Audizione comitato Rifiuti Zero
“Gli obiettivi della proposta di legge ‘Rifiuti zero’ sono molto ambiziosi, con la previsione nel 2050 di dimezzare la produzione di rifiuti rispetto all’anno 2000. Sono convinto però che sia l’unica strada percorribile per ridurre l’impatto dell’uomo sull’ecosistema e al tempo stesso sviluppare attività innovative”. Lo ha dichiarato il deputato Pd Roger De Menech (PD) relatore della proposta di legge “Rifiuti Zero: per una vera società sostenibile”, che aggiunge: “Oggi pomeriggio alle 14 la Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici riceverà in audizione rappresentanti del Comitato promotore nazionale per la proposta di legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero. Gli italiani sono impegnati a ridurre i rifiuti e chiedono al Parlamento una norma per eliminare gli sprechi, proteggere l’ambiente, rafforzare la prevenzione delle malattie riconducibili alla gestione dei rifiuti e favorire l’occupazione”.
La vice presidente della Camera: rafforzare intelligence e cooperazione tra tutti i paesi interessati.
“Colpire l'Islam aperto e l'unica primavera araba che abbia dato luogo ad una positiva transizione democratica, terrorizzare i turisti occidentali e tentare di infrangere l'idea della convivenza pacifica tra le due sponde del Mediterraneo, cercare nuovi proseliti tra i giovani insoddisfatti e insicuri della Tunisia e del nord-Africa: l'attentato di ieri ha puntato a cogliere tutti questi obiettivi insieme, tocca a noi reagire per sconfiggere la strategia e l'ideologia di morte del terrorismo”
Lo dice la vice presidente della Camera, tornando sulla strage di Tunisi.
“ La lotta alla violenza cieca del terrorismo di matrice islamica non sarà breve – continua - , richiede costanza, determinazione e coraggio. Il coraggio della politica, del dialogo e dell'incontro tra culture e fedi diverse, nel nome della comune appartenenza al genere umano; la fermezza e la determinazione a prevenire e contrastare l'azione terroristica con strumenti idonei, a cominciare dal rafforzamento del lavoro di intelligence e alla cooperazione tra tutti i paesi interessati”.
“ Al dolore e all'angoscia per le vittime innocenti colpite a Tunisi dobbiamo dunque accompagnare un rinnovato impegno che non potrà prescindere da un'iniziativa internazionale sulla Libia – conclude - che, sotto l'egida delle Nazioni Unite, punti a fermare la violenza, a stabilizzare la situazione e ad impedire che Isis e altre formazioni terroristiche si insedino stabilmente nell'area.”
Ma Pd non si ferma
“Partiamo da questo provvedimento, il migliore possibile nella congiuntura economica che il Paese vive, con la certezza che il Pd su queste tematiche non si fermerà. Contemplare obiettivi intermedi, però, non significa rinunciare al massimo ma provare a farlo nelle condizioni migliori e il provvedimento di oggi ne è la dimostrazione. Anche grazie all’introduzione dell'IMU sui terreni agricoli è stata possibile la copertura finanziaria per il bonus degli 80 euro a sostegno dei redditi medio-bassi e anche oggi siamo chiamati a compiere un altro importante passo per conseguire equità e giustizia sociale. L’agricoltura italiana è una straordinaria risorsa grazie al lavoro di agricoltori, allevatori, viticoltori e degli imprenditori ed è nostro dovere offrire loro gli strumenti adeguati. Ma è anche nostro dovere pensare alle sorti complessive del Paese . Ed è proprio di fronte a questa doppia esigenza che si rischia a volte di fare scelte non pienamente rispondenti a ciò che sarebbe stato ideale fare, come in questo caso. Ma proprio per questa ragione, subito dopo l’ approvazione del Dl, il Pd aprirà un tavolo di confronto tra Governo e parti interessate, agricoltori e rappresentanze di categoria. Un confronto che dovrà portare a un successivo provvedimento più equo: metodo questo che ci ha già permesso di giungere all’abolizione dell’imu sui fabbricati rurali. La buona politica è quella che sa decidere ma è anche soprattutto quella che sa ascoltare.
