un minuto a far rientrare in ospedale i medici non vaccinati. D'altronde, strizzare l’occhio agli ambienti Novax durante la pandemia è stato un elemento costante della presidente del Consiglio. C’è un filo nero che unisce l’utilizzo di strumenti securitari con certi ricordi celebrativi nostalgici”.
Così il deputato dem, Alessandro Zan, intervenendo in Aula per esprimere la dichiarazione di voto contrario del Gruppo Pd al Dl Rave.
“Il Partito Democratico, in commissione Trasporti della Camera, ha espresso parere contrario al Decreto Aiuti quater. Non ci ha convinto innanzitutto la riduzione ingiustificata del bonus Trasporti che rappresenta un sostegno essenziale per molte famiglie in difficoltà. Evidenziamo anche un pericoloso precedente nella norma sblocca-trivelle, con le deroghe sulle procedure ambientali. Sul versante dei fondi per il trasporto pubblico locale e le infrastrutture, ci saremmo aspettati dei fondi perequativi volti a lenire le diseguaglianze con la parte del Paese più in difficoltà. Infine, riteniamo del tutto inadeguata la soluzione proposta per la gestione dei crediti fiscali del cosiddetto Superbonus 110%: servivano misure più radicali come l’intervento sugli F24 o su Cassa Depositi e Prestiti”.
Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.
“Il Decreto giustizia in esame alla Camera è il manifesto ideologico della destra. Inventa un'emergenza inesistente sui rave in Italia -creando gravi pericoli di restrizioni arbitrarie delle libertà di manifestazione - e inserisce surrettiziamente norme per reintegrare anticipatamente in servizio medici e sanitari No Vax e sospendere le sanzioni per chi non ha rispettato gli obblighi vaccinali. Una cambiale elettorale ai negazionisti sanitari, uno schiaffo a chi, invece, ha rispettato le regole contribuendo in modo decisivo alla lotta contro il covid”. Così Piero De Luca, vicecapogruppo Pd alla Camera.
Il Gruppo Pd-Idp utilizzerà tutti gli strumenti regolamentari a disposizione delle opposizioni per evitare l’approvazione di un decreto sbagliato, pericoloso
e inutilmente ideologico. Leggiamo con preoccupazione che il ministro per i Rapporti con il Parlamento, esondando dalle sue prerogative, auspica l’adozione da parte del Presidente della Camera di strumenti che limitano i diritti delle opposizioni. Non è un buon inizio”.
Lo dichiarano Federico Fornaro e Andrea Casu. Delegati di Aula del Gruppo Pd-Idp
Il 28 dicembre 1943 vennero fucilati Quarto Camurri e i sette fratelli Cervi.
Le loro storie sono ormai parte della memoria collettiva sulla Resistenza e sono motivo di orgoglio per il nostro territorio. È un episodio che racconta tutta la brutalità della repressione fascista, ma ci ricorda anche la fierezza e la forza di una famiglia antifascista.
Dopo la fucilazione furono proprio le donne di casa Cervi, insieme al padre Alcide, a raccontare e testimoniare in tutta Italia la storia dei sette fratelli. E ancora oggi Adelmo Cervi, figlio di Aldo, porta avanti questo lavoro.
Proprio per questo, anche dopo 79 anni, casa Cervi è simbolo di quei valori di democrazia, libertà e solidarietà per cui morirono i partigiani.
Lo scrive il deputato democratico Andrea Rossi.
"I dirigenti dei ministeri vanno bene al governo se sono fedeli dice il ministro Crosetto. Non conta se si tratta di funzionari con esperienza, con competenze ma il fatto di “non avere idee diverse” dall’esecutivo e spazzerà via “col machete” quelli in carica. Nessuna autonomia, evidentemente, è gradita. Una visione del funzionamento della macchina pubblica molto grave e preoccupante. Un’altra brutta pagina per questo governo".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera
"#DecretoRave Perché ci opponiamo ad una macedonia con frutti avariati. Ergastolo: cancellati i reati contro PA dall'elenco degli ostativi. MAFIA: i non collaboranti hanno trattamento migliore rispetto ai collaboratori di giustizia. Rinviata riforma #Cartabia necessaria per Pnrr". Lo scrive su Twitter il deputato dem Stefano Vaccari.
“Col Decreto Rave colpo di spugna sulla pandemia e schiaffo istituzionale a chi l’ha combattuta. Sospensione delle multe per chi non si è vaccinato, reintegro dei medici Novax ed eliminazione dell’obbligo di green pass per ospedali e Rsa. Si pagano le prime parcelle elettorali”.
Così il deputato del Pd, Silvio Lai, su Twitter.
“Le notizie dalla Cina sull’aumento esponenziale dei contagi e la decisione della giunta di destra della Regione Lombardia di effettuare il tampone ai viaggiatori provenienti dallo stato asiatico all’aeroporto di Malpensa testimoniano come il Covid vada tenuto ancora sotto controllo. La vaccinazione con la quarta dose deve essere incentivata e l’uso della mascherina dovrebbe essere almeno consigliata nei mesi invernali nei luoghi chiusi ed affollati. Per questo motivo ho presentato un ordine del giorno al decreto Rave, al fine di introdurre buone pratiche sull’utilizzo di dispositivi di protezione almeno nel trasporto pubblico locale su rotaia: soprattutto per tutelare e proteggere i soggetti deboli. Mi auguro che il governo e la maggioranza prendano in considerazione eventuali misure di prevenzione. Purtroppo il Covid non si cancella con un decreto”.
Così il deputato Pd, Marco Simiani, sull’atto di indirizzo che verrà discusso nelle prossime ore a Montecitorio.
“Non bastavano pene fino a 6 anni e multe fino a 10 mila euro per chi organizza un rave. Il governo vuole pure impedire un confronto approfondito sulla legge, ponendo la fiducia e tagliando così la discussione generale. La maggioranza è in preda ai tic ideologici della peggiore destra”.
Ad affermarlo è Emiliano Fossi, deputato del Pd e membro della commissione Lavoro della Camera.
“In Italia c’è un’emergenza che si chiama lavoro - dice Fossi - ma il governo Meloni non se ne è accorto o non sa come intervenire: in ogni caso parla di altro e non si occupa di ciò che sta a cuore agli italiani”.
“Leggo che La Russa sostiene che l’Msi ha promosso la partecipazione libera e democratica in difesa di idee rispettose della Costituzione. Sembra uno scherzo, se non fosse una dichiarazione della seconda carica dello Stato. Sappiamo tutti cosa è stato l’MSI nella storia del Paese. Come non si possono dimenticare gli attacchi che ha subito la nostra democrazia anche dopo la Liberazione. L’affidabilità democratica di chi ha ruoli istituzionali, a maggior ragione di grandissimo rilievo come la Presidenza del Senato, si deve misurare nel rispetto vero dei valori della Costituzione e nella capacità di non essere in alcun modo ambigui quando si fanno dichiarazioni pubbliche. E il presidente La Russa fa, non solo in questa occasione, esattamente il contrario, dimostrando di non essere all’altezza della sua altissima responsabilità istituzionale".
Così il deputato del Pd, Andrea De Maria.
Tweet di Nicola Zingaretti, deputato Pd
Le folli ingiustizie della destra: si inventa un’emergenza feste contro i giovani, introduce pene da 3 a 6 anni, autorizza intercettazioni per indagini. Poi condona i medici no vax che non hanno rispettato le regole e le leggi.