29/10/2015 - 14:06

 "Dietro l'episodio della studentessa di 17 anni che a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, ha ucciso la propria madre per i rimproveri ricevuti e soprattutto perchè le aveva sottratto pc e cellulare, si nasconde la dipendenza che molti adolescenti nutrono oggi nei confronti della Rete, paragonabile a quella per le droghe". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd e responsabile nazionale del partito per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori. "Questo episodio dimostra come sia urgente intervenire sul fronte della povertà educativa e relazionale, anche nei rapporti con i genitori, che oggi coinvolge un numero troppo elevato di ragazze e ragazzi, configurandosi come un impoverimento emotivo e affettivo", aggiunge Iori. "E' evidente che questa ragazza era arrivata al punto di considerare vitale l'utilizzo del computer e del telefonino tanto da eliminare, anche fisicamente, tutti gli ostacoli che si frapponevano al loro utilizzo", prosegue la deputata del Pd. "Senza demonizzare le nuove tecnologie, che costituiscono una fonte di
informazione importante, occorre tuttavia potenziare quelle politiche di prevenzione educativa per far sì che i minori si muovano all'interno di questo universo con consapevolezza e responsabilità", conclude la responsabile nazionale del Pd per l'infanzia e l'adolescenza.

 

29/10/2015 - 13:55

Interrogazione a Poletti

Intervenire sulla mancata erogazione dei finanziamenti che, in virtù delle misure agevolative Invitalia (decreto legislativo 185/00 titolo II), consentono di fare impresa giovanile. Lo chiedono in un’interrogazione al ministro Poletti i deputati Antonino Moscatt e Tommaso Currò che spiegano: “Dallo scorso agosto non è stato più possibile presentare richiesta a Invitalia per l’accesso alle agevolazioni. Chiediamo a Poletti di stanziare le risorse necessarie per coprire almeno le pratiche antecedenti a quella data, riavviando la valutazione. Ad oggi, solo in Sicilia giacciono oltre 600 domande inevase di giovani presentate prima del 9 agosto. In nessuna parte dell’avviso collegato al programma Titolo II, si faceva riferimento alla possibilità che le domande non venissero valutate per carenza di somme. A questo – proseguono Moscatt e Currò – si aggiunge il problema di chi, come nel caso della misura di Microimpresa, si trova in uno stato di ‘limbo’ per aver presentato domanda di ammissione alle agevolazioni - dal 25 marzo all’ 8 agosto 2015 - opzionando locali e versando caparre, ma senza ricevere rimborsi. Chiediamo dunque quali sono i tempi per dare risposte concrete e quali canali finanziari il ministero intenda attivare per riportare alla normalità gli strumenti agevolativi di chi cerca occupazione”.

29/10/2015 - 13:24

"La questione del «caro affitti» sta mettendo in difficoltà e portando alla chiusura di numerosi esercizi commerciali e laboratori artigianali. Per questo chiediamo l'intervento del governo per valutare possibili misure in questo settore anche attraverso un tavolo di consultazioni a cui partecipino il Mise, gli Enti locali e le Associazioni di categoria del commercio, dei proprietari e dei gestori di immobili". Lo dichiara Gianluca Benamati, deputato e capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera che ha depositato assieme ad altri colleghi una risoluzione in tal senso.

"Uno dei fattori più allarmanti per gli esercizi commerciali è il continuo aumento dei canoni di locazione, che ha portato - secondo dati di Confesercenti - ad oltre 627 mila locali commerciali sfitti per mancanza di un’impresa che vi operi all’interno, quasi il 25 per cento del totale disponibile, con valori percentuali che in alcune periferie sfiorano il 40 per cento. Il più alto numero di negozi sfitti si trova nelle regioni a maggiore densità di locali ad uso commerciale: Lombardia (oltre 82mila), Campania (quasi 70mila) e Lazio (circa 62mila)", aggiunge Benamati. "Gli esercizi commerciali che hanno cessato la loro attività nelle aree urbane più importanti del territorio nazionale, come Milano, Torino, Roma, Napoli e Palermo, sono quasi diecimila generando, in alcuni casi, ciò che si potrebbe definire «deserto urbano», fenomeno che non colpisce soltanto le realtà commerciali ed artigiane situate nei centri storici delle più grandi città ma anche quelle che operano in periferia", prosegue il deputato democratico.

