08/05/2024 - 17:08

“La rapida evoluzione del quadro geopolitico internazionale rende  urgente un'informativa in Aula del Governo sui teatri di guerra” lo ha chiesto intervenendo in aula alla Camera il capogruppo democratico in commissione difesa, Stefano Graziano. “Alla luce di quello che sta accadendo è giusto e urgente che io governo venga in Aula a riferire sui teatri di guerra e sulla posizione dell'Italia sul piano europeo e sul piano internazionale”.

08/05/2024 - 17:04

“Il Partito Democratico vuole contribuire a rafforzare la cybersicurezza nazionale ma il ddl presentato dal governo è una scatola vuota, senza fondi e senza finanziamenti, che richiede alle amministrazioni e alle aziende di fare tutto da sole. Il risultato finale è che nessuno farà nulla”. Lo dichiara Matteo Mauri vicepresidente della commissione Affari Costituzionali alla Camera intervistato da CyberSicurityItalia.
“Se il ddl cybersicurezza deve essere approvato senza coperture – ha aggiunto Mauri - il governo deve spiegare anche come si possano pagare le figure professionali dei referenti di CyberSicurity senza poterle prendere fuori l'Amministrazione attingendo al mercato. Il ddl non finanzia la necessaria formazione continua del personale addetto alla cybersicurezza”.

08/05/2024 - 16:32
“L'Italia è un Paese in cui la sanità pubblica dovrebbe essere accessibile a tutti ma, a seconda di dove nasci e in quale famiglia cresci, diventa un privilegio di pochi. Anche per colpa di LEA non definiti o rimandati all’infinito. Con l’autonomia differenziata volete dare il colpo mortale al diritto alla salute come diritto universale. 
Quel poco di sanità che ancora regge al Sud collasserà, provocando un ulteriore esodo di pazienti verso il Nord. Il risultato sarà saturare anche la sanità delle altre regioni, facendo diventare le liste d’attesa infinite. I ricchi si rivolgeranno al privato e i più poveri dovranno rinunciare alle cure. Come oggi accade a oltre 4 milioni di persone.
State portando il sistema sanitario nazionale al collasso con l'obiettivo di  affossare la sanità pubblica per promuovere e ingrassare il business di quella privata.
E tutto questo lo state facendo definendovi 'Patrioti'. Ma la vostra patria non è l’Italia, è l'interesse di pochi ai danni di molti. Non ve lo permetteremo”. 
Così il deputato Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali, intervenendo nella replica del question time al ministro Schillaci.
Nel presentare l’interrogazione, la deputata Ilenia Malavasi ha dichiarato che il “SSN versa in una situazione precaria con 21 sistemi regionali differenti che penalizzano il Sud rispetto al Nord. Una situazione che divide il Paese in cittadini di serie A e serie B contro i principi di uguaglianza, universalità ed equità su si fonda il Sistema sanitario nazionale. Ma nonostante l'evidenza, la scelta del governo è quella di volere l'Autonomia differenziata che spaccherà ulteriormente il Paese e distruggerà il SSN definitivamente”.

 

08/05/2024 - 16:27

“Sui morti sul lavoro i numeri continuano a crescere ma la prevenzione ed i controlli non aumentano. Gli ultimi drammatici episodi confermano come il governo non riesca a mettere in campo misure e soprattutto risorse efficaci per contrastare una strage infinita. Il Partito Democratico è pronto a fare la sua parte ma l’appello all’unità di intenti lanciato del sottosegretario Durigon oggi a Montecitorio deve poi concretizzarsi nel dibattito parlamentare: un dibattito che questa destra, anche recentemente sulla sicurezza sul lavoro e nel decreto Pnrr, prosegue a mortificare. Se la premier Meloni continuerà sulla sua finta narrazione di un paese in crescita che sta assicurando solo buona occupazione, diritti garantiti e salari onorevoli sarà difficile trovare soluzioni comuni e la colpa degli incidenti sarà addossata sempre e comunque (come ha fatto pubblicamente l’imprenditore di Carrara del marmo Alberto Franchi) alla superficialità degli stessi lavoratori”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi nel corso della discussione della interrogazione sulla sicurezza sul lavoro svolta oggi a Montecitorio.

08/05/2024 - 16:09

Governo punta a depotenziare e politicizzare misura fondamentale per industria cinematografica

 

“Ancora nulla di fatto su tax credit cinema e audiovisivo, l’inattività del ministro Sangiuliano è la causa della grave frenata dell’industria cinematografica”. Così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi, dopo che  “per sopravvenuti impegni del governo” e’ stato annullato il question time previsto domani in Commissione Cultura dove doveva essere discussa un’interrogazione parlamentare del gruppo democratico sui gravi ritardi dei decreti sul tax credit cinema e audiovisivo. “Il settore cinematografico e audiovisivo - aggiunge Manzi - sta vivendo una brusca frenata per colpa dell’inattività del governo che, da un lato, taglia le risorse alla legge cinema e, dall’altro, anticipa nuove norme che depotenziano il tax credit, complicano e politicizzano le modalità di finanziamento delle produzioni. Quella di Sangiuliano è una grave responsabilità - sottolinea Manzi - perché l’incertezza sulle regole e sugli importi del tax credit sta penalizzando e rallentando molte produzioni nazionali e allontanando dal nostro paese importanti progetti internazionali con gravi effetti sull’economia e l’occupazione”.

