21/05/2024 - 11:30

“La partecipazione della Premier Meloni alla Kermesse di Vox a Madrid è stata una pagina nera della sua campagna elettorale, in cui ha svelato la maschera rispetto agli atteggiamenti istituzionali con cui aveva provato a rivestire la sua immagine anche in Europa, per dare segnali di affidabilità. Purtroppo la propaganda sovranista serve solo in campagna elettorale, ma si sgretola alla prova del governo come sta accadendo in Italia. Metterla in atto vuol dire non aver capito gli insegnamenti che ci sono arrivati dalla storia. La retorica sovranista mina anzitutto i princìpi fondanti dell’integrazione europea: la tolleranza, il rispetto di diritti fondamentali, la non discriminazione e la libertà di espressione. Ma non solo. Questa retorica danneggia gravemente anche i nostri cittadini. È ridicolo pensare infatti di tornare indietro verso soluzioni nazionali, muri e confini, mentre i problemi del nostro tempo richiedono risposte globali per sanità, politiche sociali, lavoro, sviluppo economico sostenibile, difesa comune. Avremmo bisogno di un Governo che lavori per rafforzare l'integrazione europea e provi a non isolare ulteriormente l'Italia anche nei futuri assetti di governo europei. Ma il vero volto politico della Meloni purtroppo lo sta impedendo”. Così il capogruppo dem in Commissione Affari Europei dí Montecitorio in un’intervista a notizie.com.

21/05/2024 - 10:52

“In Europa il Ministro Salvini sceglie come priorità il Ponte sullo Stretto dimenticando le altre opere fondamentali per Roma Capitale e tutte le altre autorità di nodo e divorando in questo modo i fondi per la metro B e C i tram e i filobus. La forte denuncia di Eugenio Patanè e Nicola Zingaretti, a poche ore dal voto in aula alla Camera contro la mozione del Partito Democratico per dare immediatamente più risorse al fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, conferma che per il Governo Meloni il diritto alla mobilità dei cittadini non conta nulla e l’unica priorità è la propaganda” così il deputato democratico, Andrea Casu.

21/05/2024 - 09:41

Ascoltare amministrazioni locali, norma può essere inserita in dl super bonus

“Seguiamo con estrema attenzione quanto sta avvenendo nei campi Flegrei. Occorre ogni sforzo possibile innanzitutto affinché la comunicazione alla popolazione locale sia totalmente coordinata. Come sempre in questi casi, offriamo al Governo la totale disponibilità ad ogni tipo di collaborazione. Chiediamo che informi il Parlamento sull'accaduto e sulle opportune e necessarie misure che intende adottare a sostegno delle comunità locali. Chiediamo di ascoltare le richieste delle amministrazioni locali che conoscono i problemi di quel territorio meglio di chiunque altro. Se da un lato c’è un tema di gestione dell’emergenza, dall’altro c’è un enorme problema di prevenzione. A tal proposito avevo proposto con un emendamento al decreto campi flegrei, di immaginare uno strumento di intervento e di incentivi per la messa in sicurezza degli edifici privati. Proprio oggi alla Camera inizierà la discussione sul decreto superbonus. C’è dunque la possibilità di intervenire. Il Governo ci ascolti”. Così in una nota il deputato democratico, responsabile nazionale Sud del Pd, Marco Sarracino.

21/05/2024 - 09:08

La trattoria Ermes e Bruna: storia, cultura e simbolo di un territorio

Oggi, martedì 21 maggio, dalle ore 11.30 alle 13.30, si terrà presso la Sala del Cenacolo alla Camera dei Deputati la presentazione del docufilm “Ciao Gabiàn” e del libro “Le ricette della Bruna. Ermes: una storia d’amore e trattoria” (Artioli Editore 1899). Saranno ospiti dell’On. Stefano Vaccari, promotore dell’evento, e sotto la conduzione della scrittrice e critica gastronomica, Eleonora Cozzella: l’associazione “Il Tortellante”; gli autori del libro, Angelo Giovannini e Francesco Battaglia; gli autori del docufilm, Fabio Fasulo e Vincenzo Malara; l’assessora al Turismo della città di Modena, Ludovica Carla Ferrari; e lo chef stellato, Massimo Bottura.

Bruna ed Ermes sono i protagonisti di una storia tra famiglia e trattoria ormai diventata storia della città, simbolo di una modenesità bella, gioiosa, autentica. Sessant’anni di piatti, di allegria, di gioia, regalata agli amici e ai clienti, con fatica e sacrificio, con tanto lavoro, ma anche sessant’anni, e più, di amore, di emozioni, di vita.