E’ innegabile che il testo oggi all’esame sia meno restrittivo rispetto a quello iniziale, portando a 5.500 il numero complessivo dei comuni che godono dell’esenzione dall’IMU. Ma ci sono contraddizioni da sanare: l'esenzione che non é applicabile su terreni con colture poco redditizie perché collocate sotto una certa altitudine; le aree interne non esentate perché isolate ed economicamente depresse, soprattutto nel Mezzogiorno. Ancora: l’ esenzione dall'IMU deve essere adattata alla reale situazione dei terreni e servono interventi per i comuni con caratteristiche non uniformi; fondamentale, inoltre, il riconoscimento dei regimi agevolati per chi ha subito danni da gravi fitopatie, come la Xylella fastidiosa. Sarà questo l’impegno del PD, sul quale baserà il proprio contributo politico anche nella strutturazione della local tax”.
“Per tutto questo, rivolgo il mio invito a tutte le altre forze politiche: mettiamo oggi al primo posto gli interessi dell’intero comparto agricolo votando insieme al PD il Dl ed impegnandosi, con noi, a migliorarlo fin da subito”. Lo ha dichiarato la deputata Pd Sabrina Capozzolo, responsabile nazionale per le politiche agricole del Pd, durante la dichiarazione di voto oggi in aula del Dl sull’Imu agricola, annunciando il voto favorevole al provvedimento del Partito Democratico.
“Bene ha fatto il sindaco di Torino Piero Fassino a organizzare la manifestazione di questa sera davanti al Municipio per dire no al terrorismo e per esprimere il cordoglio della nostra città per le vittime. I deputati del Pd di Torino saranno presenti e invitano tutti i concittadini a partecipare e a testimoniare la loro vicinanza ai familiari delle vittime”. Lo dichiarano i deputati democratici di Torino.
“E’ un'ottima notizia” commentano Marco Causi e Antonio Misiani, deputati democratici e firmatari della proposta di legge sul prestito ipotecario vitalizio approvata definitivamente dalla commissione finanze del Senato. “La legge era molto attesa: essere riusciti a portarla a compimento è un motivo di grande soddisfazione, a maggior ragione trattandosi di una legge di iniziativa parlamentare.” “In Italia” – ricordano Causi e Misiani – “quasi nove anziani su dieci sono proprietari della casa in cui vivono: è un dato superiore a quello medio nazionale. Tantissimi di loro però non riescono ad accedere a finanziamenti bancari. Per ottenere la liquidità di cui hanno bisogno spesso sono costretti a cedere la nuda proprietà della loro abitazione, un’operazione che penalizza gli anziani più fragili, con minore speranza di vita. Il prestito vitalizio è uno strumento alternativo molto interessante e flessibile, grazie al quale chi ottiene il finanziamento mantiene la proprietà dell’immobile lasciando agli eredi la scelta di rimborsare il prestito o di vendere l’abitazione trattenendo la differenza. Negli altri paesi avanzati il prestito ipotecario vitalizio è una realtà consolidata e in forte crescita: nel solo Regno Unito nel 2014 sono stati stipulati oltre 21 mila contratti per un controvalore di 1,7 miliardi di euro, il 30 per cento in più rispetto all'anno precedente. In Italia il prestito vitalizio è stato introdotto nel 2005 ma finora non era decollato, a causa di una regolamentazione carente, di costi fiscali eccessivi e della relativa complessità dello strumento. Con la nuova legge, che raccoglie le indicazioni delle associazioni dei consumatori e dell’Abi colmando le lacune della normativa previgente, ci sono finalmente tutte le condizioni per sviluppare appieno il prestito vitalizio rispondendo con maggiore efficacia alle esigenze di tante famiglie.”
“Fino a ieri l’Unione era solo austerita' e rigore, oggi e’ anche flessibilita’ crescita, investimenti. E questo grazie soprattutto al contributo di cambiamento dato dal nostro Paese e dal nostro governo. La riduzione del carico fiscale su famiglie e imprese, il Jobs Act, la riforma della Pubblica amministrazione e della scuola, la stessa riforma costituzionale sono stati il piu’ potente sostegno all’azione negoziale condotta dal nostro Governo per chiedere all’Europa un nuovo inizio”. Lo ha detto in Aula alla Camera il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, annunciando il voto favorevole del Pd sulla risoluzione di maggioranza che recepisce le comunicazioni del premier Renzi in vista del Consiglio europeo del 19 e 20 marzo.
