29/04/2024 - 19:40

“In nome di un patto politico scellerato tra Riforme dell’Autonomia e del Premierato, la destra, dopo aver calpestato le regole parlamentari, si appresta a spaccare il Paese. La premier è ostaggio della Lega che vuole piazzare la sua bandierina ideologica in vista delle elezioni europee. E a pagarla saranno gli italiani. Questa è una riforma sbagliata, secessionista che romperà per sempre l'unità nazionale, distruggendo la coesione e la solidarietà nei diritti e nelle opportunità di vita, come garantito dalla Carta. È una riforma dunque incostituzionale, che distrugge l'Italia unita e aumenta irreparabilmente le diseguaglianze esistenti nei servizi essenziali, mettendo a rischio anche la competitività dell’intero Paese, diviso in tanti piccoli staterelli. La destra si comporta come Robin Hood alla rovescia, toglie a chi ha di meno per dare a chi ha di più. E’ una vergogna. Altro che patrioti. Come Partito democratico continueremo a batterci in tutte le sedi possibili per impedire questo disegno devastante e per difendere l'unità nazionale." Così il deputato democratico, Piero De Luca.

29/04/2024 - 17:17

“L’obiettivo della destra è quello di trasferire la competenza dallo Stato alle singole regioni su 23 materie cruciali, come se le competenze da affidare alle regioni potessero essere scelte da un ‘menu à la carte’, in barba a qualunque progettualità e alla effettiva disponibilità per le singole regioni di mezzi adeguati e sufficienti a farsi carico di queste competenze. Ma anche contro qualunque principio di omogeneità dei servizi messi a disposizione nell’intero territorio della repubblica. È evidente come quest’azione costituisca un vero e proprio attacco cinico e spregiudicato alla coesione nazionale e alla capacità di affrontare le sfide contemporanee, con una visione comune: infatti, è chiaro a tutti che problemi come il cambiamento climatico, la crisi migratoria, le pandemie, la sanità in generale e le guerre, richiedono una risposta coordinata e solidale a livello nazionale e internazionale. D’altra parte, la spregiudicatezza della maggioranza nei confronti delle istituzioni democratiche e delle loro regole e la precisa volontà di ottenere sempre e comunque un risultato favorevole, si leggono, anche, nella recente decisione del presidente della commissione Affari costituzionali di far votare nuovamente un emendamento già votato e sul quale, a causa dell’assenza dei colleghi leghisti in commissione, la maggioranza, suo malgrado, era risultata soccombente. Questa decisione è un vero e proprio affronto alla democrazia e un pericoloso precedente che mina l’integrità delle istituzioni legislative”.

Così la deputata dem, Maria Stefania Marino, intervenendo in Aula durante la discussione generale sull’Autonomia differenziata.

 

 

29/04/2024 - 16:17

“Oggi è il giorno in cui questo Parlamento si dividerà tra chi come noi vuole difendere l’unità e la coesione del nostro Paese e chi non vuole farlo. Oggi approda in quest'Aula il peggior disegno di legge di questa legislatura che aumenta le diseguaglianze che nel nostro Paese hanno raggiunto livelli non più accettabili. Questo ddl non conviene al Nord e non conviene al Sud. Finora nessuno ci ha spiegato come si possa solo pensare di far competere il nostro Paese nel mondo con venti politiche energetiche differenti mettendo a rischio la sicurezza energetica del Paese, per non parlare di quello che accadrà al nostro sistema sanitario nazionale”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Marco Sarracino, responsabile nazionale Pd per il Sud e la coesione territoriale, durante la discussione generale sul ddl per l’attuazione dell’autonomia differenziata.

“È gravissimo - ha concluso Sarracino - quello che state per fare alla scuola pubblica, da domani noi rischieremmo di avere programmi differenziati, concorsi differenziati tra Regione e Regione, ma soprattutto avremo gli insegnanti del Sud pagati meno del loro colleghi del Nord o delle città metropolitane. Il tema non è determinare i livelli essenziali delle prestazioni, il tema è garantirli. Oggi i patrioti distruggono la Patria, dove sono i parlamentari del Sud eletti dalla destra, non sentono la responsabilità di votare un provvedimento che condanna il Mezzogiorno ad una condizione di irreversibilità economica e sociale? Qui qualcuno non vuole l'autonomia, qui qualcuno ha voglia di secessione. Noi del Pd vi ricorderemo per sempre che l’Italia è una e indivisibile e resterà tale nonostante voi, fatevene una ragione”.

