18/10/2025 - 11:14

Con il governo Meloni per il Mic solo tagli

“La terza manovra di bilancio del Governo Meloni conferma purtroppo una linea ormai chiara: il governo fa cassa e copre le proprie inefficienze a spese della cultura.” Così la capogruppo democratica nella Commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, che sottolinea: “dopo anni in cui con i ministri del Pd il bilancio della Cultura cresceva progressivamente, anche grazie a strumenti innovativi come l’Art Bonus, 18app e a misure di incentivo fiscale che avevano dato respiro a enti, istituzioni e imprese culturali, questa manovra conferma la drammatica inversione di rotta targata Governo Meloni. Il messaggio politico è evidente: la cultura non rappresenta una priorità per questo esecutivo. Ancora una volta, a furia di accettare senza fiatare sforbiciate, Fratelli d’Italia dimostra disattenzione verso un settore strategico per l’identità, la coesione sociale e l’economia del Paese".
"Il ministro Giuli sembra più interessato a nominare figure di partito nelle istituzioni culturali e nei musei e a strumentalizzare le tematiche culturali, piuttosto che difendere in Consiglio dei ministri le esigenze di un comparto già duramente provato. Come il suo predecessore Sangiuliano, non riesce ad incidere realmente nelle scelte di governo. La gestione della cultura italiana da parte di Fratelli d’Italia e dell’intera maggioranza di governo appare così, ancora una volta, miope e piegata a dinamiche di potere, anziché orientata a valorizzare un patrimonio che tutto il mondo ci invidia”, conclude Manzi.

 

17/10/2025 - 18:57

“È patetico il tentativo di Fratelli d’Italia di nascondere dietro la parola ‘certificazione’ una norma che toglie responsabilità alle grandi aziende e indebolisce i controlli. A Prato nessuno si beve questa favola. La Porta parla di ‘sistema innovativo’, ma è talmente innovativo che Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente al ministro Urso per capire come sia possibile cancellare la responsabilità dei committenti. La Porta lo conferma: c’è chi combatte lo sfruttamento e chi, come la destra, lo trasforma in legge". Lo dichiara Marco Furfaro, deputato e membro della segretria nazionale del Partito Democratico.

17/10/2025 - 18:17

«Ogni anno i report dell’Istat sulla povertà ci ricordano che in Italia c’è un dramma che cresce e che il governo continua a ignorare. Oggi, nella Giornata mondiale contro la povertà, dovremmo parlare di soluzioni, ma nella manovra del governo Meloni non c’è nulla. I numeri sono impietosi: 5,7 milioni di persone in povertà assoluta, 2,2 milioni di famiglie che non riescono a sostenere le spese essenziali e 1,3 milioni di minori che crescono senza il necessario per vivere. La destra ha cancellato il Reddito di cittadinanza, precarizzato il lavoro e tagliato welfare e sanità, mentre l’inflazione ha divorato il potere d’acquisto. Il risultato è un Paese più povero, più fragile, più diseguale. Ma la povertà non è una condanna: si può combattere, se c’è la volontà politica di farlo. Serve un piano vero di contrasto, che unisca sostegno economico, inclusione e opportunità di lavoro, e la costruzione di un reddito minimo garantito e stabile, come esiste in tutti i Paesi europei. Perché la povertà non si cancella con gli slogan: si combatte con la giustizia sociale, con politiche che mettano le persone al centro. E questo governo, ancora una volta, sceglie di non farlo». Così Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria PD, nel presidio contro la legge di bilancio organizzato dalla Rete dei Numeri Pari in Piazza Capranica, a Roma.

