21/02/2024 - 16:07

"Due  giorni fa a Roma in Campidoglio, abbiamo condannato unitariamente le autorità russe  per quanto accaduto ad Aleksej Navalny. E sono tanti coloro che rischiano la libertà e la vita solo perché contrari a Putin, non solo gli avversari politici. Lo sanno bene le persone LGBTQIA+ contro cui si è scagliata, qualche settimana fa, una sentenza della Corte Suprema che dichiara "illegale" il "movimento lgbtqia+ internazionale" aprendo di fatto alla persecuzione di tutte le persone LGBTQIA+, non solo russe, e a tutti coloro che ne promuovono i diritti. Una decisione che risponde alle esplicite richieste del governo, a riprova della scarsissima indipendenza della magistratura in Russia da cui alcuni si aspettano che faccia chiarezza su quanto accaduto a Navalny.
E ci sono già stati i primi arresti: un giovane fotografo, una ragazza che indossava un paio di orecchini arcobaleno, ad esempio.
Oggi ho chiesto al governo italiano di attivarsi per assicurare pieno sostegno alle persone lgbtqia+, alle attiviste e agli attivisti per i loro diritti, e a chi si batte per la libertà in Russia. La sottosegretaria Maria Tripodi ha ricordato che l'Italia è impegnata a contrastare ogni forma di violenza e discriminazione contro le persone LGBTQIA+ negli organi internazionali preposti, ma questa maggioranza è composta dalle stesse persone che applaudirono, vergognosamente, all'affossamento del ddl Zan, nella scorsa legislatura. Una legge che puntava proprio a questo: combattere l'odio, la violenza e la discriminazione per genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità.
Non ci fermeremo: continueremo a chiedere che qualsiasi paese in cui le persone lgbtqia+ sono perseguitate, in cui l'omosessualità è dichiarata illegale o, addirittura, in cui si rischia la pena di morte vengano considerati "non sicuri" garantendo così, a chi scappa da quei luoghi, la protezione dovuta". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

21/02/2024 - 16:06

Rivedere limiti Isee, 5mila euro troppo basso

“L'aumento dei costi sta trasformando le gite scolastiche in un lusso per pochi studenti, chiediamo al ministro Valditara di intervenire per scongiurare discriminazioni e differenziazioni all’interno delle classi e quindi di stabilizzare il fondo per i viaggi e le uscite d'istruzione e rivedere la soglia Isee fissata. L’attuale limite Isee di 5mila euro per nucleo familiare è troppo basso e rischia di vanificare una misura molto importante perché le gite scolastiche sono a tutti gli effetti viaggi d’istruzione ed esperienze formative”. Così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi al termine dell’audizione della sottosegretaria, Paola Frassinetti, in commissione Cultura alla Camera nell’ambito della discussione della proposta di legge che prevede il fondo per il concorso dello Stato al finanziamento della spesa per la partecipazione a viaggi di istruzione. "Il partito democratico – ha concluso – ha presentato una proposta di legge, che è diventata il testo di riferimento in commissione, chiediamo di riaprire un confronto in commissione tra governo e forze parlamentari per definire insieme una misura stabile ed adeguata ad assicurare al più ampio numero di studenti di poter godere di una opportunità educativa e formativa importante”.

 

21/02/2024 - 15:42

“Il gioco d'azzardo online rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica e il benessere dei cittadini. Le conseguenze devastanti non riguardano solamente il giocatore, ma coinvolgono anche le famiglie, i luoghi di lavoro e l'intera società. Inoltre, come accertato da molteplici indagini condotte dall’autorità giudiziaria, rappresenta un veicolo per il riciclaggio di denaro sporco della malavita organizzata. È un fenomeno che richiede una risposta urgente e coordinata da parte delle istituzioni, con la codifica per tutte le modalità di gioco d'azzardo, sia online che fisico, la non compartecipazione a nessuna quota delle entrate statali e/o del margine privato da parte di ogni e qualsivoglia pubblica amministrazione locale, del servizio sanitario nazionale, del Terzo settore accreditato nel sistema di sicurezza sociale e delle prestazioni sanitarie, delle scuole e delle associazioni di volontariato. Occorre porsi l’obiettivo ambizioso di strutturare una normativa che favorisca un’idea del gioco, nelle sue diverse espressioni, come condizione ‘normale’ della vita delle persone, come divertimento episodico e non compulsivo. Una direzione di marcia neanche lontanamente raggiunta con questo provvedimento”.