"La crisi economica, la diffusione dei centri commerciali, il perdurante abusivismo commerciale e la contraffazione hanno prodotto pensanti conseguenze e spesso minacciano la sopravvivenza di negozi e laboratori artigiani. La chiusura di tali attività sarebbe un grave danno per l'economia locale, per tutte quelle famiglie che vi operano ma anche per la qualità del tessuto urbano. Pertanto è necessario intervenire subito", conclude Benamati.

29/10/2015 - 12:12

"Tra gli effetti positivi della legge di stabilità varata dal governo, che ora arriva in Parlamento, vi è la soluzione di un problema come quello della tassazione degli impianti di risalita, esploso a seguito di un pronunciamento giurisdizionale.

Come Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna ci siamo attivati perché questo balzello avrebbe dato un colpo letale a stazioni sciistiche e impianti di risalita che già sostengono costi alti per garantire l'esercizio delle strutture, complici il cambiamento climatico, le poche norme di manutenzione e gli oneri impropri a carico di gestori impianti.

La risposta positiva arrivata dal governo che, su impulso del Presidente Renzi ha eliminato in legge di stabilità l'applicazione dell'Imu sui cosiddetti impianti imbullonati, consente di evitare il balzello. Naturalmente faremo la nostra parte in Parlamento, seguendo la conferma del provvedimento e sollecitando il ministero delle Infrastrutture per il varo dei provvedimenti utili all'esercizio della vita tecnica degli impianti e per la garanzia che il comparto degli impianti di risalita rimanga nel contesto del trasposto pubblico locale. E' un modo concreto perché la ripresa economica in atto sia intercettata anche dal turismo montano, con ricadute positive sull'economia nazionale". Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Ambiente Enrico Borghi, Presidente Intergruppo Parlamentare Sviluppo Montagna.  

 

29/10/2015 - 11:54

Ho depositato un’interpellanza ai ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente per chiedere notizie sulla situazione che si è venuta a creare con le dimissioni dell’amministratore delegato Casale alla Sogin, la società che si sta occupando di individuare il sito per la realizzazione del Deposito nucleare nazionale.

Le vicende che riguardano la governance della Sogin non possono lasciare indifferenti, alla luce dei delicati compiti che attendono questa società. Sono già intervenuta su questo tema con un’interrogazione alla Camera per avere rassicurazioni e, successivamente, con interventi pubblici ho richiesto che si passi a una fase di trasparenza sulla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) per realizzare il deposito. Tale attenzione si spiega con le preoccupazioni che si nutrono in Puglia e Basilicata, particolarmente nell’area dell’Alta Murgia a cavallo fra le due regioni, per una possibile scelta in questo territorio. Sappiamo che le scelte avverranno con il coinvolgimento dei territori e proprio per non alimentare paure è il momento che tutto sia più trasparente.

“A maggior ragione, auspico che ci sia un immediato chiarimento su quanto sta accadendo in Sogin perché non calino ulteriori nebbie su un tema così importante. Pertanto chiederò di conoscere il perché delle dimissioni dell’amministratore unico e cosa accade ora per la procedura riguardante il deposito nucleare.

Lo afferma la deputata del Pd Liliana Ventricelli.

29/10/2015 - 11:51

Oggi, giovedì 29 ottobre, alle ore 13 presso la Sala stampa della Camera

Parteciperanno Anna Ascani, deputata del Pd in commissione Cultura, e alcuni rappresentanti della associazione Foia4Italy.

