“Con il voto di questa mattina la Camera ha deciso di accelerare nei tempi di approvazione della legge sul tema delle madri detenute. ‘Mai più bambini in carcere’ deve essere l’obiettivo fondamentale che questo Parlamento deve raggiungere rapidamente, soprattutto dopo la conclusione anticipata della scorsa legislatura che ha impedito l’approvazione anche in Senato del testo a prima firma Paolo Siani e che oggi vede come prima firmataria della proposta di legge, Debora Serracchiani. Avere dei bambini e delle bambine minori detenuti non è tollerabile. E’ necessario fare presto per poter permettere alle detenute madri di scontare la pena nelle case famiglia. Queste strutture devono sostituirsi al carcere e agli Istituti a custodia attenuata per detenute madri previsti dalla riforma del 2011 (gli Icam), che resterebbero previsti solo per i casi gravi. Nessun bambino dovrà più finire dietro le sbarre. Il sistema carcerario italiano, da questo punto di vista, non tutela i diritti sanciti dall’articolo 31 della Costituzione, quello che favorisce gli istituti necessari a difesa della maternità e dell’infanzia”.
Così la deputata del Pd, Michela Di Biase, firmataria della proposta di legge in materia di tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori.
“Aver assicurato Matteo Messina Denaro alla giustizia è un fatto rilevante e il grazie sentito e sincero va alla magistratura e alle forze dell'ordine che hanno concluso l'operazione. Un arresto, seppure importantissimo, però non fa primavera. La mafia c'è e nel frattempo ha cambiato volto infiltrandosi nei più importanti settori economici e finanziari. Per questo lo Stato deve proseguire nella lotta serrata alla criminalità organizzata individuando anche le responsabilità di chi, per omertà o per condivisione, ha coperto le trame mafiose e ha reso invisibili i suoi capi. Anche nell'arresto di Matteo Messina Denaro ci sono aspetti che il ministro Piantedosi dovrebbe chiarire, a cominciare da annunci che davano il latitante malato e pronto alla resa. E il 21 marzo di ogni anno lo Stato tiri le somme del suo impegno contro le mafie rinnovando la memoria e ricordando le vittime. Non c'è bisogno di altre date, ma solo di scelte e di lavoro”.
Lo dichiara il deputato del Pd, Stefano Vaccari.
“Mai più bambini in carcere. Tra i rimpianti più gravi della scorsa legislatura la mancata approvazione della Legge Siani. Oggi grazie all'iniziativa di Debora Serracchiani e tutto il Pd la Camera approva la deliberazione d'urgenza. I bambini che crescono in una cella non possono più aspettare”. Lo scrive su twitter Andrea Casu deputato e segretario romano del Pd.
"Il Parlamento Italiano non può rinviare oltre l’approvazione di una norma che tuteli il rapporto tra detenute madri e figli minori. La legge sulle detenute madri n. 62 del 2011, pur nella correttezza degli obiettivi che si era prefissata di raggiungere, ha dimostrato nel corso degli anni tutti i suoi limiti, sia sotto il profilo giuridico che sotto quello economico. “Mai più bambini in carcere” si era detto, ma purtroppo si continua ancora a ripetere, perché è una piaga che tutt’ora attanaglia il sistema carcerario italiano. La proposta di legge sulle madri detenute tutela i diritti dei figli minori di madri detenute fissati dall’art. 31 della Costituzione. Senza modificare l’impianto essenziale della riforma del 2011, non possiamo e non vogliamo più permettere che un solo bambino possa finire in carcere. Obiettivo primario è quello di favorire le case famiglia, in cui la detenuta madre sconti la pena. I numeri dimostrano che nel nostro Paese siamo indietrissimo: in Italia infatti esistono solo due case famiglia, una a Roma e una a Milano, una mancanza incredibile. La casa famiglia deve sostituirsi al carcere e agli ICAM (istituti a custodia attenuata per detenute madri) previsti dalla riforma del 2011, che tuttavia vengono ancora previsti per i casi più gravi. È infatti dimostrato che gli ICAM sono comunque lesivi per i minori, in quanto connotati da una forma tipicamente detentiva, che non è in grado di garantire il rapporto madre-figlio. E' veramente importante che il Parlamento italiano intervenga subito a sanare questa grave anomalia del sistema carcerario italiano". Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Alessandro Zan, intervenendo a proposito della proposta di legge che tutela il rapporto fra madri detenute e figli minori.
