"E' un'ottima notizia che Poste Italiane abbia avviato un programma per mettere a disposizione il wi-fi gratuito negli uffici postali". Lo afferma Sergio Boccadutri, deputato del Pd, primo firmatario della proposta di legge per l'introduzione del wi-fi in tutti gli esercizi commerciali con almeno 2 dipendenti e 100 metri quadri. "Finalmente inizia a farsi strada l'idea che introdurre la possibilità di collegarsi ad Internet sia necessario per il progresso e il cambiamento del Paese. Questa consapevolezza deve affermarsi sempre di più anche nella Pubblica Amministrazione. Infatti si tratta di una modalità concreta di combattere il digital divide, ancora molto alto in Italia, che oggi è diventato un vero fattore di esclusione sociale”, conclude il deputato democratico.
Ci auguriamo che i colloqui di Rabat che Bernardino Leon sta portando avanti per la pacificazione della Libia possano arrivare a un punto di svolta. Pur consapevoli della complessità del conflitto, siamo convinti che bisogna percorrere con tenacia la strada della diplomazia e per questo appoggiamo e continueremo a sostenere ogni sforzo dell’inviato dell’Onu. Soltanto una stabilizzazione della Libia e del Mediterraneo potrà essere garanzia per l’Europa di maggiore sicurezza e l’Italia sta lavorando perché diventi una priorità della comunità internazionale.
Lo afferma Andrea Manciulli, vicepresidente della commissione Esteri della Camera e capo della delegazione italiana presso l'Assemblea della Nato.
“Abbiamo la legge che tutela l’olio, ma rischiamo di non avere l’olio da tutelare se il Governo non decide di affrontare con strumenti eccezionali la gravissima crisi produttiva che ha colpito il settore”. Lo afferma l’on. Colomba Mongiello, vice presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione, anticipando uno dei temi dell’intervento che svolgerà domani all’inaugurazione di Olio Capitale: una delle più importanti rassegne fieristiche sull’olivicoltura, in programma a Trieste dal 7 al 10 marzo.
“E’ un onore essere stata scelta per aprire questo importantissimo evento – spiega Mongiello - e sarà un piacere confrontarmi con le centinaia di produttori provenienti praticamente da tutta Italia e da molti Paesi esteri. La meritatissima fama dell’extravergine Made in Italy si deve alla loro caparbietà ed ai loro investimenti in ricerca e innovazione produttiva, gli stessi che il Parlamento ha voluto difendere e valorizzare con la ‘salva olio’.
La legge è, finalmente, entrata in vigore nella sua interezza e sta riscontrando ulteriori apprezzamenti particolarmente da parte di chi è in prima linea nella battaglia ingaggiata contro gli agro pirati. In una recente audizione della Commissione d’inchiesta magistrati e Forze dell’Ordine hanno proposto che alcune norme della ‘salva olio’ siano inserite nel codice penale, mentre altre dovrebbero essere utilizzate per tutelare altre produzioni e filiere danneggiate da contraffazione e italian sounding.
Ma il nostro compito – prosegue – non è solo reprimere le frodi. Dobbiamo sostenere la filiera olivicola, particolarmente in questa drammatica congiuntura negativa, con interventi mirati di supporto all’innovazione produttiva ed alla commercializzazione.
E’ quanto la Commissione Agricoltura della Camera ha chiesto con una mozione che, mi auguro, il Governo voglia accogliere e portare a compimento il più rapidamente possibile.
E’ un obiettivo strategico da cogliere – conclude la deputata Pd – ancor più nell’anno dell’Expo dedicato ai temi dell’alimentazione e della sicurezza alimentare, che Olio Capitale ha sempre promosso per valorizzare l’extra vergine Made in Italy”.
