29/05/2024 - 16:04

“Le parole del ministro Musumeci non convincono perché il governo si sta muovendo in grave ritardo. Sull’emergenza Campi Flegrei, una situazione che vede il terreno sollevarsi, in questo anno, di 20 millimetri, a novembre scorso il Partito Democratico, unico gruppo alla Camera, presentò un ordine del giorno che affrontava il delicato tema delle delocalizzazioni. L’Odg venne bocciato da maggioranza e governo. Nessuna interlocuzione avviata, nessun tavolo che potesse permettere di lavorare ad ipotesi come l’utilizzo del Sisma-bonus e delle normative di efficentamento energetico. Nulla. Chiediamo che almeno nel Decreto Ricostruzioni si possa avviare una positiva interlocuzione che possa valutare e sostenere possibili percorsi di delocalizzazione in grado di mettere in sicurezza la vita dei cittadini”.
Così il capogruppo in commissione Ambiente alla Camera, Marco Simiani.

29/05/2024 - 15:26

Esprimiamo profondo cordoglio per la tragedia che oggi ha colpito tre giovani militari della Guardia di Finanza in Valtellina.
E vogliamo esprimere la nostra più sincera vicinanza alle famiglie e ai colleghi dei giovani che hanno perso la vita durante un’esercitazione in montagna. A loro va la nostra gratitudine per il prezioso servizio prestato da questo corpo nell’opera di soccorso e assistenza in contesti difficili.

Così il deputato dem Matteo Mauri, responsabile sicurezza nazionale del Pd ed ex viceministro dell'Interno.

29/05/2024 - 15:03

“Il gioco d’azzardo è fuori controllo e i dati presentati questa mattina da Cgil e da Federconsumatori con la pubblicazione del libro nero 2024 lo attesta inequivocabilmente. Sono dati inquietanti. In dieci anni le scommesse sono cresciute del 78%. Siamo ormai a 150 miliardi a fronte degli 84 del 2013. Praticamente una cifra complessiva che vale cinque volte la legge del bilancio in corso, l’89% della spesa alimentare e l’87% della spesa sanitaria. Gli italiani hanno perso con il gioco 22 miliardi nel 2023 e tantissimi di loro, dopo aver perso tutto, sono caduti nella rete del ricatto e degli usurai. Molti altri, sempre di più, stanno combattendo la perversa sindrome della ludopatia. Di fronte a tutto questo lo Stato aumenta le possibilità di gioco, perché ha bisogno di recuperare risorse per le emergenze e per fronteggiare l’enorme debito pubblico, anziché operare per mettere regole a protezione delle fasce più deboli e ridurre l’offerta di gioco. E lo Stato fa anche un altro danno: nega la disponibilità dei dati sul gioco al terzo settore e alle regioni e ai comini nonostante nella legge delega grazie ad un emendamento del Pd sia stato inserito come obbligo e diritto”.

Così il dem Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera e primo firmatario della proposta di legge sul riordino della disciplina sui giochi pubblici.

“Non avere quei dati - aggiunge - non consente di avere l’esatta dimensione e distribuzione del fenomeno e le conseguenze di carattere economico e di salute che pregiudicano la vita di decine di miglia di persone del nostro Paese per la gioia delle organizzazioni criminali e mafiose che sanno come incunearsi nelle piaghe dei drammi sociali. Occorre che lo Stato si ponga l’obiettivo di costruire un sistema normativo che ridefinisca l’idea di gioco, come fatto episodico e non compulsivo della vita delle persone. Serve coraggio per farlo - conclude - ma solo così si possono combattere gli effetti devastanti prodotti dal gioco d’azzardo non solo per il giocatore ma anche per le famiglie, gli ambiti di lavoro e la società”.

