“Oggi in commissione Affari sociali della Camera è stata approvata all’unanimità una mia risoluzione in materia di neuropsichiatria infantile, finalizzata all’adozione di iniziative per la tutela della salute mentale dell’infanzia e dell’adolescenza, nel quadro delle misure per contrastare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. E’ ormai noto che i bambini sono la categoria più trascurata durante la pandemia. Sono stati loro la scuola, gli amici, il contatto con i nonni, lo sport, la socializzazione. Sono stati chiusi in casa per mesi e noi sappiamo quanto è importante per un adolescente frequentare altri ragazzi e uscire dal proprio contesto familiare. Si sono adattati alla dad, ma per un bambino di prima elementare non è la stessa cosa imparare a leggere o a scrivere in classe o attraverso lo schermo di un pc. Quelli che già erano in difficoltà, adesso lo sono ancora di più. Le diseguaglianze si sono molto accentuate. Adesso stiamo osservando tutti i danni che il Covid ha scatenato nei nostri ragazzi. Occorrono quindi azioni diversificate e integrate, con l'obiettivo fondamentale di garantire a tutti i bambini e gli adolescenti pari opportunità di accesso ai percorsi di psicoterapia, attualmente riservati solo a coloro che hanno maggiori possibilità economiche, anche attraverso appositi voucher per le fasce più vulnerabili”.
Così il pediatra e capogruppo dem in commissione Infanzia, Paolo Siani.
“È necessario potenziare - aggiunge - i servizi territoriali e ospedalieri di NPIA. I posti letto di NPI in italia infatti sono già a oggi assolutamente insufficienti e oltretutto non uniformemente distribuiti su tutto il territorio visto che ci sono regioni, quali Abruzzo, Umbria e Calabria, che non dispongono di alcun posto letto. Sarebbe inoltre opportuno strutturare un modello evoluto di rete integrata, in cui il raccordo e l’integrazione tra Centri di Riferimento, Servizi Ospedalieri e Servizi Territoriali è costante, e riduce la necessità di spostare i pazienti. Con questa risoluzione - conclude - chiediamo al Governo che gli impegni presi qui con noi, oggi, diventino al più presto atti concreti”.
Post su Fb di Vito De Filippo, deputato Pd
Una notizia che cambia totalmente l’approccio verso la #pandemia nel mondo. Il 25 marzo in aula a @montecitorio chiesi di aprire un dibattito a livello europeo sulla tutela e la libertà dei brevetti che deve essere collegata in alcune circostanze alla garanzia di accesso universale. Biden con la sua forza propone al pianeta questo cambiamento.
Sosteniamo con forza la proposta del Presidente Biden per un accesso libero ai vaccini in tutto il pianeta. L’obiettivo prioritario per sconfiggere il virus è aumentare la produzione di vaccini a livello globale e farne arrivare quante più dosi possibili in ogni parte del mondo. Per questo, i Democratici stanno portando avanti da settimane con convinzione la battaglia affinché a livello internazionale si proceda alla sospensione transitoria dei diritti di brevetto e alla cessione delle licenze di produzione, per consentire a tutte le aziende che ne hanno la possibilità di realizzare farmaci e vaccini anti covid, ed esportarli in qualsiasi Paese, anche e soprattutto in quelli a basso e medio reddito, senza capacità di produzione. Nella risoluzione di maggioranza approvata in occasione dell'ultimo Consiglio, abbiamo espressamente chiesto al Governo di adoperarsi nel quadro dell'Unione europea e dell'OMC affinché il sistema commerciale multilaterale possa sostenere al meglio l'accesso universale ed equo ai vaccini e ai trattamenti Covid-19. Aumentare la produzione, la distribuzione e la conseguente somministrazione dei vaccini è l’unico modo che abbiamo per sconfiggere definitivamente il virus. L'Europa porti avanti questa battaglia decisiva per la vita e la salute dei nostri cittadini.
Lo afferma Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera.