Lo dichiarano i deputati democratici Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze, e Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera e primo firmatario della proposta di legge sul riordino della disciplina sui giochi pubblici, esprimendo il parere contrario alla delega al governo sui giochi e, allo stesso tempo, presentando un parere alternativo.

21/02/2024 - 14:44

“Due detenuti morti nel giro di poche ore a Roma, ormai siamo oltre l’emergenza. E’ una situazione insostenibile sulla quale il Governo continua ad essere assente. Sto depositando un’interrogazione urgente al Ministro Nordio per andare a fondo sulle ragioni di questi ultimi due decessi”. LO afferma in una nota la deputata Pd Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia.
“I casi avvenuti a Roma a distanza di poche ore richiedono approfondimenti – spiega Di Biase -. Dalle prime notizie emerse sembra che si tratti di due detenuti di Rebibbia, anziani e malati. Il primo, deceduto nella notte tra il 19 e il 20, aveva 66 anni ed era diabetico e si trovava in cella a Rebibbia. Il secondo, morto ieri mattina, aveva 77 anni ed era affetto da polmonite, oltre ad avere un'insufficienza renale e sarebbe morto in ospedale. Condivido l’allarme del Garante dei detenuti del Lazio Anastasia – ha aggiunto la deputata Pd -, che ha denunciato l'incompatibilità della detenzione con le malattie gravi, che non possono essere adeguatamente curate in carcere. Chiediamo chiarezza sui fatti al Ministro” ha concluso Di Biase.

21/02/2024 - 14:36

Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd

Una lunga e costante processione di ministri accompagna la campagna del centrodestra necessaria per nascondere i disastri di Solinas ma anche per evitare che Truzzu  si esponga troppo. Oggi è la volta di Valditara e di Tajani , con quest’ultimo che incontra gli agricoltori in protesta sui trattori ai quali sarà costretto a dire, se prevarrà come speriamo l’onestà intellettuale, che grazie alla loro protesta e alla determinazione del Pd in Parlamento sono stati costretti a reintrodurre gli sgravi fiscali che Lollobrigida e Meloni avevano in maniera improvvida cassato.
Di contro,  il ministro Valditara arriva sull’isola sapendo del suo fallimento sul caro affitti per gli studenti non avendo attivato quel tavolo istituzionale, più volte chiesto, per concertare azioni e misure che avrebbero consentito di abbassare i costi degli affitti, aumentare le disponibilità, garantire i necessari controlli per evitare le ricorrenti speculazioni.
D’altronde, Valditara si trova in buona compagnia visto che la Giunta regionale si è dimenticata della scuola in Sardegna. Sono peggiorati i risultati dei test degli studenti, hanno lasciato per 7 mesi senza borsa di studio migliaia di universitari idonei perché non si mettevano d’accordo sul Cda dell’Ersu (diritto allo studio) e molti si sono dovuti ritirare. Peraltro hanno perso decine di milioni di euro sulla formazione e la Sardegna è stata l’ultima per le attività di politiche attive del lavoro per i giovani. Un fallimento totale per il sistema scolastico regionale.
In più hanno cancellato decine di autonomie scolastiche e il centrodestra nazionale ha bocciato il mio emendamento al milleproroghe che poteva salvarle.
Lo dichiara il deputato del Pd Silvio Lai

21/02/2024 - 13:58

Sbagliato rivedere a ribasso stime dei danni, incertezze anche su durata mandato del commissario