Durante la conferenza stampa verranno presentate le proposte in materia di diritto dei cittadini di accedere alle informazioni della Pubblica amministrazione. In attesa dell’attuazione della delega, prevista dalla riforma della Pa del ministro Madia che introduce un primo passo in materia, saranno presentati i pareri di esperti internazionali in materia di diritto di accesso alle informazioni.

29/10/2015 - 10:17

Oggi, giovedì 29 ottobre, ore 10.30, Sala Aldo Moro, palazzo Montecitorio

A 60 anni dagli Accordi bilaterali tra Italia e Germania, sul tema del reclutamento della manodopera, il Gruppo parlamentare Pd della Camera ha organizzato l’ iniziativa “Storie di ordinaria integrazione” che vuole essere un momento di riflessione su un tema, quello dell’integrazione, così importante nel periodo storico che stiamo oggi attraversando.

L’evento si svolge oggi, giovedì 29 ottobre, alle ore 10.30, presso la Sala Aldo Moro di palazzo Montecitoro . Introduce i lavori Laura Garavini, componente Ufficio di Presidenza Gruppo Pd Camera, seguiranno i saluti di Susanne Wasum-Rainer, ambasciatore tedesco in Italia, e di Sandro Gozi, sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei, sono previsti gli interventi di Vito Francesco Gironda, docente di Storia della società all’Università di Bielefeld e Alois Streich, responsabile Ufficio del lavoro tedesco Italia 1970-1974. Conclusioni di Michael Roth, ministro aggiunto per gli Affari europei della Germania ed Ettore Rosato, presidente del Gruppo Pd Camera.

28/10/2015 - 20:42

Domani giovedì 29 ottobre, alle ore 13 presso la Sala stampa della Camera

Parteciperanno Anna Ascani, deputata del Pd in commissione Cultura, e alcuni rappresentanti della associazione Foia4Italy.

Durante la conferenza stampa verranno presentate le proposte in materia di diritto dei cittadini di accedere alle informazioni della Pubblica amministrazione. In attesa dell’attuazione della delega, prevista dalla riforma della Pa del ministro Madia che introduce un primo passo in materia, saranno presentati i pareri di esperti internazionali in materia di diritto di accesso alle informazioni.

28/10/2015 - 20:37

“Condivido pienamente quanto affermato dal Ministro Lorenzin sulla necessità di considerare in maniera ponderata e razionale i risultati dello studio dell’Oms sul consumo di carne rossa”. Lo dichiara Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera.

“Come riconosciuto dallo stesso studio e dai maggiori esperti mondiali di alimentazione e di sanità – spiega Oliverio - la migliore dieta per la salute è bilanciata. Va anche aggiunto che si susseguono in continuazione studi sulle migliori scelte dietetiche in termini di salute, con risultati spesso contraddittori. E’ di pochi giorni fa, per esempio, la notizia di una ricerca che poneva l’indice contro le diete vegane, mettendo in risalto la necessità del consumo di carne, soprattutto nei primi anni dello sviluppo”.

“Occorre, allora, ricordare – continua il capogruppo Pd - che solo il consumo eccessivo di determinate tipologie di carne è sotto accusa. E che probabilmente il nostro sistema di produzione nulla ha in comune con le problematiche sollevate dall’Oms, dati gli standard qualitativi dei nostri prodotti, considerati un’eccellenza nel mondo”.

“Garantire un’informazione accurata è sempre garanzia di controllo da parte dei consumatori. Risulta per questo ancora più importante che nell’etichetta, soprattutto dei prodotti composti, siano indicati gli ingredienti utilizzati e le metodiche di lavorazione adottate. Se non sarà possibile superare gli ostacoli che da sempre l’Unione europea pone all’Italia per introdurre l’obbligo di indicare in etichetta l’origine della materia prima, occorrerà pensare a un sistema volontario al quale potranno aderire le aziende agricole ed agroalimentari che intendano porsi sul mercato in modo trasparente. Ne beneficeranno alla lunga sul piano competitivo”, conclude Nicodemo Oliverio.