La vice presidente della Camera: importante la discussione sul riordino delle banche popolari
“È significativo che proprio oggi, mentre tutto è pronto per il lancio del Quantitative easing deciso nei mesi scorsi da Mario Draghi, alla Camera si avvii la discussione generale sul decreto di riordino delle Banche Popolari. Perché questo collegamento? Non solo perché parliamo di banche. In questi lunghi anni di crisi l'istituzione europea che ha contribuito più e meglio a tirar fuori dalla recessione l'Eurozona si è dimostrata senza dubbio la BCE. Rafforzando il suo ruolo e scegliendo mosse coraggiose per salvare la moneta unica e sostenere le potenzialità di investimento e crescita degli Stati membri. Certo è stato necessario di volta in volta trovare compromessi e punti di equilibrio tra posizioni anche molto distanti. Ma tant'è, oggi si cominciano a veder chiaramente i frutti di questa politica e l'Italia è pronta a beneficiarne proprio perché in questi anni duri, e in particolare in questi ultimi dodici mesi, si sono avviate delle riforme serie”.
Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni.
“Se Draghi ha potuto battere le resistenze dei Paesi più forti è anche perché l'Italia e altri Stati membri hanno mantenuto gli impegni presi, non soltanto tenendo sotto controllo i conti pubblici ma anche cercando di aggredire i punti di debolezza del nostro sistema – continua - . È dentro questa cornice che dobbiamo esaminare il provvedimento che oggi parte alla Camera: una trasformazione delle grandi Banche Popolari che non intende affatto liquidare un patrimonio ideale ed economico quale è quello dell'esperienza cooperativa, quanto piuttosto una presa d'atto della necessità di distinguere Banche che di popolare hanno mantenuto solo la denominazione da quel tessuto di piccole realtà - popolari e di credito cooperativo - che hanno mantenuto un rapporto con il territorio e finalità chiaramente solidaristiche. E, anche per queste, la possibilità di aprire una fase nuova di autoriforma che le rafforzi e le renda capaci di vivere nella dimensione europea senza perdere identità e funzione”.
“Occorre lavorare con unità e determinazione per attuare le misure per contrastare le discriminazioni di genere che ancora caratterizzano in modo negativo il nostro paese.
E’ un lavoro articolato che richiede sia interventi concreti sul terreno dell’ occupazione femminile, della conciliazione e del contrasto alla violenza, sia sul piano culturale e simbolico. E’ un obiettivo che in Italia, diversamente da molti paesi europei, ha incontrato forti e diffuse resistenze. Sono stati fatti passi avanti importanti : questo parlamento ha una forte rappresentanza femminile e, per la prima volta, abbiamo un esecutivo composto per metà da donne che ha fatto della parità di genere uno degli obiettivi prioritari.
Ora, alla vigilia dell’8 marzo, andiamo avanti. Occorre impegnarsi ancora e molto per cambiare le difficili condizioni di vita delle donne : solo uno forte sforzo trasversale consente di ridurre il gender gap che ancora ci separa dall’Europa”.
Lo ha dichiarato la deputata Pd Fabrizia Giuliani, membro del comitato direttivo e componente della commissione Giustizia.
Piena condivisione della presidente Boldrini
“Sarebbe una cosa molto bella se, nell’anno del 70° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo, l’Aula della Camera potesse ospitare – seduti insieme ai deputati – quegli italiani che consentirono alla democrazia di tornare a vivere. I partigiani, che combatterono per la libertà, e che, meno che ventenni, scelsero il sacrificio non per se stessi, ma in nome di una cosa semplice e grande: ideali. Di pace, libertà, democrazia. Ne ho parlato con la Presidente della Camera Laura Boldrini, che ha accolto l’idea con autentica condivisione e disponibilità. Sarebbe – secondo me – un’iniziativa di grande significato, di riaffermazione dei valori condivisi e fondanti della Costituzione e del nostro Paese”.