Significativa anche la partecipazione degli studenti dell’Ipssar Ugo Tognazzi di Velletri che raccoglieranno simbolicamente i saperi della tradizione culinaria italiana e la visione rivoluzionaria e innovativa dello chef, Massimo Bottura.

L’ingresso sarà consentito dalle ore 11.00 alle ore 11.30. Per gli uomini è obbligatorio indossare la giacca. Per ogni informazione fare riferimento alla segreteria organizzativa: 06.6760.8046, segreteria.vaccari@camera.it.

 

20/05/2024 - 20:10

"Con le scelte sul ponte sullo stretto Salvini sta danneggiando Roma e il Lazio. Se non combattiamo è un colpo anche per la nostra città.

Come denuncia l'assessore Patanè, mentre la destra perde tempo, in Europa c'è una discussione intensa sui Network di trasporto. Roma è un’autorità di nodo che programma lo sviluppo e propone investimenti in questo quadro europeo.  Ma poi il governo prende questi progetti e nel dialogo con l'Europa li butta. Mentre fanno finta di essere per l'autonomia mortificano i territori e le loro programmazioni.Il Governo mettendo come priorità i 15 miliardi per il ponte butta a mare tutte le nostre indicazioni per il trasporto pubblico di Roma.

Se non combattiamo queste priorità folli della destra non le sconfiggeremo. E non metteremo più le risorse europee al servizio delle persone, dei diritti, dell'attuazione della costituzione. Altro che interesse nazionale. Vogliono togliere la bandiera Europea dai palazzi e al contempo ci tolgono i soldi per il trasporto nei territori. Una vergogna. Contro i territori, contro il Lazio, contro Roma."

Così Nicola Zingaretti oggi nel corso del suo intervento nell' iniziativa organizzata dal coordinamento nazionale dei circoli della mobilità.

20/05/2024 - 19:47

Ddl comprime libertà costituzionalmente garantite

I capigruppo di opposizione hanno scritto al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per stigmatizzare l’accelerazione impressa dai presidenti delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia sull’esame del ddl sicurezza e chiedere la convocazione di una capigruppo per riesaminare i tempi di approdo in aula di un provvedimento che “comprime libertà costituzionalmente garantite in particolare nel campo del diritto penale, del diritto dell’immigrazione e del diritto penitenziario”. La lettera - firmata da Chiara Braga, Francesco Silvestri, Matteo Richetti, Luana Zanella, Davide Faraone e Riccardo Magi - chiede che il presidente garantisca tempi adeguati di discussione “nel rispetto delle prerogative di tutti i gruppi, di tutte le deputate e di tutti i deputati, tanto di maggioranza quanto di opposizione”.