28/10/2015 - 20:36

“Le legge che abbiamo approvato dà una risposta alle richieste dell’opinione pubblica, inasprendo in modo considerevole le pene e le sanzioni per i comportamenti più gravemente lesivi da parte del conducente di un veicolo, dentro un quadro equilibrato e ragionevole, in cui pene e sanzioni sono graduate a seconda dei differenti comportamenti. Abbiamo dunque introdotto due nuove fattispecie di delitto, quella di omicidio stradale e di lesioni personali stradali, rendendole autonome dalla fattispecie generale di omicidio colposo”. Lo ha detto in aula il deputato del Pd, Alfredo Bazoli.

“In Italia si muore ancora troppo per incidenti legati alla circolazione stradale. I numeri soni impressionanti, è una strage che ogni anno coinvolge oltre 3 mila persone. Sono numeri per fortuna fortemente in discesa in questi ultimi anni, sebbene ancora eccessivamente elevati. I morti si sono dimezzati negli ultimi dodici anni, e anche il numero dei feriti ha subito una fortissima contrazione. Questa diminuzione è legata in maniera preponderante all’evoluzione tecnologica delle nostre autovetture e assai meno invece ad un effettivo miglioramento dei nostri comportamenti alla guida, ad una maggiore cura delle infrastrutture, e ad una efficace opera di prevenzione”, ha aggiunto il deputato democratico.

“Ed è per la acuta sensazione di ingiustizia che episodi di morti a causa di incidenti stradali hanno generato nell’opinione pubblica, che si è fatta larga la richiesta di una maggiore severità nel trattamento di questi comportamenti, sia per garantire meglio la giustizia in grado di comminare la giusta sanzione a chi ha commesso un reato, sia per creare un potente effetto deterrente e dissuasivo, nell’ottica di prevenzione cui dovrebbe assolvere la sanzione penale”, ha concluso Bazoli.

28/10/2015 - 20:35

Post su Fb di Ettore Rosato, Presidente deputati Pd

"Ogni settimana, in Italia, 12 persone perdono la loro vita per mano di un pirata della strada. Macchine che diventano armi, se nelle mani sbagliate. Siamo rimasti tutti colpiti nell’ascoltare casi di cronaca rimasti impuniti. Vite spezzate e auto fuggite: numeri che stanno diminuendo ma rimangono un allarme sociale. Non solo per farne questione di giustizia, ma anche di sicurezza. Con il provvedimento approvato oggi vogliamo introdurre un deterrente per aumentare il nostro senso civico. La corretta educazione stradale non può prescindere da una riforma degli aspetti penali, nelle parti che si sono dimostrate meno efficaci. L’aggravio delle pene, il raddoppio della prescrizione, e la revoca della patente sono graduati in proporzione alla gravità della violazione per perseguire davvero i crimini della strada. Perché oltre all’educazione, anche norme più precise e pene certe servono a fare buoni cittadini".

28/10/2015 - 20:34

“La nuova, ossessiva crociata di Fico, quella sugli appalti Rai, ha un serio difetto: soffre di un grave strabismo temporale”. Lo dichiara Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Vigilanza Rai.

“La magistratura – spiega Peluffo - sta indagando sui casi di cui parla il presidente della Vigilanza e quindi va lasciata lavorare. Le vicende di cui si occupa la Procura romana sono tuttavia riferite agli anni passati. Non si capisce quindi in che modo le future norme sugli appalti possano avere a che fare con i difetti di un sistema che, una volta approvata la riforma, sarà superato e necessariamente confinato nel passato”.

“Piuttosto le questioni su cui la Commissione Vigilanza dovrebbe concentrare la propria attenzione sono le ragioni per le quali le risultanze dei 37 audit interni all’azienda non siano mai arrivati nelle mani di magistrati. Occorre capire perché ne sia stata sottovalutata la gravità e individuare chi era competente nel passare quei documenti alla Procura e non l’ha fatto”, conclude Vinicio Peluffo.

