"Il crollo del ponte della darsena di Pagliari a La Spezia mette di nuovo in primo piano il problema della sicurezza delle infrastrutture: controlli, ammodernamento e nuove opere sono priorità ribadite anche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ora però si deve passare dai propositi alle azioni". Lo dichiarano Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente e Infrastrutture della Camera e Martina Nardi, presidente della commissione Attività produttive della Camera.
"Le verifiche accerteranno se vi siano responsabilità, se vi siano state mancanze e, in quel caso, di che tipo - spiegano Nardi e Rotta -. Per fortuna non ci sono stati né feriti né vittime. Ma non possiamo correre il rischio di vivere nuove tragedie, di piangere nuovi morti per disastri che si possono evitare. Servono controlli, manutenzione, investimenti. Gli strumenti ci sono. Il Recovery darà un contributo fondamentale alla messa in sicurezza del Paese, che deve essere una priorità per tutte le istituzioni. Tutela dell'ambiente e infrastrutture sono pilastri del Pnrr, che stanzia 31,4 miliardi alla 'terza missione', cioè a quegli interventi che riguardano proprio le 'Infrastrutture per una mobilità sostenibile'.”
“Ora bisogna mettere a terra i progetti e passare dalla programmazione ai cantieri. Il Governo guidato da Mario Draghi ha stilato un piano ambizioso e l'Italia ha le capacità, la forza, la volontà di portarlo a termine. Quanto avvenuto oggi in Liguria deve suonare come un campanello per tutti. Rimbocchiamoci le maniche, lavoriamo insieme per uscire dalla pandemia e per rendere l'Italia più forte, moderna e sicura" concludono Rotta e Nardi.
“Il comparto del turismo nel 2019 valeva il 13,2 per cento del Pil italiano, circa 232 miliardi, quasi quanto l'intero Recovery Plan. Per il nostro Paese questo settore ha un'importanza enorme. Per questo, come Partito democratico, abbiamo voluto mettere l'accento sulla necessità che si intervenga per rispondere all'emergenza ma anche in una prospettiva di medio-lungo termine”. Così Debora Serracchiani, capogruppo del Pd intervenendo in Aula per il question time.
Nel presentare l'interrogazione al Presidente del Consiglio, Francesca Bonomo deputata del Partito democratico aveva evidenziato che “Il turismo è stato, e continua a essere, una delle attività più duramente colpite dalla pandemia. Le stime parlano per il 2020 di una perdita compresa tra 40 e 50 miliardi di euro. I primi mesi del 2021 hanno mostrato andamenti analoghi. Nonostante il miglioramento della copertura vaccinale consentirà al comparto di godere di una ripresa spontanea dei flussi, è evidente la necessità di interventi incisivi per sostenere il comparto nell’immediato, e al contempo avviarlo su un sentiero di crescita stabile fondata sull’innovazione e sulla sostenibilità”.
“In quest'ottica, abbiamo avanzato delle proposte – ha aggiunto Serracchiani nella replica conclusiva al Presidente Draghi - che ci auguriamo vengano accolte dal governo: l’estensione dell’ecobonus anche al settore alberghiero; il fondo di garanzia per le agenzie di viaggio; il rilancio e il potenziamento del bonus vacanze; la cancellazione dei costi fissi per le aziende del settore. Siamo consapevoli che nel governo c'è la massima attenzione sul turismo, e dopo le parole del presidente Draghi che un mese fa promisero che l'Italia sarebbe tornata a dare il benvenuto al mondo, annunciando con un mese di anticipo il green pass italiano, c'è stato un boom di prenotazioni. Ecco quella è la strada”.
“Quello della Moby Prince è stato il disastro più grave nella storia della nostra navigazione civile. Sulle responsabilità dell'incidente e sulle circostanze che l'hanno determinato è inderogabile ogni impegno diretto a far intera luce. Ma quella luce, fin qui, è stata solo parziale. E’ stata una luce parziale anche se su quel disastro vi sono state sentenze passate in giudicato. Quelle sentenze rappresentano una verità giudiziaria che oggi noi sappiamo essere lontana dalla verità vera su quei fatti. E questo lo diciamo con il più totale rispetto verso il lavoro svolto dalla magistratura.