17/10/2025 - 18:15

“Il Ministro Salvini sta bloccando la realizzazione della Tirrenica, e lo fa pur sapendo di mentire. Lo ha ammesso lui stesso nei giorni scorsi, riconoscendo che, in tre anni al Ministero delle Infrastrutture, non è stato nemmeno in grado di perfezionare il passaggio delle competenze per la realizzazione dell’opera tra SAT e ANAS, nonostante norme e risorse fossero già stanziate dal 2019. Nello schema del Contratto di Programma ANAS 2021-2025 sono infatti inseriti da tempo lotti già appaltabili, come quelli tra Ansedonia e Pescia Romana e tra Pescia Romana e Tarquinia, pronti a partire.Capendo questo, diventa chiaro anche il motivo per cui la destra abbia definanziato l’opera nella Legge di Bilancio 2025, togliendo ben 20 milioni di euro: se i lavori vengono bloccati, anche i fondi già stanziati diventano inutilizzabili. Di fronte a questo stallo inspiegabile, chiedo un impegno concreto e unitario di tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, affinché si facciano pressioni sul Ministro dei Trasporti e su ANAS per accelerare il trasferimento delle competenze e inserire nella prossima Manovra finanziaria le risorse necessarie per completare finalmente questa infrastruttura strategica per il paese": è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio sulle recenti dichiarazioni di Matteo Salvini relativi alla Tirrenica.

17/10/2025 - 16:36

“I nuovi dati Istat e della Commissione europea sugli incidenti stradali smentiscono ancora una volta la propaganda del ministro Salvini. Tra il 2023 e il 2024 sono aumentati incidenti e feriti, mentre le vittime restano sostanzialmente stabili, con appena nove morti in meno tra il 2023 e il 2024, da 3.039 a 3.030. Ma se si osservano i dati città per città – spiega Andrea Casu, deputato del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Trasporti – emerge chiaramente che i risultati migliori arrivano proprio da quelle realtà che hanno avuto il coraggio di investire sulla sicurezza e sulla riduzione della velocità, come Bologna, Torino, Milano, Palermo, Firenze e Roma”.
“La notizia nella notizia – prosegue l’esponente dem – è che anche nel 2025 con il nuovo codice pienamente in vigore l’andamento delle morti per scontri stradali in Italia nei primi sei mesi rispetto allo stesso periodo del 2024 è stato definito dalla Commissione europea ‘sostanzialmente invariato’. Il nostro Paese quindi non compare tra quelli che nel primo semestre 2025 ‘stanno dando segnali positivi con un calo del numero delle vittime’ – Grecia, Repubblica Ceca, Estonia, Polonia, Portogallo, Romania e Slovacchia. L’Italia si conferma così tra i peggiori, con appena un meno 5% di morti rispetto al 2019, che si riduce a un meno 2% nelle aree urbane, dove le persone vivono, e con un tasso di 51 morti per milione di abitanti, contro la media Ue di 45. Come l’anno scorso, restiamo al ventiduesimo posto in Europa, dietro a tutti i Paesi avanzati”.
“Gli unici segnali positivi arrivano dalla città con Bologna alla testa della classifica con una riduzione del 48% dei morti sulle strade, a conferma che le politiche delle ‘città 30’ e delle “zone 30” funzionano e salvano vite – conclude Casu –. La lezione che il ministro Salvini dovrebbe trarre è che le amministrazioni che investono in una mobilità urbana più sicura e sostenibile vanno sostenute, non derise o contrastate. Quella delle ‘città 30’ non è una battaglia ideologica, ma una scelta di civiltà: significa mettere la vita delle persone al primo posto, come stanno facendo tutte le grandi capitali europee”.

17/10/2025 - 15:50

“Le biblioteche indipendenti custodiscono manoscritti, incunaboli, edizioni rare e archivi che costituiscono una parte essenziale della memoria storica del Paese. Tuttavia, non essendo formalmente riconducibili né allo Stato né alla Chiesa, sono escluse dai principali strumenti di sostegno pubblico. Per questo ho depositato una proposta di legge per dare finalmente riconoscimento e strumenti di tutela a un patrimonio diffuso ma spesso dimenticato. Luoghi che rappresentano un presidio di conoscenza e memoria collettiva: un pezzo fondamentale del nostro patrimonio culturale, che spesso rischia la dispersione per mancanza di un quadro normativo adeguato”. Lo dichiara la deputata Pd, Giovanna Iacono, prima firmataria della pdl 'Disposizioni per la disciplina delle biblioteche indipendenti'.
“La legge - continua l'esponente dem -  prevede l’istituzione, presso il Ministero della Cultura, del Registro Nazionale delle Biblioteche Indipendenti (RNBI), per censire e classificare queste realtà, e di un Fondo speciale destinato a interventi di restauro, digitalizzazione, messa in sicurezza e valorizzazione dei fondi librari, promuovendo anche la collaborazione con le Regioni, gli enti locali e altri enti pubblici. Il fenomeno riguarda un numero limitato ma significativo di biblioteche tra cui vanno citate la Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, la Biblioteca Lancisiana dell’Ospedale Santo Spirito di Roma, la Biblioteca Morcelliana di Chiari e la Biblioteca Capitolare di Verona, considerata la più antica biblioteca al mondo tuttora in attività.
“Oggi lo Stato ha il dovere di garantire che questo patrimonio sia protetto, valorizzato e tramandato alle nuove generazioni e dare futuro a queste istituzioni, riconoscendone il ruolo di custodi della memoria e di promotrici della conoscenza, e il loro valore per la comunità”, conclude Iacono.