29/05/2024 - 15:02

“La metropolitana di superficie fra Prato e l’aeroporto di Firenze è una opportunità straordinaria: promuove il diritto alla mobilità, snellisce e decongestione i flussi di traffico e riduce le emissioni nocive di un territorio vasto con un’alta densità abitativa. L’obiettivo per i prossimi mesi sarà quello di incalzare il governo per reperire, di concerto con la Regione Toscana ed i comuni interessati, le risorse pubbliche necessarie per realizzare una infrastruttura che potrebbe dare un impulso decisivo alla crescita del sistema produttivo ed occupazionale locale ed alla qualità della vita dei cittadini”:

Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati Pd Emiliano Fossi, segretario Dem della Toscana, Marco Furfaro, capogruppo In Commissione Affari sociali, Marco Simiani, capogruppo in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e Federico Gianassi capogruppo in Commissione Giustizia.

29/05/2024 - 14:55

Vogliono spaccare l’Italia e non conoscono nemmeno la geografia e la storia democratica del nostro Paese. Qualche minuto fa il deputato di Fratelli d’Italia Gianluca Vinci, arrampicandosi sugli specchi, ha tentato di giustificare l’autonomia differenziata segnalando la disparità di riconoscimento istituzionale tra i cittadini sardi e siciliani con quelli delle regioni del Mezzogiorno. Con un atteggiamento sarcastico ed accusatorio Vinci ha solennemente chiesto agli altri parlamentari: “cos’hanno in più i cittadini sardi e siciliani di quelli campani o pugliesi per avere la specialità regionale?”

Provino a spiegarglielo i parlamentari sardi e siciliani di maggioranza a questo loro collega i motivi della specialità delle due isole regioni o di tre regioni di confine bilingue, magari insieme ai principi costituzionali di insularità. Se non ci riescono a parole provino con i disegnini così l’on. Vinci evita di parlare senza sapere e si risparmia una nuova figuraccia. Nel farlo probabilmente questi colleghi potrebbero anche accorgersi del drammatico errore che stanno compiendo per il Sud, tutto insieme, e anche per Sardegna e Sicilia, che non vengono minimamente protette da una disarticolazione della finanza pubblica, con l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata, sulla quale ha lanciato l’allarme anche la Conferenza Episcopale Italiana perché sbriciola il Paese, nega la parità dei diritti per tutti i cittadini e serve solo per rafforzare l’egoismo di alcune regioni del Nord.

Lo dichiara il deputato del Pd Silvio Lai.

29/05/2024 - 14:13

“È un segnale positivo che il Senato oggi abbia avviato l'iter della proposta di legge bipartisan volta a regolare l'uso sicuro e consapevole dei social media e di Internet per bambini e ragazzi. Questo è un tema di estrema urgenza e rappresenta una priorità fondamentale per le famiglie. Auspichiamo che la convergenza tra maggioranza e opposizione possa condurci rapidamente e in maniera efficace all'adozione di una legge nazionale. Ringrazio a riguardo la senatrice Malpezzi, seconda firmataria della proposta al Senato, che è al lavoro per raggiungere un accordo solido e condiviso per proteggere i minori dai rischi del mondo digitale. Inoltre, questo tema dovrà essere affrontato con la massima urgenza anche nella prossima legislatura del Parlamento Europeo. La natura stessa di Internet richiede una cooperazione a livello europeo per garantire che le misure di sicurezza siano coerenti e applicabili in tutti i Paesi membri, offrendo una protezione omogenea a tutti i giovani cittadini dell'Unione”. Così in una nota la deputata democratica, Marianna Madia, che ha promosso la legge bipartisan.