E’ quanto propone Walter Verini, capogruppo del Pd nella commissione Giustizia di Montecitorio, il quale spiega: “Spero davvero che, insieme alle organizzazioni e alle associazioni dei partigiani, questa idea possa vivere, magari proprio nella settimana del 25 Aprile. E sarebbe bello se, tra i giovani partigiani di settanta anni fa, ci fosse anche il novantenne folignate Enrico Angelini, che proprio l’altro ieri è tornato nei luoghi dove combatté durante la Resistenza per cancellare scritte neofasciste e svastiche”.
"E' stato approvato l'emendamento sull'"IIT" all'interno del decreto Investment Compact". Lo dichiara Lorenzo Basso, primo firmatario dell'emendamento.
"In questo modo si conferisce alla Fondazione Istituto italiano di Tecnologia - IIT la possibilità di costituire o partecipare a startup innovative e altre società anche con soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri, che nascono dai propri laboratori, come avviene nella maggior parte dei grandi istituti di ricerca del mondo. Questo aiuterà i giovani ricercatori che hanno necessità di forti investimenti iniziali per sostenere la nascita di startup in prevalenza incentrate su brevetti hardware", aggiunge Basso.
"Nel caso in cui la realizzazione di progetti in settori tecnologici strategici avvenga grazie ai contributi pubblici, la Fondazione può destinare a tale realizzazione una quota fino ad un massimo del 10 per cento dell'assegnazione annuale, previa autorizzazione del Miur di concerto con il Mef", prosegue il deputato.
"Con l'approvazione di questa norma si rafforza la capacità dell’Istituto Italiano di Tecnologia di valorizzare i propri brevetti, generando innovazione industriale e occupazione. Un passo avanti per favorire lo sviluppo tecnologico dell'Italia", conclude il deputato.
La coordinatrice speciale degli Osservatori: E’ un Paese provato da non lasciare solo
“L'Osce deve continuare ad essere in prima linea nel tentativo di costruire le basi di una sana democrazia in Tajikistan. Ho partecipato in qualità di coordinatrice speciale degli Osservatori elettorali dell’Osce alle elezioni parlamentari che si sono svolte nel Paese asiatico il primo marzo. La giovane Repubblica tajika ha alle sue spalle una storia travagliata: ottenuta l’indipendenza dopo lo sgretolamento dell' Urss, ha vissuto una sanguinosa guerra civile a partire dal 1992 fino al 1997. Paese bellissimo, il Tajikistan è anche estremamente povero e fatica a riprendersi dalle ferite della guerra con un sistema industriale e commerciale fragile e con infrastrutture, ereditate dall'Urss, devastate dalle operazioni militari. Per la sua delicata posizione geografica e geopolitica (è una via di passaggio anche per i commerci illegali) la comunità internazionale è presente con circa 500 osservatori (Osce, Parlamento europeo, Comunità Economica Euroasiatica, Shanghai Cooperation Organization). Queste elezioni hanno rappresentato un duro banco di prova per la giovane democrazia nella quale ha vinto il Partito Popolare Democratico del Presidente Rahmon in un quadro di palesi irregolarità elettorali. L'educazione alla democrazia - conclude la deputata - è un processo graduale e per questo il Tajikistan non va lasciato solo”.
Così Marietta Tidei, deputata del Partito Democratico, membro dell’Osce.
“Se c’è una caratteristica della Commissione che ho l’onore di presiedere è proprio la capacità di confrontarsi nel merito dei provvedimenti, con l’obiettivo del bene comune e non degli interessi di parte. Lo abbiamo già fatto molte volte dall’inizio della legislatura, anche con l’apporto dei deputati del Movimento 5 Stelle, e continueremo in questa direzione ogni volta che sarà possibile”. Lo dichiara in una nota Michele Meta, deputato Pd e Presidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei deputati.
Grosseto ospiterà un convegno nazionale sulle prospettive del turismo, organizzato dal gruppo parlamentare Pd della Camera dei deputati. L’appuntamento – Il ruolo del turismo per la crescita e il lavoro – è per sabato 7 marzo alle 9.30 nella sala del centro sociale della Fondazione Il Sole, in Viale Uranio 40.