Quella verità giudiziaria poggiava su basi che oggi, in larga parte, sappiamo essere infondate.
Il ribaltamento di quelle basi è avvenuto essenzialmente grazie al lavoro del nostro Parlamento.
Ed è per questo che è urgente e necessario approvare questo provvedimento, che prevede l’istituzione di una seconda Commissione d’inchiesta che faccia una luce intera, definitiva sulla strage della Moby Prince. Una nuova Commissione d’inchiesta che non riparta da zero, ma che muova dagli straordinari risultati già raggiunti dalla Prima Commissione d’Inchiesta promossa dal Senato nella scorsa legislatura.
Se lo faremo - e sono convinto che lo faremo tutti insieme - avremo dato anche un messaggio di grande importanza all’Italia”. Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Andrea Romano, primo firmatario del provvedimento che prevede l’istituzione di una nuova Commissione d’inchiesta sulla Moby Prince".
La presidente della Commissione Ambiente: "Per la prima volta il Rapporto sulle infrastrutture strategiche e prioritarie contiene un approfondimento sulle tempistiche di attuazione. Un indice predittivo che anticipa i bisogni del Pnrr".
Roma, 12 maggio 2021 - "Il monitoraggio 2020 degli interventi conclusi o avviati lo scorso anno segna un aumento positivo di risorse. Inoltre nonostante le difficoltà provocate dalla pandemia anche nel 2020 prosegue la crescita della spesa per gli investimenti. Anche se, a causa dell'emergenza Covid-19, il numero dei bandi di gara per le opere pubbliche si è contratto (-8,2% nel primo semestre e -4,5% nel secondo semestre) tuttavia gli importi nella seconda metà dell'anno sono aumentati in maniera significativa: +32,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, con un importo complessivo di 30.376 milioni. Inevitabilmente, c'è stata una riduzione delle attività da parte degli enti territoriali e dei Comuni come stazioni appaltanti, un fenomeno ascrivibile alla crisi pandemica. Mentre nel 2020 RFI è stata la prima stazione appaltante con 410 bandi e 13,8 miliardi di euro di importo. Siamo soddisfatti.” Lo dichiara la presidente della Commissione Ambiente e lavori pubblici, Alessia Rotta (Pd),
“Il Paese sta ponendo sempre maggiore attenzione alle infrastrutture, avviando un'importante fase operativa e di spesa dopo la flessione del triennio 2016-2018". "Constatiamo positivamente che sono aumentate anche le infrastrutture prioritarie ultimate o in programmazione non solo al Centro-Nord, ma anche al Sud e nelle Isole che riguardo agli importi di gara hanno registrato un aumento del +50,6%, dai 9,2 miliardi del 2019 a 13,8 miliardi.
Grazie ai decreti "sblocca cantieri" e "semplificazioni" sono state avviate anche 60 opere dal costo complessivo di 78,7 miliardi, una spinta importante per l'economia nazionale. Nei prossimi mesi sarà importante anche lavorare per ridurre i tempi lunghi di realizzazione delle grandi opere, le cui cause sono da individuare nella fase preliminare delle autorizzazioni pre gara e certificativa post gara. Assieme alle risorse stanziate, una buona programmazione è elemento essenziale per la buona riuscita del processo - conclude Rotta - ed in questo assume un rilievo enorme la qualificazione delle stazioni appaltanti. I dati confermano che è aumentato di circa 3 volte il numero delle gare aggiudicate e bandite e che i tempi medi sono stati notevolmente ridotti da 358 gg a meno di 7 mesi. E’ necessario quindi dare piena applicazione al codice dei contratti pubblici soprattutto negli aspetti maggiormente innovativi e di semplificazione.”
"Troppo spesso ci ritroviamo a ricordare le vite spezzate sul lavoro, lo abbiamo fatto anche pochi giorni fa alla Camera per la giovane Luana, di soli 22 anni, uccisa da un macchinario tessile. Insieme a lei sono già centinaia i morti sul lavoro di questo 2021. L’impegno che oggi chiediamo al governo e che non mi sono mai stancata di chiedere in questi anni, ai ministri di qualsiasi colore, è un piano strategico per la sicurezza sul lavoro, perché sul lavoro le vite devono essere costruite, e non distrutte. Bene l'impegno del Presidente Draghi a fare di più”.