“La fotografia che emerge dall’audizione di Figliuolo non ci rasserena sulla prospettiva di ricostruzione e rimborso dei territori alluvionati. A quasi dieci mesi dall’alluvione che ha colpito le regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche ancora non abbiamo i punti fermi sulla quantificazione dei danni e l’elenco degli interventi per la ricostruzione. Anzi, il commissario del governo, che scadrà a giugno, ha fatto intendere che rivedrà la stima dei danni a infrastrutture, edifici, abitazioni private, attività economiche e produttive, comprese quelle del settore agricolo, indicate dal territorio”.  Così in una nota i deputati democratici Bakkali, Simiani, Gnassi, Curti, Vaccari, Rossi commentano quanto dichiarato dal Generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario alla ricostruzione, nel corso dell'audizione della Commissione Ambiente alla Camera.
“La quantificazione che noi affermiamo – sottolineano i dem - è quella fatta dai territori insieme alla Regione e che lo stesso governo ha certificato presentandola alla Commissione europea per accedere al fondo europeo di solidarietà. Il Commissario ci ha informati invece che “fare una stima il giorno dopo non è farla 6 mesi dopo o due anni dopo e che stanno mettendo a sistema tutto”. I numeri devono restare fermi, perché ferma sia la determinazione del Governo a reperire le risorse.
Desto inoltre grande preoccupazione l’incertezza della durata del mandato di Figliuolo, che scadrà a giugno, e su cui il governo non ha ancora fornito indicazioni. Giustamente il Commissario non ha potuto chiarirci se rimarrà oltre giugno, non dipendendo dalla sua volontà, ma questo ci obbliga a porre con urgenza a questo governo di produrre il decreto che rinnoverà il mandato, senza correre il rischio di alimentare un orizzonte di incertezza ormai insostenibile per i territori, famiglie e imprese o ancora peggio dover ricominciare daccapo tutto. Stiamo assistendo ad una gestione estremamente burocratica e farragginosa che sta bloccando le richieste di indennizzo delle famiglie, le perizie e anche le necessarie collaborazioni, alle quali ha richiamato il Commissario, con i tanti professionisti coinvolti che ad oggi ancora non conoscono quali procedure seguire per le perizie dei danni e permettere di procedere all’inoltro delle richieste alla piattaforma commissariale che ad oggi conta ancora troppe poche richieste. Questi sono i fatti a 10 mesi dall’alluvione – concludono i democratici - e promesse di 100% di rimborsi a famiglie e imprese della presidente Meloni non trovano alcun riscontro.  Da oggi emerge persino quello che avevamo detto all’inizio e cioè che l’impianto delle procedure e della burocrazia che la presidente e il governo hanno voluto finisce per colpire direttamente i cittadini”.

21/02/2024 - 13:00

Mai più morti sul lavoro. Una delegazione del Gruppo Pd alla Camera, guidata dalla capogruppo Chiara Braga, sarà oggi a Firenze alle 16.30 al presidio di fronte al luogo dell’incidente dove sabato scorso sono morti cinque operai. Saranno nel capoluogo toscano Chiara Gribaudo, presidente della Commissione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, Simona Bonafè vicecapogruppo Pd, Emiliano Fossi deputato e segretario regionale del Pd Toscana, Marco Furfaro, capogruppo Pd Commissione Affari Sociali, Federico Gianassi capogruppo Pd Commissione Giustizia, e Arturo Scotto capogruppo Pd Commissione lavoro.

21/02/2024 - 11:31

Presentata interrogazione da Marco Simiani e Ylenia Zambito, parlamentari Pd

“Garantire il completamento della ristrutturazione del Campanile della Basilica Romanica di San Piero a Grado di Pisa”: è quanto chiedono i parlamentari del Partito Democratico Marco Simiani ed Ylenia Zambito che hanno presentato, rispettivamente alla Camera dei Deputati ed al Senato, due interrogazioni similari.
“La chiesa distrutta dai bombardamenti nazisti è stata infatti ricostruita mentre per il campanile mancano le risorse. Il sindaco Conti, nonostante le promesse, non si è ancora attivato per reperire i finanziamenti necessari e sebbene la Lega, il suo partito, sia al governo e lo sia stato quasi per 5 degli ultimi 7 anni: il dicastero dei Beni culturali ha infatti reso noto che non sono mai pervenute richieste relative al finanziamento per la ricostruzione del Campanile. Ci appelliamo quindi al Ministro Sangiuliano affinché intervenga ed assicuri il restauro di un simbolo della città e patrimonio artistico, storico e culturale del territorio".