28/10/2015 - 19:11

“Solo se l’Ue saprà prendere decisioni comuni sarà in grado di affrontare le sfide che verranno. Se, al contrario, venisse meno la tenuta dell’Unione europea rischiamo il baratro. Onestamente io non vedo alternativa al consolidamento dell’integrazione europea e non credo che i singoli Paesi, se non sotto l’ombrello Ue, siano in grado di affrontare le emergenze attuali e future. D’altra parte è sotto gli occhi di tutti che, fino a quando verrà affrontata dall’iniziativa dei singoli Paesi, sicuramente insufficiente, l’emergenza immigrazione non verrà mai risolta. E la risposta non è certo quella di erigere muri”. E’ quanto affermato dal presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd, in un’intervista a ‘Radio Cusano Campus’.

“In Europa – ha proseguito Bordo - facciamo una grande baraonda su questo tema quando, invece, ci troviamo a gestire un numero di immigrati molto al di sotto di quello affrontato da Turchia o Giordania. E allora serve un grande sforzo collettivo e una riflessione a 360 gradi che vada al di là dell’emergenza stretta. In particolare dobbiamo rispondere a queste domande: Come si supera Dublino? Come si garantisce la circolazione secondo i parametri di Schengen? Come si assicura il presidio delle frontiere? Come si distribuiscono le ‘quote’? Come si introduce il diritto d’asilo europeo? Solo se prenderà decisioni comuni l’Ue sarà in grado di affrontare tutte le emergenze" ha concluso Bordo.

28/10/2015 - 19:10

"Ho depositato un’interpellanza ai ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente per chiedere notizie sulla situazione che si è venuta a creare con le dimissioni dell’amministratore delegato Casale alla Sogin, la società che si sta occupando di individuare il sito per la realizzazione del Deposito nucleare nazionale. Le vicende che riguardano la governance della Sogin non possono lasciare indifferenti, alla luce dei delicati compiti che attendono questa società. Sono già intervenuta su questo tema con un’interrogazione alla Camera per avere rassicurazioni e, successivamente, con interventi pubblici ho richiesto che si passi a una fase di trasparenza sulla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) per realizzare il deposito. Tale attenzione si spiega con le preoccupazioni che si nutrono in Puglia e Basilicata, particolarmente nell’area dell’Alta Murgia a cavallo fra le due regioni, per una possibile scelta in questo territorio. Sappiamo che le scelte avverranno con il coinvolgimento dei territori e proprio per non alimentare paure è il momento che tutto sia più trasparente".

“A maggior ragione, auspico che ci sia un immediato chiarimento su quanto sta accadendo in Sogin perché non calino ulteriori nebbie su un tema così importante. Pertanto chiederò di conoscere il perché delle dimissioni dell’amministratore unico e cosa accade ora per la procedura riguardante il deposito nucleare.

Lo afferma la deputata Liliana Ventricelli.

28/10/2015 - 18:54

Grazie al Presidente del Senato per le sue parole

"Sono sicuro che l’appello del presidente Fioroni sia nello spirito di tutta la Commissione parlamentare che speriamo potrà contare sulle parole dei protagonisti degli anni di piombo ma anche di quelli che stavano dall’altra parte, cioè degli uomini dello Stato implicati in quei fatti. Chi sa parli, perché raggiungere una verità sui 55 giorni, sull’agguato di via Fani, sulla morte di Moro e della sua scorta significa far fare un balzo in avanti alla coscienza collettiva del Paese. Voglio ringraziare sentitamente il presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha sentito il bisogno di intervenire e di auspicare un ‘pentimento attivo’: le sue parole di sensibilizzazione sono preziose”.

Così Gero Grassi, vice presidente dei deputati del Pd e componente della Commissione d’inchiesta sul caso Moro.

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