Ecco il testo integrale

Egregio Presidente,
il disegno di legge AC 1660 recante “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario” contiene numerose norme altamente complesse per l’impatto che possono determinare nel nostro ordinamento giuridico, anche per le limitazioni che possono esplicare su talune libertà fondamentali, in particolare nel campo del diritto penale, del diritto dell’immigrazione e del diritto penitenziario.
L’iter di esame del provvedimento seguito sino ad oggi è parso altamente lesivo di alcune fondamentali norme e procedure parlamentari, prima tra tutte quella stabilita dall’articolo 79 del Regolamento della Camera con riferimento alla necessità di un’adeguata istruttoria parlamentare.
Occorre infatti ricordare che tale provvedimento pur essendo stato approvato in Consiglio dei Ministri il 16 novembre 2023, è stato presentato alla Camera dei deputati solo il 22 gennaio del 2024, per essere infine assegnato alle Commissioni riunite I Affari Costituzionali e II Giustizia in sede Referente solo il 9 febbraio 2024. Bisognerà attendere il 27 febbraio perché sia iniziato l’esame in sede referente, seguito da un’unica ulteriore seduta il 28, e dalla necessità di indicare per i gruppi parlamentari i nominativi dei possibili auditi entro e non oltre la data perentoria del 29 di febbraio. A partire da tale ultima data il provvedimento è scomparso dall’ordine del giorno delle commissioni, ricomparendo solo il 7 maggio in sede di Conferenza dei Capigruppo quando il Governo ha deciso di chiedere l’esame in Aula del provvedimento già per il mese di maggio.
Giovedì 16 maggio, alle 18.00 circa, è arrivata una convocazione delle Commissioni riunite I e II relative alla giornata di venerdì 17 maggio, con l’inserimento senza alcun preavviso, alle ore 12.30 di un Ufficio di Presidenza delle due commissioni riunite, e a seguire lo svolgimento di audizioni relative all’AC 1660, violando tutti gli accordi in precedenza assunti dai gruppi nelle commissioni nel non fissare audizioni o uffici di presidenza al di fuori dei giorni d’Aula in considerazione dei numerosi impegni elettorali dei deputati nell’imminenza dello svolgimento delle elezioni europee.
Ancor più grave è stata poi l’inattesa e improvvida decisione assunta dalle Presidenze delle Commissioni I e II, e comunicata nell’ufficio di Presidenza di venerdì 17 maggio, di anticipare il termine di presentazione degli emendamenti, già concordato e fissato per la giornata di giovedì 23 maggio, di ben 48 ore, alla data di martedì 21 maggio, nonostante la ferma contestazione e le ripetute proteste di tutti i gruppi di opposizione.
È evidente infatti che a fronte di un iter formalmente lunghissimo, che è iniziato nel Consiglio dei Ministri lo scorso novembre, l’istruttoria del provvedimento in commissione è stata del tutto inadeguata e incompleta. Molti dei soggetti segnalati per le audizioni hanno dovuto rinunciare a causa dei tempi anticipati in modo imprevisto, e non sono ancora pervenuti alcuni dei contributi scritti da parte stessi auditi, molti dei quali stanno svolgendo le audizioni ancora nel pomeriggio dilunedì 20 maggio, del tutto a ridosso del termine fissato per la presentazione degli emendamenti. Occorre ricordare che le audizioni così organizzate smarriscono la loro importante funzione informativa, ossia quella di restituire ai parlamentari una fotografia efficace di tutti gli interessi in gioco su una specifica tematica in discussione in Parlamento, mettendoli così in grado di aiutare a compiere scelte più informate e bilanciate.
È altrettanto evidente che anche la fase di esame degli emendamenti – che rebus sic stantibus non potrà iniziare prima della serata del prossimo mercoledì o addirittura nella giornata di giovedì - sarà compressa e sacrificata in modo insostenibile, se restasse confermata per l’approdo in aula la data del 27 maggio prossimo.
Alla luce di quanto premesso, e ulteriormente stigmatizzando quanto sin qui avvenuto, Le chiediamo - in considerazione da un lato dell’estrema delicatezza del provvedimento sotto il profilo della possibile compressione di libertà costituzionalmente garantite, e dall’altro alla luce dell’assoluta inadeguatezza e incompletezza sia della fase istruttoria svolta siadell’ulteriore compressione dei tempi che verrà necessariamente operata per la fase di esame e votazione degli emendamenti qualora venisse confermata la data del 27 maggio - di convocare quanto prima una capigruppo al fine di riesaminare i tempi di approdo del provvedimento in Aula, così consentendo un’adeguata istruttoria nelle commissioni di merito, uno slittamento del termine attualmente previsto per la presentazione degli emendamenti, e una fase di esame e approvazione degli stessi conforme alle basilari norme e consuetudini parlamentari.
Ci auguriamo che per l’esame di questo disegno di legge così complesso e articolato, e per i futuri provvedimenti all’esame di questo ramo del Parlamento, Lei sappia garantire un’efficace istruttoria legislativa, e tempi adeguati di esame degli emendamenti, nel rispetto delle prerogative di tutti i gruppi, di tutte le deputate e di tutti i deputati, tanto di maggioranza quanto di opposizione.

On Chiara Braga, On. Francesco Silvestri, On. Matteo Richetti, On. Luana Zanella, On. Davide Faraone, On Riccardo Magi

20/05/2024 - 19:05

La Sicilia vive sulla sua pelle il grande imbroglio del progetto ponte sullo stretto. Un progetto vecchio, costoso e dannoso che vede la contrarietà non solo delle associazioni ambientaliste, ma della stragrande maggioranza dei cittadini. È la risposta sbagliata a problemi strutturali che avrebbero richiesto altri interventi: investimenti su infrastrutture per collegare la Sicilia, le aree urbane e quelle interne, non certo la demagogia e l’arroganza della destra, che non dà alcuna risposta a nessuno dei temi che riguardano questa Regione, dalle ferrovie alla rete idrica. Non si governa un paese con promesse mirabolanti ma cambiando sul serio la vita delle persone, dai trasporti alla sanità, dalla casa al lavoro, alla scuola.
Lo ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, durante un’iniziativa a Messina per la campagna elettorale per le Europee a sostegno dei candidati del Pd Antonio Nicita e Maria Flavia Timbro.