Nell’occasione si discuterà del ruolo del turismo nella nostra economia e delle strategie nazionali da adottare dopo l’approvazione della “Legge Art bonus”.
Interverranno al convegno: il sindaco della città Emilio Bonifazi; i deputati Gianluca Benamati, Luca Sani e Luigi Taranto; il coordinatore nazionale dell’area turismo di Confcommercio, Alberto Corti; il presidente nazionale di AssoHotel (Confesercenti), Filippo Donati: Andrea Giannetti, del Consiglio nazionale di Federturismo (Confindustria) e Giovanni Lolli, coordinatore degli assessori regionali del turismo.
“Ci auguriamo che notizie come l’allarme lanciato oggi dalla Coldiretti sulla produzione di falsi Parmigiano Reggiano e Grana Padano nel mondo, che ha sorpassato per la prima volta quella degli originali nel 2014, siano la coda di un sistema illegale che è prosperato per troppi anni e contro il quale l’attuale governo e il Parlamento hanno finalmente dichiarato guerra fin dal primo momento”. Lo ha dichiarato la deputata Pd Colomba Mongiello, vicepresidente della commissione contro le contraffazioni, che aggiunge: “Stiamo facendo davvero tanto in difesa del made in Italy, dal no agli Ogm, alla battaglia per le etichettature sempre più trasparenti, dal piano di contrasto all’ italian sounding, all’attenzione ai trattati internazionali come il TTIP, con gli Stati Uniti. Misure fondamentali in difesa del made in Italy. Non dobbiamo tuttavia abbassare la guardia, ancora molto c’è da fare per arrivare a sconfiggere il mondo della contraffazione. Ora – conclude Mongiello – bisogna lavorare al ripristino dello stabilimento di produzione”
“La notizia che la produzione di falsi Parmigiano Reggiano e Grana Padano nel mondo ha sorpassato, per la prima volta, quella degli originali, oltre ad amareggiarci, ci fa riflettere e ci rende ancora più determinati nella lotta alle frodi alimentari, a continuare nella strada intrapresa da governo e Parlamento che ci inchioda a responsabilità precise nella difesa del Made in Italy”. Lo ha dichiarato il deputato Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in commissione Agricoltura, che aggiunge: “Per il governo Renzi la tutela del made in Italy è stata da subito una priorità. Ricordo il piano per l’internazionalizzazione del made in Italy, di 260 milioni di euro, di pochi giorni fa, che prevede il coordinamento dei ministeri guidati da Gentiloni, Padoan, Lupi e Martina; la battaglia portata avanti nella Ue per riconoscere agli stati membri la libertà di dire no agli Ogm; l’attenzione del Governo ai trattati internazionali come il TTIP, che dovrà prevedere norme riguardo ai prodotti tipici Dop e Igp”.
“Voglio inoltre ricordare – prosegue Oliverio – le norme più stringenti sull’etichettatura dei prodotti, che dovranno riguardare anche il latte italiano che dobbiamo difendere dalle contraffazioni combattendo le speculazioni e intervenendo sul problema del crollo del prezzo. Proprio in questi giorni – conclude – in commissione Agricoltura abbiamo dato il via a una serie di approfondite audizioni dei soggetti del settore caseario per affrontare tutte le anomalie che si evidenziano lungo la filiera e per affrontare la grave crisi in vista della fase di superamento delle quote latte che tanti danni hanno creato al nostro Paese”.
