“Ricordiamo all’on. Buffagni che lo Ius soli e il voto ai 16 anni non solo sono battaglie storiche del Pd, nonché sacrosante, ma sono prima di tutto battaglie di civiltà, che non si possono rimandare all’infinito.
È profondamente sbagliato contrapporre queste battaglie imprescindibili alle politiche fondamentali per il sostegno economico e ai programmi per il rilancio e sviluppo e soprattutto al lavoro. Sono sicuramente cose che possono camminare insieme.
Noi del Partito Democratico abbiamo voglia di lavorare e non ci sottraiamo agli straordinari pur di fare quello che serve agli italiani per migliorare la condizione economica e metterci al passo con i diritti di civiltà. Quindi dobbiamo lavorare sia per i diritti civili e di civiltà che per le politiche per lo sviluppo e il rilancio del Paese. La mediocrità porta a fare una scala d’importanza dei valori da tutelare”. Lo dichiara Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio di Montecitorio.
“Con la salute dei cittadini non si scherza. Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo oggi alla luce delle notizie apparse sulla stampa. L’UE è stata chiara, il presidente Draghi anche, sulla scia delle posizioni espresse in particolare dai Democratici in occasione dell'ultimo Consiglio. Dobbiamo avere posizioni forti e di fermezza nei confronti delle case farmaceutiche in modo da assicurare la giusta e corretta distribuzione dei vaccini in Europa e quindi in Italia. L’Unione continui ad attivarsi per intraprendere qualunque azione politica, giuridica e legale necessaria - “whatever it takes” - a far rispettare gli accordi assunti. Astrazeneca, nello specifico, avrebbe dovuto fornire all'Ue 120 milioni di dosi entro il primo trimestre del 2021 ed invece ne ha distribuite poco meno di 30 milioni, creando problemi enormi alla campagna vaccinale europea ed italiana. Il nostro auspicio è che questa come le altre case farmaceutiche rispettino gli accordi presi e rispondano alle richieste dell'Europa nei tempi previsti. Terremo alta l'attenzione sul punto. Non possiamo permetterci di giocare con la salute delle persone. I vaccini sono l'unica arma a nostra disposizione per vincere la pandemia. Per questo dobbiamo portare avanti con forza la campagna vaccinale senza troppe interruzioni o intoppi. E' il solo modo per far ripartire l'economia, assicurare la tenuta sociale e occupazionale delle nostre comunità”. Lo dichiara Piero De Luca, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera e capogruppo Pd in commissione Politiche Ue di Montecitorio.
“Auguri alla Polizia di Stato, alle donne e agli uomini della PS cui va il nostro grazie. Sono da sempre al servizio dei cittadini e in prima linea nella tutela della sicurezza, un presidio di democrazia e libertà. Punto di riferimento per il Paese anche in questa emergenza sanitaria”. Lo scrive su twitter Enrico Borghi, deputato Pd e responsabile Politiche per la Sicurezza del Pd.
“Ringraziamo tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato in occasione del suo 169° anniversario, per l'impegno e la costante dedizione nei confronti di tutti i cittadini e delle Istituzioni, a tutela della sicurezza delle nostre comunità. Oggi ancora di più rivolgiamo a loro un sentito ringraziamento per il lavoro decisivo svolto soprattutto in questo lungo, difficile, periodo di pandemia in cui hanno prestato la loro azione incessantemente con straordinaria abnegazione e spirito di servizio”. Lo dichiara Piero De Luca, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera.
"Nel trentesimo anniversario della tragedia del traghetto Moby Prince desidero rinnovare il cordoglio delle deputate e dei deputati democratici per le 140 vittime e la nostra vicinanza ai loro familiari che ancora si battono per conoscere la verità su quanto accaduto e ottenere giustizia. Il nostro contributo per questo obiettivo continua ad essere determinato, anche attraverso una nuova commissione d'inchiesta. L'accertamento della verità sul Moby Prince è una questione che riguarda, non solo i cittadini coinvolti, ma tutto il Paese e la sua coscienza civile". Lo dichiara la capogruppo democratica alla Camera, Debora Serracchiani.
“Oggi ricordiamo la strage del Moby Prince, le 140 vittime, il dolore dei familiari, la ferita nella coscienza civile d’Italia. E ribadiamo che faremo di tutto, anche con una seconda Commissione d’inchiesta parlamentare, per arrivare a quella verità che ancora non c’è #iosono141”. Lo scrive su twitter il deputato livornese del Pd, Andrea Romano, nel 30 esimo anniversario del disastro della Moby Prince.