29/05/2024 - 13:43

Esclusione Saviano, conferma ‘caso Italia’ in Europa

“La decisione del commissario Mazza di assecondare il volere del ministro Sangiuliano di escludere Saviano dalla delegazione italiana alla Buchmesse è doppiamente imbarazzante: in primo luogo perché il commissario, nel rispetto della legge, dovrebbe operare nell’interesse del Paese e non di una parte politica; e poi, perché il ministro non dovrebbe entrare a gamba tesa stilando vere e proprie liste di autori non grati al governo”. Così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, nel giorno in cui l’autore Sandro Veronesi ha dato forfait al governo dopo aver appreso dell’esclusione di Roberto Saviano dalla delegazione italiana alla Buchmesse. “La politica deve restare fuori dalla cultura – sottolinea Manzi - questa ingerenza continua è dannosa e non è un caso che le più importanti istituzioni culturali internazionali, a partire dalla Buchemsse, siano in grande imbarazzo e parlino di ‘caso Italia’ così come lo sono gli istituti italiani di cultura nel mondo che il governo vorrebbe trasformare in strumenti di propaganda politica”.

29/05/2024 - 13:08

Ore 15 Question time del Pd al Ministro dell’Interno su tagli risorse enti locali, interverrà la capogruppo Braga

“Chiediamo se il Ministro interrogato non ritenga condivisibili gli allarmi provenienti dagli enti locali e se non ritenga di modificare immediatamente il criterio per il quale sono operati maggiori tagli di spesa corrente ai comuni che stanno investendo più risorse del Pnrr”. Questo il question time del Pd a prima firma Chiara Braga che verrà discusso oggi nell’Aula della Camera alle 15.

“Una decisione così irragionevole, che disincentiva e mette a rischio la piena riuscita del piano di competenza territoriale, ha costretto il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto a precisare, in polemica con i Ministri dell'interno e dell'economia e delle finanze, che «il Governo valuterà le considerazioni e le esigenze del sistema degli enti locali e darà delle risposte»”, si legge nel testo del QT.

29/05/2024 - 12:55

Mef non è in grado di quantificare impatti economici, immediato stop esame parlamentare

“Il ddl autonomia è incostituzionale perché viola l’articolo 81 della Costituzione che assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del bilancio dello Stato” così il parere negativo della commissione Bilancio della Camera presentato dal gruppo parlamentare del Pd alla vigilia della discussione in aula del provvedimento governativo promosso dal ministro Calderoli. “Il Mef ha chiaramente detto che non è in grado di quantificare gli impatti economici dell’autonomia differenziata – sottolineano i democratici – e questo sarebbe sufficiente a interrompere immediatamente l’esame del provvedimento. Ma i partiti di maggioranza non si fidano più di loro stessi e vanno avanti a colpi di strappi e forzature regolamentari che impediscono al parlamento di modificare un provvedimento che stravolge l’assetto delle istituzioni democratiche senza tener conto dell’incremento e delle duplicazioni dei costi che non vengono né quantificati né coperti”. Il parere firmato dai componenti democratici della V commissione di Montecitorio –  Ubaldo Pagano, Maria Cecilia Guerra, Silvio Lai, Claudio Mancini e Silvia Roggiani – stigmatizza in particolare: la confusione e l’incertezza sulla determinazione dei Lep e sulle modalità e tempistiche di trasferimento delle funzioni alle regioni; l’incapacità del governo di quantificare i profili finanziari e di coordinamento della finanza pubblica; il mancato coinvolgimento del parlamento nella valutazione dei decreti attuativi; l’aderenza del percorso di autonomia differenziata con gli obiettivi del Pnrr che considera, quali milestone da conseguire a partire dal 2026, l’attuazione del federalismo fiscale regionale e provinciale; la partecipazione delle regioni alla politica fiscale nazionale e alle riforme conseguenti al processo di modifica del quadro della governance economica avviato dalle istituzioni dell’Unione europea; il meccanismo di aggiornamento della compartecipazione al finanziamento delle funzioni devolute; le modalità di ripartizione e attribuzione di personale, strutture e risorse finanziarie, a partire dalla scuola, con il concreto rischio di determinare  diseconomie di scala e di scopo, e duplicazioni di costo. Per tutte queste ragioni, il Gruppo del partito democratico della Camera esprime parere negativo al provvedimento del governo e chiede la soppressione, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, degli articoli dal primo all’ultimo del testo.