“I timidi segnali di ripresa delle ultime settimane vanno consolidati e resi stabili nel tempo. E possiamo farlo solo se non ci chiudiamo nel fortino nazionale, come chiede qualche demagogo nostrano, ma continuiamo a scommettere sull’Europa. Basta con le urla di chi pensa di essere sempre in campagna elettorale. Abbiamo bisogno di più Europa, non del contrario, ma di un’Europa diversa da quella che abbiamo vissuto soprattutto negli ultimi anni”.
“Occorre sfruttare pienamente gli effetti positivi del Quantitative easing deciso dalla BCE, invitando gli Stati membri a considerare prioritarie, accanto alle riforme strutturali, misure di stimolo immediato della ripresa economica, per esempio assicurando l’effettivita' del Piano Juncker. Sara’ importante ribadire che il Fondo europeo per gli investimenti strategici deve essere prioritariamente destinato a progetti in settori ad alto potenziale di crescita e che gli Stati membri devono utilizzare in modo piu’ efficace e tempestivo le risorse della programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali e di investimento. E' necessario anche chiedere con piu' forza all’Europa di scomputare dai vincoli del patto di stabilita’ le spese per questi interventi, così come e’ stato deciso di fare per quelli previsti dal Piano Juncker. E' necessario, insomma, che l'Europa torni a essere protagonista del proprio futuro. Non ci sono alternative”.
“Venerdì 20 marzo, alle ore 17, a Torino, presso l’Hotel Santo Stefano (via Porta Palatina, 19), si svolgerà “Le nostre imprese nella sfida dei mercati internazionali”, convegno organizzato dal gruppo parlamentare del Partito Democratico alla Camera.
All’incontro, parteciperanno la vicepresidente del gruppo Silvia Fregolent, e i deputati democratici Paola Bragantini, Giancarlo Galli e Giacomo Portas.
Previsti anche gli interventi di imprenditori e manager di diversi settori industriali, nonché esponenti del settore bancario come Marco Versari (Novamort) e Gianfranco Carbonato (ad di Prima Industrie), che racconteranno le loro esperienze insieme a Marinella Loddo, direttrice dell’ufficio Ice di Milano e Gianmaria Grospietro, presidente del Consiglio di gestione di Intesa San Paolo
Le conclusioni saranno affidate al capogruppo Pd in Commissione Attività produttive Gianluca Benamati, al viceministro dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti e al sindaco di Torino Piero Fassino.
“Intervenire sui disservizi avvenuti nel passaggio tra exEnpals e Inps nella gestione delle richieste di agibilità e delle denunce contributive, e garantire a chi non ha potuto accedere ai servizi Inps di non dover subire sanzioni”. Lo chiede il deputato del Partito Democratico Roberto Rampi con un’interrogazione ai ministri di Lavoro, Sviluppo economico e Mibac, presentata insieme ai colleghi della Commissione Cultura della Camera.
“Con una nota pubblicata lo scorso 26 febbraio sul sito istituzionale – spiega Rampi – l’Inps ha comunicato le novità nelle modalità di accesso ai servizi ex Enpals a decorrere dal 27 febbraio 2015. Da tale iniziativa si è determinata un significativa catena di disfunzioni nell'accesso ai servizi, dal momento che i vecchi pin sono diventati inutilizzabili mentre i nuovi non erano ancora attivi”.
“Tali disfunzioni – continua Rampi – hanno fatto sì che in questi giorni per diversi operatori del settore, sia stato materialmente impossibile richiedere un certificato di agibilità o comunicare le denunce contributive. Inoltre questi lavoratori, con date già precedentemente fissate, rischiano sanzioni salatissime”.
“Si chiede per questo ai ministri competenti di attivarsi per ovviare a tale disservizio e garantire quantomeno, a queste imprese e questi lavoratori, di non essere sottoposti a sanzioni per eventuali mancanze dovute solo al disservizio”, conclude Roberto Rampi.
“Nonostante i passi in avanti compiuti, restano ancora alcune questioni aperte”. Lo dichiarano il presidente del gruppo Pd alla Camera Roberto Speranza, e i deputati democratici Maria Antezza e Vincenzo Folino.
“Tra questi – proseguono Speranza, Antezza e Folino – c’è la necessità di tenere conto delle reali condizioni socio-economiche ed agrarie dei territori (aree svantaggiate), e dell’effettiva redditività dei terreni agricoli, al fine di creare una situazione di equità tra la misure dell’imposta e la capacità contributiva, oltre la questione riguardante l’eventuale compensazione tra gettito stimato e gettito effettivo dell’imposta per i Comuni”.