 

08/05/2024 - 15:52

“L’unica certezza sul Superbonus è che ad oggi il governo Meloni non ne ha azzeccata una: come avevamo sottolineato tempo fa analizzando i dati Enea la spesa è andata fuori controllo a causa della destra, incapace di gestire una rimodulazione graduale e certa degli incentivi. Ora che la verità sta emergendo con chiarezza il ministro Giorgetti, al governo da oltre 3 anni, continua a non assumersi le proprie responsabilità ed a buttarla in caciara con paragoni fuori luogo: lasci stare il Vajont che fu una strage annunciata con migliaia di morti innocenti mentre qui siamo di fronte ad una palla di neve che la sua incapacità ha trasformato in una valanga”. Così Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.

08/05/2024 - 15:14

Secondo indiscrezioni stampa anche Anac starebbe tentando di far luce su Sogin

“Alla luce delle recenti rivelazioni a mezzo stampa sulla Sogin secondo cui anche l’Anac starebbe cercando di fare chiarezza, presenteremo una interrogazione ai ministri competenti sul presunto spoil system in atto all’interno di Sogin”. Così in una nota i democratici Di Sanzo, D’Alfonso, Simiani, Peluffo, Laus e Fornaro annunciano la presentazione di una nuova interrogazione ai ministri dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per fare luce su quanto sta accadendo in Sogin. “La maggioranza – aggiungono i dem - spieghi se è vero che c'è stata ‘pulizia’ dei dirigenti non graditi al Governo. Il nostro gruppo ha già presentato un’interrogazione al riguardo a cui il governo ha risposto in maniera molto sommaria, in cui chiedevamo di verificare l'operato di Sogin e, in particolare, di spiegare le ragioni della decisione di riassumere Giuseppe Bono con ruoli di responsabilità, onde evitare il rischio di arbitrarie discriminazioni delle competenze ed esperienze dei dipendenti in servizio e delle professionalità interne; e per assicurare il rispetto delle norme in materia di anticorruzione, trasparenza ed evidenza pubblica e il riconoscimento o meno di un significativo aumento stipendiale e un miglioramento dell'inquadramento di categoria di Bono, tale da esporre la Sogin al rischio di controversie interne legate a fattispecie di demansionamento e dequalificazione delle figure dirigenziali in organico. Auspichiamo – concludono i democratici - da parte del Governo e degli attuali dirigenti e ad di Sogin una maggiore trasparenza su quanto sta avvenendo con la nuova gestione voluta dalla maggioranza e sui costi circa le nuove assunzioni".

08/05/2024 - 14:38

“Dinnanzi all’emergenza idrica nazionale il ministero dell’Agricoltura non può più tergiversare. E’ necessario un serio stanziamento di risorse oltre quelle che si intende destinare alla Sicilia assieme alla decretazione d’urgenza che pure questa è arrivata in ritardo. Il misero finanziamento da poco più di 400 milioni di euro che il governo ha detto sia oggi disponibile è assolutamente insufficiente. La realtà è che l’esecutivo è in grande ritardo, come denunciamo già da tempo, e che occorre mettere in campo un piano straordinario, peraltro già annunciato entro giugno dallo stesso commissario dell’Acqua il 22 di marzo scorso, dopo la Cabina di regia per la crisi idrica del 19 marzo. Non c’è più tempo da perdere: ci aspettiamo con urgenza le risposte che sono attese dall’intero comparto agricolo”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari, in replica alla risposta del ministro Francesco Lollobrigida all’interrogazione presentata insieme ai colleghi dem, Forattini, Marino e Rossi.

“Serve intervenire con misure straordinarie - denunciano i deputati interroganti - per supportare gli agricoltori e mitigare gli impatti devastanti della siccità sul comparto agricolo nazionale, sollecitando l’adozione di interventi mirati. Tra questi, l’erogazione di aiuti economici straordinari per compensare le perdite subite dagli agricoltori, l’attivazione di misure di sostegno per la gestione idrica e l’accelerazione delle procedure per l’ottenimento di autorizzazioni e finanziamenti per interventi di efficientamento idrico e irrigazione. L’Anbi (Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) - aggiungono - ha censito oltre settecento progetti di manutenzione straordinaria delle infrastrutture idriche nazionali, per un investimento complessivo di 2,3 miliardi di euro. Le regioni hanno presentato 562 proposte da 13,5 miliardi per il piano nazionale di interventi strutturali e per la sicurezza del settore idrico, ma serve indicare in fretta le priorità e indicare le risorse con cui realizzarle”.