“La pandemia è un problema globale, che ci ha dimostrato quanto siamo dipendenti l'un l'altro. La globalizzazione è anche questo. Bene ha fatto Biden a chiedere la sospensione temporanea della proprietà intellettuale dei vaccini così da essere d'aiuto ai paesi più fragili. Situazioni eccezionali richiedono soluzioni eccezionali. Essere solidali è la chiave di svolta non solo per gli altri ma anche per noi stessi. Vaccinare tutto il mondo è l'unica arma che abbiamo per combattere il Covid e le sue varianti”.
Così l'ex ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, della presidenza del gruppo Pd alla Camera.
Siamo molto soddisfatti per l'inserimento dell'elettrificazione della linea ferroviaria Como Lecco nel PNRR. Un anno fa era stata finanziata la progettazione dell'opera e adesso sono previsti nel piano del governo i 78 milioni necessari per l'intera realizzazione dell'intervento. Grazie al nostro impegno diamo una risposta importante al territorio, potenziando il trasporto locale e risolvendo l'annosa questione del collegamento tra i due capoluoghi di provincia. Attraverso l'investimento sulla rete ferroviaria, questa tratta potrà essere rilanciata e diventare strategica anche dal punto di vista turistico e di connessione verso la Svizzera.
Lo affermano i deputati del Pd Gian Mario Fragomeli e Chiara Braga.
Dichiarazione on. Barbara Pollastrini, deputata Pd
L’annuncio statunitense sui vaccini è una sferzata a interessi potenti e opportunismi indulgenti. Ora se ne discuterà al WTO. Con poche chiare parole, Katherine Tai, una delle più strette collaboratrici di Joe Biden, ha detto come il Paese del mercato libero abbia deciso di tenere conto di quel bene mondiale che è la vita. Così l’amministrazione democratica ha dato il proprio appoggio alla richiesta della sospensione dei brevetti avanzata da India, Sudafrica e da altri Stati poveri. L’Europa della solidarietà sia determinata per una giusta causa come richiesto da forze democratiche e movimenti. Nel suo primo discorso, Joe Biden era stato accorato sui rischi di una democrazia fragile evocando i diritti umani nel mondo come antidoto per rafforzarla. Col suo stile pacato, questo Presidente ha la coerenza dirompente che sia fisco, lavoro e salute.
Lo strumento per sconfiggere il virus sono i vaccini. E’ una sfida planetaria che potrà, quindi, essere superata solo immunizzando tutti i popoli del mondo. Il presidente Biden ha schierato gli Stati Uniti a favore della sospensione temporanea dei brevetti. E’ un atto decisivo nella lotta alla pandemia ma anche la netta espressione di una cultura della cooperazione, della solidarietà, del multilateralismo, un altro passo per chiudere finalmente la stagione dei muri, dell’isolamento nazionalistico e della sfiducia nella scienza. Occorre agire perché, presto, non vi siano più nazioni e popoli esclusi dalla possibilità di accedere ai vaccini. Le Camere hanno chiesto al governo di attivarsi presso l’Ue proprio con questo obiettivo, è il momento che l’Europa si unisca agli Stati Uniti nei negoziati con l’Omc.
Così Debora Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera
“Il ministro delle Politiche agricole convochi subito un tavolo con la Regione Sardegna e gli altri enti preposti, alla ricerca di soluzioni per sostenere il comparto agricolo sardo, già duramente provato dalla pandemia, e oggi messo in ginocchio dall’invasione delle cavallette. Secondo la Coldiretti il fenomeno può essere catalogato come catastrofe biologica e i danni causati dalla stessa alle aziende agricole e zootecniche sono ingenti per gli agricoltori, che in pochi giorni vedono sparire il frutto del lavoro di mesi, costringendoli quindi ad ulteriori spese per l'acquisto di foraggio e mangime per sostenere il bestiame. Chiedo quindi al ministro quali iniziative intenda mettere in atto, per quanto di competenza, per debellare il fenomeno, anche tramite la convocazione di un tavolo di confronto tra i vertici della regione Sardegna e gli altri enti e soggetti preposti, al fine di trovare soluzioni immediate alla situazione, sostenere e tutelare gli agricoltori e gli allevatori sardi, e di evitare che il fenomeno si ripresenti in modo sempre più consistente”.