“E’ pienamente condivisibile la strada intrapresa dal ministro Gentiloni, intervenuto oggi in occasione delle audizioni al Comitato Schengen, di costruire una via negoziale per risolvere la crisi libica e, di conseguenza, la questione dei flussi migratori. Sono tre i punti fondamentali sui quali si concentra l’azione del governo: il primo riguarda il rafforzamento delle trattative in Marocco per la risoluzione della crisi libica che giunga alla costituzione di un governo stabile ed unitario. Il secondo punto riguarda il potenziamento dell’operazione Triton, prima significativa missione europea, con un maggiore coinvolgimento di tutti i Paesi della Ue e il potenziamento delle frontiere esterne di Schengen con una più attiva collaborazione tra le varie polizie nazionali. Ed ,infine, il terzo punto relativo alla conferenza di Khartoum e all’accordo di Rabat per intensificare il dialogo con i paesi sub sahariani e del Corno d’Africa. Ci auguriamo che attraverso la via del dialogo e dei negoziati si arrivi presto a dare risposta alle delicate questioni che interessano l’area del Mediterraneo”.
Lo dichiara il deputato dem Giorgio Brandolin, vicepresidente del Comitato Schengen riunitosi oggi alla presenza del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.
“L’allarme lanciato oggi dal sindaco Pisapia sul futuro delle città metropolitane per via dei debiti che si trovano ad ereditare troverà in noi parlamentari milanesi del Partito democratico una risposta politica rapida ed incisiva. Ci faremo tramite con il Governo perché questo appello non rimanga inascoltato e perché l’attuazione delle città metropolitane prevista da una legge di questo parlamento possa attuarsi con tutte le risorse necessarie”.
Così Emanuele Fiano, deputato milanese e componente della Segreteria nazionale del Pd, dopo l’appello lanciato dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, sulla necessità di interventi sulla Città Metropolitana.
Presentata interrogazione alla Presidenza del Consiglio su vicenda del Parma Fc
"Assumere una iniziativa urgente per arrivare a una rapida soluzione della vicenda, anche in considerazione degli emergenti risvolti giudiziari, al fine di salvaguardare la dignità della città e del mondo del calcio, nonché gli attuali livelli occupazionali della società Parma F.C.".
- E’ quanto chiedono i deputati di Parma Giuseppe Romanini e Patrizia Maestri in un’interrogazione presentata alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Nell’atto parlamentare i due deputati ripercorrono le tappe di una vicenda che sta scuotendo cittadini e sportivi. -
“E’ una ferita che ogni giorno viene rinnovata con fatti e notizie sempre più pesanti a partire da quelle giudiziarie – spiegano Romanini e Maestri – Quanto sta accadendo è talmente deflagrante per il nostro territorio e per l’Italia sportiva che ad ogni livello bisogna impegnarsi per una soluzione e per adottare misure tali da impedire simili vicende. L’auspicio è che tutto venga alla luce, che si individuino i responsabili e si possa ripartire a Parma, nel calcio, su basi sane con imprenditori interessati a fare il bene della città e della squadra”.
"L’interrogazione ripercorre gli ultimi mesi del Parma FC. Sopravvissuta al fallimento della Parmalat, la squadra di calcio è stata acquistata nel 2007 da Tommaso Ghirardi, che ne è stato il presidente fino al 16 dicembre 2014. Difficile la situazione finanziaria: dall'ultimo bilancio depositato la società conta un debito tributario di 16 milioni 746mila euro e debiti consistenti anche verso il Comune di Parma. Nel testo si riportano anche i fatti giudiziari: la Procura di Parma che chiede il fallimento del Parma Fc per inadempienze fiscali e apre anche un fascicolo per bancarotta fraudolenta e due giorni fa il comandante della Guardia di Finanza e il suo vice che vengono messi sotto inchiesta per omissione di atti d’ufficio e, sembra, assegnati ad altra sede. Alla luce di quanto accaduto - concludono Romanini e Maestri - ci aspettiamo che la Presidenza del Consiglio dei Ministri valuti ulteriori e nuove misure nell’ambito delle regole dello sport tali da impedire che analoghe circostanze, purtroppo non nuove al mondo del calcio, possano ripetersi nel futuro”