 

08/05/2024 - 14:10

"Nella nuova lista dei paesi cosiddetti "sicuri" il governo ha inserito anche l'Egitto. Chissà cosa ne pensa la famiglia Regeni che proprio in queste settimane è in tribunale ad ascoltare come gli ufficiali dell'esercito del "paese sicuro" hanno depistato le indagini sull'assassinio di Giulio.  Un paese è considerato sicuro “sulla base dell’applicazione della legge all’interno di un sistema democratico” si legge nel decreto del ministero degli Esteri.
Giorgia Meloni sta stringendo patti con autocrati e dittatori a cui chiede una sola cosa: bloccare i migranti con ogni mezzo. In cambio di denaro e di aiutarli a rifarsi un'immagine. E così, dopo la Tunisia anche l’Egitto diventa “sicuro”, un paese governato da un presidente diventato tale dopo un colpo di stato, nel 2013, che mette oppositori, difensori dei diritti umani e sindacalisti in carcere, com'è successo a Patrik Zaki per qualche post sui social. Le carceri egiziane, vale la pena ricordarlo alla premier,  sono piene di persone che hanno osato manifestare e si oppongono al regime: sono circa 60mila.
Quale sarà il prossimo promosso tra i "paesi sicuri"? La Libia dei campi di detenzione dove le persone vengono stuprate, picchiate, e torturate?
Come si può arrivare a tanto?" Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

08/05/2024 - 13:28

"È con grande dolore che ho appreso la notizia della scomparsa di Marcella Emiliani. Docente universitaria, intellettuale, protagonista del dibattito storiografico e politico. La sua competenza su Africa, Asia, America Latina ha rappresentato un riferimento fondamentale per il mondo accademico e istituzionale. Con lei tanti sono stati i momenti di incontro e di confronto".

Così Andrea De Maria, deputato PD

08/05/2024 - 13:13

“Una donna su cinque esce dal mercato del lavoro se diventa madre. Un dato allarmante e inaccettabile, che spiega benissimo le difficoltà legate alla maternità nel nostro Paese, tutte sulle spalle delle donne”. Così la capogruppo del Pd in commissione Infanzia e Adolescenza, Michela Di Biase, commentando il rapporto “Le equilibriste” presentato oggi da Save the Children.

“I numeri del rapporto sono chiarissimi – sottolinea la deputata Pd – a fronte di un tasso di occupazione femminile del 63,8%, le donne senza figli che lavorano raggiungono il 68,7%, mentre solo poco più della metà di quelle con due o più figli minori ha un impiego (57,8%). Dati che crollano di venti punti percentuali nelle regioni del Sud. Non c’è molto da aggiungere se non chiedere, ancora una volta, che il governo ascolti le richieste per una serie di interventi che riducano il divario di genere lavorativo e salariale, investendo sui servizi territoriali per evitare che il lavoro di cura ricada tutto sulle madri. Abbiamo svelato il bluff dei bonus annunciati dalla presidente Meloni e torniamo a chiedere invece interventi strutturali per asili nido e sostegno alla maternità. Sul lavoro femminile il Partito Democratico ha presentato una proposta chiara che metterebbe l’Italia sullo stesso piano dei paesi europei: un congedo paritario di 5 mesi per entrambi i genitori, pienamente retribuito e non trasferibile tra i genitori. Chiediamo che venga subito calendarizzata per fare davvero un passo in avanti”.

08/05/2024 - 13:02

"Nell'ambito di due processi per diffamazione di due consiglieri provinciali di Trento, ci troviamo di fronte all'ennesima richiesta di insindacabilità nei confronti dell'onorevole Sgarbi, deputato all'epoca dei fatti. Non possiamo aderire alla ricostruzione fatta dal relatore in Aula perché la terminologia usata da Sgarbi è infelice nella forma e nella sostanza e soprattutto non inquadrabile nella critica politica. Le affermazioni sono state rese al di fuori dell'Aula senza alcun nesso funzionale tra le frasi offensive e una pregressa attività parlamentare dall'onorevole Sgarbi. Per queste ragioni il gruppo Pd vota a favore della sindacabilità". Lo ha dichiarato la deputata Pd, Antonella Forattini, intervenendo in Aula di Montecitorio sulla relazione della Giunta per le Autorizzazioni sull'insindacabilità di Vittorio Sgarbi per le affermazioni offensive nei confronti di due consiglieri provinciali di Trento.

