08/02/2024 - 10:31

no a nuove tentazioni Lega su “emendamento Bandecchi”

“Il dietrofront sulle università online è una notizia positiva, ci auguriamo che questo argomento sia definitivamente accantonato e che nella maggioranza non vi siano nuove tentazioni a presentare una norma che, come denunciato dalla Conferenza dei rettori, dall’Anvur e dell’Anac, favorisce le università telematiche in termini economici, impoverisce la qualità dei percorsi accademici e crea problemi in termini di legalità” così le deputate e i deputati democratici, Simona Bonafè, Debora Serracchiani, Gianni Cuperlo, Federico Fornaro, Andrea Orlando e Matteo Mauri che hanno da subito denunciato in commissione l’attenzione “sospetta” della Lega sulla norma giornalisticamente ribattezzata “emendamento Bandecchi”.

08/02/2024 - 10:15

“Le certificazioni ecologiche di migliaia di aziende sono ancora bloccate: il governo Meloni non ha infatti nominato il Comitato per l'Ecolabel e l'Ecoaudit, l’organismo nazionale scaduto ormai nel mese di giugno 2023 che ha il compito di rilasciare il marchio comunitario di qualità basato su un sistema di criteri selettivi, definito su base scientifica, che tiene conto degli impatti ambientali dei prodotti o servizi lungo l’intero ciclo di vita. La situazione è ancor più incomprensibile e paradossale dal momento che il quadro delle attività 2023-2025 del Comitato stesso, con lo stanziamento delle relative risorse è in vigore dal 17 gennaio scorso. A causa di questi ritardi le imprese rischiano di essere penalizzate ma evidentemente la lotta interna ai ministeri per la spartizione delle poltrone è più importante della competitività delle nostre aziende. Porterò questo problema all'attenzione dell'ufficio di presidenza della Commissione Ambiente”. Lo dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani depositando una ulteriore interrogazione parlamentare sulla vicenda.

07/02/2024 - 20:01

“Oggi, purtroppo, siamo ancora nella situazione di dover sostenere l’Ucraina contro l’aggressore e lo facciamo con convinzione ma non possiamo rinunciare a spingere il Governo a cercare con tutte le forze strategie adeguate per l’avvio dei negoziati”. Così l’on. Fabio Porta intervenendo nell’Aula di Montecitorio a nome del Partito Democratico sul decreto che proroga la “Cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore dell’Ucraina”.

“Signor Presidente - ha sottolineato l’On. Porta - oggi la democrazia globale è in crisi a causa dei conflitti nei vari teatri internazionali e quello dell’Ucraina è fondamentale per il futuro delle nostre democrazie,  per riaffermare il diritto ad esistere come Paese”.

“La nostra risposta - ha detto Porta -  obbedisce ad un altro diritto che si affaccia sulla scena globale e cioè il diritto emergenziale per il quale siamo chiamati a continuare a non  rimanere impassibili di fronte all’aggressione russa verso l’Ucraina e aiutarla a difendersi come abbiamo fatto sin dall’inizio e come dobbiamo continuare a fare, in maniera unitaria a livello europeo, sul piano politico, militare ed economico, per fare in modo che l’Ucraina possa trovarsi al tavolo delle trattative in condizioni paritarie per negoziare una pace giusta”.

“Aiutiamo l’Ucraina – ha concluso Fabio Porta - guardando al mondo e a noi stessi per riaffermare il valore della democrazia che non è una sconosciuta ma quella grande forma di convivenza che è nata proprio dal pensiero politico europeo! Allora questo provvedimento è un atto che si inserisce in questo solco, si inserisce nella nostra ricerca di pace e sicurezza, è un contributo alla storia avendo davanti, con il cuore e la mente, la prospettiva della pace!”

07/02/2024 - 19:53

“Oggi il Ministro per lo sport Andrea Abodi dichiara in un convegno alla Camera sul diritto allo sport: “Se una scuola su due non ha una palestra c’è un problema. Se scuola e sport non sono alleati c’è un problema. Se manca questo patto il diritto allo sport non esiste”.
Giusto.  E se il Ministro per lo sport Abodi boccia una proposta di legge che va esattamente in quella direzione, come successo due settimane fa,  c’è un problema. Lui”. Così il deputato democratico, responsabile sport del Pd, Mauro Berruto.