“Mai più bambini in carcere. La proposta di legge sul tema delle detenute madri potrà quindi presto essere esaminata avendo ottenuto oggi in aula la deliberazione sull’urgenza. La fine anticipata della scorsa legislatura ne aveva purtroppo bloccato l’iter. Con il voto favorevole di oggi, la nostra proposta di legge potrà vedere rapidamente l’approvazione e mettere fine a condizioni inaccettabili per bambine e bambini figli di detenute”. Lo dichiara la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani (prima firmataria della pdl).
Il deputato Pd Mauro Laus ha presentato una interrogazione al ministro della Salute
“Il nostro sistema sanitario ha necessità di avere in tempi rapidi una circolare, anche di natura transitoria, che autorizzi gli infermieri pediatrici all'assistenza e alle cure esclusivamente dei pazienti maggiorenni già in carico, affetti da patologie insorte in età pediatrica, garantendo così la continuità assistenziale” . E’ quanto ha chiesto, attraverso una interrogazione urgente al ministro della Salute Orazio Schillaci, il deputato del Pd Mauro Laus. “Da 25 anni – ricorda Laus- gli infermieri pediatrici assistono neonati, bambini, adolescenti e le loro famiglie garantendo la migliore qualità delle cure sanitarie. La nostra normativa – scrive il parlamentare Dem al ministro Schillaci- prevede due diverse professioni infermieristiche, ciascuna con una propria formazione di base ben distinta, e oggigiorno sono circa 12.000 gli infermieri pediatrici presenti sul territorio nazionale. L'infermiere pediatrico – aggiunge Laus- è il professionista sanitario che, in possesso del titolo abilitante e dell'iscrizione all'ordine delle professioni infermieristiche, è responsabile dell'assistenza infermieristica pediatrica”. Laus, ha infine ricordato al ministro Schillaci che il “Codice del diritto del minore alla salute e ai servizi sociali” del 2013, indica che "in caso di ricovero in ospedale e dopo la sua dimissione, al fine di garantire la continuità assistenziale, il minore - in particolare se affetto da malattie croniche o disabilità - ha diritto di essere preso in carico da una rete multidisciplinare integrata, tra strutture universitarie o ospedaliere di riferimento e strutture sanitarie e sociali territoriali": Per Laus, se “viene definito il diritto alla continuità dei trattamenti, non si ravvisa però un successivo percorso di transizione dalla gestione pediatrica a quella dell'adulto (transitional care) per tutte le patologie complesse, croniche o disabilitanti, secondo le modalità più appropriate a garantire la continuità dell'assistenza sanitaria anche perché tali percorsi sono stati attivati solo in alcune Regioni”. E al ministro della Salute, Laus ha pertanto chiesto se non “intenda sollecitare le Regioni ad attivare le reti multidisciplinari integrate tra strutture universitarie o ospedaliere di riferimento e strutture sanitarie e sociali territoriali che permetteranno il passaggio dalla fase di assistenza dell'adolescente a quella della maggiore età.”