 

 

17/10/2025 - 15:46

“Le parole del Ministro Nordio sull’educazione sessuale sono gravi e fuori dalla realtà. Dire che debba essere insegnata solo in famiglia e non a scuola significa ignorare un bisogno educativo essenziale per la crescita consapevole e sicura dei nostri ragazzi. Quello di maggioranza e governo è un passo indietro per tutto il Paese. L’educazione sessuale è prevenzione, rispetto, consapevolezza. Toglierla dalle scuole significa lasciare un vuoto, culturale e normativo, che mette l’Italia indietro rispetto alla maggior parte dei paesi europei, dove da moltissimi anni è già obbligatorio l’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole”. Così in una nota Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia di Montecitorio.

17/10/2025 - 15:45

"Il popolo Saharawi ha diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza. Lo ha ribadito con una risoluzione il Comitato per la decolonizzazione delle Nazioni Unite dal quale nei giorni scorsi, a New York, sono stato audito per riaffermare che non siano più calpestati dignità e diritti di un popolo cacciato cinquant'anni fa dalle proprie terre dal regime militare del Marocco. Il testo della risoluzione, tra l'altro, esorta tutte le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario, a cooperare con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, e chiede al Comitato Speciale per la Decolonizzazione (C-24) di continuare a monitorare la situazione. Infine, richiede al Segretario Generale di riferire alla prossima sessione dell’Assemblea Generale sull’attuazione della risoluzione. Sarebbe importante a questo punto che, come già richiesto, il ministro Tajani venga a riferire in Parlamento e che venga discussa ed approvata la mozione parlamentare che si muove nel solco di quanto largamente convenuto in sede Onu".

Lo dichiara il deputato del PD Stefano Vaccari, Segretario di Presidenza della Camera e Coordinatore dell'Intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo Saharawi.

 

17/10/2025 - 15:43

“Nordio riesce ancora una volta a banalizzare un tema cruciale. Dire che “l’educazione sessuale si fa in famiglia” è solo un modo per lavarsene le mani.

Vorrei ricordare al ministro Nordio, che afferma amenità del genere, che le due comunità educanti piu importanti nella vita dei ragazzi, la scuola e la famiglia, non possono essere scisse ma devono lavorare strettamente connesse e di pari passo.

Da ministro della Giustizia dovrebbe sapere che la prevenzione della violenza di genere inizia proprio dall’educazione, quella vera, fatta di rispetto, empatia e consapevolezza, non di slogan. E che l’educazione si fa a scuola già dai primi anni, e non solo in famiglia.

La sua dichiarazione è grave non solo per quello che dice, ma per ciò che rivela, cioè un’inquietante distanza dalla realtà sociale del Paese e un disprezzo per il ruolo della scuola come spazio di crescita collettiva. Nordio dovrebbe preoccuparsi dei dati dei femminicidi, che dovrebbe conoscere bene e che lo dovrebbero spingere a utilizzare il proprio ruolo istituzionale per aggredire un fenomeno ancora tropo diffuso”. Così in una nota la deputata del Pd, Patrizia Prestipino, nonché docente nelle scuole superiori.

“Ho vissuto personalmente tutte le problematiche affettive di molti studenti - aggiunge Prestipino - che siamo riusciti ad affrontare solo grazie al costante dialogo fra la scuola e le famiglie. L’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole è importantissimo. Ci auguriamo che il governo ne tenga conto”.