07/02/2024 - 19:53

“Una grande partecipazione a conferma delle ragioni di questo sit in per l’indipendenza del servizio pubblico, per la libertà di stampa, per il diritto alla corretta informazione. Il servizio pubblico non è la tv di Palazzo Chigi. Questo principio non è chiaro al governo che sta sistematicamente usando le reti Rai per farsi propaganda con giornalisti sviliti a megafono della propaganda governativa”. Così il capogruppo democratico nella commissione di vigilanza Rai, Stefano Graziano, al temine del sit-in sotto la Rai.

 

07/02/2024 - 19:35

Tante persone oggi a Roma contro l’occupazione della Rai e per la libertà di stampa. È in gioco la democrazia. La tv pubblica è un bene che appartiene a tutti. Basta attacchi ai giornalisti, basta al racconto di un’Italia paese dei balocchi.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

07/02/2024 - 19:15

"Siamo soddisfatti che il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti abbia raccolto la nostra protesta e chiesto ufficialmente chiarimenti sul Frecciarossa per Sanremo che sarebbe stato organizzato addirittura 'senza considerare le implicazioni sulla circolazione ferroviaria'. Se anche Matteo Salvini si è realmente risentito di questa vicenda vuol dire che in Trenitalia c'è qualcosa che non va per il verso giusto": è quanto dichiara Emiliano Fossi deputato Pd.

07/02/2024 - 18:51

Prevalse interpretazioni e motivazioni di natura politica

 

In una lettera al Presidente della Camera e al Presidente del Gran Giurì, il deputato democratico, Stefano Vaccari, ha motivato le ragioni delle sue dimissioni dal Gran Giurì sul caso Meloni-Conte.

 

“Il Giurì - scrive Vaccari - come stabilito dall’articolo 58 dello statuto della Camera, deve mantenere un profilo di terzietà e limitarsi ad accertare il fondamento o meno delle accuse rivolte di un parlamentare in aula nei confronti di un altro collega, verificare i fatti per come si sono svolti alla luce della documentazione acquisita.

 

“Invece - si legge ancora nella lettera - nella relazione che ci è stata sottoposta dal Presidente, sono prevalse alcune motivazioni, ancorchè significative, di ordine politico e interpretative che contrastano con la realtà dei fatti accertati e rendono evidente la volontà della maggioranza di avvalorare la versione accusatoria della Presidente Meloni”.

 

 

Ecco il testo integrale della lettera

 

Gentili Presidenti,

con la presente sono a comunicarvi che non ci sono più le condizioni oggettive per poter condividere lavori e stesura finale della relazione sul contenzioso sollevato dall’onorevole Conte nei confronti della presidente Meloni. Il Giurì come stabilito dall’articolo 58 dello statuto della Camera, deve mantenere un profilo di terzietà e limitarsi ad accertare il fondamento o meno delle accuse rivolte di un parlamentare in aula nei confronti di un altro collega, verificare i fatti per come si sono svolti alla luce della documentazione acquisita.

Così è stato per la fase dei lavori che ha portato, senza alcun equivoco interpretativo, a stabilire con assoluta certezza la cronologia degli avvenimenti e i passaggi istituzionali svolti dai governi che si sono succeduti dal 2017 al 2021, da ultimo quello presieduto dall’on. Giuseppe Conte, in ordine alla modifica del Trattato del MES.

A fronte di quella unanime ricostruzione la commissione, di cui ringrazio gli altri componenti a partire dal Presidente Mulè, avrebbe dovuto giungere ad un dispositivo finale che tenesse conto di quanto avvalorato, soffermandosi sulle veridicità delle affermazioni accusatorie della Presidente Meloni. Così non sarà poiché nel testo della seconda parte della relazione che ci è stato sottoposto dal Presidente, che abbiamo iniziato a discutere, sono prevalse alcune motivazioni, ancorchè significative, di ordine politico e interpretative che contrastano con la realtà dei fatti accertati e rendono evidente la volontà della maggioranza di avvalorare la versione accusatoria della Presidente Meloni. La Commissione non può non evidenziare come il comportamento usato dalla Presidente Meloni sia stato contrario al rigore ed al senso di responsabilità, ai quali deve ispirarsi il dibattito parlamentare anche di fronte ai contrasti più accesi.

Oltre a questo, finanche a prescindere dal contrasto tra i due parlamentari, quanto riportato nel dispositivo mette in discussione le procedure di rilevanza costituzionale, disconoscendo la funzione di indirizzo del Parlamento nei confronti del Governo.

Pertanto, anche nell’ottica di un auspicabile ripensamento dell’istituto del Giurì disciplinato dall’art 58 del nostro Regolamento, che come dimostrato  anche in questa occasione rischia di perdere le ragioni proprie, rimetto il mio mandato per marcare così una forte contrarietà sul merito delle conclusioni che la maggioranza ha voluto far prevalere, non corrispondendo al criterio di imparzialità proprio dell’istituto medesimo.