“Con l’azione parlamentare messa in campo – spiegano Speranza, Antezza e Folino - e l’intervento del Cdm sull’Imu agricola, si sono compiuti dei passi avanti nei criteri di esenzione dell’Imu rispetto all’iniziale Dm del novembre scorso: si è passati da circa 1500 comuni a 3456 comuni esenti e a 655 unità per i comuni parzialmente esenti. Con gli emendamenti approvati al Senato, poi, le esenzioni sono state estese ai terreni agricoli e non coltivati delle isole minori e si è introdotta la detrazione di 200 euro per i terreni della ‘Collina svantaggiata’”.
“Nonostante questo – continuano Speranza, Antezza e Folino - restano appunto delle questioni aperte. Per questo, anche su sollecitazione dei sindaci dei territori interessati e delle associazioni agricole, e impossibilitati a procedere a ulteriori modifiche per la scadenza del termini del decreto, abbiamo presentato come gruppo Pd Ordini del giorno, anche a nostra firma, che hanno impegnato il governo a riconsiderare i criteri di esenzione introdotti per estenderne l’applicabilità anche ai terreni che si trovano in zone svantaggiate, non ricomprese tra i Comuni montani e parzialmente montani; a disporre la riapertura dei termini per l’accesso ai mutui senza interessi con la Cdp; a estendere l’esenzione ai piccoli proprietari, anche non agricoltori, di terreni per autoconsumo familiare o che li abbiano ceduti a imprenditori agricoli nonché agevolare le cooperative sociali, le aziende condotte da giovani, o quelle colpite da eventi alluvionali o fitopatie; ripristinare le agevolazioni Irap per il comparto primario”.
“Da parte nostra, continueremo il nostro lavoro parlamentare per rivedere, assieme al governo, l’intera materia e creare migliori condizioni per rilanciare il settore agricolo e agroalimentare”, concludono Roberto Speranza, Maria Antezza e Vincenzo Folino.
"Lo strumento del question time non poteva naturalmente essere esaustivo di fronte alla portata e alla complessità della vicenda, per come si è venuta esplicando e per come si va dipanando. Serve una riflessione più complessiva e più profonda, perché oggi il ministro Lupi ha di fatto confermato la bontà delle nostre osservazioni circa la fallacità della norma obiettivo, dell'allegato infrastrutture e dell'unità tecnica di missione come più volte gli avevamo fatto presente in sede di commissione senza ricevere sostanziali riscontri. Se la conseguenza di tutto ciò che sta avvenendo è la riconsiderazione di metodi e meccanismi con i quali in questi ultimi quindici anni si è impostata la politica dei lavori pubblici in Italia, ne prendiamo evidentemente atto positivamente essendo da tempo quanto richiesto dal Pd. Detto ciò, vi sono nella vicenda questioni più complesse e ben più articolate che rimandano a valutazioni di carattere più ampio e più profondo che dovranno essere fatte, non essendo esauriente quanto oggi espresso in Aula per le ragioni ricordate".
Lo dichiara in una nota l'on. Enrico Borghi, capogruppo Pd in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati.
"Invitiamo il governo a valutare la possibilità, nell’ambito dei prossimi interventi di natura fiscale che intende approvare, di estendere l’esenzione dal pagamento dell’IMU agricola per quei terreni ricadenti nelle suddette aree SIN". Lo dichiara il deputato Pd, Emanuele Cani.
"Le aree SIN sono quelle aree contaminate classificate pericolose dallo Stato Italiano e che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e delle acque superficiali e sotterranee; come facilmente intuibile pagare l’IMU agricola per un terreno ubicato in un area SIN in cui sono in atto o attesi processi di bonifica rappresenta una evidente contraddizione", prosegue il deputato.
"Riteniamo quindi che la questione sia di particolare urgenza per cui chiediamo al governo di intervenire", conclude Cani.
La vice presidente della Camera: solidarietà e vicinanza alle vittime dell’attentato a Tunisi
“Ha fatto molto bene, il Presidente Renzi, ad aprire il suo intervento in Aula sull'orribile attentato terroristico in Tunisia, e sui sentimenti di solidarietà e di vicinanza che dobbiamo esprimere alle persone colpite e al governo tunisino. Così come ha fatto bene a rivendicare i primi risultati e i primi segnali di fiducia che si cominciano a registrare in Italia e in Europa, ringraziando il Parlamento per il lavoro fatto in questi ultimi mesi ”.
