“La maxi operazione che ha smantellato la rete affaristico criminale costruita dalla ‘Ndrangheta tra la Calabria l’Emilia Romagna e la Lombardia è uno straordinario risultato nella lotta contro le infiltrazioni mafiose nel Nord Italia. Una realtà che non può essere più ignorata perché costituisce un centro di potere in grado di esercitare un pesante condizionamento nella vita della parte più ricca e dinamica del paese. Questa indagine, egregiamente condotta dalla Dda di Bologna e dall’Arma dei carabinieri, conferma lo stretto collegamento e l’unità d’azione tra la cosca Grande Acri di Crotone e le sue propagini extraregionali e rivela il salto di qualità delle attività illegali. Come in Lombardia, anche in Emilia Romagna la ‘Ndrangheta si configura come una vera e propria holding criminale, saldamente radicata e capace di mimetizzarsi nel tessuto dell’economia legale anche grazie ai rapporti con imprenditori amministratori e politici collusi. Questo nuovo volto delle mafie è la vera emergenza nazionale, a cui bisogna rispondere con una più efficace e penetrante opera di prevenzione”.
“Esprimo grandissima soddisfazione per l'approvazione da parte di Roma Capitale del registro delle Unioni Civili, un traguardo di civiltà che arriva dopo una lunga attesa e un grande lavoro in Consiglio comunale e nei Municipi”. Lo dichiara in una nota la deputata Ileana Piazzoni del Partito democratico.
“Roma garantirà finalmente uno strumento di riconoscimento per tutte quelle forme di convivenza e affettività che oggi non godono di pari diritti rispetto alle situazioni familiari sancite dal matrimonio. Questo obiettivo è stato raggiunto nonostante i sabotaggi vergognosi e sproporzionati messi in atto dalla destra, e nonostante l’opposizione oscurantista e provocatoria di certe sigle vicine alla stessa destra capitolina che hanno esposto striscioni omofobi in piazza del Campidoglio e persino in aula durante la seduta”.
“Anche per questo – prosegue la parlamentare Pd –, lo strumento del registro delle Unioni Civili è portatore di un valore simbolico e politico altissimo, poiché il cammino intrapreso da Roma Capitale potrà fare da traino al processo legislativo in tema di diritti civili, anche in Parlamento. Il Consiglio comunale capitolino e il sindaco Ignazio Marino hanno coraggiosamente portato avanti un coerente disegno di civiltà e di attenzione ai bisogni di tutti. Un ringraziamento particolare – conclude Piazzoni – va alla Consigliera Imma Battaglia che si è spesa enormemente per questo obiettivo, e alle associazioni che operano in difesa dei diritti delle persone omosessuali e transessuali, il cui impegno è stato fondamentale per il raggiungimento di questo importante traguardo”.
“Ancora una volta le regole dell’Unione europea creano difficoltà a un settore dell’ittica nel nostro Paese. Le nuove norme riguardo le vongole, col divieto di pesca al di sotto delle 0,3 miglia dalla fascia costiera e i nuovi minimi a 25 millimetri come taglia ammessa per poterle commercializzare rischiano di minare sviluppo e sopravvivenza di un comparto che vale 60 milioni di euro con 706 aziende attive”. L’allarme giunge dalla deputata Pd molisana del Pd Laura Venittelli, che sottolinea la gravità di questa novità regolamentare.
“Nell'Adriatico – prosegue - abbiamo consorzi che operano nella raccolta dei molluschi bivalvi che riescono a coniugare qualità e rispetto dell’eco-sistema marino, ma con questi parametri disposti in sede comunitaria si mettono a rischio redditività e competitività, con la prospettiva di un ridimensionamento anche dei livelli occupazionali . Confidiamo in un risolutivo intervento del sottosegretario alla Pesca Giuseppe Castiglione, che proprio a Termoli lo scorso 6 dicembre garantì d’impegnarsi anche per la valorizzazione del bacino della pesca del Medio Adriatico”.
“Sono – conclude Venittelli - in palese disaccordo con questa politica europea e sin d’ora sollecito il governo affinché si batta per salvaguardare un settore che, come quello ittico, già in crisi in Italia e nell’Adriatico”.