21/02/2024 - 10:55

“Un governo totalmente allo sbando nella gestione del Pnrr. Quello che accade ogni giorno, oltre alle notizie che leggiamo e ai dati riportati da fonti accreditate, certificano il fallimento di una destra che continua a fare solo propaganda mentre la realtà parla di ritardi, buchi e continui rinvii. Come quello di un nuovo decreto annunciato da settimane per accelerare la spesa delle risorse del Piano, che non riesce a vedere la luce per incapacità e tensioni interne alla maggioranza. Per colpa del Governo, l’Italia rischia di non riuscire ad attuare progetti già previsti per migliorare servizi essenziali come istruzione, sanità, trasporti, riqualificazione urbana. Sono mesi che i comuni e gli enti locali attendono risposte precise ad esempio sui 10 miliardi cancellati dall'ultima rimodulazione del Pnrr per interventi fondamentali per le nostre comunità. Abbiamo chiesto come Partito democratico più volte al ministro Fitto di riferire ed informare il Parlamento sullo stato attuale reale dell’attuazione del Pnrr ma non abbiamo avuto nessuna risposta. Una mancanza di rispetto totale nei confronti dei cittadini e del Parlamento. Non sono risorse della destra, sono risorse del Paese”. Così il capogruppo democratico nella commissione affari europei della Camera, Piero De Luca.

21/02/2024 - 10:28

"In queste ore l'Alta Corte Britannica sta decidendo se estradare o no Julian Assange negli Usa dove rischia una condanna a 175 anni di prigione per spionaggio. Praticamente una condanna a morte per aver rivelato al mondo, con Wikileaks, crimini di guerra, gli orrori di Guantánamo, i morti civili in Afghanistan e in Iraq: atrocità commesse nel nome della sicurezza e della democrazia da esportare.
Le sue rivelazioni sono state pubblicate dalle principali testate del mondo divenendo patrimonio di tutti: l'uso politico che alcuni possono aver fatto di quelle informazioni non ne sminuisce l'importanza.
Estradarlo negli Usa, oggi, sarebbe un errore e un colpo alla libertà di informazione. Un pilastro per le democrazie e anche per la Costituzione statunitense che ha fatto di questo principio un valore non negoziabile". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

20/02/2024 - 19:39

“La revoca delle onorificenze a chi si è macchiato di crimini crudeli e contro l'umanità ci vede concordi ma non sia un modo per piegare la storia con ricostruzioni partigiane che hanno tutto il sapore del revisionismo”. Così il deputato democratico, Gianni Cuperlo, è intervenuto in commissione Affari costituzionali alla Camera per motivare il voto favorevole del gruppo del Pd alla proposta di legge in materia di revoca delle onorificenze dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.  “Con rigore – ha detto Cuperlo - sfideremo la maggioranza a dimostrare in aula la propria onestà intellettuale votando i nostri ordini del giorno che elencheranno le tante indegne riconoscenze, a partire da quelle assegnate al criminale Benito Mussolini”.

20/02/2024 - 18:05

"Finalmente il governo sblocca i fondi per i lavori al tribunale di Prato. I parlamentari pratesi della destra avevano fatto annunci e zero fatti. Passerelle con i ministri sul territorio, per poi votare contro in aula o non pronunciare parola. Per questo avevamo presentato un ordine del giorno per impegnare il governo sul tribunale, cui avevamo ricevuto rassicurazioni dal sottosegretario alla giustizia. L'aula poche settimane fa ha approvato un atto che ora vede compimento con un primo sblocco di fondi, necessario anche se ancora non sufficiente. Dopo l'ordine del giorno approvato dal Partito Democratico che impegnava il governo sui lavori di miglioramento e ristrutturazione del tribunale di Prato, la destra pratese anziché sostenere l'impegno e combattere assieme, denigrò l'atto parlamentare, schernendo un impegno per Prato. Fa tenerezza ora vederle provare a rivendicare un risultato per il quale non hanno fatto niente, ma per quanto ci riguarda va bene così: siamo interessati a Prato, non a conservare le poltrone a suon di propaganda". Così in una nota Marco Furfaro, deputato eletto nel collegio pratese e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.

20/02/2024 - 17:32

Settimana corta e meno ore hanno effetti positivi su qualità della vita e produttività

“Fiom Fim e UIlm nella piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici per il 2024-2027 hanno inserito l’obiettivo della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali. Chiedono che si incentivi la sperimentazione della settimana corta accanto ovviamente agli aumenti salariali. Un fatto rilevante perché parliamo di 1,5 milioni di lavoratori e lavoratrici. Il Pd ha avanzato  una proposta che giace in Parlamento da mesi: finanziare un fondo per la sperimentazione - attraverso la contrattazione collettiva tra sindacati e imprese- della riduzione dell’orario di lavoro. Il Governo si confronti con questa proposta: abbiamo già molte aziende che si stanno muovendo in questa direzione al netto della politica. Si tratta ormai di una tendenza europea che aiuta la produttività delle imprese, libera tempo e qualità della vita e contribuisce a redistribuire il lavoro.  L’Italia non resti indietro davanti a questa sfida”. Così il capogruppo democratico nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto.