Lo dichiara in commissione Lavoro la deputata Chiara Gribaudo, della segreteria nazionale Pd.
“Dobbiamo cambiare la cultura - aggiunge - che considera la sicurezza un costo, la sicurezza non è un adempimento formale ma un diritto. E poi assumere personale, perché senza ispettori non c’è controllo, monitorare i subappalti, accompagnare la formazione nelle aziende. Un anno fa, il primo maggio, ho chiesto 10mila ispettori. Oggi sappiamo che è avviata la procedura per assumerne 2.000. È un primo passo, c’è tanto da fare, ma non ci possiamo fermare. Buon lavoro, quindi, al ministro Orlando: cerchiamo di rendere giustizia a chi se n'è andato e di creare giustizia per chi lavora ogni giorno”.
“Non vi può essere impresa di qualità senza qualità del lavoro. E non vi può essere qualità del lavoro senza rispetto della dignità e della vita stessa di chi lavora. Per questo la questione sicurezza nei luoghi di lavoro riguarda in egual modo tutte le parti che operano nel sistema produttivo e pertanto, prima ancora di norme di legge, promozionali o repressive che siano, invoca ed impone l’assunzione di una condivisa consapevolezza, e cioè che la dignità della persona è il criterio di misura dell’agire economico. D’altronde nessuna ecologia può dirsi tale se non è integrale. E’ su questa base e con questa consapevolezza che in Commissione Lavoro abbiamo lavorato per scrivere ed approvare una risoluzione unitaria sulla sicurezza, senza distinzione tra maggioranza ed opposizione. Oggi l’abbiamo consegnata al Ministro del Lavoro Andrea Orlando. Ogni infortunio sul lavoro suscita profonda emozione, a volte sconcerto e rabbia. Ora però è il tempo per trasformare l’emozione dolorosa in un patto condiviso, in una comune strategia operativa, che sia adeguata alla complessità dei sistemi produttivi, integrata per quanto riguarda le azioni da implementare, sostenibile dal punto di vista delle risorse messe in campo e quindi, proprio per questo, una strategia credibile”. Così Antonio Viscomi, capogruppo del PD in Commissione Lavoro della Camera.
"La sparatoria accaduta al Pilastro a Bologna è fonte di grande preoccupazione e merita la massima attenzione. Tanti interventi per promuovere la qualità urbana e la coesione sociale rischiano di essere vanificati a fronte della presenza di alcuni soggetti che stabilmente in quella realtà svolgono azioni criminali. Per questo non bisogna abbassare la guardia nella iniziativa investigativa delle Forze dell' Ordine e occorre il massimo coordinamento fra le istituzioni e le aziende pubbliche. Sostengo con grande convinzione la richiesta del Presidente di Quartiere San Donato/ San Vitale Simone Borsari per la convocazione di un tavolo in Prefettura che faccia subito il punto con tutti i soggetti interessati. Proseguirò poi la mia iniziativa parlamentare per chiedere massima attenzione del Ministero dell' Interno per le situazioni di maggior problematicità presenti nella nostra Città sul piano della sicurezza".
Così Andrea De Maria, deputato PD e Segretario di Presidenza della Camera
Una delegazione di Farmindustria guidata dal presidente, Massimo Scaccabarozzi,, ha incontrato questa mattina alla Camera la presidente del Gruppo Pd, Debora Serracchiani, l’ex ministra della Salute e componente della Presidenza del Gruppo, Beatrice Lorenzin, la capogruppo in commissione Affari sociali, Elena Carnevali, il capogruppo in commissione Attività produttive, Gianluca Benamati, e i deputati dem, Luca Rizzo Nervo e Vito de Filippo.
Al centro dell’incontro il settore farmaceutico come asset strategico nazionale e la campagna vaccinale. Il confronto si è poi concentrato sulle sfide per il prossimo futuro in vista dei richiami e del tema varianti, sulla produzione italiana dei vaccini e la promozione della competitività della filiera a livello europeo e globale. Pnrr e investimenti nella sanità pubblica sono obiettivi prioritari così come sostenere la ricerca, le riforme e un sistema regolatorio avanzato per assicurare l’accesso alle terapie innovative per i pazienti italiani.
