Presentata interrogazione alla Presidenza del Consiglio su vicenda del Parma Fc
"Assumere una iniziativa urgente per arrivare a una rapida soluzione della vicenda, anche in considerazione degli emergenti risvolti giudiziari, al fine di salvaguardare la dignità della città e del mondo del calcio, nonché gli attuali livelli occupazionali della società Parma F.C.".
- E’ quanto chiedono i deputati di Parma Giuseppe Romanini e Patrizia Maestri in un’interrogazione presentata alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Nell’atto parlamentare i due deputati ripercorrono le tappe di una vicenda che sta scuotendo cittadini e sportivi. -
“E’ una ferita che ogni giorno viene rinnovata con fatti e notizie sempre più pesanti a partire da quelle giudiziarie – spiegano Romanini e Maestri – Quanto sta accadendo è talmente deflagrante per il nostro territorio e per l’Italia sportiva che ad ogni livello bisogna impegnarsi per una soluzione e per adottare misure tali da impedire simili vicende. L’auspicio è che tutto venga alla luce, che si individuino i responsabili e si possa ripartire a Parma, nel calcio, su basi sane con imprenditori interessati a fare il bene della città e della squadra”.
"L’interrogazione ripercorre gli ultimi mesi del Parma FC. Sopravvissuta al fallimento della Parmalat, la squadra di calcio è stata acquistata nel 2007 da Tommaso Ghirardi, che ne è stato il presidente fino al 16 dicembre 2014. Difficile la situazione finanziaria: dall'ultimo bilancio depositato la società conta un debito tributario di 16 milioni 746mila euro e debiti consistenti anche verso il Comune di Parma. Nel testo si riportano anche i fatti giudiziari: la Procura di Parma che chiede il fallimento del Parma Fc per inadempienze fiscali e apre anche un fascicolo per bancarotta fraudolenta e due giorni fa il comandante della Guardia di Finanza e il suo vice che vengono messi sotto inchiesta per omissione di atti d’ufficio e, sembra, assegnati ad altra sede".
"Alla luce di quanto accaduto - concludono Romanini e Maestri - ci aspettiamo che la Presidenza del Consiglio dei Ministri valuti ulteriori e nuove misure nell’ambito delle regole dello sport tali da impedire che analoghe circostanze, purtroppo non nuove al mondo del calcio, possano ripetersi nel futuro”.
"La materia del roaming è molto complessa e le semplificazioni non servono". Lo afferma Sergio Boccadutri, deputato del Pd, commentando le decisioni del Consiglio UE sul roaming. "È evidente - prosegue Boccadutri - che ci sono Paesi che accolgono turisti e altri meno: è del tutto ovvio, quindi, che gli operatori dei primi si troverebbero a farsi carico di un traffico maggiore rispetto ai secondi, con conseguenze sui costi di gestione e manutenzione. Detto questo, la decisione di dare agli utenti 5 minuti di telefonate, 5 sms e 5 MB per un massimo di 7 giorni è ridicola: a volte è meglio prendersi il tempo necessario per risolvere i temi aperti piuttosto che fare proposte che hanno solo il sapore della presa in giro", conclude il deputato democratico.
Le discriminazioni di genere frenano lo sviluppo e costano all’Italia una perdita di ricchezza potenziale del 15% (FMI). Basterebbe solo allinearci agli standard europei per vedere crescere il nostro Prodotto Interno Lordo del 7%. Per questo, per uscire dalla crisi attraverso politiche che sostengano la parità di genere, presenteremo martedì 10 marzo, presso la Sala Stampa della Camera dei deputati alle ore 14.30, un manifesto in 5 punti per raggiungere questo obiettivo”. Così in una nota congiunta le deputate Mara Carfagna (Fi), Fabrizia Giuliani (Pd) e Irene Tinagli (Pd).
“Il manifesto che verrà presentato martedì – spiegano le deputate – riguarderà le misure di conciliazione e condivisione, il tema degli sgravi fiscali per il reinserimento lavorativo, le norme antidiscriminazione per l’accesso al lavoro, e le strategie di contrasto alla violenza sulle donne. “Questa legislatura – scrivono le deputate di Forza Italia e Partito Democratico – è caratterizzata dal Parlamento più “rosa” della storia repubblicana italiana. Per questo – concludono – sentiamo la responsabilità di non perdere la grande opportunità di portare avanti un’azione condivisa cha vada oltre i confini delle culture politiche e dei partiti. Così è avvenuto per le conquiste civili che hanno segnato l'avanzamento delle donne e del paese”.