Dopo trent’anni la tragedia del Moby Prince non ha ancora colpevoli, ed è caratterizzata da numerosi e inquietanti punti oscuri. Ecco perché si rende necessaria una nuova commissione parlamentare d’inchiesta, che completi e approfondisca l’ottimo lavoro di quella che ha terminato i suoi lavori nel 2017, affinché si arrivi alla riapertura del fascicolo da parte dell’Autorità Giudiziaria. Lo sostiene il deputato PD Andrea Frailis, promotore, insieme al collega del PD Andrea Romano, della proposta di legge per l’istituzione di una commissione monocamerale d’inchiesta sulla tragedia.
Attualmente la commissione trasporti di Montecitorio esamina un testo unificato della proposta Frailis-Romano e di altre due firmate da Lega e M5S. Per Frailis, eletto nel collegio di Cagliari, è necessario che le indagini chiariscano, una volta per tutte, le vere cause della collisione tra il traghetto Moby Prince e la petroliera AGIP Abruzzo. Perché in rada non c’era la nebbia, come provato dalle testimonianze nella commissione del Senato e contrariamente a quanto indicato subito dopo la tragedia. E ancora, quante e quali navi si trovavano nelle acque del porto di Livorno al momento della collisione e perché, e il motivo del gravissimo e decisivo ritardo nell’avvio dei soccorsi. Lo dobbiamo alle famiglie delle 140 vittime, dice ancora Frailis, molte delle quali provenivano dalla Sardegna.
“La Puglia, con la nomina di Michele Emiliano a vicepresidente della conferenza Stato-Regioni, non solo ribadisce la centralità che si è conquistata in questi anni nel panorama nazionale ma con questa nomina fa un ulteriore salto di qualità: quella di una terra chiamata a ruoli di sempre maggiori responsabilità nei rapporti con lo Stato centrale, forte anche della presidenza dell’Anci affidata a un altro pugliese, il sindaco di Bari Antonio Decaro".
Così in una nota il deputato barese del Pd, Alberto Losacco.
“A Michele Emiliano, e naturalmente al neopresidente Fedriga, gli auguri di un proficuo lavoro, così come un sentito ringraziamento al presidente uscente Bonaccini, che ha rappresentato le regioni italiane nel momento di maggiore delicatezza dell’intera storia repubblicana.”
Dichiarazione di Gianluca Benamati, capogruppo Pd in Commissione Attività Produttive
Il tema delle imprese e dell’economia reale che è stato oggetto di attenzione nell’incontro fra Enrico letta e Matteo Salvini è un tema cruciale per la ripartenza del paese. C’è la necessità di intervenire, soprattutto verso le piccole e medie imprese in maniera urgente, rafforzando gli indennizzi, Per coprire anche i costi fissi, garantendo liquidità e prorogando le moratorie in essere . Serve anche una particolare attenzione a settori come il turismo e il commercio che sono fra i più colpiti dalla crisi. E' pertanto necessario che il parlamento approvi urgentemente un'altro scostamento di bilancio per far fronte a questa situazione seria. . Del pari, è necessario procedere velocemente con le risorse europee del PNRR, ad un forte piano per il rilancio del sistema industriale italiano.
Tra le priorità del Pd per uscire dalla crisi e rilanciare l'economia c'è il sostegno alle imprese. Bene ha fatto il segretario Enrico Letta a ribadire l'impegno forte del Pd a tutela del mondo produttivo, nell'incontro di oggi con Salvini e con il premier Draghi. Dovremo potenziare i ristori per le aziende più colpite dalla pandemia, anche a copertura degli oneri finanziari relativi all’accensione di nuovi prestiti garantiti dallo Stato, assolutamente fondamentali per il rilancio delle stesse imprese.
Lo afferma il deputato dem Gian Mario Fragomeli, capogruppo Pd in commissione Finanze della Camera.
“È gravissima la decisione di ArcelorMittal di licenziare un lavoratore per aver condiviso sui social le immagini di una fiction che trattava i temi dell'inquinamento ambientale. Il governo intervenga immediatamente. L'azienda non può calpestare la dignità dei lavoratori”.
Così il deputato dem, Michele Bordo, su Twitter.
Questo è il momento di abbassare le tasse, non di aumentarle.
“Questo è il momento di abbassare le tasse, non certo di aumentarle, per questo ci preoccupa quanto emerso dall’audizione davanti alle commissioni Finanze di Camera e Senato della Direttrice del Mef Fabrizia Lapecorella sulla riforma dell'Irpef, che avrebbe affermato l’opportunità di aumentare l’aliquota del regime forfettario dal 15% al 23%”. Lo dichiarano in una nota i deputati dem Alessia Morani e Carmelo Miceli, componenti della commissione Giustizia della Camera.