“Noi corriamo per vincere e abbiamo la necessità anche di un dialogo stretto con Carlo Calenda. Che in questa prima fase non sarà possibile, ma sarà necessario immediatamente dopo. Per quanto riguarda la Raggi credo che la nostra non possa non essere una considerazione negativa di quanto fatto in questi 5 anni, è sotto gli occhi di tutti. Corriamo per vincere, il nostro candidato è Roberto Gualtieri abbiamo un campo largo da ricostruire nel quale io mi auguro possa essere protagonista importante anche Carlo Calenda e non solo perché c’è un civismo a cui guardare in modo forte e serio”.
Lo ha detto la capogruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani, in un’intervista a InBlu2000, la radio nazionale DAB della Conferenza episcopale italiana.
“Ritengo che la vicenda dell’ingiusto defenestramento del dott. Armando Mancini, ex direttore generale dell’Asl di Pescara, da parte del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sia da istanza presso la Corte dei Conti. Mi chiedo se Marsilio si renda conto del grave abuso fatto, del danno erariale prodotto. Oppure pensa di cavarsela accusando di ‘stalinismo’ il consigliere regionale del Pd Silvio Paolucci, il quale ha giustamente stigmatizzato la gravità della vicenda? Marsilio lasci stare Stalin e chieda scusa agli abruzzesi per quanto sta accadendo nella Sanità regionale, in particolare con le altre gravi vicende giudiziarie emerse di recente e che minano la credibilità della dirigenza sanitaria da lui nominata”. Lo dichiara la deputata abruzzese del Pd Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo dem alla Camera.
“C’è solo da rimpiangere il lavoro di Mancini per la sua competenza ed onesta’. Il 24 settembre 2020 - conclude Pezzopane - il Tribunale di Pescara accertava l’illegittimità della decadenza da D.G. della Asl di Pescara e condannava la Regione Abruzzo. Avverso la sentenza di primo grado, la Regione proponeva appello. Il 6 maggio 2021, la Corte di Appello dell'Aquila, respingeva il ricorso, rigettando tutte le osservazioni mosse alla sentenza di primo grado e ribadendo che la decadenza era totalmente immotivata, anche nel merito, condannando nuovamente la Regione. Si tratta di una sentenza esecutiva ed estremamente chiara: nell’ottobre 2019 non erano presenti motivi reali per dichiarare decaduto dall'incarico il dott. Mancini, il quale avrebbe dovuto terminare l’incarico a marzo 2021. Credo sussistano tutti gli elementi per una segnalazione alla Corte dei Conti”.
La conferma dello stop al Patto di stabilità fino a dicembre 2022 e la porta aperta alla possibilità di replicare il programma Next Generation EU in caso di impatto positivo - annunciato oggi dal Commissario Paolo Gentiloni - conferma che la strada verso una nuova Europa, più solidale, vicina e attenta alle esigenze degli Stati e dei cittadini, è ormai tracciata ed è irreversibile. La sospensione in particolare delle regole del Patto anche nei prossimi mesi, che speriamo possano vedere una ripartenza economica, dimostra che l'Unione continua ad avere una visione e uno sguardo lungo sul futuro, puntando sulla ripresa e sulla crescita. Durante questa drammatica pandemia l'Europa ha raggiunto risultati straordinari, mettendo in campo misure inedite, rivoluzionarie, per sostenere gli Stati membri, i lavoratori, le imprese e le famiglie. Tutti, anche i più scettici, hanno dovuto riconoscere l'importanza decisiva dell'Unione per proteggere al meglio da un punto di vista sanitario, economico e sociale le nostre comunità. Partendo proprio dai risultati ottenuti in questa fase di emergenza e dal rilancio che potremo ottenere soprattutto in Italia grazie alle risorse del Next Generation EU, la Conferenza sul futuro dell'Europa ci consentirà di riflettere con uno spirito di rinnovata fiducia sulle riforme politiche ed istituzionali necessarie a consolidare ulteriormente il progetto comunitario dopo la pandemia. Continuamo a credere e a lavorare per un'Europa più forte e più coesa, nell'interesse delle nostre comunità.