Così il deputato sardo del Pd, Andrea Frailis, componente la commissione Agricoltura della Camera, in una interrogazione al ministro Patuanelli.
"Il Covid è un meteorite che ha sconvolto il sistema mondiale, mandando in frantumi schemi consolidati. Oggi andiamo verso un deficit del 12 per cento con uno sforzo collettivo enorme, ma dobbiamo anche ricordare che grazie a quel debito abbiamo speso 160 miliardi di euro per dare la cassa integrazione a milioni di persone, per sostenere chi un reddito non lo aveva, e per sostenere le categorie più colpite da questo cataclisma mondiale che sono state certamente quelle del commercio, dei servizi, delle attività produttive e del turismo. Categorie su cui noi vogliamo puntare per ripartire. Questo è un segnale di grande resilienza della nostra comunità che è potuto avvenire soprattutto grazie a due fattori: un grande sistema di welfare che ha resistito nonostante i tentativi degli ultimi 20 anni di picconarlo demolendolo pezzo per pezzo. E l'Europa, perché non siamo soli ed isolati, perché fortunatamente il sovranismo ha perso in Europa e grazie all'Europa sono state messe in campo misure straordinarie per il rilancio economico e la ripartenza del nostro Paese, misure che sembravano impossibili, e grazie a questo governo l'Italia ha giocato un ruolo in prima persona in Europa, conquistando pezzo per pezzo la solidarietà e il piano di crescita del Paese. Oggi abbiamo le risorse e abbiamo il dovere come Parlamento di fare le riforme per crescere e tornare a produrre, per renderci nuovamente iper competitivi. E quindi riforma della giustizia, delle infrastrutture, sostegno al credito, liquidità per le imprese, scuola, università, ricerca e sanità. Abbiamo più di 220 miliari di euro, dobbiamo usarli, altrimenti rischiamo di perdere questo premio. Non dimentichiamoci di sostenere il nostro straordinario sistema sanitario, dalla formazione del personale, agli investimenti sulla ricerca e i ricercatori, investire in prevenzione e nei giovani e nelle donne, e nella tutela dei diritti umani". Lo ha detto in Aula la deputata della presidenza del gruppo Pd ed ex ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in dichiarazione di voto sulle mozioni per il 'Rilancio economico e produttivo della nazione'.
Una delegazione di sindaci siciliani che stanno manifestando in Piazza del Parlamento è stata ricevuta nella Sala Berlinguer del Gruppo del Partito democratico alla Camera dalla presidente Debora Serracchiani, dal capogruppo Pd in commissione Finanze, Gian Mario Fragomeli, dai deputati siciliani, Carmelo Miceli, Pietro Navarra e Santi Sappellani. Al centro dell’incontro il tema della realizzazione di una “fiscalità di sviluppo” nelle zone interne in Sicilia. Su questo aspetto il Gruppo del Partito democratico si è impegnato attraverso l’azione parlamentare per giungere a una risposta positiva e concreta ai temi posti dai sindaci siciliani: contrastare lo spopolamento, rilanciare l’economia, confermare la presenza dello Stato in tutte le sue articolazioni. “Sappiamo bene - ha detto Debora Serracchiani - cosa significhi e quali siano le difficoltà dei sindaci per mantenere in vita i piccoli comuni delle aree interne. Capire come dare una mano è un nostro dovere e tutti devono essere aiutati a crescere. La riforma fiscale è un’ottima occasione per ragionare su questi temi e il Pnrr è un’opportunità unica da sfruttare”. Al termine, la delegazione del Pd, presente anche Graziano Delrio, ha raggiunto in Piazza del Parlamento i manifestanti e Debora Serracchiani ha preso la parola per testimoniare ai sindaci la vicinanza del Partito democratico.