Lo dice la vice presidente della Camera, Marina Sereni, commentando il dibattito nell’aula di Montecitorio seguito dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio in vista del prossimo Consiglio Europeo.
“La partecipazione al Consiglio Europeo rappresenta ormai da tempo per il Parlamento italiano un'occasione periodica di approfondimento e di discussione sui principali punti dell'agenda che le Autorità di Bruxelles sono chiamate a trattare– continua - . Per questo mi sembra incomprensibile la polemica che FI e altre opposizioni hanno voluto esprimere oggi in Aula negando il lavoro che il nostro Paese ha svolto nel semestre di presidenza dell'Unione Europea, che indubbiamente ha contribuito ad aprire una fase nuova nelle politiche economiche dell'Unione, e rinunciando così alla possibilità di un confronto costruttivo che possa rafforzare l'impegno italiano in quel consesso”.
“Spingere per un piano di investimenti europei significativo e tempestivo, chiedere un approccio innovativo sul tema dell'energia, che tenga insieme sicurezza, efficienza, ambiente e completamento del mercato interno, adoperarsi per un impegno efficace dell'Unione Europea nelle aree di crisi aperte a cominciare dalla Libia e dall'Ucraina: su questi punti sarebbe normale e utile – conclude - al Paese che il Parlamento facesse sentire una larga condivisione e un sostegno più ampio possibile all'azione del Governo”.
Istituire presso il ministero dell’Agricoltura un tavolo di confronto per il settore agricolo della Calabria,ì come chiesto anche dalle organizzazioni di categoria, per affrontare le questioni che riguardano il futuro di questo comparto strategico per questo territorio e per verificare la possibilità di introdurre elementi di flessibilità, anche in termini fiscali ed evitare ulteriori penalizzazioni. Lo chiede la deputata Pd Stefania Covello, commissione Agricoltura, in un ordine del giorno dove si legge: “Il nuovo sistema di esenzione del Dl sull’IMU agricola è meno restrittivo rispetto alla versione iniziale grazie alle modiche apportante in sede di conversione in legge: si è passati dai 1.498 comuni prima esenti, agli attuali 3.546 considerati totalmente esenti; aumentati anche i comuni parzialmente esenti, pari a 655 unità. Ulteriori esenzioni saranno dall’anno 2015 per i terreni di collina svantaggiata, ubicata in circa 1.600 comuni, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola, disponendo una detrazione di 200 euro dell'IMU dovuta. Queste misure hanno portato così a circa 5.500 il numero dei comuni che godono di esenzione relativamente all’imposta IMU agricola.
“Tuttavia – precisa Covello - tutto questo non è sufficiente e il mondo agricolo è attraversato da una stratificazione normativa che si è registrata nel corso degli anni ha reso profondamente inique e in alcuni casi vessatorie ai danni di alcuni settori del mondo agricolo. Spesso risultano penalizzati anche chi non ha reddito e che vive lontano dal possedimento perché magari emigrati e con terreni lasciati in eredità e improduttivi. A farla da padrone è l’incertezza normativa con applicazione di imposte legate anche a strutture che non sono abitazioni ma solo ricovero attrezzi costituendo un ulteriore aggravio per i proprietari”.
“Occorre dunque – conclude Covello - una profonda revisione dell’impianto fiscale in materia di agricoltura in particolare per la Calabria e il Mezzogiorno”
Adesso rapido esame del testo da parte dell’Aula
“Oggi la commissione Affari sociali ha terminato l’esame degli emendamenti al testo base sulla legge delega per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale. Nelle settimane passate è stato fatto un lavoro importante e approfondito con l’audizione di più di 50 soggetti. Ci auguriamo che si possa passare all’esame dell’aula in tempi brevi”. Lo dice Donata Lenzi capogruppo Pd in commissione Affari sociali e relatrice al provvedimento.
“Il Terzo settore - prosegue Lenzi - ne esce rafforzato e la definizione stessa di questo importante comparto della società è più precisa di quanto fosse fino ad oggi. Si delega il governo a fare un codice del Terzo settore e a omogeneizzare e unificare gli attuali registri per arrivare ad un unico registro. Vengono anche rafforzate le funzioni in capo al ministero del Lavoro. Particolare attenzione è posta al rilancio del servizio civile che proprio in questi giorni ha visto l’emanazione del bando per 30mila giovani e al rilancio dell’impresa sociale”.