"Agire presto e non lasciare nulla di intentato. Per questo accogliamo e sosteniamo l’appello del Senato americano che chiede all’Europa di istituire una task force contro l’antisemitismo. I recenti attentati di Parigi e Copenaghen hanno colpito e sconvolto due grandi comunità, ma ogni giorno e da anni ormai parole e gesti antisemite, spesso violenti, oltraggiano cittadini ebrei in molte capitali europee.
Siamo convinti che un lavoro serio sulla cultura della tolleranza e della differenza, accanto a un’opera di controllo e repressione di comportamenti razzisti e fanatici, possono rappresentare la strada migliore per difendere le comunità ebraiche, ma anche per gestire la convivenza tra culture, religioni e opinioni diverse.
Siamo certi che Federica Mogherini, Alto rappresentante per la sicurezza europea, ben conoscendo anche la situazione italiana, si adopererà per accogliere questo importante appello".
Lo hanno dichiarato Emanule Fiano, Andrea Manciulli e Lia Quartapelle, Gruppo Partito Democratico, Camera dei Deputati.
“Il calcio italiano ormai è prigioniero di uno scandalo infinito. Se le notizie apparse recentemente sulla stampa trovassero riscontro ci troveremmo di fronte a un fatto gravissimo. L'ennesimo di una lunga serie”. Lo dichiara la deputata PD della Commissione Cultura Laura Coccia che aggiunge: “La Legge Melandri del 2008 stabilisce che la Lega di Serie A devolva una quota derivante dalla vendita dei diritti tv allo sviluppo dei settori giovanili delle società professionistiche, al sostegno degli investimenti per la sicurezza, anche infrastrutturale, degli impianti sportivi, e al finanziamento di almeno due progetti per anno finalizzati a favorire discipline sportive diverse da quelle calcistiche. Ebbene, pare che questi fondi non siano mai destinati a queste iniziative, ma a progetti che definire discutibili è un eufemismo”.
“Per queste ragioni – conclude la deputata Pd – ho presentato un'interrogazione urgente. Mi sembra impossibile che, a fronte di questa ennesima sconcertante ipotesi, nessuno chieda conto agli interessati delle ragioni per cui si agisca in questo modo”.
“Aiutare il progresso tecnologico, scientifico e, quindi, economico del Paese, sostenendo le Pmi che investono in innovazione, ricerca e sviluppo”. E’ l’obiettivo a cui puntano gli emendamenti al dl banche, presentati dai deputati del Partito Democratico Lorenzo Basso, Chiara Scuvera e Cristina Bargero, e accolti dalle Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera.
“I nostri emendamenti – spiegano Basso, Scuvera e Bargero – mirano a incentivare i processi d’innovazione delle Pmi e quindi la loro competitività in due modi. Da un lato, intervenendo sui requisiti necessari alla qualifica di ‘Pmi innovativa’, che verranno determinati anche in relazione al volume di spesa in innovazione, oltre che in ricerca e sviluppo. Dall’altro, aiutando le imprese innovative a superare la fase critica successiva al periodo di avvio, momento nel quale molte Pmi, benché dotate di un modello aziendale solido e con valide prospettive di crescita, non riescono a generare rendimenti e quindi ad attrarre da sole finanziamenti privati”.
“Soddisfazione, quindi, per l’accoglimento di alcuni emendamenti che daranno il loro contributo al progresso tecnologico, scientifico ed economico del nostro sistema produttivo”, concludono Lorenzo Basso, Chiara Scuvera e Cristina Bargero.
"Il voto in Commissione sulla riforma della prescrizione offre all'aula di Montecitorio un testo importante che rappresenta un segnale atteso da tempo dal mondo della giustizia e da tutto il Paese: garantire il più possibile che i reati di corruzione possano conoscere un procedimento ed una sentenza definitiva senza essere prescritti. Le norme licenziate dalla Commissione, insieme a quelle che il Senato sta discutendo e approvando in materia di lotta alla corruzione, garantiscono tutto questo e sono importanti soprattutto di fronte alla drammatica estensione nel Paese del fenomeno dei reati di corruzione, spesso scoperti molto tempo dopo il momento in cui sono commessi. Il dibattito è stato intenso e ricco e ha visto confrontarsi, anche all'interno della maggioranza, orientamenti diversi. É naturale: si tratta di temi delicati ma sono
certo che il prosieguo del confronto consentirà sintesi e avvicinamenti. giusto riconoscere che la Commissione giustizia della Camera, ancora una volta, ha fatto un buon lavoro".