“Ad oggi constatiamo che le alterazioni ambientali di elevata portata collegate con fenomeni meteorologici estremi, quali la desertificazione, l’innalzamento dei mari, la diffusione di malattie tropicali e lo scioglimento dei ghiacci non sono altro che il prodotto dello sfruttamento irrispettoso dell’ambiente dovuto a decenni di scelte politiche sbagliate. L’origine antropica del ‘climate change’ è ormai assodata e, in questi anni, con costi altissimi abbiamo constatato il suo impatto negativo sull’ambiente e sull’uomo. Solo restituendo dignità all’ambiente e riconoscendone il suo valore e i diritti ad esso connessi potremmo invertire la rotta”. Lo sostiene la deputata dem Stefania Pezzopane, capogruppo Pd in commissione Ambiente, della presidenza del Gruppo, prima firmataria della proposta di legge costituzionale di modifiche agli articoli 9 e 117 della Costituzione, in materia di tutela del patrimonio naturale.
“La presente proposta di legge costituzionale – conclude Pezzopane - intende, quindi, superare la visione estetica della natura simboleggiata dal riferimento al ‘paesaggio’ nell’articolo 9 della Costituzione, proponendo di aggiungere un nuovo comma il quale prevede che la Repubblica ‘tutela l’integrità e la salubrità dell’ambiente, protegge la biodiversità e gli habitat naturali, partecipa alla strategia globale di mitigazione dei cambiamenti climatici e opera per la salvaguardia degli ecosistemi, come condizioni necessarie per il benessere dell’umanità’. È inoltre opportuno modificare anche la lettera s) del secondo comma dell’articolo 117 della Costituzione, in quanto il riferimento all'’ambiente’ (al singolare) e all'’ecosistema’ non solo instaura tra questi due elementi una contrapposizione che in realtà non sussiste (essendo gli ecosistemi parte dell’ambiente) ma, soprattutto, non riconosce la pluralità dei beni ambientali e degli ecosistemi. Ora è il momento di assumere decisioni di fondo, mentre attraversiamo questo tempo difficile di emergenza sanitaria e prepariamo la transizione ecologica”.
Giovedì 6 maggio ore 14.00 Sala Stampa Montecitorio
Andrea De Maria (Pd), Giulia Sarti (M5S) e Andrea Orsini (FI)
In occasione della giornata in memoria delle vittime del terrorismo, Andrea De Maria (Pd) primo firmatario, Giulia Sarti (M5s) e Andrea Orsini (FI) presentano oggi, giovedì 6 Maggio alle 14.00 presso la Sala Stampa della Camera, la proposta di legge per la semplificazione delle disposizioni in materia di benefìci in favore delle vittime del terrorismo.
All’incontro saranno presenti Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980 e dell’Unione Familiari vittime per Stragi, e Roberto Carlo Della Rocca, presidente dell'Associazione italiana vittime del terrorismo.
Dichiarazione on. Chiara Gribaudo della segreteria nazionale del Pd
“E’ inaccettabile morire sul lavoro. Il lavoro deve essere dignità e possibilità di costruire la propria vita”. Così Chiara Gribaudo della segreteria nazionale del Pd nel corso della diretta di Radio Immagina dedicata alla sicurezza sul lavoro. “ Troppo spesso il lavoro è occasione di morte – ha aggiunto Gribaudo- come purtroppo testimoniano dati impietosi e questa strage deve essere fermata”. Per Gribaudo “deve essere chiaro che c’è un problema di competenze e di carenza di personale. Io stessa – ha precisato la parlamentare Dem- chiesi lo scorso anno l’assunzione di 10 mila ispettori.” La responsabile della Missione Giovani del Pd ha inoltre precisato che “nella precedente legislatura fu fatta una riforma che prevedeva una riorganizzazione del sistema, con la creazione di un unico soggetto ispettivo, a fronte dei sette attuali. Quella riforma però non ha funzionato perché era a costo zero.” Per Gribaudo “ serve costruire un modello davvero efficace e rapido rispetto al tema della certificazione degli infortuni e della previsione della sanzione e di tutta la filiera dei controlli, che oggi è troppo frammentata. Dobbiamo pertanto ripartire non solo con delle norme, che sono necessarie , ma interrompendo questa frammentazione dei controlli, restringendo la cerchia dei corpi ispettivi ed avere più attenzione a una cultura della sicurezza basata non solo dall’azione sanzionatoria ma soprattutto radicando una cultura della prevenzione.” Secondo l’esponente Dem “serve un effettivo cambio di passo, peraltro già annunciato dal ministro Orlando, attraverso la sostituzione dei vertici delle agenzie ispettive poiché la gestione è stata sin qui fallimentare”.