 

17/10/2025 - 15:24

“Le parole del ministro Nordio suonano come l’ennesima dimostrazione di quanto una parte del governo continui a minimizzare il ruolo dell’educazione nelle scuole nel contrasto alla violenza di genere. Sostenere che l’educazione sessuale sia un fatto privato significa ignorare la realtà e non considera i risvolti sociali dei legami affettivi. Ancora più grave è che un ministro della Giustizia, che dovrebbe essere in prima linea nel combattere i femminicidi, scelga di liquidare la questione come un problema “propagandistico”, mostrando una sottovalutazione pericolosa di un fenomeno che nel 2025 continua a registrare numeri intollerabili. E poi, sentir parlare ancora di “razza” da un rappresentante delle istituzioni nel 2025 è sconcertante. Un linguaggio anacronistico, che rivela quanto arretrata sia la visione culturale di questa destra e di chi nelle istituzioni dovrebbe invece promuovere inclusione e rispetto” Così in una nota la Deputata democratica Ilenia Malavasi commenta le parole del ministro Nordio.

 

 

17/10/2025 - 14:52

“È la solita legge di bilancio: senza coraggio e senza risorse. In un confronto impietoso, si assiste al solo aumento delle spese militari per 23 miliardi di euro, a differenza della spesa sanitaria che cresce di solo 2 miliardi. Nel frattempo sono 41 miliardi i soldi spesi dagli italiani per le prestazioni sanitarie private perché impossibilitati a riceverle dal pubblico”. Lo afferma il deputato e capogruppo Pd in Commissione Bilancio, Ubaldo Pagano commentando il via libera alla nuova manovra finanziaria.

 

17/10/2025 - 14:35

Prima giornata di lavori al Congresso del Partito Socialista Europeo che si è aperto oggi ad Amsterdam. Siamo nella storica Beurs van Berlage e vogliamo rilanciare l’agenda progressista in vista delle prossime sfide europee. Serve innanzitutto un cambio di passo della Commissione europea. È necessario ripartire dall’agenda delle forze progressiste: giustizia sociale, dignità umana, occupazione di qualità, welfare, clima, diritti delle minoranze, equità fiscale e stato di diritto.

Anche per questo da qui da Amsterdam è venuto chiaro un messaggio per una pace giusta in Medio Oriente e in Ucraina.

E per questo, per sostenere i valori europei come la parità di diritti e un'Europa sociale più forte il congresso ha votato l'espulsione dal partito di Smer, la forza politica slovacca fondata da Robert Fico. Siamo in una fase storica cruciale e tragica, non c’è spazio per le ambiguità: chi minaccia lo stato di diritto non può stare con le forze progressiste

Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

 

17/10/2025 - 13:53

L’Intergruppo parlamentare della Camera dei deputati per le Donne, i Diritti e le Pari Opportunità ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, per segnalare e stigmatizzare la pubblicazione di diversi articoli che offendono la memoria di Pamela Genini.

 

La lettera promossa dalla coordinatrice dell’Intergruppo, Laura BOLDRINI, è sottoscritta da Stefania ASCARI, Ouidad BAKKALI, Elena BONETTI, Andrea CASU, Michela DI BIASE, Sara FERRARI, Antonella FORATTINI, Marco FURFARO, Renate GEBHARD, Valentina GHIO, Francesca GHIRRA, Maria Cecilia GUERRA, Simona LOIZZO, Ilenia MALAVASI, Maria Stefania MARINO, Federica ONORI, Emma PAVANELLI, Debora SERRACCHIANI, Gilda SPORTIELLO, Luana ZANELLA.

 

Nel testo si fa riferimento in particolare a quanto pubblicato dal sito Dagospia.com poche ore dopo la morte della donna. “Un articolo - si legge nella lettera - pieno di allusioni e insinuazioni sessiste, che riduce la vita di una donna trucidata a oggetto di curiosità morbosa, spostando l’attenzione dalla violenza subita a giudizi sulla sua persona concentrandosi su dettagli irrilevanti della vita privata della vittima, insinuando dubbi sulla sua reputazione e mettendone in discussione la dignità anche dopo la morte”.