Così il capogruppo del Pd in commissione Giustizia Walter Verini dopo il voto al testo di riforma della prescrizione.
“Raggiungere intese con Regioni e Enti Locali sulla finanza locale e tradurle, laddove non bastino gli atti amministrativi, in norme, anche con un decreto legge ad hoc, e accelerare il confronto sulla local tax, essenziale per dare stabilità e certezze ai Comuni. Queste sono le nostre principali sollecitazioni al Governo in materia di finanza locale”. Così Maino Marchi, capogruppo Pd nella commissione Bilancio, durante il question time di oggi a Montecitorio con il Ministro Padoan.
“Inoltre occorre affrontare – ha aggiunto Marchi – la questione dei 625 milioni di euro collegati ai tetti per le aliquote TASI assegnati nel 2014 per l’invariabilità del gettito, non riconfermati per il 2015”.
“Sono particolarmente soddisfatto del lavoro che siamo riusciti a fare in Commissione Difesa, ottenendo non solo la sede legislativa, ma anche un ampio consenso alla nostra proposta approvata oggi alla unanimità con il pieno sostegno del Governo. Con le modifiche al codice dell'ordinamento militare in materia di limiti all'assunzione di ufficiali in pensione presso imprese operanti nel settore della difesa si potranno sicuramente evitare conflitti di interesse e aumenteranno la trasparenza e l’efficienza tanto del sistema delle forze armate che delle industrie del settore. Davanti a questo importante risultato, confidiamo che anche il Senato, che deve dare ora il via libera definitivo alla legge, sarà animato da una sensibilità affine a quella che ha guidato i lavori alla Camera”.
Così Carlo Galli, deputato del Pd primo firmatario della proposte di legge di cui è stato relatore in Commissione Giorgio Zanin.
“I criteri di concessione della garanzia della Spa “salva imprese” saranno definiti entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del dl Banche”.
- Lo rendono noto il deputato Pd Vinicio Peluffo e il senatore del gruppo Misto Luis Alberto Orellana, dopo l’approvazione da parte delle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera di un emendamento condiviso, che prevede la riforma delle banche popolari. -
“L’emendamento – spiegano i parlamentari – ponendo un limite temporale all’emanazione del decreto del presidente del Consiglio dei ministri, che dovrà stabilire i criteri di concessione della garanzia pubblica e gli obblighi dei beneficiari della garanzia verso lo Stato, consente che già entro maggio le aziende in crisi siano in grado di autovalutare se hanno i requisiti per ambire al sostegno della Spa per la patrimonializzazione e la ristrutturazione delle imprese”.
“Siamo soddisfatti – concludono Peluffo e Orellana – perché vengono definiti tempi certi per l’applicazione di un provvedimento che darà respiro alle imprese in crisi e ne permetterà il rilancio”.
“Riforma del servizio pubblico. La Rai bene comune”. E’ il titolo della Proposta di Legge presentata oggi alla Camera dai deputati Giuseppe Civati, Nicola Fratoianni, Arturo Scotto, Sandra Zampa, Annalisa Pannarale e Luca Pastorino.
L’obiettivo è quello di tutelare un bene comune caratterizzato dalla promozione dello sviluppo democratico, sociale, culturale e dei diritti umani di ogni società tutelando il diritto dei cittadini a ricevere e diffondere informazioni, idee ed opinioni garantendo un accesso non discriminatorio.
Il servizio pubblico, si legge, deve essere svolto in piena autonomia ed indipendenza editoriale, amministrativa e finanziaria. Nessun decreto quindi ma un’intensa attività di confronto a livello parlamentare. “Il governo vuole fare in fretta sulla riforma della Rai? Io dico per una volta facciamo bene tramite un percorso che parta con la giusta autonomomia parlamentare dove tutte le forze si confrontino insieme per il bene comune – spiega Civati – Facciamo un lavoro di sostanza sulle cose di cui parliamo. Non mi sembra impossibile”. Un pensiero condiviso anche da Fratoianni: “Una questione così rilevante – argomenta – non deve essere sottratta al dibattito parlamentare. Ci sono tutte le possibilità di una discussione aperta. Per noi il servizio pubblico è un bene comune”.