29/05/2024 - 11:49

"Il tema della governance europea tocca da vicino la vita dei nostri cittadini, perché si decide come utilizzare le risorse per servizi pubblici, ospedali, scuole, asili, infrastrutture fisiche o digitali.
Da quando siete al Governo i risultati sono disastrosi. State danneggiando e isolando il nostro Paese in Europa, rischiando di compromettere irreparabilmente il nostro futuro.
Quale credibilità potete avere se continuate a dialogare ed inveire contro l'Europa con i sovranisti ed estremisti di Vox, con Le Pen e con Orban? Quale credibilità potete avere con un Vice premier che come slogan delle elezioni europee chiede meno Europa?
Abbiamo bisogno di più Europa, non meno Europa, di rafforzare l'integrazione nelle politiche economiche e fiscali, non di risposte antistoriche con chiusure nazionali per problemi globali.
Ora, nel deserto di idee e risultati proviamo ad indicarvi una strada. La prima è continuare lungo la scia del Next Generation EU. Il PNRR non è un peso, ma è una grande opportunità per il Paese. Cancellate subito la norma folle che taglia i fondi ai Comuni virtuosi, impegnati maggiormente sui progetti del PNRR. Fermatevi!
Un ulteriore obiettivo dei prossimi anni è quello di promuovere sempre più appalti congiunti, politiche industriali integrate e programmi di investimento comuni, e la duplice transizione verde e digitale.
Infine, riteniamo fondamentale rafforzare lo strumento dell'European Peace Facility così come gli impegni per una difesa comune.
Abbiamo bisogno di un'Europa che sia sempre più autorevole a livello internazionale, in grado di esercitare un ruolo sempre maggiore in politica estera, anche e soprattutto come attore diplomatico di pace. Il tutto con un impegno comune: superare la regola anacronistica dell’unanimità in Consiglio.
Ecco l’Europa che vogliamo – e lo chiediamo in questa mozione – è un’Europa più integrata, più unita, più competitiva. Più verde, più sicura, più giusta. Più democratica. Un'Europa baluardo di coesione e solidarietà". Lo ha detto in Aula Piero De Luca, della presidenza del gruppo Pd alla Camera e capogruppo Pd in commissione Politiche Ue di Montecitorio.

28/05/2024 - 21:25

“A Piazza della Loggia a Brescia fu terrorismo fascista. Esattamente a 50 anni da quella strage, Meloni anche questa volta non riesce a pronunciare quella parola.

Forse anche qui non le è chiara la matrice.

Solo tanta vergogna”. Lo scrive sui social il deputato dem Alessandro Zan, responsabile Diritti del Partito Democratico.

28/05/2024 - 20:31

"Sessanta raid su Rafah in appena due giorni, l'ultimo poche ore fa. I tank dell'esercito israeliano sono arrivati al centro della città dove si erano rifugiate un milione e mezzo di persone scappate dal resto della Striscia, ormai distrutta, e da dove nelle ultime tre settimane un milione di loro sono state costrette a scappare di nuovo, senza avere un posto sicuro perché a Gaza non c'è un posto sicuro.
Davanti all'indignazione globale dopo il bombardamento della tendopoli durante il quale 45 persone, donne e bambini, sono morte bruciate vive, Netanyahu ha parlato di "tragico errore": ma quale tragico errore? E' un attacco deliberato. A Rafah da due settimane è in corso l'offensiva nonostante tutti gli alleati avessero chiesto di non farlo perché avrebbe provocato una carneficina. Ora Gaza è "un inferno in terra", come l'ha definita l'Unrwa. Netanyahu e il suo governo continuano a macchiarsi di crimini di guerra, a mietere vittime innocenti e non si sta facendo abbastanza per fermarli. Il ministro degli Esteri Tajani ha dichiarato che Hamas "usa Rafah per creare ulteriori problemi attirando Israele dentro una trappola mediatica". Ma quale trappola mediatica, ministro? La trappola, quella vera, è quella in cui è rinchiusa la popolazione palestinese che da Gaza non può neanche uscire se volesse trovare rifugio altrove. La Striscia è sigillata e impermeabile perfino agli aiuti, ancora una volta bloccati fuori dal valico di Rafah dall'esercito israeliano.
Cos'altro deve succedere? Qual è la linea rossa che non può essere superata e oltre la quale potremo vedere una qualche azione che punti davvero a fermare Netanyahu?
Gli Usa e l’Ue lo costringano al cessate il fuoco immediato: le opzioni per farlo ci sono, a partire dalle sanzioni, dallo stop alla vendita di armi, dalla sospensione degli accordi commerciali e dell'accordo di associazione Ue-Israele. Questo immobilismo è insopportabile e genera rabbia e sdegno nell’opinione pubblica di tutto il mondo. A partire da giovani che nelle università di tanti Paesi protestano pacificamente contro questa colpevole indifferenza. Lo dico al governo italiano: ignavia, cinismo e opportunismo non sono più ammissibili. Il tempo è scaduto". Lo ha dichiarato intervenendo oggi in aula Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