 

Nel testo, l’Intergruppo sottolinea come «raccontare un femminicidio significa affrontare una tragedia umana, oltre che una piaga  sociale, non alimentare voyeurismo o sospetto» e ribadisce che «nessuna donna deve essere uccisa due volte: prima dalla violenza di chi la colpisce, poi dalle parole di chi la racconta senza rispetto».

 

Ecco il testo integrale delle lettera sottoscritta dai componenti dei gruppi di Pd, Lega, M5S, AVS e Azione.

 

“Al Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti

 

Gentile Presidente Bartoli,


Gentile Presidente,

a poche ore dall’uccisione di Pamela Genini, un sito online di grande diffusione (Dagospia.com) ha pubblicato un articolo che offende la memoria della vittima e tradisce i principi fondamentali del giornalismo.

 

Il testo, pieno di allusioni e insinuazioni sessiste, riduce la vita di una donna trucidata a oggetto di curiosità morbosa, spostando l’attenzione dalla violenza subita a giudizi sulla sua persona concentrandosi su dettagli irrilevanti della vita privata della vittima, insinuando dubbi sulla sua reputazione e mettendone in discussione la dignità anche dopo la morte.

 

È un modo di fare informazione che non solo manca di rispetto verso Pamela Genini e i suoi familiari, ma contribuisce a perpetuare una cultura tossica che tende a minimizzare la violenza di genere, spostando la colpa dalla mano dell’assassino alla vita della donna uccisa.

 

Chiediamo all’Ordine dei Giornalisti di farsi interprete, presso i propri iscritti, di un richiamo netto ai principi del Codice deontologico, del Testo unico dei doveri del giornalista e del Manifesto di Venezia, affinché episodi come questo non si ripetano più.

 

L’Ordine promuove una formazione costante e vigila sull’uso di un linguaggio rispettoso, consapevole e libero da stereotipi. È evidente che episodi di questo tipo rischiano di compromettere il grande sforzo compiuto finora per costruire un’informazione più attenta e responsabile.

 

Raccontare un femminicidio significa affrontare una tragedia umana oltre che una piaga sociale, e non alimentare voyeurismo o sospetto. Nessuna donna deve essere uccisa due volte: prima

dalla violenza di chi la colpisce, poi dalle parole di chi la racconta senza rispetto.

Un cordiale saluto.

Laura BOLDRINI, coordinatrice dell’Intergruppo della Camera per le Donne, i Diritti e le Pari opportunità;

Stefania ASCARI, Ouidad BAKKALI, Elena BONETTI, Andrea CASU, Michela DI BIASE, Sara FERRARI, Antonella FORATTINI, Marco FURFARO, Renate GEBHARD, Valentina GHIO, Francesca GHIRRA, Maria Cecilia GUERRA, Simona LOIZZO, Ilenia MALAVASI, Maria Stefania MARINO, Federica ONORI, Emma PAVANELLI, Debora SERRACCHIANI, Gilda SPORTIELLO, Luana ZANELLA.

Ecco il link dell’articolo in oggetto:

https://www.dagospia.com/cronache/era-veramente-pamela-genini-29enne-ucc...

 

17/10/2025 - 13:46

“Le parole del Presidente Mattarella sui salari troppo bassi sono fortissime. Denunciano una condizione sempre più difficile di una larga fascia di lavoratori e lavoratrici che hanno vissuto un impoverimento sempre più forte. Non bastano pannicelli caldi, serve una politica salariale vera e non misure parziali o spot”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

17/10/2025 - 12:37

“L’episodio avvenuto a Pomezia, dove un’esplosione ha distrutto le auto del giornalista Sigfrido Ranucci e di sua figlia, è un fatto gravissimo e inaccettabile. Si tratta di un chiaro atto intimidatorio che colpisce la libertà di informazione. È un segnale che non può essere minimizzato e che richiede una risposta ferma e immediata da parte delle istituzioni. A Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia rivolgo la mia solidarietà e la mia vicinanza.”

Lo dichiara la deputata del Partito Democratico, Michela Di Biase.

 

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