“La cosiddetta mini Flat Tax - concludono Morani e Miceli - ha garantito la sopravvivenza di molti giovani professionisti, in un periodo storico difficilissimo a livello economico causato dall’emergenza sanitaria globale da Covid-19. Al contrario, per facilitare la ripresa a seguito della campagna vaccinale, sarebbe opportuno ripensare ad una rimodulazione dell’aliquota verso il basso introducendo, per le aliquote medio-alte una razionalizzazione delle detrazioni e riduzioni.”
“A nome del Gruppo parlamentare del Partito Democratico di Montecitorio e del PD Siciliano esprimiamo grande soddisfazione non solo per la velocità con cui il Governo Draghi, nella persona del sottosegretario Costa, ha risposto alla nostra interpellanza urgente sulla vicenda degli scandali della gestione Covid in Sicilia ma anche, e sopratutto, per l’attenzione e la sensibilità istituzionale mostrata nell’accogliere pubblicamente la nostra richiesta di dare luogo ad ogni approfondimento e accertamento necessario per appurare la compatibilità e opportunità di mantenere il Presidente della Regionale Siciliana Nello Musumeci alla carica di Commissario regionale per l’attuazione della strategia di contrasto alla diffusione della pandemia”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari dem siciliani Carmelo Miceli, Fausto Raciti, Pietro Navarra e il segreatario Pd Sicilia Antony Barbagallo, dopo l’esito delle interpellanze urgenti al Governo svoltesi oggi alla Camera.
“A prescindere - continuano gli esponenti dem - dall’accertamento di eventuali responsabilità penali sottese allo scandalo dei possibili dati falsati sui posti letto disponibili, scoppiato a novembre con la scoperta dell’audio del dirigente Genarale La Rocca, o a quelle relative alla possibile falsificazione dei dati dei contagiati, dei morti e dei tamponi eseguiti, emerso con gli arresti degli ultimi giorni, quello che è già evidente agli occhi del mondo intero è che Nello Musumeci, dall’inizio della pandemia ad oggi, non è mai stato in grado di garantire ai cittadini siciliani la benché minima certezza sulla correttezza e trasparenza del sistema di raccolta, gestione e comunicazione dei dati dell’emergenza.
“Circostanza, questa - concludono - che se per un verso mostra una soggettiva e personale inadeguatezza politica di Musumeci a guidare una regione complicata come la Sicilia in tempo di Covid, per altro verso mostra la sua oggettiva incapacità garantire quel ‘buon andamento’ e quella ‘imparzialità’ cui la pubblica amministrazione, struttura commissariale, è tenuta, ex Art. 97 Cost. Con questi presupposti, siamo certi che gli approfondimenti governativi si concluderanno con il riconoscimento dell’incapacità manifesta di Nello Musumeci e con la sua revoca dal ruolo di Commissario regionale Covid”.
"La richiesta dei sindacati di garantire a tutti i lavoratori del settore dei trasporti una rapida vaccinazione, fatta salva la precedenza per i cittadini anziani, è completamente condivisibile. Si tratta di lavoratori che hanno garantito in questi mesi servizi essenziali alla collettività e che rischiano, come peraltro hanno dimostrato le indagini dei Nas trovando tracce di Covid sui mezzi di trasporto, continuamente di essere contagiati”.
Lo dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in commissione Trasporti di Montecitorio.
"La pubblica amministrazione ha bisogno di una forte iniezione di risorse umane competenti e volenterose per giocare la sfida del Pnrr e della ripartenza dell'Italia. Proprio per questo motivo, non possiamo permetterci che procedure troppo semplificate finiscano per discriminare i giovani, senza assumere davvero i più bravi”.
Lo dichiara la deputata Chiara Gribaudo, responsabile Missione Giovani del Pd.
"È giusto cercare di accelerare i concorsi - aggiunge - ma la pre-selezione per titoli non è la strada giusta. Chi può permettersi master e corsi aggiuntivi alla laurea o al diploma spesso viene da famiglie benestanti o ha già un'età che lo avvicina più alla pensione che al conseguimento del titolo di studio. Né il concorso può essere una sanatoria del precariato. In questo modo rischiamo che i neolaureati, i più freschi e appassionati, rimangano totalmente esclusi dal processo di rinnovamento della Pa. Che così sarebbe soltanto un ingrossamento, senza produrre alcuna innovazione. Sono sicura che il ministro Brunetta riconoscerà il merito del problema e si impegnerà a trovare una soluzione. Gli chiediamo di aprire un dialogo, per discutere insieme anche delle proposte del Pd per il piano assunzionale legato al Pnrr. Nessuno - conclude la deputata dem - può desiderare che il più grande ricambio generazionale nella storia del pubblico impiego finisca per escludere proprio i più giovani”.