“Voglio esprimere la mia massima solidarietà all'imprenditore siciliano Giuseppe Condorelli che ha avuto il coraggio di denunciare la mafia che gli chiedeva il pizzo. ‘Volevo essere un esempio per tutti’, ha detto dopo la sua denuncia contro il racket. Come Libero Grassi che anni fa ci ha mostrato la strada per ribellarsi alle estorsioni. Le mafie non hanno arretrato nel corso di questi decenni, come ci dimostrano le operazioni antimafia portate avanti dalle forze dell'ordine nelle ultime settimane, ma anzi, come ci dicono tutte le analisi, da quelle delle procure a quella della Dia o del Centro Studi della Banca d'Italia, stanno tentando di sfruttare la pandemia aggredendo sia le imprese in difficoltà che le famiglie. Gesti come quello di Condorelli dimostrano grande coraggio, senso di giustizia e di libertà, che devono essere da stimolo per le future generazioni affinché sia forte in loro il dovere di lottare contro ogni tipo di mafia. La società deve essere la prima promotrice verso l'educazione delle coscienze civiche. Questa è la lotta quotidiana diffusa alle mafie che ci piace”.
Così in una nota il deputato del Partito Democratico Paolo Lattanzio, presidente del ‘Comitato per la prevenzione e la repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria’, istituito presso la commissione Antimafia.
La pandemia ha evidenziato tutte le nostre fragilità nel campo delle cure palliative. Le attività di assistenza domiciliare sono state annullate o spesso caratterizzate da visite brevi. Le misure di isolamento hanno determinato un forte senso di separazione da parte dei pazienti che si avvicinano alla fine della vita. Le cure palliative comportano un'attenzione particolare e costante ai bisogni fisici, psicologici, sociali e spirituali dei malati ma anche dei loro familiari e richiedono un approccio interdisciplinare, un'attività che richiede piani assistenziali individuali (PAI) e che deve essere erogata, se possibile, a domicilio. È dimostrato che le cure palliative non solo fanno diminuire gli accessi ai servizi di emergenza, riducendo i ricoveri ospedalieri ma, soprattutto, contribuiscono a ridurre le sofferenze legate ai sintomi. Durante la pandemia le società scientifiche (SICP e FCP con SIAARTI) hanno scritto un Position Paper, ponendo «alcune richieste urgenti»: che fossero inseriti nei percorsi di cura dei malati da CoViD-19 protocolli di cure palliative e che la figura del palliativista fosse inserita «nelle Unità di Crisi regionali e locali», per garantire cure palliative ai malati da coronavirus. Oggi più di ieri emerge quanto sia importante prestare la giusta attenzione a questo tema. Quello che chiediamo al governo in questa mozione sono impegni che devono tradursi in atti concreti da realizzare con urgenza: adeguare le dotazioni organiche del personale e le strumentazioni tecnologiche e di telecomunicazione e consolidare lo sviluppo delle unità di cure palliative domiciliari anche in campo pediatrico. Il Pd assicura il suo impegno affinché tutto questo venga realizzato al più presto e in maniera efficace.
Lo ha detto il capogruppo Pd in commissione Infanzia, Paolo Siani, intervenendo in Aula durante la dichiarazione di voto.