29/04/2024 - 16:14

“A Livorno e a Grosseto importante operazione delle forze di polizia, alle quali vanno i nostri ringraziamenti, per aver assicurato alla giustizia 10 persone di origine pakistana per intermediazione e sfruttamento del lavoro nei confronti di 67 persone extracomunitarie ospiti del Cas di Piombino. La piaga del caporalato è sempre presente nelle nostre campagne, anche perché è timida la consapevolezza e la determinazione delle istituzioni e del governo nel dare piena applicazione alle norme della legge 199 del 2016 che consentirebbe di contrastare più efficacemente la diffusione delle pratiche di sfruttamento del lavoro. Dietro il caporalato si nascondono pure imprenditori ed imprese compiacenti che favoriscono l'illegalità per meri interessi economici”.

Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari.

“Per uno o due euro l'ora - aggiunge - si ricattano migliaia di persone che si affidano ad una misera paga pur di tentare di sopravvivere e che spesso sono alloggiate in catapecchie che non garantiscono le indispensabili tutele sanitarie. Tante volte le cronache ci parlano anche di morti improvvise. La buona agricoltura deve ribellarsi e rivendicare i comportamenti corretti che sono in stragrande maggioranza per non essere confusa con un gruppuscolo di imprenditori senza scrupolo che si affidano a padroncini schiavisti. Il ministro Lollobrigida - conclude - anziché continuare ad annunciare spot propagandistici e ad allargare i suoi staff faraonici assuma questa emergenza convocando un tavolo di lavoro con le forze interessate ed adotti un piano strategico per l'agricoltura italiana, comparto essenziale e qualificante per dare vita ad un nuovo modello di sviluppo improntato alla qualità, alla sostenibilità e alla giustizia sociale”.

 

29/04/2024 - 16:13

"Rimaniamo esterrefatti dalle parole della sottosegretaria di Fdi, Wanda Ferro, sull'operazione contro il caporalato da parte delle forze dell'ordine in provincia di Livorno. Chi dovrebbe governare i flussi migratori per assicurare manodopera alle imprese italiane finanzia i lager in Albania con i soldi dei contribuenti; chi dovrebbe verificare la legalità e l'umanità nei Cpr e nei Cas si volta dall'altra parte; chi dovrebbe garantire il lavoro dignitoso affossa in ogni modo il salario minimo. Nonostante tutto chi rappresenta questo governo ha anche il coraggio di fare sciacallaggio sulla pelle degli immigrati sfruttati. Siamo di fronte a una vergogna senza limiti e consigliamo alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di occuparsi dei problemi reali invece di continuare a fare e soltanto campagna elettorale”.

Lo dichiara il deputato Pd, Marco Simiani, annunciando che si recherà nei prossimi giorni nel Cas di Piombino per verificare la situazione.

29/04/2024 - 16:00

“Mentre si discute della possibilità che la riforma Calderoli sull’autonomia differenziata abbia un’effettiva efficacia a causa delle risorse da destinare ai Lep, il governo Meloni in realtà ha già stravolto l’assetto del sistema di programmazione della spesa. Lo ha fatto attraverso quattro interventi normativi scanditi con regolarità inquietante, la riforma del Pnrr, quella dei fondi Fsc, la Zes e l’abolizione del Fondo perequativo infrastrutturale, che definiscono una nuova governance nazionale in capo alla presidenza del Consiglio di tutte le risorse da programmare e da spendere nel Mezzogiorno. Quindi, se la Lega insegue il mito del Nord indipendente, il governo Meloni ha di fatto creato un commissariamento del Mezzogiorno con echi neo corporativi e che sostanzialmente determinerà, nella migliore delle ipotesi, un’Italia con a Sud una centralizzazione assoluta di programmazione e investimenti e al Nord probabilmente una fantomatica libertà tutta da verificare. Il vero scambio non è tra premierato e autonomia, ma tra un Mezzogiorno asservito alle clientele elettorali di Fratelli d’Italia e un Nord in cui c’è ancora da capire cosa succederà nella realtà”.

Così il deputato dem della commissione Finanze, Claudio Michele Stefanazzi, intervenendo in Aula durante la discussione generale sull’Autonomia differenziata.