07/02/2024 - 17:50

"Il Ministro Salvini è senza vergogna: non solo non  riesce a trovare le risorse annunciate e promesse da mesi sulla Tirrenica, ma dà la colpa agli enti controllati dal suo ministero come Anas e soprattutto addossa le responsabilità ai governi precedenti: facendo finta di dimenticare che la Lega è stata al governo del paese 4 anni degli ultimi 6 con il Conte I, Draghi e Meloni". Così il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani.

07/02/2024 - 17:37

No delega in bianco a Governo, rafforzare azione diplomatica per arrivare a conferenza di Pace

“Sostegno a Kiev e all’Ucraina senza alcun indugio e senza tentennamenti”. Così il capogruppo democratico nella commissione difesa della camera motiva il voto favorevole del Pd al decreto che proroga l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina. “L'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione russa – ha continuato Graziano - rappresenta una violazione di princìpi e delle norme che regolano la vita della comunità internazionale e, in particolare, il rispetto dell'indipendenza, sovranità e integrità territoriale di ogni Stato. Dobbiamo proseguire nella difesa degli ucraini che stanno combattendo anche per noi a difesa dell’Europa e dell’occidente dall’intento russo di allargare i propri confini. Il nostro voto favorevole – ha concluso - non è una delega in bianco, al governo chiediamo un’azione diplomatica più forte per la pace e per un maggiore protagonismo dell’Europa per costruire le condizioni per una conferenza di Pace”.

07/02/2024 - 17:24

“L’audizione in commissione Giustizia alla Camera del capo del Dap, Giovanni Russo, richiesta e fortemente voluta dal Partito Democratico, è stata molto utile perché ha permesso al Parlamento di avere una fotografia dello stato dell’arte del pianeta giustizia. Le nostre domande sulle emergenze del comparto hanno avuto come focus il tema dei suicidi in carcere, del sovraffollamento delle celle e degli istituti, dei bambini reclusi, delle relazioni familiari dei detenuti, della salute mentale, della mancanza di organici, della digitalizzazione. Le risposte di Giovanni Russo hanno confermato di fatto come le politiche del governo sull'affollamento delle carceri non sono soltanto inefficaci, ma controproducenti. La situazione si sta infatti aggravando. Il ministro Nordio, appena insediato, aveva rimarcato la necessità di attuare una forte riduzione dei reati e il ricorso a misure alternative al carcere. Alla prova dei fatti il garantismo annunciato dal ministro si è però scontrato con il giustizialismo di Meloni: in pochi mesi sono stati creati oltre dieci nuovi reati puniti con il carcere. Il risultato è purtroppo evidente. La sicurezza non è aumentata, mentre le carceri stanno esplodendo. Il numero dei detenuti in un anno è salito dell'8 per cento, ben 400 detenuti al mese in più ha detto Russo, mentre la capienza complessiva degli istituti di pena si è addirittura ridotta. Con queste cifre anche il piano carceri annunciato dal governo sarà insufficiente per garantire qualità di vita dignitose ai detenuti e alla polizia penitenziaria, peraltro sempre sotto organico. Ci auguriamo che il capo del Dap possa al più presto tornare in Parlamento per completare il quadro delle emergenze e per approfondire la questione delle case di reinserimento sociale per i detenuti che devono scontare ancora un anno di carcere e su cui il capo del Dap ha aperto”

Lo dichiarano i componenti dem della commissione Giustizia della Camera, Federico Gianassi (capogruppo), Debora Serracchiani (responsabile Giustizia Pd), Michela Di Biase, Alessandro Zan, e Marco Lacarra; e Paolo Ciani e Antonella Forattini che hanno partecipato ai lavori di oggi.

07/02/2024 - 16:57

“Il vero scopo della legge votata oggi in commissione è quello di privatizzare infrastrutture e servizi pubblici come gli interporti italiani. Il governo e la maggioranza di centrodestra hanno deciso infatti di gestire in regime di diritto privato, come espressamente sancito dall’articolo 5 del disegno di legge, le piattaforme e i servizi strategici primari quali sono appunto gli interporti. Il testo prevede inoltre la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, il conseguente riscatto da parte del gestore privato e lo scomputo degli investimenti. E’ una scelta che ci lascia interdetti, anzi preoccupati perché si affianca alla decisione scellerata del governo di privatizzare altre infrastrutture come porti, aeroporti e ferrovie”. Lo dichiara il capogruppo PD in commissione trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.