20/05/2024 - 18:48

“I fatti di cronaca parlano chiaro, la situazione della sicurezza non è migliorata con il governo Meloni che in questo anno e mezzo ha saputo fare solo annunci e false promesse. Oggi la maggioranza è in difficoltà e lo dimostra la fretta che vorrebbe imporre sul ddl sicurezza che è rimasto congelato da novembre scorso, quando è stato approvato in Cdm e che adesso vorrebbero approvare con urgenza. Sono passati sei mesi e, guarda caso a poche settimane dalle europee, lo ritirano fuori perché serve alla propaganda della campagna elettorale. Non accetteremo ulteriori strappi e forzature regolamentari, chiediamo che il parlamento possa discutere nel merito” così il deputato democratico componente dell’ufficio di presidenza del gruppo del Pd alla Camera, Andrea Casu, ai microfoni di tg Parlamento.

20/05/2024 - 18:15

Il terremoto giudiziario che ha colpito la Regione Liguria e il Porto di Genova impone da parte del Ministero dei trasporti massima chiarezza sull’attività ispettiva ministeriale che interesserà l’Autorità portuale. Sono in gioco importanti investimenti finanziati con i fondi Pnrr; il fondo complementare; i fondi di coesione, fra cui il progetto della Diga del valore di 1,3 miliardi. Le osservazioni di Anac, sulle criticità nella procedura di assegnazione e sui costi dell’opera, non possono lasciare indifferenti. Il Ministro Salvini faccia sapere se nell’attività ispettiva saranno incluse anche le procedure per la realizzazione della Diga e per quale motivo il vice ministro Rixi afferma che non sia possibile nominare un nuovo presidente dell’Adsp, perché non può essere il vice presidente facente funzioni Piana a nominarlo. Se Piana è ‘nel pieno dell’operatività’, come afferma la Giunta ligure, perché non può adempiere a questa funzione? Forse la realtà è un’altra? Il quadro che abbiamo di fronte è fortemente complesso e preoccupano le sorti del porto: serve un Authority nel pieno delle sue funzioni che tuteli, in una posizione di terzietà rispetto alle indagini, l’attuazione degli investimenti e i posti di lavoro di chi opera nelle banchine.
È giunto il momento di dare un segnale forte a partire dal superamento anche della fase di commissariamenti straordinari che hanno spogliato le istituzioni delle proprie competenze, accentrandole su figure che avrebbero dovuto godere di procedure semplificate e che in realtà hanno dato vita a percorsi amministrativi errati, con un significativo aumento dei costi, come è successo per la Diga. Il Ministero dei trasporti non sottovaluti la questione ligure e le ricadute sul Porto e sulle opere in corso, e agisca”, così i deputati PD Andrea Orlando, Valentina Ghio e Luca Pastorino, che hanno presentato un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per chiedere chiarezza sull’attività ispettiva del Ministero in Autorità portuale a Genova; sulla nomina di un nuovo presidente dell’Autorità portuale e sul superamento della fase dei commissariamenti straordinari che in Liguria stanno interessando opere come la Diga.

 

20/05/2024 - 18:14

Ministro dice: “c’è un motivo” che rende poco accessibile lo sport? Ci dica qual è!
“Il ministro dello sport ancora protagonista di dichiarazioni fini a se stesse: lamenta che ci sia un problema per l’accesso allo sport, parla di “un motivo” ed è lui che sta bloccando la proposta di legge per finanziare lo sport sociale e scolastico attraverso gli extraprofitti delle società di scommesse legate al calcio. Sono mesi che chiediamo al governo di intervenire, ma il ministro Abodi vuole che quel tesoretto vada a vantaggio delle squadre della serie A che, guarda caso, sono ben rappresentate da alcuni politici di maggioranza” così in una nota il deputato democratico, responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto, commenta le dichiarazioni del ministro Abodi alla luce delle continue bocciature del governo alla proposta di legge sullo sport sociale presentata dal Pd e sottoscritta in modo bipartisan alla Camera. “Il Ministro è lui, deve definire lui le priorità; ed è inaccettabile - conclude Berruto - che si lamenti del fatto che lo sport “non sia un beneficio collettivo” e contemporaneamente che il governo sia interessato solo al calcio: Abodi venga a riferire in parlamento e ci dica se è disposto a supportare un grande piano di rilancio e investimento per lo sport sociale e scolastico”.