Lo afferma Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo dei deputati del Pd.
“Quando ci chiedono come abbia fatto l’Italia a resistere alla crisi economica generata dal Covid la forza del nostro tessuto industriale è una delle risposte. Le filiere strategiche, i distretti produttivi sono la nostra ricchezza. Investire su di loro è decisivo. #PNRR”. Lo scrive su twitter Gianluca Benamati, capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio, commentando i dati dell’analisa di Intesa San Paolo-Prometeia pubblicati dal Sole 24 Ore.
“E’ necessario un nuovo decreto che affronti le questioni a oggi irrisolte sui problemi del trasporto nati a seguito dell’emergenza Covid. La pandemia ha messo in crisi alcuni settori legati al trasporto passeggeri e merci e rallentato l’iter burocratico di alcune partiche indispensabili per assicurare la continuità del comparto. E’ quindi indispensabile che il governo si faccia promotore di un provvedimento ‘omnibus’ capace di risolvere le attuali gravi problematiche che molteplici e di varia natura. Mi riferisco in particolare a norme che possano accelerare l’evasione di pratiche inevase nelle scuole guida, per le immatricolazioni e le revisioni di automezzi; per ottimizzare la governance portuale; per sostenere le imprese di autotrasporto; per aggiornare celermente il Codice della Strada garantendo il diritto alla mobilità dei disabili; per incentivare la sicurezza del trasporto ferroviario; per estendere e semplificare il bonus taxi a tutte le persone oltre i 65 anni”.
Così Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, sul suo ordine del giorno al cosiddetto ‘Dl Venezia’, sottoscritto da tutte le forze di maggioranza e di opposizione a esclusione del gruppo ‘Alternativa c’è’ e approvato oggi dall’Aula di Montecitorio.
“Voglio esprimere soddisfazione per le parole del direttore generale della Siae, Gaetano Blandini, sulla proposta di legge di riforma del settore che porta il mio nome. Eravamo consapevoli che la nostra proposta poteva essere una buona base di partenza, anche perché è stata costruita attraverso l’ascolto degli stakeholders del settore. Siamo quindi contenti di rilevare un primo importante apprezzamento del direttore generale della Siae su alcune strategie di intervento e di soluzione dei problemi che propone la nostra Pdl che non prevede, a differenza di altre, la creazione di nuove agenzie o costi aggiuntivi. In particolare, voglio citare i provvedimenti che rispondono ai bisogni degli autori apolidi o alla tutela dei settori minori e non remunerativi, che altrimenti rischierebbero di scomparire e non possiamo permettercelo perché costituiscono l’identità della cultura italiana, per i quali viene salvaguardato e potenziato il principio di solidarietà. Poi la salvaguardia e la tutela del patrimonio Siae, che, sottolineo, è patrimonio degli autori. La Pdl toglie inoltre ambiguità all'apertura necessaria e indispensabile al mercato e mette sul campo il tema non più eludibile della libera concorrenza in osservanza alla direttiva europea ma in generale per dare senso a un percorso che è stato lasciato a metà. Tratta la specificità dei sistemi di raccolta e intermediazione del diritto d'autore che sono beni immateriali ma, allo stesso tempo, asset strategici fondamentali del nostro Paese e per i quali non è pensabile una forma di liberalizzazione analoga a quella effettuata in passato per altri tipi di beni immateriali, non così commerciali. Bisogna discutere attentamente e in maniera laica della natura che un soggetto come Siae debba avere per il futuro, soprattutto alla luce della crisi pesantissima che, a causa della pandemia, ha colpito il settore”.
Così il deputato Pd della commissione Cultura, Paolo Lattanzio.
"È urgente un accordo governativo italo-libico sulla pesca che eviti incidenti e rischi per i pescatori italiani che operano nelle zone prospicienti alle coste libiche". Lo scrive su Twitter Piero Fassino in merito all'audizione delle Commissioni esteri e agricoltura della Camera del Sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, sulla sicurezza dei pescherecci italiani nelle acque tra Italia e Libia.