“Dietro a tanta propaganda e demagogia da parte della destra c’è solo una realtà: l’aumento delle accise è una scelta politica del governo Meloni che non ha voluto rinnovare in legge di bilancio il taglio introdotto e portato avanti dall’esecutivo Draghi. Una scelta scellerata di fronte ad un aumento già insostenibile dei prezzi energetici e dell'inflazione. Di fronte a questa situazione, la destra ha preferito introdurre misure di pegno elettorale come condoni e flat tax, penalizzando invece famiglie e imprese che ora pagano cara questa scelta e si trovano a di fronte a costi della vita insostenibili. Chiediamo al governo di correggere subito questa decisione e di non perdere tempo a cercare alibi o falsi nemici quando le responsabilità sono tutte loro”. Così Piero De Luca, vice capogruppo del Partito democratico alla Camera, intervenendo in diretta su SkyTg24.
Seconda tappa del tour nei territori che hanno eletto Fossi deputato. L'incontro con gli amministratori di Bagno a Ripoli, Impruneta, Barberino Tavarnelle, San Casciano e Greve
Seconda tappa del tour del deputato Pd Emiliano Fossi nei territori che lo hanno eletto. Dopo l'incontro di inizio dicembre con i sindaci della Piana, stavolta è toccato agli amministratori del Chianti: Bagno a Ripoli, Impruneta, Barberino Tavarnelle, San Casciano e Greve in Chianti.
“La mobilità è la priorità delle priorità per il Chianti - dice Fossi sintetizzando l’incontro -. Ci sono infrastrutture come la Firenze-Siena che devono essere rese più sicure e c'è il nodo della variante di Grassina, solo per fare due esempi. I sindaci mi hanno parlato poi dei collegamenti difficili con Firenze, un tema che pesa ogni giorno su lavoratori, imprese e studenti”
“Le altre priorità del Chianti – spiega Fossi - sono la salvaguardia concreta della sanità pubblica nei suoi presidi territoriali e su vere e proprie emergenze come quella sulla casa. In questo senso la decisione del governo di fare a meno del contributo affitto dice molto della differenza tra destra e sinistra: c’è chi dice che non esiste ma lasciare senza casa le persone non è certo di sinistra…”
Dichiarazione di Marco Simiani, deputato Pd
“La riqualificazione degli edifici può portare a risparmi di oltre il 40 per cento sulle bollette e visti i costi energetici attuali si tratta di migliaia di euro all’anno, senza considerare i benefici in termini ambientali e di risparmio di materie prime. Gli obiettivi della Direttiva Ue sulle case green, peraltro in fase di definizione, hanno queste finalità e vanno coniugati con risorse comunitarie e politiche nazionali capaci di accompagnare la transizione energetica senza gravare sulle tasche dei cittadini”. È quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio in merito alla definizione del provvedimento comunitario che prevede il passaggio alla classe energetica E per tutti gli immobili residenziali dei 27 paesi membri.
“Ancora una vota l’approccio della destra è qualunquista e senza alcuna visione. E’ necessaria una politica certa ed efficace che permetta la definizione di nuovi incentivi per la riqualificazione degli edifici, mentre gli allarmismi sovranisti lasciano il tempo che trovano. I bonus edilizi hanno permesso a molti proprietari di ristrutturare i propri immobili. Il governo Meloni ha invece subito tagliato il Superbonus, senza peraltro rinnovare tutti gli altri incentivi promossi in questi anni dal Pd, dall’ecobonus al sismabonus che nel 2024, è bene ricordarlo, andranno in scadenza. Il Partito Democratico presenterà in Parlamento una proposta organica ed economicamente sostenibile per garantire agli italiani il diritto ad una casa sicura ed efficiente”: conclude Marco Simiani.