29/04/2024 - 15:25

"C'è un vero e proprio accanimento di questo governo nel volere spaccare l'Italia, aumentare le disuguaglianze e rendere il Paese irrilevante anche sul piano internazionale. A questo punta il combinato disposto tra l'autonomia differenziata e il premierato. Uno scambio interno alla maggioranza per il quale tutti pagheremo un prezzo altissimo.
Il ministro Calderoli realizza il sogno di una vita: abbandonare il Sud al proprio destino. Del resto, la Lega Nord nasce secessionista e tale è rimasta nonostante i tentativi di maquillage di Salvini.
L'Italia sarà ridotta a venti piccoli stati semi-indipendenti e del tutto ininfluenti sullo scenario globale perché per avere un peso a livello internazionale serve un sistema paese forte e coeso.
Nell'Italia-spezzatino le opportunità di ciascuno dipenderanno dalla regione in cui si nasce, non dalle proprie capacità.
Al Sud la vita sarà sempre più difficile perché mancheranno i servizi o saranno fortemente carenti. E nella foga di colpire il tanto odiato Meridione, il ministro Calderoli non calcola che questo provocherà la totale congestione delle Regioni del Nord a cui tutte e tutti si rivolgeranno per potere avere sanità, scuola e trasporti.
Questa riforma è una iattura per chiunque. Anche le imprese non vogliono una giungla in cui ogni Regione ha regole diverse. Un danno per l'economia che spingerà gli investimenti altrove.
Quindi la domanda è: con l'autonomia differenziata l'Italia sarà più debole o più forte? Senza dubbio più debole e meno competitiva. Un progetto scellerato contro cui non smetteremo di batterci in ogni modo possibile". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

29/04/2024 - 15:24

Come ogni anno, anche ieri a Dongo e a Giulino di Mezzegra, in provincia di Como abbiamo assistito a manifestazioni e celebrazioni di chiaro stampo neofascista, con persone in divisa nera e inquadrati militarmente che ancora una volta hanno offeso la memoria di quei luoghi, dove la storia ha scritto una pagina determinante della sconfitta della vergogna fascista. Un pellegrinaggio funebre politicamente deplorevole e atti gravissimi, come la chiamata del “saluto fascista”, che contrastano la giurisprudenza di merito e di legittimità.
Per questo abbiamo chiesto con un’interpellanza urgente al Ministro Piantedosi di sapere se le forze di polizia presenti abbiano proceduto all'identificazione dei manifestanti fascisti in particolare a Dongo, dove il luogo e il numero limitato dei partecipanti sicuramente lo consentiva.
Abbiamo inoltre chiesto se, in caso di mancata identificazione, ciò sia avvenuto in base a direttive, e da parte di quale autorità, governativa o di polizia, anche alla luce di pregresse dichiarazioni del Ministro dell'Interno sull’utilità dell'identificazione personale come nel caso dell’antifascista che manifestò il suo pensiero nel Teatro alla Scala di Milano.
Nell’interpellanza depositata si chiede infine se, tra gli appartenenti a forze di polizia, vi fossero ufficiali di polizia giudiziaria e “se, in tal caso, alcuno di essi abbia proceduto alla redazione ed inoltro di notizia di reato”.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati e Federico Fornaro, deputato Pd,  firmatari dell’interpellanza urgente.

29/04/2024 - 14:43

“Quanto sta avvenendo lo riteniamo grave e lesivo della Costituzione e del bicameralismo paritario. Non si può continuare ad ignorare il comportamento del Governo. Questo Governo ritiene a suo dire il Senato della Repubblica più affidabile della Camera dei deputati, a noi questo non interessa ma interessa il risultato. Il risultato che questa camera per il governo è sostanzialmente una buca delle lettere e per di più impone anche la data entro cui il pacco deve essere consegnato. Chiediamo un intervento chiarificatore della giunta per il regolamento in base a quanto accaduto nelle ultime settimane e in riferimento al processo verbale durante le commissioni, e la violazione dell’art. 57 comma 1 e anche sul ruolo e le funzioni del segretario nelle commissioni”. Lo ha detto in Aula Federico Fornaro, deputato e segretario d’Aula del Pd.
“Le chiediamo, signor Presidente - ha aggiunto Fornaro - di tutelare la dignità e il ruolo della Camera, umiliata dal Governo e non essere il Presidente della sola Maggioranza”.