Il deputato del Pd Marco Carra scrive al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per chiedere la convocazione urgente di un tavolo di confronto con i rappresentanti del territorio mantovano colpito dal sisma del maggio 2012. La lettera fa seguito all'impegno che il deputato si era preso con il presidente di della Lombardia, Roberto Maroni, all'incontro di Gonzaga il 5 febbraio scorso (alla presenza dei sindaci dei Comuni del Cratere e delle istituzioni coinvolte nella fase della ricostruzione post terremoto del 2012), di fare da tramite con il Governo.
Nell'occasione era emersa ancora una volta la carenza di fondi fino ad oggi messi a disposizione dal Governo per la ricostruzione del patrimonio pubblico e privato e una evidente differenza con i fondi nella disponibilità di territori confinanti appartenenti ad un’altra regione terremotata. Carra ricorda al premier Renzi che "a fronte dei 74 milioni di euro previsti per la ricostruzione del patrimonio pubblico per gli anni 2013 e 2014, ad oggi ne sono stati messi a disposizione 48. Per la ricostruzione del patrimonio privato sono già disponibili per il territorio mantovano 300 milioni, ma ne mancano almeno altrettanti.
"Chiedo pertanto - conclude il deputato Pd - la convocazione urgente di un tavolo di confronto nel quale le istituzioni locali, i rappresentanti del mondo del lavoro e dell’imprenditoria, le autorità ecclesiastiche e della vita civile del mantovano possano essere ascoltati circa gli ostacoli che l’insufficienza dei finanziamenti provoca sulla rinascita dei territori mantovani
“Nel metodo abbiamo chiesto a tutti i gruppi di contribuire con le loro proposte, nel merito abbiamo tenuto conto delle necessità di incidere sul reato di corruzione, e di corruzione in atti giudiziari, aumentando della metà il termine della prescrizione. Ricordo che la corruzione tra tutti i reati contro la Pubblica Amministrazione è quello più difficile da scoprire perché si fonda su un patto tra corrotto e corruttore. Di qui la necessità di un tempo lungo per la prescrizione del reato. Mi pare in definitiva che la posizione di Area popolare sia completamente incomprensibile”.
Così Sofia Amoddio, relatrice della riforma della prescrizione.
Oggi il Senato ha approvato il testo che introduce i reati ambientali nel nostro ordinamento. Il passaggio alla Camera dovrà essere rapido e su questo il Gruppo del Pd metterà il massimo impegno per arrivare così all’approvazione definitiva di una legge che aspettiamo da troppi anni. Si tratta davvero di una rivoluzione nell'azione di prevenzione e repressione dei reati contro l'ambiente e la salute dei cittadini. Finalmente con questa legge nessuno resterà più impunito.
Lo afferma Alessia Morani, vicepresidente del Gruppo Pd e componente della commissione Giustizia della Camera.
"Solo chi non conosce l'organizzazione del sistema dell'istruzione in Italia può pensare che sia facile assumere una decisione sulle vicende che riguardano la scuola. Per questo è preferibile qualche giorno in più per fare le cose nel modo migliore". Lo dichiara Il deputato Pd Umberto D'Ottavio, componente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione .
"Dal Consiglio dei Ministri di ieri è emerso un dato politico e culturale molto rilevante: la direzione di lavoro è quella del sostegno alla scuola dell'autonomia e, quindi, dotare le istituzioni scolastiche del personale necessario per raggiungere gli obiettivi del piano dell'offerta formativa. Cosa molto diversa dall'idea che per migliorare la didattica basta aggiungere un'ora di lezione di qualche materia con una visione centralistica dell'organizzazione della didattica.
Per questo - spiega il deputato - non si può stabilizzare un precario solo perché è in una graduatoria, ma bisogna partire da quello che serve alla scuola e non è detto che le graduatorie ad esaurimento siano sufficienti. Ma nella patria dei ricorsi gli aspetti giuridici non sono secondari".
"Come si può capire una scelta che non è solo tecnica, ma soprattutto politica ed è bene che sia frutto della più ampia condivisione. Il Parlamento - sottolinea il deputato democratico - già si è espresso con la legge di stabilità assegnando un miliardo di euro in più per il 2015 e tre miliardi dagli anni successivi per la "Buona scuola".
Appena il Governo presenterà un disegno di legge credo - conclude d'Ottavio - che le Commissioni di Camera e Senato saranno prontissime ad affrontare le questioni e dare le risposte che la scuola aspetta".