20/02/2024 - 17:04

Serracchiani, De Luca: motivazioni insufficienti, è stata forzatura

“La risposta del ministro Fitto alla nostra interrogazione sulla procedura di nomina del membro italiano per la Corte dei Conti europea è del tutto insoddisfacente. Le motivazioni confermano, al contrario, che il governo ha scelto un fedelissimo invece di trasmettere i due nomi individuati, come da prassi, dalla Corte dei Conti italiana. Una vera e propria forzatura”. Così i democratici Debora Serracchiani e Piero De Luca commentano la risposta del ministro Fitto alla loro interrogazione parlamentare per fare luce sulla procedura che ha portato alla nomina alla Corte dei conti europea del Capo della struttura di missione del ministero per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. “Il ministro Fitto – rendono noto i deputati - ha risposto sottolineando che la scelta è ricaduta su Carlo Alberto Manfredi Selvaggi dal momento che i due nomi indicati dalla Corte dei conti italiana, ossia Giovanni Coppola e Maria Annunziata Rucireta, non avevano “un’età anagrafica compatibile con l’espletamento dell’interno mandato di sei anni”. Una risposta del tutto insoddisfacente – commentano - dal momento che l’ordinamento europeo prescinde dalla legislazione nazionale sui limiti di età (come peraltro dimostra l'età anagrafica del membro attuale). Inoltre, il nome indicato dal governo, la cui autonomia - che è requisito fondamentale - è del tutto discutibile, non avrebbe neanche partecipato alla procedura interna della Corte dei conti italian

20/02/2024 - 17:03

“Una nuova perizia medico legale sarà eseguita sulla salma di Stefano Dal Corso, il detenuto romano di 42 anni deceduto nella sua cella del carcere Massama di Oristano nel 2022.” La notizia arriva dai deputati del Partito Democratico Debora Serracchiani e Silvio Lai che riferiscono quanto contenuto nella risposta del Ministro della Giustizia all’interrogazione presentata dal gruppo del PD, prima firmataria la stessa Debora Serracchiani.

Il caso era stato archiviato come suicidio dal GIP del Tribunale di Oristano senza che venisse effettuata l’autopsia. La sorella di Dal Corso aveva chiesto la riapertura del caso, sulla base anche di una testimonianza anonima di una persona che aveva detto di essere in possesso di filmati che proverebbero l’uccisione di Stefano Dal Corso. Ricordiamo che il detenuto, la cui pena era nella fase conclusiva, era arrivato da pochi giorni da Rebibbia nel carcere di Oristano per presenziare ad un’udienza di un processo nel quale era coinvolto.

“Abbiamo chiesto al Ministro – afferma Debora Serracchiani – di adottare iniziative immediate per verificare quanto accaduto nel carcere di Oristano. Se dovessero emergere responsabilità di terzi il fatto rappresenterebbe un vulnus di incredibile gravità al sistema di gestione dell’esecuzione della pena da parte dello Stato. La notizia dell’incarico ad un collegio peritale composto da cinque esperti del settore è sicuramente molto positiva. Speriamo che a questo punto si arrivi ad una verità definitiva sulla morte di Stefano Dal Corso. Ma ci sono altri elementi che devono essere approfonditi e che riguardano i sistemi di sicurezza del carcere di Oristano.”

“Dalla risposta del Ministro – dichiara il deputato sardo del PD Silvio Lai – emerge che dal 2017 non viene effettuata la manutenzione dell’impianto di video sorveglianza. E sempre nel 2017 risultavano funzionanti solo 45 telecamere su 295. Nessuna telecamera funzionante è presente nelle celle, e anche quella dalla quale si intravede la cella nella quale è avvenuto il decesso di Dal Corso risulterebbe malfunzionante.”

“Tutto questo è gravissimo – concludono i due deputati dem – chiediamo che vengano avviate immediatamente tutte le procedure per eseguire la manutenzione del sistema di video sorveglianza ed il ripristino di tutte le telecamere non funzionanti per garantire la più totale sicurezza a tutte le persone che operano nel carcere e a tutti i detenuti.”

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