 

29/04/2024 - 14:31

“Questo provvedimento vuole sciogliere una questione sospesa da vent’anni, senza tener conto del contesto in cui dovrebbe muoversi: l’indispensabile salvaguardia dei fondamentali principi costituzionali di solidarietà, di coesione, di unità giuridica ed economica del Paese. Anzi, l’autonomia viene raccontata come una forma di giusto premio da conferire alle Regioni più efficienti, consentendo loro di offrire servizi pubblici migliori. Ma queste regioni sono davvero più efficienti? O sono solo più efficienti perché più ricche? D’altro canto, l’argomento principale della maggioranza è semplice: l’autonomia va attuata perché è la Costituzione a prevederlo. Ed è vero. Però ci sono almeno due aspetti che vengono sempre sapientemente omessi”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione bilancio, durante la discussione generale sul ddl per l’attuazione dell’autonomia differenziata.

“Il primo - ha concluso Pagano - è l’articolo 119, che prevede la perequazione in favore dei territori con minore capacità fiscale, dello sviluppo delle aree svantaggiate, della rimozione degli squilibri economici e sociali. Questioni che evidentemente precedono il riconoscimento di nuove forme di autonomia. Il secondo aspetto riguarda il ‘come’ l’autonomia deve essere attuata, per far sì che l’autonomia di una Regione non avvenga con l’impoverimento di tutte le altre. Su quello che non si può sorvolare è il ruolo che è stato riservato al Parlamento, messo ai margini in due processi fondamentali: sarà infatti un Comitato di nomina governativa a definire i livelli essenziali di prestazione concernenti i diritti civili e sociali da garantire su tutto il territorio nazionale e, il nodo più dolente, le risorse. Perché di risorse non c’è traccia né per finanziare le future richieste di autonomia differenziata, né tantomeno per sostenere il riequilibrio territoriale. Siamo contro questa idea malsana di autonomia differenziata, che cancellerà per sempre l’Unità Nazionale e ogni speranza di vedere un Paese più uguale. A differenza vostra, noi diremo ‘no’ a un Paese diviso, ‘no’ a un Mezzogiorno abbandonato”.

29/04/2024 - 13:52

Una delegazione dei Deputati Pd, guidati dalla capogruppo Chiara Braga e dal responsabile per il Sud e la coesione territoriale Marco Sarracino, parteciperà oggi pomeriggio intorno alle 15 al presidio al Pantheon promosso dai Comitati contro l’Autonomia differenziata per chiedere uguali diritti in tutto il paese.

29/04/2024 - 13:30

Bonafè, precedente pericoloso, è dittatura della maggioranza che si ripeterà con premierato

“La Camera non ha avuto opportunità di lavorare ed esaminare in modo approfondito il ddl Autonomia. La Camera dei deputati è stata ridotta a passacarte degli accordi di maggioranza siglati al Senato. Siamo davanti a un grave precedente che temiamo si ripeterà a breve con il testo sul premierato che arriverà blindato”. Così la capogruppo democratica nella commissione affari costituzionali della camera, Simona Bonafè, che ha aggiunto: “Il governo sta modificando radicalmente l’assetto delle istituzioni democratiche e lo sta facendo imponendo una vera e propria dittatura della maggioranza: è molto grave, siamo a una forzatura mai vista delle regole democratiche. Tempi di discussione contingentati, voti non riconosciuti, resoconti parlamentari non veritieri, votati solo il 2% degli emendamenti presentati, assenza di interventi da parte della maggioranza: le modalità con cui avvenuto l’esame dovrebbe imporre un immediato stop dei lavori”.

29/04/2024 - 13:08

“La destra spaccia come nuove, delle misure già vecchie, elettoralistiche e poco efficaci. Siamo davanti a un tentativo di appropriazione della data del Primo Maggio a colpi di propaganda spiccia. Come per esempio l’annuncio del rinnovo del bonus del 120 per cento per le assunzioni a tempo indeterminato da parte delle imprese. Si tratta di una scelta che rischia di rivelarsi soltanto un doping a termine che non fa i conti con il vero problema del mercato del lavoro che è quello dei bassi salari e del potere d’acquisto mangiato dall’inflazione. Piuttosto che distribuire incentivi a pioggia Giorgia Meloni si impegni a spingere perché le imprese rinnovino i contratti scaduti, a rendere strutturale il cuneo fiscale e a tornare sui suoi passi per varare finalmente in Italia il salario minimo”.