“L’arresto di Matteo Messina Denaro è una vittoria dello Stato, delle istituzioni democratiche e delle forze di Polizia. Riterrei opportuno tuttavia che il Ministro dell’Interno riferisca al Parlamento le circostanze che hanno condotto al raggiungimento di questo importante risultato. Anche oer chiarire o fugare ogni dubbio sulla ipotesi di una trattativa sollevato in relazione alla intervista di Baiardo a novembre, che anticipava l’evento dell’arresto in cambio di una modifica delle decisioni in corso sull’ergastolo ostativo”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
“Le notizie che arrivano dal versante del Governo danno segnali chiari di cambio di rotta radicale sul Mes. Si prepara ad una vera e propria inversione a U, che smentirebbe le posizioni demagogiche e propagandistiche sostenute negli anni. Meglio tardi che mai. Speriamo che l'Esecutivo abbia finalmente capito che non può mandare il Paese a sbattere contro un muro. L'Italia non può restare isolata in Europa, bloccando l'entrata in vigore di una riforma già approvata dagli altri Stati UE, che migliora uno strumento peraltro già esistente dal 2012. Invitiamo allora il Presidente del Consiglio Meloni e la sua maggioranza a fare presto, evitando di alimentare ulteriore confusione e di mettere a rischio la credibilità del nostro Paese. Ora si faccia presto. Si avvii subito il dibattito parlamentare, discutendo la nostra proposta di legge di autorizzazione alla ratifica delle modifiche del Fondo Salva Stati. Non possiamo perdere altro tempo”.
Lo dichiarano la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani e il vice capogruppo Piero De Luca.
“Il tira e molla del governo con le associazioni dei benzinai è francamente ridicolo. Le responsabilità dell’aumento dei carburanti è soltanto dell’esecutivo Meloni e la ricerca continua di un capro espiatorio per coprire le proprie incapacità sta creando gravissimi danni economici ai cittadini ed alle imprese”: così Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera.
“Le testimonianze di tante attrici molestate fanno emergere un sistema marcio basato sull’abuso di potere a scopo sessuale. Grazie ad Amleta e a Differenza Donna per sostenere chi con coraggio denuncia. I molestatori devono sapere che non la faranno più franca”.
Lo scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.
“L’arresto di Matteo Messina Denaro non rappresenta soltanto una vittoria dello Stato ma anche di tutto quel pezzo di Paese fatto di persone pulite e perbene che quotidianamente scelgono di fare dell'onestà la propria bandiera etica e civile. Alla magistratura, ai carabinieri e tutte le forze dell’ordine i più sentiti complimenti”. Così il deputato dem Mauro Laus, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.
Intervistato da Radio Immagina il deputato Dem Matteo Orfini
“Le divisioni nella maggioranza di governo sono evidenti, anche se loro sono molto più bravi di noi a nasconderle e a ricomporle sotto una finta unità. Ma le divisioni ci sono e le abbiamo viste in aula già con il decreto rave, con forti tensioni tra Forza Italia e il resto della maggioranza”.
Così il deputato Pd Matteo Orfini, intervistato da Radio Immagina. Per Orfini “ad ogni passaggio delicato si vedono le divisioni, poi la forza del potere li rimette insieme ma è del tutto evidente che queste fratture che iniziano ad emergere saranno sempre più ampie. Vedo – ha aggiunto Orfini- una grande sofferenza dentro Forza Italia, in quella parte più liberale che si trova schiacciata da un governo di questo tipo e vedo una competizione tra Salvini e Meloni su un fronte più sovranista e di destra e tutto questo produce continue indecisioni , ritardi e si fa davvero fatica a pensare come possano risolvere i problemi del paese.” Commentando la campagna elettorale per le elezioni Regionali nel Lazio, Orfini ha aggiunto che “c’è un buon clima , diverso da quello delle elezioni politiche e c’è la consapevolezza della necessità di difendere con orgoglio i risultati raggiunti sotto la guida di Nicola Zingaretti, che aveva preso una regione travolta dagli scandali e dai debiti e con la sanità commissariata. Dopo 10 anni di governo, ora il Lazio – ha sottolineato Orfini- è una regione modello per la gestione del Covid e la sanità è diventata una eccellenza . Noi abbiamo bisogno e voglia – ha concluso- di difendere queste conquiste con orgoglio e di costruire il futuro attorno alla candidatura di Alessio D'Amato. Siamo fiduciosi e ce la giochiamo” .