08/05/2024 - 12:19

Azione diplomatica del Governo debole e burocratica, serve discussione seria

"Vorrei rivolgere un ringraziamento non retorico alle donne e agli uomini delle forze armate, oltre 12 mila persone, impegnati nelle missioni internazionali.
Rispetto a 10 mesi fa, quando abbiamo discusso queste missioni internazionali, c'è a mio avviso un fatto importante che ha infuocato ancora di più la situazione internazionale ed è la vicenda medio orientale, quello che sta accadendo a Gaza, a Rafa, che vede tutti noi preoccupati.
Noi discutiamo delle missioni internazionali 5 mesi dopo rispetto all'effettivo inizio delle missioni stesse; in realtà le missioni sono già in atto da 5 mesi, i nostri militari già sono li sui territori, stanno operando, stanno lavorando. E questo dato va considerato.
Non c'è dubbio che dobbiamo cambiare la legge 145, renderla in maniera semplificata, soprattutto nella parte che riguarda gli accordi intergovernativi perché questo ci permetterebbe di dare una velocità in più alla discussione che riguarda le missioni internazionali. Non possiamo far finta che questa discussione spesso poi si perde nei cavilli burocratici.
Noi abbiamo un quadro internazionale molto complesso, siamo in un mondo in fiamme e dobbiamo fare una riflessione seria: manca una azione diplomatica molto più forte dell'Europa ma anche del governo, non c'è un'azione vera da parte del governo sul piano diplomatico.
Il Pd ha condannato in modo chiaro e forte l'attacco di Hamas e anche la reazione del governo di Israele che ha causato un esorbitante numero di vittime civili.
Oggi torna in aula la questione dei finanziamenti all'Unrwa. E per questo dobbiamo ringraziare il presidente Mattarella che lo ha detto all'Onu, ed è solo grazie a lui se oggi ritorna qui in Aula la questione che il Pd ha sollevato da mesi, mentre la maggioranza era silente su una questione così importante di diritti umani.
Ci vuole un pò di coraggio in più dal punto di vista diplomatico e da quello operativo. Non fare operazioni solo di facciata.
Sulla Libia non voteremo la scheda 42, mentre voteremo le altre missioni, ma c'è da dire che sulle missioni dobbiamo fare una discussione vera e non di propaganda politica. Come il piano Mattei, è una chimera, nessuno sa cosa sia, come verrà finanziato, che prospettive politiche avrà. Da parte del Governo vediamo il vuoto su quanto sta accadendo. Abbiamo bisogno di fare una discussione approfondita e non renderla burocratica, vista la carenza dal punto di vista sostanziale dell'azione diplomatica del Governo". Lo ha detto in Aula Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, intervenuto in dichiarazione di voto sulle missioni internazionali.

08/05/2024 - 11:26

Ministro riferisca alla Camera su effetti della riforma

"Il Sistema sanitario sta attraversando una grave crisi di sostenibilità e di sotto-finanziamento con interminabili liste di attesa, rinuncia alle cure per chi non può permettersi la sanità privata, pronto soccorso affollatissimi, impossibilità di trovare un medico o un pediatra di famiglia, enormi diseguaglianze regionali, migrazione sanitaria, carenza di personale.
Con la proposta di legge di Autonomia differenziata è forte il rischio di avere 21 sistemi sanitari con il venir meno del principio di universalità, uguaglianza ed equità, base del Servizio sanitario nazionale.
L'autonomia differenziata, all'interno di un quadro già così critico, non può che portare al tracollo del Servizio sanitario nazionale e al venir meno del diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione.
Chiediamo al ministro Schillaci quali iniziative urgenti intenda adottare al fine di attuare pienamente l'articolo 32 della Costituzione ed evitare il collasso del Servizio sanitario nazionale conseguente all'amplificarsi delle disuguaglianze già esistenti a seguito della maggiore autonomia in materia sanitaria richiesta da alcune regioni".
Questo è il testo del question time presentato dal gruppo Pd della Camera a cui risponderà oggi il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

08/05/2024 - 09:51

‘Politica ed etica pubblica nella storia italiana’ è il titolo di un incontro che si terrà

Oggi mercoledì 8 maggio, alle ore 15, nella Sala Berlinguer presso la Camera dei Deputati. Sarà l’occasione per ricordare gli anniversari di tre grandi italiani:
Giacomo Matteotti, Alcide De Gasperi, Enrico Berlinguer.

Interverranno Chiara Braga, Presidente Gruppo PD Camera dei deputati, Roberto Morassut, Vicepresidente Fondazione Giacomo Matteotti, Pierluigi Castagnetti, già Segretario Ppi, Simona Colarizi, professoressa emerita di Storia contemporanea, Federico Fornaro, deputato Pd. Concluderà i lavori
Luciano Violante, ex Presidente della Camera dei Deputati. Modera e coordina la giornalista, Giovanna Casadio.

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