28/05/2024 - 18:44

Bonafè, stravolto provvedimento delle opposizioni, parlamento non è passacarte dell’esecutivo

“No a deleghe in bianco sul conflitto d’interesse, siamo contrari a questo intervento della maggioranza che stravolge un progetto di legge presentato dalle opposizioni. Dopo il salario minimo e il voto per i residenti all’estero siamo sempre allo stesso schema: le opposizioni presentano un progetto di legge in parlamento, la maggioranza lascia lavorare le commissioni di merito per poi intervenire alla fine dell’esame con una modifica che azzera tutto il dibattito e autorizza il governo a legiferare sulle materia in modo del tutto autonomo senza alcuna condivisione con il parlamento. È una vera e propria dittatura della maggioranza che vede il parlamento come passacarte dell’esecutivo che non possiamo accettare” così la deputata democratica, vicepresidente del gruppo del Pd della Camera, Simona Bonafè, è intervenuta oggi in aula a Montecitorio per dichiarare il voto negativo dei democratici alla proposta della maggioranza di delegare il governo a scrivere una riforma della legge sul conflitto d’interesse.

28/05/2024 - 18:28

Da Sangiuliano figuraccia senza precedenti, dem presentano interrogazione

“Le parole del direttore della Buchmesse sono molto chiare e confermano che la decisione di non ospitare Saviano tra gli ospiti della delegazione italiana è stata una vera e propria censura. Sangiuliano sta mettendo in imbarazzo le più importanti istituzioni culturali europee e i nostri istituti di cultura all’estero che mal digeriscono questo tentativo di trasformare il ministero della cultura italiano nella macchina della propaganda dell’ideologia culturale della destra allontanando ogni voce critica. Quella di oggi è una figuraccia senza precedenti, presenteremo un’interrogazione parlamentare a riguardo al ministro Sangiuliano” così i deputati democratici della commissione Cultura della Camera.

28/05/2024 - 18:27

Il Ponte sullo Stretto è solo ed esclusivamente propaganda elettorale di Matteo Salvini, della Lega Nord pagata con i soldi dei scippati ai siciliani che invece chiedono infrastrutture decenti, autostrade reali e non promesse da libri dei sogni. Elly Schlein questa mattina ha detto una verità che brucia. L’onorevole Nino Germanà, farebbe bene a leggersi per bene il progetto di un Ponte sullo Stretto obsoleto, anacronistico, irrealizzabile. Una posizione, questa, su cui anche il suo leader Matteo Salvini era d’accordo  salvo poi cambiare idea improvvisamente, folgorato sulla via di Damasco, per esclusivi e beceri interessi elettorali”. Così il segretario regionale del PD Sicilia e capogruppo PD in commissione Trasporti  alla Camera, Anthony Barbagallo.

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