“Le risorse messe a disposizione dovevano servire – aggiunge – per valorizzare gli interporti esistenti dando priorita' agli interventi programmati da anni ed invece il testo prevede l’aumento del 25% del numero di interporti, che passano cosi da 24 a 30. Non c’è alcun criterio convincente a garanzia della tutela dei traffici, degli investimenti e delle connessioni con le altre infrastrutture strategiche, ma soltanto risorse a pioggia. Manca una visione ed è chiaro che vogliono privilegiare i gestori e i territori amici e non un potenziamento strutturato”.

"Non sono stati approvati inoltre, emendamenti della maggioranza che prevedevano per i gestori degli interporti deroghe alle procedure ambientali e detassazione di imposte e contributi vari".

07/02/2024 - 16:42

“Il Terzo Valico è un’opera fondamentale per il territorio, per lo sviluppo della portualità e dell’economia di Liguria e Piemonte, oltre che essere un collegamento importante per il trasporto passeggeri e per lo sviluppo dell’intero Nord Ovest. Il sottosegretario Ferrante ha dato alcune rassicurazioni sull'inserimento delle risorse necessarie al completamento dell’opera, senza però dare garanzie precise sul rispetto dei tempi e sul quadruplicamento. È indispensabile e quanto mai necessario, dopo tutti gli stop and go che hanno interessato il cantiere, che venga garantito il completamento del quadruplicamento della tratta - per rendere il percorso davvero efficace - e il superamento degli ostacoli di natura economica e gestionale per risolvere le situazioni di stallo presenti per rispettare i tempi e finire i lavori nel 2026, come da programma e per non perdere i fondi del Pnrr. Torneremo ad affrontare il tema per essere certi del rispetto dei tempi e verificare l’evoluzione dei lavori, per non rischiare che venga perso tempo prezioso per il completamento di un’opera importante per la Liguria”, così Valentina Ghio deputata vicecapogruppo PD alla Camera e componente Commissione trasporti dopo la risposta in aula alla sua interrogazione, presentata insieme ai deputati Fornaro, Orlando e Pastorino.

07/02/2024 - 16:41

Annullata commissione per assenza ingiustificata governo

“È molto grave che il governo non si sia presentato in commissione Esteri alla Camera: è l’ennesima dimostrazione del modo sprezzante con cui Tajani tratta il parlamento” così i deputati democratici della terza commissione di Montecitorio che oggi ha dovuto annullare i lavori a causa dell’assenza ingiustificata dei rappresentanti dell’esecutivo. “Questa continua azione di delegittimazione del ruolo delle camere è inaccettabile - aggiungono i deputati – e lo è ancora di più perché avviene nel mezzo di una complessa fase internazionale che meriterebbe una costante informativa, che il governo invece rifugge.

Oggi - proseguono i deputati - erano peraltro calendarizzati provvedimenti molto importanti che riguardavano le relazioni tra l’Italia e paesi chiave del continente africano. A dimostrazione che il vertice Italia-Africa era solo una lunga passarella per la presidente Meloni. A neanche una settimana già tutto è archiviato”. Così i deputati democratici della commissione Esteri: Vincenzo Amendola, Laura Boldrini, Fabio Porta, Giuseppe Provenzano e Lia Quartapelle

07/02/2024 - 16:30

“400 detenuti in più ogni mese: i numeri sul sovraffollamento delle carceri italiane sono allarmanti ed il piano carceri del Ministro Nordio è inefficace. L’audizione di oggi in Commissione Giustizia del capo del Dap, Giovanni Russo, ha portato alla luce problemi che spesso abbiamo evidenziato in Parlamento senza avere risposta. Esiste un legame tra i numeri sul sovraffollamento e l’aumento dei suicidi, la strategia del Governo sulla costruzione di nuove carceri è fallimentare perché siamo già in piena emergenza”. Lo afferma la deputata Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia.
“I dati – prosegue Di Biase - dicono con chiarezza che il problema del sovraffollamento non si risolverà creando nuovi spazi detentivi, anche perché in Italia c’è un problema di degrado edilizio che riguarda molti penitenziari. Il Governo deve tener conto di questo quadro drammatico ed aprire una riflessione sulle misure alternative di esecuzione della pena. Servono interventi strutturali per rendere accettabili le condizioni di detenzione e per il recupero sociale dei detenuti. Il capo del Dap ha confermato la scarsa assistenza psicologica e psichiatrica nei penitenziari – ha concluso Di Biase – eppure anche su questo punto il Governo sta lasciando sola l’amministrazione penitenziaria, senza risorse per far fronte a questo drammatico problema”.

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