“Con l'approvazione in Senato dell'Italicum, finalmente si volta pagina, dopo 8 anni segnati dal conflitto sul Porcellum, una elettorale inadeguata a rappresentare il Paese”. Lo dichiarano le deputate democratiche Fabrizia Giuliani e Daniela Gasparini. color:black">
“In particolare - proseguono - siamo felici per l’approvazione degli emendamenti riguardanti la parità di genere, per i quali ci siamo battute, che rendono strutturali i progressi fatti in materia di democrazia paritaria. Le norme antidiscriminatorie approvate - alternanza di genere all'interno della lista e tra i capilista, approvazione della doppia preferenza - rappresentano una conquista importante, rafforzando i principi di governabilità e rappresentanza che hanno guidato il processo di elaborazione dell'Italicum”.
“La legge che ora tornerà alla Camera per la sua approvazione definitiva – concludono le deputate democratiche - rappresenta la sintesi di esigenze diverse, ma l'accordo raggiunto, dopo anni di discussioni senza esito, dimostra che oggi la politica è in grado di riformare le istituzioni e rimettere in moto il Paese”.
“Grande soddisfazione per l’impegno del viceministro Pistelli alla conferenza mondiale dei donatori della GAVI Alliance a Berlino, che riflette gli impegni assunti dal Governo attraverso la risoluzione del PD approvata all’unanimità in commissione esteri alla Camera. Il lavoro congiunto del Parlamento e del Governo ha portato a uno stanziamento di 300 milioni di dollari che rinnovano e rafforzano la nostra contribuzione finanziaria ai programmi che hanno consentito fino ad oggi di immunizzare quasi mezzo miliardo di bambini nel mondo, salvando più di 6 milioni di vite umane. L’Italia si attesta chiaramente in una posizione di leadership nel settore delle vaccinazioni. E il Governo conferma ancora una volta la volontà di riallineare i contribuiti alla cooperazione internazionale rispetto agli impegni presi. Con EXPO 2015 avremo presto l’occasione di focalizzarci sul tema della sicurezza alimentare, che rappresenta un’altra grande sfida fondamentale nella definizione dell’Agenda per lo sviluppo Post-2015, ed è un’altra priorità nell’ambito della nostra cooperazione internazionale”.
“Accolgo con molta soddisfazione l'annuncio da parte del Presidente del CONI Giovanni Malagò di un accordo con i Nas per la lotta al doping. La gestione esterna dei controlli e la nascita di una nuova struttura rappresentano due elementi fondamentali per rilanciare la lotta al doping nel nostro paese”. Lo dichiara la deputata PD Laura Coccia.
“Aspettiamo il 9 febbraio per conoscere i contenuti dell'intesa ma le dichiarazioni rese oggi da Malagò confermano la volontà del CONI di mettere mano a un sistema che, fino ad oggi, ha dimostrato più di una lacuna. L'interpellanza presentata dal Pd alla Camera qualche giorno fa chiedeva risposte concrete proprio in questa direzione. Quella di oggi è una svolta che avrà ricadute positive anche sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi2024”.
"Il governo faccia chiarezza su quali strategie organizzative e di mercato la Sony Ericsson intenda adottare in Italia riguardo alla chiusura di alcuni stabilimenti e le relative procedure di mobilità che ha avviato nei confronti di circa 195 dipendenti, dopo che oggi è apparsa la notizia sul quotidiano Il Sole 24 Ore dell'intenzione da parte di Ericsson di cedere anche lo stabilimento di Marcianise per venderlo alla Jabil, multinazionale americana nota per aver acquisito nel 2008 lo stabilimento della Nokia Siemens a Cassina de' Pecchi, chiuso dopo soli tre anni". Lo chiede il deputato del Pd Lorenzo Basso in una interrogazione al ministro dello Sviluppo economico.