20/05/2024 - 17:00

“Dai tg della Rai garantismo a fasi alternate: quando i casi di cronaca vedono coinvolto un esponente dei partiti di maggioranza il risalto è pari allo zero, quando invece riguardano esponenti dei partiti di opposizione viene dato il massimo risalto con apertura dei principali notiziari del servizio pubblico”. Così i parlamentari dem della commissione di Vigilanza sulla Rai commentano le modalità con cui i tg hanno dato la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati del capogruppo di FdI in Puglia, indagato per corruzione elettorale e candidato alle europee, Francesco Ventola.

20/05/2024 - 16:20

“L’iter del decreto Superbonus, domani in Aula alla Camera, dimostra plasticamente che il governo Meloni è incapace e cerca goffamente, dopo più di due anni e mezzo in carica, di scaricare il peso dei suoi errori sulle opposizioni, ma anche su imprese, banche e risparmi delle famiglie, mettendo in serio pericolo un settore trainante per il Pil del Paese. Con l’aggravante di omettere costantemente dallo story telling di Palazzo Chigi, sia che la misura, oggi demonizzata, è stata sempre sostenuta da due dei tre partiti che oggi formano la maggioranza e sia che i conti sono andati fuori controllo per le loro scelte di questi due anni”. Così il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.

“Il governo - ha aggiunto Merola - preoccupato per la tenuta della maggioranza, che ha manifestato più di un mal di pancia per questo decreto, ha annunciato che ricorrerà all’ennesima fiducia, evitando così di discutere meno di 30 emendamenti delle opposizioni e comprimendo, senza una reale giustificazione, il confronto democratico. Noi abbiamo chiesto che venga mantenuta la cessione del credito e lo sconto in fattura per le aree colpite da calamità, per il Terzo settore e per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, chiediamo che venga mantenuta l’aliquota per le ristrutturazioni al 36 per cento e non al 30 per cento come vorrebbe il governo. Riducendo gli emendamenti presentati abbiamo creato tutte le premesse per un giusto confronto tra maggioranza e opposizione. Il governo rinunci a contingentare i tempi in commissione e a ricorrere alla fiducia in Aula”.

20/05/2024 - 16:05

Componenti comm.Ambiente presentano interrogazione

Se Salvini la smetesse di fare l’avvocato difensore di Toti e si occupasse un po’ meno di promettere condoni di qualunque tipo, avrebbe ben altro da fare per salvare le case degli italiani: c’è da mettere a frutto gli investimenti del Repower EU, 1,4 miliardi di euro per la riqualificazione energetica delle abitazioni di edilizia pubblica e sociale e contro la povertà energetica di persone a basso reddito. Uno strumento indispensabile per mettere mano ad edifici situati nelle periferie urbane, dove vivono persone anziane o incapienti che non hanno potuto beneficiare di altri strumenti o incentivi per la riqualificazione degli alloggi. Nel nostro paese sono presenti oltre 836mila alloggi gestiti da enti diversi di cui circa un terzo in condizioni di degrado strutturale a cui il governo non ha mai pensato.
Per questo abbiamo presentato un’interrogazione al ministro Salvini per avere almeno un cronoprogramma degli interventi e ottimizzare lo sviluppo degli aiuti, come proposto anche dalla Commissione UE, con il coinvolgimento di operatori istituzionali e privati.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, e Marco Simiani, Augusto Curti, Sara Ferrari, Rachele Scarpa, componenti della commissione Ambiente.

20/05/2024 - 15:50

"Il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale vanno rispettati da tutti, senza eccezioni e chi si macchia di crimini di guerra o crimini contro l'umanità va perseguito. Anche in guerra, infatti, esistono le regole e nessuno può pensare di agire al di fuori della legalità internazionale. Per queste ragioni il procuratore generale della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, ha chiesto che vengano emessi mandati di arresto nei confronti del capo di Hamas, Yahya Sinwar, e contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu, oltre che verso altre figure apicali di entrambe le parti.
Mentre la giustizia internazionale sta facendo il suo iter, lo stesso non stanno facendo la politica e la diplomazia. Da quasi due mesi il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha votato una risoluzione che impone il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, ma a quel voto non è stato dato seguito. Bisogna agire subito per fermare le armi e dare spazio al dialogo e ad un processo di pace". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

20/05/2024 - 15:18

"Crediamo in un'Europa che valorizzi la nostra città e la nostra Regione. Oggi alle 17.00 al teatro delle Muse insieme ai circoli della Mobilità del Partito Democratico e all'Assessore capitolino Eugenio Patanè parleremo del ruolo cruciale che l'Europa svolge per le infrastrutture e la mobilità dei nostri territori. Crediamo in un'Europa che valorizzi Roma e il Lazio!"

Così il deputato del Pd Nicola Zingaretti.

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