 

Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

29/04/2024 - 12:58

“Clamoroso dietrofront di Lollobrigida sul decreto unilaterale che ha di fatto penalizzato due milioni di pescatori sportivi. Evidentemente il ministro dell'Agricoltura, dopo le numerose proteste di queste settimane, si è reso conto di aver forzato la mano con le limitazioni introdotte senza concertazione ed ha dovuto convocare un tavolo istituzionale per rivedere le norme imposte”.

Lo dichiarano in una nota congiunta Valentina Ghio, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera e i capigruppo Dem in commissione Ambiente ed Agricoltura, Marco Simiani e Stefano Vaccari, sulla convocazione per lunedì prossimo della riunione con le associazioni e le categorie del settore.

“Le disposizioni precedenti - aggiungono - erano già compatibili con le direttive Ue e le indicazioni della comunità scientifica ma il ministro ha voluto forzare comunque: dilettantismo ed improvvisazione hanno portato a questo caos. La riunione è anche una vittoria della battaglia parlamentare e sui territori promossa anche dal gruppo del Pd, che ha subito criticato queste nuove norme. E' ora fondamentale - concludono - che l'incontro della prossima settimana raggiunga accordi concordati e concertati con le associazioni che rappresentano due milioni di associati e non sia solo un compromesso al ribasso a danno dei pescatori sportivi”.

29/04/2024 - 12:34

Testo della maggioranza superficiale e approssimativo

Roma, 29 aprile 2024 – “Ironia della sorte l’iter della riforma sull’autonomia differenziata inizia proprio nella settimana in cui abbiamo ricordato la Resistenza, i suoi eroi e quei valori che sono le fondamenta su cui è nata l’Italia repubblicana, una e indivisibile, così come recita la nostra carta costituzionale. Unità e solidarietà che invece sono minati da un testo superficiale e approssimativo che alimenta le diseguaglianze tra le varie aree del paese, opportunamente definito 'spacca Italia', che fa venir meno anche il vincolo di solidarietà tra regioni. Insomma la parte più debole, più povera e meno sviluppata viene utilizzata come merce di scambio per tenere gli equilibri della maggioranza in modo da offrire praterie al testo sul premierato tanto caro a Fratelli d'Italia”. Così il deputato del Pd Anthony Barbagallo, intervenendo alla Camera dove è stata avviata la discussione generale sul controverso progetto di autonomia differenziata portato avanti dal governo Meloni.

“I dati confermano che  - ha proseguito il dem - siamo in un piano inclinato: un Sud sempre più povero, sempre meno infrastrutturato, con percentuali elevatissime in ordine alla disoccupazione, alla disoccupazione femminile, al lavoro nero e sottopagato e in cui languono diritti fondamentali del cittadino; scuola e sanità pubblica efficienti sono un miraggio e manca un trasporto pubblico locale degno di questo nome. Ma la ferita più profonda è il disastro della sanità pubblica: cup che non rispondono al telefono, liste d'attesa interminabili per le visite specialistiche, pronto soccorso presi d'assalto, emorragia di medici verso la sanità privata e ovvia carenza di specialisti nel pubblico. Di fatto nel mezzogiorno circa 4,5 milioni di persone rinunciano a curarsi a causa delle liste d’attesa. Altro elemento preoccupante è il fatto che la quota della rinuncia a prestazioni sanitarie cresce all'aumentare dell'età: In pratica un over 55 su 10 rinuncia a curarsi (il triste primato è della Sardegna con il 14%). Non va meglio nell'altra materia - ha proseguito il deputato Pd - che subirà conseguenze devastanti per famiglie e territori: quella della scuola pubblica. In questo momento vi sono gravi sperequazioni tra il Nord e il Sud del paese non solo sul tempo pieno (95% Monza, 5% Sicilia) ma anche sulla dispersione scolastica con punte del 35% in diversi comuni  del sud e con un dato inquietante sull'edilizia scolastica: il 60% degli istituti del sud non ha mense, laboratori e manca persino l'abitabilità”.

“Il PD inizia la discussione generale con un'appello al governo e alla maggioranza: Fermatevi!! E' – ha concluso Barbagallo - anche la richiesta accorata di Sindaci, famiglie, associazioni che si occupano di interessi diffusi, vescovi”.

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