"Dal momento che queste notizie allarmano i lavoratori e i territori ove sono presenti le sedi operative di Ericsson in Italia, è importante fare chiarezza per evitare ulteriori livelli di conflitto sociale e sindacale, che sarebbero inevitabili qualora ci fossero ancora cessioni o tagli sulle unità produttive",
"Occorre tutelare i lavoratori di E.On, uno dei principali 'player' del settore dell’energia elettrica e del gas a livello europeo e mondiale, preservando allo stesso tempo il carattere strategico degli asset". Lo dichiarano, in una nota congiunta, il capogruppo del Pd in commissione Attivita' produttive alla Camera, Gianluca Benamati, e la deputata del Pd, Marietta Tidei, che hanno presentato un'interrogazione al ministro dello Sviluppo economico proprio sulla vendita con il "break-up" delle attività di E.ON ad altri player. "Apprezziamo la risposta del Vice Ministro De Vincenti, che ci ha comunicato l'apertura un tavolo di confronto interministeriale, con la partecipazione dei vertici di E.On e dei sindacati", aggiungono i due esponenti del Pd. "Ci auguriamo che si garantisca la continuità occupazionale, a parità di trattamento contrattuale, a tutti i lavoratori di E.On", sottolineano. "Auspichiamo che la cessione di alcuni asset di E. On ad Eph sia un’opportunità di rilancio per l’azienda e che non si perda valore nel settore italiano dell’energia elettrica", proseguono Benamati e Tidei. "Continueremo a seguire gli sviluppi di questa vicenda, augurandoci che si arrivi a una soluzione positiva in grado di dare risposte certe ai lavoratori e di garantire lo sviluppo ai territori interessati", concludono.
Bene norma antidiscriminatoria su capilista e doppia preferenza di genere
"Cambia l'Italicum e cambia in meglio: bene la norma antidiscriminatoria per l'elezione dei capilista e l'introduzione della doppia preferenza di genere. Una vittoria che ha alle spalle una lunga battaglia delle deputate, delle senatrici e del movimento delle donne tutto che si è battuto per ottenere una vera democrazia paritaria, come cifra del benessere della democrazia del Paese". Lo afferma Titti Di Salvo, deputata Pd in merito alle modifiche approvate dal Senato alla legge elettorale in questi giorni.
"Si abbassa la soglia per l'elezione – conclude Di Salvo - e si alza il premio di maggioranza. In questo modo la legge elettorale allargherà la democrazia".
“Un risultato importante per il territorio e per tutti coloro che sono impegnati a preservarlo dai rischi sta per essere raggiunto con l’introduzione di misure per rinforzare la presenza dei dipartimenti di scienze della terra nel sistema universitario”. – lo annunciano Raffaella Mariani, deputata Pd e prima firmataria della proposta di legge, e Manuela Ghizzoni, deputata Pd e relatrice della proposta “Interventi per il sostegno della formazione e della ricerca nelle scienze geologiche” in Commissione Cultura, scienze e Istruzione - “Il comitato ristretto, che si riunirà domattina, si troverà ad approvare – spiega Ghizzoni - una norma che da un lato risponde alle richieste dei geologi e dall’altro consente di diffondere la coscienza della tutela ambientale e la cultura della prevenzione dei rischi. La scomparsa dei dipartimenti di scienze della terra non è solo un problema accademico o culturale, ma è soprattutto un problema sociale, ambientale ed economico”.
“La proposta in esame – spiega Mariani - ha prodotto risultati concreti: un programma di borse di studio in favore degli studenti che si iscrivono ai corsi di laurea in scienze della terra; l’inserimento delle Scienze geologiche, per la prima volta dall’istituzione, nel piano nazionale delle lauree scientifiche; l’inclusione delle discipline geologiche tra le aree disciplinari di interesse comunitario che godono di risorse per il sostegno alle iscrizioni degli studenti; il sostegno dell’attività della ricerca con risorse del Ministero dell’Ambiente e misure per rinforzare la presenza dei dipartimenti di scienze della terra nel sistema universitario”. “Sono tutte azioni positive – spiegano le deputate - che riconoscono, finalmente, alle scienze geologiche la stessa attenzione dedicata alle altre discipline scientifiche e che pongono rimedio agli effetti procurati al settore dalla riforma Gelmini”. “Il nostro lavoro sta producendo risultati concreti perché – concludono Mariani e Ghizzoni – questi sono obiettivi strategici per il Paese”.
La vice presidente della Camera: due anni fa non fummo all’altezza, dimostriamo che siamo cambiati
“Difficile in queste ore non tornare con il pensiero alla drammatica confusione di quasi due anni fa. In quel passaggio il Pd - tutto il Pd - non fu all'altezza. Oggi abbiamo la possibilità di dimostrare che siamo cambiati, che siamo tutti più maturi e consapevoli dei doveri che ogni singolo deputato e senatore ha nei confronti dei cittadini e della comunità nazionale. La responsabilità del partito di maggioranza relativa, che esprime anche il Presidente del Consiglio e la maggior parte dei delegati regionali, è del tutto evidente. Responsabilità che non significa autosufficienza, anzi”.
Così Marina Sereni, vice presidente della Camera, nella sua newsletter settimanale.
“Non ci sono più alibi, non solo per il Pd – continua - Non ci sono più alibi neppure per quelle forze, come il Movimento 5 Stelle, che dopo due anni di legislatura non hanno ancora imparato a sedersi ad un tavolo e a discutere con gli altri gruppi politici, a ricercare la mediazione positiva, il punto di incontro possibile tra idee diverse”.
Infine un identikit del futuro capo dello Stato: “Abbiamo bisogno di una personalità politica, di una figura che ha avuto esperienza del Parlamento, del governo della cosa pubblica, della necessità di mantenere un equilibrio e una distinzione tra ruoli istituzionali differenti per garantire che il sistema funzioni. I Presidenti della Repubblica eletti nel passato che ricordiamo con maggior gratitudine e affetto – conclude - si sono trasformati agli occhi dell'opinione pubblica man mano che svolgevano il loro mandato, a dimostrazione di come proprio l'esercizio di quella alta funzione spinge ogni persona che abbia senso delle istituzioni ed esperienza politica ad adattare la sua personalità alle condizioni del Paese e al ruolo di garanzia che è chiamato a ricoprire”.
“Matteo Salvini, in un giorno importante come quello dedicato alla Memoria della Shoah non è stato capace di osservare il silenzio. Lui che porta in piazza i neofascisti di Casapound insieme alle loro squadracce violente, oggi dovrebbe proprio tacere”. Così il democratico Danilo Leva replica al leader della Lega, Matteo Salvini che in un post ha scritto di non accettare ‘lezioni di bontà dai kompagni’.
"Sono terminate, con oggi, le audizioni delle parti sociali in Commissione lavoro della Camera sui Decreti attuativi del Jobs Act. Abbiamo potuto ascoltare le opinioni di CGIL, CISL, UIL e UGL e ritrovare, nelle loro argomentazioni, preoccupazioni condivisibili". Lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano.
" Nel corso del confronto sono emersi con evidenza alcuni temi: la normativa sui licenziamenti collettivi che può configurarsi come un eccesso di Delega da parte del Governo; l'assenza di proporzionalità nel rapporto tra infrazione e sanzione nei licenziamenti disciplinari; le conseguenze del Jobs Act sulla normativa che riguarda i cambi di appalto; le problematiche che riguardano i lavoratori stagionali e le coperture figurative ai fini pensionistici contenute nel Decreto relativo all'ASPI. Il nostro obiettivo rimane, come sempre, quello di migliorare i Decreti nell'interesse dei lavoratori e delle imprese" conclude il Presidente.
“Preoccupa l'attentato all'hotel Corinthia di Tripoli. È chiaro il tentativo da parte dei terroristi di ostacolare e compromettere i negoziati in corso a Ginevra tra le fazioni in guerra ormai da tempo in Libia. L’Italia sta mettendo in campo ogni sforzo diplomatico perché la nostra priorità è impedire che la situazione degeneri in maniera irreversibile”.
Lo afferma Andrea Manciulli, vicepresidente della commissione Esteri della Camera e capo della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare della Nato.
“Non conosciamo nei dettagli una vicenda così delicata e complessa che ha attraversato vari tribunali italiani fino ad arrivare a Strasburgo. E’ evidente che la Corte europea si è divisa ed è incredibile che il sistema di norme che noi abbiamo non sia stato sufficiente a tutelare i diritti del bambino. Ci auguriamo che il Parlamento torni a discutere quanto prima di tutti gli aspetti chiamati in causa da questa vicenda: genitorialità non biologica, adozioni nazionali ed internazionali, criteri dell’affidamento e di allontanamento e delle norme nazionali ed internazionali per garantire di perseguire nel miglior modo possibile il “principio del maggior interesse del minore”.
Lo dichiara Vanna Iori, deputata Pd e membro della commissione parlamentare sull’Infanzia.